Esperienze, Descrizioni e Segreti
nella Formazione dell’Identità.
Contesto Storico
• 25 Maggio1810: rivoluzione ed
indipendenza dalla Spagna.
• La rivoluzione viene fatta dai “criollos”
(creoli), o sia, i figli degli spagnoli nati in
terra americana.
Manuel Belgrano
“Tutte le persone nate nelle missioni saranno
libere, potranno godere delle loro proprietà e
disporre di esse come meglio credano. Da oggi
li dichiaro liberi dai tributi. Concedo loro di
commerciare in modo franco e libero, tutti i
prodotti, includendo il tabacco. Rispetto ad
essere dichiarati in tutto uguali a noi che
abbiamo avuto l’onore di nascere in suolo di
America, vi do l’abilitazione a tutti gli impieghi,
civili, politici, militari ed ecclesiastici...”. Tutti i
diritti, la terra e gli istrumenti di lavoro.
Juan José Castelli
• Nel “Alto Perú” ed in un’ordinanza del 13
febbraio 1811, diede agli “indios”, il diritto
di voto.
Julio A. Roca
• Nel 1879 il Gen. Rocca, responsabile della “campagna
del deserto”, in cui sterminò letteralmente gli indios,
dichiarò nel Congresso argentino, dopo che aveva
completato il suo lavoro:
• “L’onda dei barbari che aveva allagato per secoli le fertili
pianure è stata finalmente distrutta. Il successo più
clamoroso ha coronato questa spedizione, liberando per
sempre dal dominio degli indios questi vasti territori, che
si presentano ora pieni di incredibili promesse
all’immigrante e al capitale straniero“.
• Per l’abitante originario e per il creolo, niente.
• Queste parole dicono tutto: lo spirito della rivoluzione di
maggio veniva completamente tradito.
• Roca ri-stabilisce la schiavitù , attraverso la
“distribuzione degli indios”.
• Il Gen. Roca darà 2.500.000 ettari della Patagonia a 137
terratennenti inglesi.
• Invitato a Londra, Roca dirà in una cena in suo onore,
offertagli dalla Baring Brothers:
• “Ho sempre covato una grande simpatia per l’Inghilterra.
La Reppublica Argentina, che un giorno diventerà una
grande nazione, non dimenticherà mai che il progresso e
la prosperità in cui si trova in questo momento, si
debbano in grande misura ai capitali inglesi...”
• Ai capitali inglesi tutto, mentre all’immigrante europeo
arrivato alla Pampa, avvezzo alla lotta per i diritti degli
operai, la Legge sul Soggiorno, sempre di Roca, che
dava la possibilità di espulsione dall’Argentina.
Articolo di cronica dal giornale El
Nacional di Buenos Aires del 1879:
• “Arrivano a Buenos Aires gli indios imprigionati
insieme alle loro famiglie. La disperazione e il
pianto non finiscono mai. Alle madri indigene
vengono prelevati i figli e davanti a esse dati in
regalo, nonostante che queste donne,
inginocchiate e con le braccia tese al cielo,
urlino, gridino e supplichino. In questo quadro
che dipinge il comportamento degli esseri
umani, i maschi si coprono il viso, oppure
guardano con rassegnazione per terra, mentre
le madri indigene stringono al seno il figlio nato
dal loro grembo. Il padre indio cerca di difendere
la sua famiglia dalla civiltà”.
Nel secolo XIX vengono prelevate le terre
agli indios
Nei secoli XX e XXI vengono alienate le
richezze della natura: l’acqua, i minerali, il
legno, ecc.
Storia sociale e politica
contemporánea
Secolo XX: i vari colpi militari hanno
interrotto i governi eletti democraticamente.
Anni 1976 - 1983: dittatura e terrorismo di
stato
Anno 1983 ad oggi: democrazia
continuativa.
Organizzazioni di Diritti Umani:
• Madres de Plaza de Mayo (Madri di ...)
• Madres de Plaza de Mayo Línea
Fundadora
• Abuelas de Plaza de Mayo (Nonne di ...)
• H.I.J.O.S.: Hijos por la Identidad y la
Justicia contra el Olvido y el Silencio
(Figli per l’Identità e la Giustizia, contro
l’Oblio ed il Silenzio)
• Familiares de Detenidos Desaparecidos
• (famigliari dei detenuti spariti)
Nonne di Plazo de Mayo
• Crearono una Banca di Dati genetici, collaborando
nello sviluppo di tecniche innovative .
• Promossero gli articoli 7, 8 e 11 della Convenzione
dei Diritti dei Bambini (si tratta degli articoli riferiti al
diritto all’identità)
• Collaborarono nella creazione del CONADI.
(Consiglio Nazionale di Diritto all’Identità) che ha un
Rappresentante del Potere Esecutivo/ un Pubblico
Ministero/ un Giudice tutelare dei Minori/ una
rappresentante delle Nonne). Il CONADI assicura il
mantenimento dell’identità. È normata la riservatezza
su quanto fatto dal CONADI , che ha la possibilità di
eseguire il test del DNA senza l’intervento della
Magistratura.
