IL GESTO RELAZIONALE
Giuseppe Pisciotta
1 Biennio Cinema e Video
IL GESTO RELAZIONALE
In un costante gioco di causa/effetto, ogni volta che ci
relazioniamo con un medium informatico dotato di schermo video,
il nostro gesto continua la sua proiezione sullo schermo mediante
simboli ed elementi che determinano il suo passaggio. Al
movimento del mouse, infatti, corrisponde il suo puntatore (la
cosiddetta “freccina”) che altro non è che l’output successivo
all’incipit che creiamo con esso. Un movimento di quest’ultimo, la
stesura di un testo, la creazione di un elaborato mediante altri
strumenti hardware quali ad esempio la tavoletta e penna grafica,
altro non sono che l’estensione del nostro gesto concreto,
(schiacciare i tasti della keyboard o esercitare una leggera
pressione sul mouse)che provoca un continuum tra la nostra
scrivania fisica e un desktop virtuale. Questi fattori sono il terreno
fertile per una sperimentazione ibrida tra noi ed il mezzo con cui
interagiamo.
Sulla base di queste premesse, il mio obiettivo è creare un’opera
multimediale che coinvolga direttamente lo spettatore (che in questo
caso diventa spett-attore), invitandolo a lasciare una traccia dei suoi
gesti su una matrice virtuale, nello specifico un desktop del computer.
Lo spettatore si trova davanti a due schermi video che in realtà sono
montati su una struttura ad “L” (ovvero un setto angolare), quindi sarà
visibile solo la facciata di uno schermo perché l’altra è laterale.
Lo schermo si presenta con un semplicissimo sfondo del desktop su
cui sono disposte delle cartelle. Lo spettatore è invitato a “scoprire”,
muovendo la freccettina del mouse, queste cartelle che in realtà sono
statiche, perché è inconsapevole che i suoi “sforzi”, i passaggi che
attua nella convinzione di aprire le cartelle, in realtà creano e registrano
una proiezione pittorica nello schermo laterale .
La scena che si crea è paragonabile a quella di un direttore d’orchestra
(il visitatore) che muove la sua bacchetta (il puntatore del mouse).
Bozze grafiche dell’installazione
Il visitatore attua un gesto consapevole nello schermo in cui tenta di aprire
le cartelle, ma compie un gesto inconsapevole nell’altro schermo, in cui
come una sorta di artista digitale sta creando una tela le cui pennellate
sono dettate, in virtù dell’inconsapevolezza descritta sopra, dal caso.
Il gesto che si materializza pittoricamente nel secondo schermo prende
come spunto la macrotendenza artistica europea dell’Informale che è priva
di una cifra unitaria e si configura come una costellazione di stili , ciascuno
dei quali caratterizzati dal prevalere volta a volta della materia, del segno,
del gesto e della macchia, cui corrispondono le definizioni di pittura
materica, segnica-gestuale e tachisme.
Emilio Vedova
"Senza titolo - rosso '85"
1985 - 272x272 - pittura su tela
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