IL CONTROLLO DELLA
RESPIRAZIONE
LA MISURA DEL RESPIRO
Realizzato da:
Perna Biagio Pio
Tortorelli Giovanni
Urbano Antonio
Urbano Saverio
IL CONTROLLO DELLA
RESPIRAZIONE
Per l’attività complessiva delle cellule
una persona a riposo consuma 200 ml di
O2 al minuto, mentre durante uno sforzo
fisico questa quantità aumenta da 15 a
20 volte. Grazie ai diversi meccanismi
presenti nel nostro organismo, lo sforzo
respiratorio coincide con la richiesta
metabolica.
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IL CENTRO RESPIRATORIO
Il ritmo di base della respirazione è
regolato da neuroni situati nel tronco
encefalico. La zona da cui partono gli
impulsi nervosi, in direzione dei muscoli
respiratori,
è
chiamata
centro
respiratorio che comprende gruppi di
neuroni situati nel midollo allungato e nel
ponte (superiore e inferiore). Il midollo
allungato contiene al suo interno i centri
inspiratori e i centri espiratori.
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IL CENTRO INSPIRATORIO
Gli impulsi nervosi generati nel centro
inspiratorio stabiliscono il ritmo base della
respirazione. Gli impulsi generati durano 2
secondi, che si propagano lungo i muscoli
intercostali
interni
e
il
diaframma
ottenendo l’inspirazione.
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IL CENTRO ESPIRATORIO
I neuroni del centro espiratorio restano
inattivi durante la respirazione tranquilla,
mentre durante la respirazione forzata
vengono attivati dagli impulsi nervosi
provenienti dal centro inspiratorio. Questi
causano la contrazione dei muscoli
intercostali
interni
e
addominali,
consentendo un espirazione forzata.
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b
a
CONTROLLO DELLA RESPIRAZIONE.
Il ruolo dei centri di ritmicità respiratori del midollo
allungato nel controllo (a) del ritmo di base della respirazione
tranquilla e (b) della respirazione forzata.
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IL CENTRO PNEUMOTASSICO
Il centro pneumotassico si trova nel ponte
superiore e disattiva il centro inspiratorio
per accorciare la durata delle inspirazioni
e aumentare la velocità del respiro.
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IL CENTRO APNEUSTICO
Il centro apneustico si trova nel ponte
inferiore;
invia
impulsi
al
centro
inspiratorio,
attivandolo
prolungando
l’inspirazione. Il risultato è una lunga e
profonda inspirazione.
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LA REGOLAZIONE DEL
CENTRO RESPIRATORIO
Il ritmo di base della respirazione può
essere modificato in risposta a stimoli
provenienti da altre regioni del cervello.
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L’INFLUENZA DELLA CORTECCIA
La corteccia celebrale ha connessioni con
il centro respiratorio. E’ quindi possibile
alterare volontariamente il respiro
smettendo di respirare per un breve
periodo. Questa capacità è limitata
dall’accumulo di CO2 e di H+ nei fluidi
corporei.
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Infatti, quando la PCO₂ e la concentrazione
di H raggiungono un certo livello, il centro
inspiratorio,è fortemente stimolato e la
respirazione ricomincia, che lo si voglia o
no.
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Quindi è impossibile per tutti trattenere
volontariamente il respiro fino alla morte;
anche se viene trattenuto abbastanza da
causare uno svenimento, l’atto respiratorio
viene ripreso automaticamente quando si
perde conoscenza.
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LA REGOLAZIONE DEI
CHEMOCETTORI
Alcuni stimoli chimici determinano quanto
velocemente e quanto profondamente si
deve respirare.
Il sistema respiratorio agisce infatti per
mantenere livelli di CO2 e di O2 adeguati
ed è in gran parte responsabile delle
variazioni in altri liquidi corporei.
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LA REGOLAZIONE DEI
CHEMOCETTORI
I CHEMORECETTORI CENTRALI ,POSTI NEL
MIDOLLO ALLUNGATO, RISPONDONO AI
CAMBIAMENTI DELLA CONCENTRAZIONE
DEGLI H+ E DELLA PRESSIONE DI CO2.
I CHEMIORECETTORI PERIFERICI, POSTI
NELL’ARCO AORTICO E NELLE ARTERIE
CAROTIDEE, SONO SENSIBILI ALLE
VARIAZIONI DI PRESSIONE DI O2 E ALLA
CONCENTRAZIONE DEGLI H+ E LA PRESSIONE
DI CO2 NEL SANGUE.