Adottare ≠ Appropriarsi
Verità ≠ Menzogna
Risposte ≠ Segreti
Rispeto ≠ Violenza, abuso
Adozione:
• Adozione, si tratta di una nobile pratica
fondata sulla verità.
• I figli degli scomparsi che venivano
adottati in buona fede erano informati
dai loro genitori della loro adozione.
• In molti casi i genitori adottivi aiutarono
i figli a cercare la verità.
Appropriazione:
L’appropriazione dei bebé è una forma di furto o di
sequestro.
Appropriazione da parte dei sequestratori: ossia
sequestrati dalle persone che attuarono direttamente
nell’appropriazione dei bimbi e nella scomparsa dei
genitori.
• Appropriazione da parte di complici: si tratta di persone
che erano a conoscenza dell’appropriazione e della
scomparsa dei genitori, anche se non avevano
partecipato direttamente nei fatti.
• Appropriazione da parte di truffaldini: ossia quelli che
essendo a conoscenza dell’origine dei bambini, li
iscrisero all’anagrafe come figli propri.
• Appropriazione con adozione: l’adozione serviva per
coprire i fatti.
Identità
• Chi sono? Da dove vengo? Dove vado?
• Chi sono, quali sono le mie caratteristiche, i miei
valori, cosa e chi è importante nella mia vita?
• Queste sono le domande che accompagnano
l’essere umano oltre la cultura, anche se questa
colorirà le risposte.
Narrativa
• “La narrazione è un’attività interpretativa e
generatrice di significato, in cui si differenziano
le idee ed i significati, comunicati e negoziati,
che presuppongono un contesto sociale”
(Bruner 1986,1990)
• “Attraverso la narrativa, costruiamo, ricostruiamo, in qualche maniera re-inventiamo
quanto è successo ieri ed il domani. La
memoria e l’immaginazione si fondono in questo
processo”
• (Bruner, 2002, p.93)
• La competenza narrativa viene sviluppata in una
interazione linguistica con altre persone.
• Como parte integrante dello sviluppo linguistico e
cognitivo
• Prende base nella precoce interazione tra il bambino e
chi se ne prende cura
• Viene impostata, sostenuta e scambiata in dialogo con
gli altri (esseri) significanti.
• “Attraverso la narrativa creiamo e ri-creiamo l’essere
medesimo. Il self emerge da un processo collaborativo
costruttivo” (Fogel 1995)
• Il ponteggio (sostegno) (”Scaffolding”) di chi se ne
prende cura è la chiave di questo sviluppo.
• Come si è sviluppato questo processo di
cambiare modificare totalmente la
narrativa in funzione del recupero della
identità?
• Che efetto hanno avuto nella vita di queste
persone le primissime memorie, che
hanno potuto acquistare significato
partendo dall’informazione e dalla
descrizione di esperienze avute
precocemente?
Memoria
La memoria è un processo complesso nel
quale diversi aspetti dell’esperienza
vengono registrati en diversi sistemi di
conservazione della memoria.
• Memoria esplicita:
Conserviamo i fatti sul mondo (memoria semantica) e su noi stessi
(memoria autobiografica). Gran parte di questo processo esplicito
avviene fuori dalla nostra coscienza.
Memoria implicita:
Conserviamo l’informazione sensoriale sia del mondo esterno, sia
del nostro proprio corpo, ma anche emozioni e quello che il nostro
corpo sente quando mettiamo in atto dei comportamenti. Gran parte
di questo processo implicito avviene fuori dalla nostra coscienza.
Ề in funzione fin dalla nascita ( ed anche prima) ed ha come
risultato che l’infinito numero di esperienze emotive e sensitive del
bambino vengano registrate e ricordate prima che il linguaggio si sia
formato e possa trasformarle in parole.
La voce, la tensione o la forza con cui il bambino viene preso, si
sentono e vengono registrate in modo molto sottile.
• I sistemi implicito ed esplicito sono integrati in modo da avere
un’esperienza cosciente unificata del mondo (Cozolino, 2006).
• Due principi per capire lo sviluppo della mente :
• Il primo consiste nel considerare il cervello
umano come un organo estremamente sociale,
perciò il principio che si utilizza, è il parametro
del flusso di energia e di informazione.
• Il secondo è che la mente si crea all’interno
dell’interazione tra i processi neurofisiologici
interni e le esperienze interpersonali. In questo
modo la mente si piazza in un contesto
interpersonale, accentuando il fatto che la mente
è sociale.
• Memoria ed Oblio. Mantenere la memoria
ma anche il diritto all’oblio.
• Chi sa, cos è meglio ricordare o cosa
meglio dimenticare.
• Memoria vs. Oblio
• Parole vs. Silenzio.
“Senza la forza coesiva della memoria, l’esperienza si
disperderà in tanti frammenti quanti istanti tiene la vita, e
senza quel viaggio nel tempo che facciamo al
rammentare, non avremo coscienza della nostra storia
personale né modo di ricordare le allegrie che sono i
punti luminosi della vita. Siamo chi siamo ad opera di
quello che apprendiamo e ricordiamo.”
• “Il ricordare i momenti felici ci aiuta ad attenuare i
momenti dolorosi e/o traumatici.”
