Progetto Monitoraggio: CGM del 16 febbraio 2010 Roma, 16 Febbraio 2010 MISE-DPS_D_CGM_160210_B009.ppt 1 Agenda / Obiettivi dell’incontro 1 Stato di avanzamento del Progetto Monitoraggio 2 Approvazione dei Piani di Azione Regionali di Fase B 3 Prime riflessioni sulle regole del Monitoraggio per la Programmazione 2007-2013 4 Ipotesi di estensione delle nuove regole alla Programmazione 2000-2006 5 Prossimi passi per la predisposizione della nuova circolare MISE-DPS_D_CGM_160210_B009.ppt 2 1 Stato di avanzamento del Progetto Monitoraggio 2 Approvazione dei Piani di Azione Regionali di Fase B 3 Prime riflessioni sulle regole del Monitoraggio per la Programmazione 2007-2013 4 Ipotesi di estensione delle nuove regole alla Programmazione 2000-2006 5 Prossimi passi per la predisposizione della nuova circolare MISE-DPS_D_CGM_160210_B009.ppt 3 1 Le attività relative alla Fase A del Progetto Monitoraggio sono procedute come concordato nell’ultimo CGM Principali evoluzioni del progetto rispetto al CGM del 26 Novembre 2009 Argomento Attività eseguite 1 Piani di azione regionali • Sono stati condivisi i Piani di Azione delle Regioni/P.A. • E' stato dato avvio all'esecuzione delle azioni specifiche in Piemonte • Sono stati fissati i kick-off in Campania (23 Febbraio) e Marche (2 Marzo) 2 Regole del nuovo monitoraggio del FAS • Sono stati avviati i lavori con i referenti del dipartimento per la definizione delle nuove regole • E' stato convocato il presente CGM per condividere i risultati preliminari e definire i prossimi passi 3 Linee informatiche • Sono stati implementati i 16 Report definiti in sede di Tavolo • Il sistema SGP, a seguito delle ulteriori modifiche intercorse, è nella sua versione definitiva che abilita alla gestione dei progretti della vecchia e della nuova programmazione 4 Roadmap (piano di migrazione e formazione su SGP) • E' stato redatto per tutte le regioni il piano operativo di migrazione da AI a SGP e il piano della formazione sui sistemi • Sono stati inviati ad ogni Regione strumenti in formato excel per il completamento in AI di alcuni dati prima della migrazione 5 Comunicazione • E’ stato aggiornato lo spazio web del Progetto Monitoraggio http://www.dps.tesoro.it/FAS/fas_monitoraggio.asp 4 1 In gennaio è iniziata la Fase B, mentre continuano le attività relative alle Linee Informatiche e alle nuove regole di monitoraggio del FAS Piano di lavoro delle attività del Progetto Monitoraggio 2009 Fasi/Attività Mesi Nov Dic 2010 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug 2011 Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Fase A 1 Definizione Piani di Azione regionali 2 Regole del nuovo monitoraggio FAS 3 Linee informatiche Fase B 4 Roadmap (Migrazione e formazione SGP) 5 Comunicazione Erogazioni altre Azioni Trasversali Erogazioni Azioni Specifiche CGM 16/02/10 5 1 4 BACKUP Nella Roadmap, sono stati definiti per ciascuna Regione/PA i tempi delle attività di migrazione a SGP e di formazione sui sistemi Estratto del piano della Roadmap 2010 Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Campania Lazio Lombardi a Sicilia Veneto Attività di definizione Attività di monitoraggio Attività di formazione/Supporto Attività sui dati Attività di test 6 1 Stato di avanzamento del Progetto Monitoraggio 2 Approvazione dei Piani di Azione Regionali di Fase B 3 Prime riflessioni sulle regole del Monitoraggio per la Programmazione 2007-2013 4 Ipotesi di estensione delle nuove regole alla Programmazione 2000-2006 5 Prossimi passi per la predisposizione della nuova circolare MISE-DPS_D_CGM_160210_B009.ppt 7 2 I Piani di Azione Regionali per la Fase B sono stati condivisi e concordati con ogni Regione / PA, recependone le indicazioni Quadro sinottico delle azioni proposte alle Regioni TRASVERSALI A.1 A.3 B.6 SPECIFICHE C.16 D.19 A.2.1 A.2.2 C.13 RIPETITIVE C.17 Light1) D.21.1 Abruzzo Basilicata Bolzano Calabria Campania Emilia Romagna B.7.2 B.7.3 B.7.4 B.7.5 B.7.6 B.9 • Azione A.3 - Definizione del modello di incentivi: chiarito l’ambito territoriale (centro e sub regionale) e i modelli (premiali, ad impatto economico e ad