E, SE UN FIORE...
Inerti le mie braccia, lungo
il corpo abbandonate,
come albero a cui, il vento,
abbia squassati i rami,
incedo a brevi passi, lungo
il tortuoso sentiero dei miei
affanni
e, m' imbatto in un fiore che a
una battente pioggia china il
capo, ma non si arrende vinto e
penso...
Quanta meravigliosa fecondità in
un fiore!
Intorno a sé getta i suoi semi e li
abbandona al vento che li
sospinge tra vecchi sassi, ruderi
cadenti,
e tra le crepe di vecchie mura,
senza nemmeno domandarsi,
né sapere se ci sarà un briciolo
di terra ad abbracciarli,
o se la pioggia regalerà loro,
una goccia per la sete e il
sole, un caldo raggio per
nutrirli e, un altro ancora per
donargli calore.
Poi, le brezze d' autunno
scuotendo l' ali irroreranno crepe,
ruderi e sassi
e tutt' intorno si
espanderà il profumo,
al primo tepor di un altro sole, di
nuovi fiori alla vita riportati.
Testi: Giulia Luigia Tatti
©2007
Scarica

Lacrime - Partecipiamo.it