• “La memoria non solo è essenziale per dare continuità
all’identità ma anche nella trasmissione della cultura,
nello sviluppo e nella continuità delle società lungo i
secoli”
(Eric R. Kandel)
Come è possibile che un’esperienza che
dura pochi istanti diventi un’esperienza
che dura tutta la vita?
Neurobiologia Interpersonale
Il cervello si sviluppa attraverso vari periodi della storia
evolutiva, ha un proprio processo “logico” per orientare i
pensieri, i sentimenti ed i comportamenti.
Ci sono tre tipi diversi di logica:
• Logica cenestesica, è la logica sensitiva,
dell’ipotalamo. Obbietivo: aiutare nella ricerca del
piacere ed evitare il dolore.
• Logica limbica, è la logica associativa del sistema
limbico, interattivo, che poggia sulla regione
dell’ipocampo ed ha attorno a sé la corteccia cerebrale.
Obbietivo: la sopravvivenza, mantenersi in vita, sicuro
ed in salute.
• Logica lineale, si tratta dei processi di ragionamento
caratteristici dell’emisfero sinistro, condotte
concettualmente dalla corteccia. Obbietivo: aumentare il
controllo cognitivo del mondo.
• Il bambino nasce con un cervello immaturo che richiede
dell’input di un altro cervello maturo per crescere e
svilupparsi pienamente. Il cervello maturo raccoglie gli
stati interni del bambino, i sentimenti, i desideri e le
intenzioni, poi entra in risonanza con questi stati del
bambino e li riflette in espressioni del viso, tono e ritmo
della voce, nel tatto e nello sguardo. Come risultato, il
bambino “sente che lo sentono”, che viene compresso
ed impara su sé stesso attraverso quello che viene
riflettuto nel altro.
• Il bambino sviluppa pure la capacità di esprimere un
affetto positivo; ma anche se si sente timoroso o
scomodo: il bimbo da segni a chi se ne prende cura, che
a sua volta risponde ed aiuta il bimbo a riprendere uno
stato di sicurezza e di confort.
Capacità associate a un vincolo
sicuro (Siegel)
1) Regolazione corporea;
2) Comunicazione fine;
3) Bilanciamento emotivo;
4) Flessibilità nella risposta;
5) Empatia;
6) Insight o conoscenza di sé stesso;
7) Modulazione della paura;
• Lo “sguardo” della madre è la chiave della crescita e
benessere emotivo del bebé.
• Lo “sguardo amorevole”, così importante, può provenire
da qualsiasi figura parentale che prenda in cura il bimbo.
• Il cervello è un organo sociale.
- Il programma genetico non determina la forma della
nostra mente adulta.
- Quello che avviene tra cervelli diversi darà forma a
quello che succederà nel nostro cervello individuale.
- Si tratta di un cervelo che si autorinnova, con capacità
di re-installazione (rewire) in risposta alle circostanze
cangianti e che va oltre le supposte limitazioni innate
(hardwired) prevalenti fino a pochi anni fa. (Siegel)
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Siegel pose le seguenti domande:
Come si forma un senso coerente di sé stessi
partendo dal tumulto di sensazioni fluttuanti,
come la mente di un bambino?
Come fanno le esperienze precoci a dare forma
alla nostra personalità?
Come apprendiamo ad amare?
Perché trattiamo I bambini nello stesso modo in
cui siamo stati trattati?
Perché è importante come siamo stati cresciuti?
Comunicazione Collaborativa
• Nell’eventualità che avvenga una comunicazione
collaborativa il cervello funziona in modo ottimale, sia al
proprio interno, si nelle relazioni presenti e future.
• Contatto visivo, espressione facciale, tono della voce,
gesti, tempi ed intensità della risposta. Queste sono le
parole di base della comunicazione non verbale.
• I messaggi non verbali sono quelli più importanti nella
comunicazione in quanto ci permettono di sviluppare
l’abilità del’auto-regolazione, e dare un senso narrativo
di sé, che sia coerente.
La comunicazione collaborativa ha luogo quando
una persona invia un segnale ad un’altra.
Questo segnale può acquisire qualsiasi forma,
compresso un segnale non verbale, come un
contatto visivo, una espressione del viso, un
certo tono di voce, gesti corporei oppure verbali
come una parola.
I bimbi si legano in modo stretto con la gente
collaborativa, mentre non si legano con la gente
che non lo è.
• Quale era l’obiettivo di rubare i bambini? Impedire la
possibilità di sostenere la propria cultura, quella dei suoi
genitori; una maniera di cancellare dalle loro vite le idee
che sostenevano i loro genitori; a quale concetto di
persona facevano riferimento.
• Possiamo pensare che la stessa cosa succeda nelle
adozioni quando non si da al bambino l’opportunità di
conoscere il proprio origine.
• Siamo/nasciamo nel mezzo di un racconto, narrato dalla
nostra cultura, dalla nostra famiglia e poi lo continuiamo
noi stessi. Quando ci nascondono questo racconto,
abbiamo comunque la comunicazione del segreto
attraverso gesti, che generano domande ed altro, ecc.
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