impatto non economico) Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trento Umbria • Azione C.16 (Help Desk): meglio definito il ruolo della struttura (a supporto del territorio) • Azione D.19 (Rating delle fonti): focus sul miglioramento nel tempo della performance della singola amministrazione piuttosto che sulla redazione di una mera classifica di merito • Azione B.6 - Formazione: arricchita con i contenuti suggeriti Valle d'Aosta Veneto Azione erogata B.7.1 Principali indicazioni recepite 1) Contenuti e costi differenziati per Regione/PA Regioni che hanno inviato un riscontro 8 2 Per ogni Regione sono stati individuati i referenti del Piano di Azione Referenti territoriali per le diverse Regioni Regione / PA • Lazio • Sicilia Dirigente MISE Referente RTI Guttadauria Loglio • Campania • Friuli • PA Bolzano • PA Trento Labonia Fornetti • • • • • • • • • • • • • Guerrini Ruccione Ciufo Persurich Cosentino Loglio Basilicata Liguria Lombardia Piemonte Calabria Emilia Romagna Veneto Abruzzo Marche Puglia Toscana Umbria Valle d’Aosta • Molise • Sardegna 9 1 Stato di avanzamento del Progetto Monitoraggio 2 Approvazione dei Piani di Azione Regionali di Fase B 3 Prime riflessioni sulle regole del Monitoraggio per la Programmazione 2007-2013 4 Ipotesi di estensione delle nuove regole alla Programmazione 2000-2006 5 Prossimi passi per la predisposizione della nuova circolare MISE-DPS_D_CGM_160210_B009.ppt 11 3 Il monitoraggio dei fondi FAS in BDU sarà seguito da un ultimo ciclo di controlli finalizzati al trasferimento delle risorse (Stabilizzazione) + MONITORAGGIO DEGLI INTERVENTI FAS IN BDU Amministrazioni titolari di programma BDU 1 SISTEMI LOCALI Presso le Amm. titolari vengono raccolti i dati dei Progetti e inviati tramite Protocollo unico alla BDU RACCOLTA DATI Presso le Amm. titolari vengono recepite le carenze attraverso la consultazione della reportistica. Al successivo monitoraggio sarà quindi possibile recuperare i progetti non stabilizzati Reportistica – SGPQ, Ambiente Conoscitivo CICLO DI STABILIZZAZIONE PROTOCOLLO UNICO MISE - DPS Effettuati i dovuti controlli di pre-validazione, l’Autorità di Gestione può procedere alla validazione VALIDARE Il MISE-DPS effettua un ciclo di ulteriori controlli finalizzati al trasferimento delle risorse e alla valutazione della qualità dei dati VALIDAZIONE Autorità di Gestione 2 BANCA DATI CENTRALE – SISTEMA GESTIONE PROGETTI AMBIENTE RICEZIONE E CONTROLLO DATI DA 4 AMBIENTE UFFICIALE I dati validati sono presi in carico dal MISE DPS per il successivo consolidamento Controlli di stabilizzazione PROGETTI NON PROGETTI STABILIZZATI STABILIZZATI DATI VALIDATI DATI CONSOLIDATI RATING DELLE FONTI (D19) CONSOLIDAMENTO MISE – DPS 3 Modelli di incentivazione 100% (A3) 75% AMBIENTE CONSOLIDATO I dati sono consolidati; il monitoraggio è formalmente concluso DATI CONSOLIDATI 8% risorse Programma 5 Circuito finanziario 12 3 Il trasferimento delle risorse sarà legato sia al raggiungimento delle soglie che alla qualità dei dati inviati Componenti del “ciclo di stabilizzazione” Stabilizzazione dei Progetti Rating delle fonti dei dati (azione trasversale D.19) Individuazione della quota parte dei progetti stabilizzati, completi e qualitativamente accettabili, che concorrono al raggiungimento delle soglie richieste per il trasferimento delle risorse. L’individuazione dei progetti stabilizzati è automatica, realizzata attraverso i controlli di “merito”. Collocamento in “fasce di merito” delle Regioni/Province Autonome in base alla qualità del dato valutata attraverso appositi controlli automatici. Soluzioni di incentivazione (azione trasversale A.3) 75% 100% 8% risorse Programma Sulla base del rating delle fonti dei dati sono riconosciuti o meno degli “incentivi” a vantaggio delle Amministrazioni virtuose, a titolo esemplificativo: › › Accesso “privilegiato” alla cassa Meccanismo della “Franchigia” Esito della stabilizzazione Circuito finanziario Trasferimento delle risorse in funzione del: • Livello di stabilizzato • Riconoscimento e applicazione delle soluzioni incentivanti 14 3 Il nuovo sistema di monitoraggio