Museo dei Bozzetti
Victor Encinas Quinzano
Roberta Giovannini Onniboni
“Il pane quotidiano” 1985
gesso e legno cm 133x70x85 tradotto in bronzo
Museo dei Bozzetti
Victor Encinas Quinzano
Address: via S. Agostino 1
City: Pietrasanta (LU)
Region: Toscana
Country: Italia
Continent: Europa
Coordinates: 43º 57’ 26’’ N
10º 13’ 56’’ E
Museo dei Bozzetti
Victor Encinas Quinzano
Il Museo dei Bozzetti “Pierluigi
Gherardi” nasce nel 1984 a
Pietrasanta, a seguito di iniziative
promosse da Jette Muhlendorph,
con l’intento di documentare
l’attività artistica degli scultori che
qui si recano da tutto il mondo per
realizzare le proprie opere nei
laboratori artigiani locali.
Una tradizione di secoli lega infatti
la città alla lavorazione artistica
del marmo: attività di maestri
pietrasantesi è attestata in diversi
centri toscani fin dal XIV secolo,
oltre ad essere testimoniata dalle
opere presenti nelle chiese
cittadine; è a Pietrasanta che nel
Cinquecento Michelangelo venne
a firmare contratti per i marmi da
lui fatti cavare sulle vicine Alpi
Apuane.
All'attività dei laboratori del marmo
si sono poi aggiunte quella delle
fonderie artistiche del bronzo e
delle botteghe dei mosaicisti, dei
formatori, degli ingranditori in
creta. Nelle epoche più recenti
questo vivere in simbiosi con l'arte
è continuato e sempre più si
sviluppa grazie alla particolare
abilità e maestria degli artigiani
locali.
Ospitato nel cinquecentesco exconvento di S. Agostino, il Museo
si propone di raccontare il
processo
di
creazione
e
realizzazione di un’opera in
marmo e in bronzo.
Aldo Mondino, Iniziazione, 1996
Bronzo, 300x60x250
In fondo il duomo di S. Martino e la Chiesa di S.Agostino
Museo dei Bozzetti
Primo piano, Sala Leone Tommasi
Museo dei Bozzetti
Victor Encinas Quinzano
Museo dei Bozzetti
Victor Encinas Quinzano
Museo dei Bozzetti
Victor Encinas Quinzano
Strutturalmente si distinguono due
tipologie di elementi portanti.
Quelli che sono superfici, i muri; e
quelli che sono lineali, i pilastri.
Tutti le due sopportano le
coperture sia quelle fatte in legno
che quelle fatte di fabrica. Tutte
respondono a una concezione
“tectonica” dello spazio. Questo
significa che sono il risultato d’un
processo
di
montaggio:
assemblare.
Le
cupole
si
costruiscono con i mattoni e la
malta dopo intonacati, e le
coperture a due pensi si fanno con
le trave, i travicelli assemblati.
I vuoti si apreno dove la struttura
lo permette generando, in questa
maniera,
un ritmo che si fa
specialmente visibile nel cortile.
La logica strutturale determina
anche la logica distributiva. C’è
uno spazio centrale, il cortile, che
articola il progetto e che serve per
le circolacione verso le salle.
Anche per la loro illuminazione
naturale.
Gli impianti tecnici e tutto quello
che si ha fatto per l’attuale
utilizacione del monastero como
museo
e
centro
culturale
rispettano la struttura originale e
appena disturbono la concezione
dello spazio.
Museo dei Bozzetti
Victor Encinas Quinzano
I bozzetti (in scala ridotta) e i
modelli (in dimensioni reali)
rappresentano l’idea iniziale dello
scultore prima della traduzione in
opera
compiuta.
Le
loro
dimensioni variano da pochi cm.
a qualche metro e sono realizzati
in vari materiali, soprattutto
gesso..
La collezione museale raccoglie
oggi oltre 500 bozzetti e modelli,
prevalentemente in gesso, di
sculture di più di 300 artisti
italiani e stranieri. Le opere
realizzate sulla base di questi
bozzetti si trovano in musei,
collezioni e parchi di tutto il
mondo,
per
cui
visitando
l'esposizione si può avere un
ampio panorama delle varie
tendenze artistiche che hanno
attraversato il Novecento ed
avere così una visione ampia e
complessiva
della
scultura
contemporanea.
Il museo è dotato di un ricco
archivio documentario sugli artisti
e sui laboratori, sia cartaceo che
informatizzato, che si integra con
i numerosi volumi di arte
consultabili presso l'adiacente
Biblioteca Comunale.
Nella sede distaccata Museo dei
Bozzetti 2 si aggiungono,
all'esposizione dei bozzetti, varie
sezioni tematiche che esplicitano
i
molteplici
significati
del
bozzetto.
Museo dei Bozzetti
Victor Encinas QUinzano
In rapporto con il discorso del
corso, ho scelto il Museo dei
Bozzetti com’essempio di “site
specific sculpture”. Tutti i
bozzetti sono essempi d’opere
che sono stati spostati del suo
luogo originale. Inoltre, la sua
scala è il suo materiale sono stati
cambiati.
Questi
motivi
modificano il suo significato.
Quindi possiamo
cappire il
raporto tra il posto e il significato
dell’opera d’arte.
La chiesa e il chiostro di San
Agostino, sono uno essempio di
luogo sacro che e diventato area
espositiva. Il contraste tra lo
spazio religioso e l’opere d’arte
moderne, sia quelle della mostra
permanente che quelle delle
esposizione transitorie, ci porta
una percezione diversa da quelle
salee espositive dei nuovi musei.
Chiesa di San Agostino
Mostra Aldo Mondino
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