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Una carenza di O₂ deprime l’attività dei
chemiocettori
centrali
e
del
centro
inspiratorio, che non risponde a nessuno
stimolo e invia meno impulsi ai muscoli della
respirazione. Quando il ritmo respiratorio
diminuisce o la respirazione cessa del tutto ,
la PO₂ diventa sempre più bassa, stabilendo
quindi un ciclo a feedback positivo con un
possibile esito fatale.
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Il controllo a feedbak
negativo del respiro nella
risposta ai cambiamenti
della PCO₂, del pH(livello
di H + ) e della PO₂ nel
sangue.
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L’ansia può stimolare il sistema
limbico che invia impulsi al centro
inspiratorio causando
l’iperventilazione.
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STIMOLAZIONE DA PARTE
DEI PROPRIOCETTORI
N o n a p p e n a s i c o m i n c i a u n ’ a t t i v i t à
fisica,la velocità e la profondità
respiratoria aumentano ancor prima che
avvengano dei cambiamenti nei livelli di
H +, P O ₂ e P C O ₂ , l o s t i m o l o p r i n c i p a l e è
fornito dai propriocettori che
controllano i movimenti dei muscoli e
delle articolazioni
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TEMPERATURA E DOLORE
 Un aumento della temperatura
corporea porta ad un aumento di
velocità della respirazione. Un
improvvisa sensazione di freddo
porta ad una apnea(arresto del
respiro).
Un dolore improvviso porta ad una
breve apnea; Un dolore fisico
prolungato aumenta la velocità
respiratoria.
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IRRITAZIONE DELLE VIE AEREE
L’irritazione della faringe o della
laringe porta all’interruzione quasi
immediata del respiro, seguita da
tosse e da starnuti.
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RIFLESSI DA INSUFFLAZIONE
Nelle pareti muscolari dei bronchi e
dei bronchioli ci sono dei recettori
dello stiramento. Questi, nel
movimento di espansione, inibiscono
il centro inspiratorio e stimolano
l’espirazione.
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LE MISURE DEL RESPIRO
A riposo, un adulto sano respira circa 12 volte al minuto,
introducendo ogni volta circa 500 mL di aria.
Il volume di un respiro è chiamato Volume Corrente.
VENTILAZIONE AL MINUTO (VM). Il volume totale di
aria inalata ed esalata ogni minuto, è uguale alla velocità di
respirazione moltiplicata per il volume corrente e
mediamente è di 6 L al minuto. Circa il 75% del volume
corrente(350 mL), raggiunge effettivamente i bronchioli
respiratori e i sacchi alveolari e quindi prende parte agli
scambi gassosi. Il restante 30% (150mL) non partecipa a
tali scambi perché resta nelle vie aeree di passaggio
chiamate nel complesso spazio morto anatomico .
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LE MISURE DEL RESPIRO
Uno spirogramma che mostrail volume e la capacità in mL( i valori per la donna sono
messi tra parentesi). Lo spirogramma va letto da destra verso sinistra.
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MISURARE IL RESPIRO: LEGGERE UNO
SPIROGRAMMA
L’apparecchio utilizzato per misurare i parametri della respirazione è lo
spirometro, che produce una registrazione chiamata spirogramma.
L’inspirazione risulta come un picco positivo della curva, l’epirazione come
un picco negativo.
Prendendo un respiro molto profondo, si può inspirare oltre 500mL d’aria:
La quantità aggiuntiva, il volume inspirato di riserva, è in media di 3100
mL in un uomo adulto e di 1900 mL in una donna adulta.
Se si inspira normalmente e poi si espira quanto più forzatamente
possibile, si parla di volume espiratorio di riserva, nei maschi è 1200
mL, nelle femmine è di 700mL.
Dopo che il volume espiratorio di riserva è stato espulso, nei polmoni e
nelle vie aeree rimane ancora un volume residuo, pari a circa 1200 mL
di aria nei maschi e 1100 mL nelle femmine.
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QUATTRO TIPI DI CAPACITA’ POLMONARE
La capacità polmonare totale è la combinazione di specifici
volumi polmonari.
 La capacità inspiratoria è la somma del volume corrente e
del volume inspiratorio di riserva .
500 mL + 3100mL =3600 mL nei maschi
500 mL + 1900 mL = 2400 mL nelle femmine
 La capacità funzionale residua è la somma del volume
residuo e del volume espiratorio di riserva.
1200 mL + 1200 mL = 2400 mL nei maschi
1100 mL + 700 ml = nelle femmine
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La capacità vitale è la somma del volume
inspiratorio di riserva, del volume corrente e del
volume espiratorio di riserva.
4800 mL nei maschi
3100 mL nelle femmine
La capacità polmonare totale è la somma della
capacità e del volume residuo.
4800 mL + 1200 mL = 6000mL nei maschi
3100 mL + 1100 mL = 4200 mL nelle femmine
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