presenta alcune evoluzioni rispetto al precedente sistema, basato su Applicativo Intese Sistema di monitoraggio basato su Applicativo Intese • Unico sistema con unica base dati Nuovo sistema di monitoraggio • Più sistemi locali coinvolti (SIL) con basi dati locali • Monitoraggio degli interventi regionali • Monitoraggio degli interventi finanziati finanziati dal FAS ed programmati in dal FAS e dai Fondi Strutturali, inclusi i APQ Progetti Sponda • Monitoraggio semestrale bloccante • Necessità di interfaccia manuale con altre basi dati • Monitoraggio bimestrale a ciclo continuo/aperto • Sistema automatizzato ed integrato con altre basi dati (tra cui SGC, C-FAS, etc) 15 3 È stato individuato un primo nucleo di controlli di merito per l’individuazione dei progetti stabilizzati Controlli di merito Corrispondenza Progetti Strumento Attuativo • Il controllo è finalizzato a verificare, tramite il CUP, la corrispondenza tra un progetto e lo strumento attuativo di riferimento (APQ e SAD). Copertura finanziaria FAS • Il controllo è finalizzato a verificare che la copertura finanziaria FAS di un progetto non venga modificata nell’importo o nella destinazione, se non a fronte di una specifica comunicazione/coordinamento con gli uffici territoriali del DPS. Entrata in funzione di un’opera (*) • Il controllo verifica la valorizzazione del campo funzionalità (date) per tutti gli interventi che presentano una data di fine esecuzione lavori antecedente di 1 anno. Indicatori di realizzazione • Il controllo verifica la valorizzazione e l’aggiornamento degli indicatori di realizzazione. Coerenza tra le sezioni del Tracciato Unico • Il Controllo valuta la coerenza generale dei dati di attuazione tra le varie sezioni del Tracciato Unico (sezione fisica, finanziaria e procedurale). (*) In via di definizione anche per altri iter procedurali. 16 3 Ulteriori controlli sulla “qualità del dato” saranno finalizzati al rating delle fonti e all’attivazione di soluzioni incentivanti Controlli sulla “qualità del dato” Anticipi/ Ritardi sulle fasi del cronoprogramma • Il controllo è finalizzato al monitoraggio della durata delle fasi definite nel cronoprogramma, ad esempio si attiva se una fase ritarda eccessivamente la sua chiusura (6 mesi). Controlli “ereditati” da AI – Cod. A, C, N, D, S (*) e definiti dal Tavolo dei Controlli • • • • • A – Inserimento del Soggetto Attuatore (persona giuridica e responsabile); C – Indicazione Progettazione disponibile alla stipula (al primo invio in BDU); N – Inizio, fine e data approvazione delle progettazioni richieste; D – Valorizzazione campo “esecuzione lavori”; S – Valorizzazione altre fasi dell’iter per la realizzazione dei lavori. I controlli sulla qualità del dato sono il presupposto per la definizione del rating delle fonti dei dati (azione trasversale D.19). Sulla base del rating saranno attivate le soluzioni incentivanti (azione trasversale A.3); gli interventi da realizzare per incentivare alla qualità del dato saranno oggetto del confronto tra il centro e le Regioni/P.A. (*) Tali controlli in Applicativo Intese erano riferiti sostanzialmente ad interventi di realizzazione di Opere Pubbliche, pertanto, è in via di definizione , ove possibile, una loro declinazione anche per gli altri iter procedurali. 17 1 Stato di avanzamento del Progetto Monitoraggio 2 Approvazione dei Piani di Azione Regionali di Fase B 3 Prime riflessioni sulle regole del Monitoraggio per la Programmazione 2007-2013 4 Ipotesi di estensione delle nuove regole alla Programmazione 2000-2006 5 Prossimi passi per la predisposizione della nuova circolare MISE-DPS_D_CGM_160210_B009.ppt 18 4 Il processo di stabilizzazione è valido ed applicabile anche per la programmazione 2000-2006 • Per la programmazione 2000-2006 è definito un percorso preliminare, propedeutico all’attivazione del ciclo di stabilizzazione che include due tappe principali • È altresì prevista un’attività di bonifica dei dati sul nuovo sistema, prima ed anche successivamente all’attivazione del primo ciclo di stabilizzazione Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Definizione delle regole fondamentali 1.Migrazione dati da AI a SGP 2. Formazione su SGP Avvio ciclo di stabilizzazione 3. Bonifica dati in SGP 1. La migrazione dati da AI a SGP avverrà con tempistiche differenti in funzione di una roadmap definita con ogni singola Regione e Provincia Autonoma. Le questioni e le problematiche che emergeranno nel corso della migrazione saranno messe a fattor comune e rappresenteranno un’opportunità, non solo per incrementare la qualità dei dati, ma anche per alimentare il Tavolo delle Regole del Monitoraggio, ove necessario 2. La formazione rappresenta il logico e naturale presupposto per l’utilizzo efficace del nuovo sistema, sarà pertanto erogata prima che il SGP diventi operativo 3. La bonifica sul nuovo sistema è finalizzata a garantire che i dati migrati presentino un apprezzabile livello qualitativo. Il processo si arricchirà anche in funzione di quanto emergerà in sede di migrazione 19 4 Le innovazioni introdotte dal nuovo monitoraggio avranno implicazioni sia per la nuova che per la vecchia programmazione Alcune implicazioni del nuovo monitoraggio 1 CUP • Obbligatorio per la nuova programmazione 1 • Presupposto alle verifiche del ciclo di stabilizzazione (vecchia e nuova) CUP 2 Progetti rendicontati sui Fondi Strutturali • Tracciabilità nel sistema di monitoraggio 3 Aspetti innovativi • Riprogrammazione delle risorse liberate 2 3 Sistemi di incentivazione • Basati sul rating delle fonti e quindi sulla qualità del dato Sistemi di incentivazione Progetti rendicontati sui FS • Premialità ad impatto economico: – Accesso “privilegiato” alla cassa – Meccanismo della “Franchigia” 20 4 BACKUP Progetti trasversali tra programmazioni e fonti di finanziamento 2000-2006 2007-2013 Tipologie di progetto A. Progetti a cavallo FAS – FAS: utilizzano risorse FAS ripartite con delibere precedenti alla Del 166/2007 e quindi integrate nella nuova programmazione con Atti Integrativi. B. Progetti a cavallo FS – FS: sono progetti di completamento di operazioni avviate nei Programmi Operativi 2000-2006 e inseriti nei Programmi Operativi 2007-2013. C. Progetti Coerenti: sono progetti programmati in APQ, che hanno mutato il piano finanziario, sostituendo risorse FAS, già trasferite e quietanziate, con risorse FS nella vecchia programmazione. D. Progetti che hanno mutato il Piano Finanziario: sono progetti che nella nuova programmazione sperimentano un cambiamento del piano finanziario (ad esempio dal FAS ai FS). E. Progetti I FASE: sono progetti, inizialmente programmati in APQ e con risorse FAS della vecchia programmazione, che vengono “spondati” sulla nuova programmazione attingendo a risorse FS e liberando così le iniziali risorse del FAS. A. Progetti a cavallo FAS-FAS FS C. Progetti coerenti FAS D. Cambio del Piano finanziario B. Progetti a cavallo FS-FS 21 1 Stato di avanzamento del Progetto Monitoraggio 2 Approvazione dei Piani di Azione Regionali di Fase B 3 Prime riflessioni sulle regole del Monitoraggio per la Programmazione 2007-2013 4 Ipotesi di estensione delle nuove regole alla Programmazione 2000-2006 5 Prossimi passi per la predisposizione della nuova circolare MISE-DPS_D_CGM_160210_B009.ppt 22 5 Come primo passo per la redazione della nuova circolare occorre approfondire alcuni aspetti con le Regioni Proposta di argomenti da approfondire per la nuova circolare A Attivazione • Inserimento dei dati per l’attivazione degli strumenti • Modalità di interazione tra BDU, Sistemi Centrali di Monitoraggio e SIL B Monitoraggio • Invio dei dati • Stabilizzazione • Sistema/Sistemi incentivanti C Circuito finanziario Altri argomenti specifici • Elaborazione e istruttoria della richiesta di trasferimento • Monitoraggio dei progetti I FASE e coerenti • Riprogrammazione delle risorse liberate • Rapporti di monitoraggio e attuazione Prossimi passi • Predisposizione di una bozza di proposta per ogni argomento individuato • Recepimento dei commenti e di eventuali proposte di modifica e integrazione da parte dei soggetti coinvolti • Approfondimento di temi specifici attraverso l’attivazione di eventuali tavoli tecnici dedicati 23