Teoria
dell'allenamento
"LA VALUTAZIONE
MOTORIA“
Argomenti
Il rapporto di insegnamentoapprendimento
La programmazione didattica
Gli obiettivi educativi
L’unità didattica
La valutazione
Quest’ultima unità presenta un’ampia
gamma di obiettivi didattici riferiti
all’acquisizione delle conoscenze,
capacità e atteggiamenti della
metodologia dell’intervento educativo.
Gli apprendimenti di base muovono
dal “semplice” al più complesso
Gli apprendimenti intermedi ruotano
intorno alla capacità di utilizzare le
conoscenze apprese in situazioni
educative formalizzate (scuola, gruppo
sportivo, società, club)
Gli apprendimenti superiori hanno a che
fare con i principi e le regole della lezione e
sono funzionali all’acquisizione delle
capacità all’acquisizione delle capacità di
analisi e sintesi.
Questa unità conclude l’intero programma
e fornisce gli strumenti più idonei per
iniziare in maniera corretta e produttiva
l’azione di programmazione e intervento
educativo con i veri fruitori del programma
multimediale:
i bambini.
Raccomandazione
 Tutti gli obiettivi didattici che gli istruttori
devono conseguire attraverso il corso di
formazione con il presente programma, e
cioè:
* il sapere (conoscenze)
* il saper fare (capacità) e
* il saper essere
(comportamento)
devono sempre tradursi nell’attività
motoria in un chiaro e corretto saper fare.
Solo così l’occasione formativa per
adulti motivati al cambiamento diventa
una permanente opportunità di
educazione motoria e di promozione
intellettuale per le giovani generazioni.
Il rapporto di
insegnamentoapprendimento
Ogni azione deve ispirarsi a una
corretta impostazione del rapporto
didattico, ossia bisogna far si che
l’apprendimento degli allievi segua i
tracciati e realizzi i contenuti e gli
obiettivi fissati nel programma.
L’azione dell’istruttore sarà tanto più
efficace quanto migliore sarà il metodo
di lavoro adottato.
L’istruttore deve considerare le
conoscenze che riguardano l’allievo in
quanto soggetto umano in via di
sviluppo sotto tutti i punti di vista;
personalità
(in formazione)
relazione sociale e affettiva
(compagni e adulti)
condizionamento
(ambiente)
efficienza fisica…….
La conoscenza, due aspetti
fondamentali:
a) i loro interessi e bisogni
(motivazioni)
b) le loro capacità intellettuali e fisiche
aspetti determinanti delle fasi dello
sviluppo psicologico.
L’apprendimento nel bambino ha
bisogno di non solo di una continua e
intensa attività fisica, ma si basa su
presupposti di tipo emotivo espressi
dalle singole motivazioni.
Si vuole sottolineare che tutto quello
che si dice ai bambini tra i 6 e gli 11
anni deve riferirsi a oggetti che
conoscono, a cominciare dal loro
“corpo”.
Una risposta adeguata costituisce un
successo e quindi produce un
sentimento di soddisfazione che serve
da rinforzo per la risposta data.
Una risposta inadeguata, invece,
determina un insuccesso e una
conseguente frustrazione.
Tutta la vita di un gruppo è intessuta di
rapporti interpersonali (compagni,
istruttore) che sono ricchi di stimoli e
producono una serie di risposte.
L’istruttore deve cercare di produrre
situazioni di benessere, di fiducia, di
simpatia e anche di entusiasmo:
il coinvolgimento e la partecipazione di
tutti rendono più piacevole la vita del
gruppo e si dimostrano efficaci per
l’apprendimento.
La programmazione
didattica
• Analisi della situazione di partenza
• Definizione degli obiettivi
• Scelta dei metodi
• Definizione dei contenuti
• Individuazione dei mezzi e delle
attrezzature
• Valutazione
Analisi della situazione di
partenza
Conoscere i bisogni formativi di
ciascun allievo.
Compiere un’analisi della situazione
iniziale, determinare il grado di
sviluppo della motricità individuale,
atteggiamento di
collaborazione/partecipazione al
gruppo, capacità comportamentali e le
capacità di apprendimento.
Definizione degli obiettivi
Distinguere gli obiettivi “educativi” da
quelli “didattici”.
Educativi non sono facilmente
definibili, realizzabili e verificabili.
Didattici i solo realizzabili perché sono
ben definibili.
Scelta dei metodi
selezionare i metodi didattici: nelle
elementari sono indicati quei metodi
che lasciano libertà di espressione ai
singoli allievi.
Metodi:
* libera scoperta
* scoperta guidata
* risoluzione dei problemi
* misto
* assegnazione dei compiti
Definizione dei contenuti
Definiti obiettivi e metodi bisogna
stabilire i contenuti didattici, le attività
da svolgere che devono tener conto
del grado di sviluppo psicofisico, della
maturità motoria raggiunta e degli
interessi individuali.
Individuazione dei mezzi e
delle attrezzature
Scelti i contenuti, bisogna definire i
mezzi e le attrezzature didattiche da
utilizzare.
Mezzi = vari tipi di esercizi da
utilizzare
Attrezzature = quelle esistenti o che
si possono costruire da soli (inventiva)
La Valutazione
La valutazione si rivolge sia all’attività
didattica dell’istruttore, sia agli obiettivi
raggiunti dagli allievi.
Il livello di maturità motoria
Il perfezionamento degli schemi e
delle capacità motorie
Il grado di sviluppo dell’apprendimento
Gli obiettivi didattici
Sono di tre tipi:
capacità coordinative
condizionali
motricità
Capacità coordinative
Frutto di una conquista personale del
bambino e conoscono la fase migliore dello
sviluppo tra i 6 e gli 11 anni: sono in stretto
rapporto con gli elementi del patrimonio
motorio e in marticolare con gli schemi
motori di base:
camminare, correre, saltare, lanciare,
afferrare, calciare, rotolare, strisciare e
arrampicare
Senza lo sviluppo delle capacità coordinative
generali (apprendimento-controllo
motorio/adattamento e trasformazione
motoria) non si possono migliorare gli schemi
motori di base.
Senza l’arricchimento degli schemi motori di
base non si possono sviluppare le singole
capacità coordinative
Capacità condizionali
Rapidità, forza e resistenza che sono quelle
capacità che utilizzano l’energia disponibile
nell’organismo e sono particolarmente
importanti nell’avviamento all’attività
sportiva.
Motricità
Uso dei movimenti del corpo per comunicare
in luogo del linguaggio parlato.
Interpretativo
espressivo
creativo
Attivare e arricchire gli schemi motori di base
implica sempre un parallelo lavoro sulle
capacità motorie (coordinative-condizionali).
Lo sviluppo delle capacità motorie
influenzano l’arricchimento degli schemi
motori di base.
Le abilità motorie diventano l’obiettivo
educativo preminente per la fascia 6/11 anni
L’unità didattica
È un percorso programmato per raggiungere
uno scopo predeterminato, posto all’interno
di un progetto più ampio.
E’ l’aspetto strettamente operativo del
percorso che l’istruttore deve seguire per
realizzare il processo di apprendimento che
ha precedentemente ipotizzato.
Qualunque sia la modalità con cui è
organizzata, l’UD deve rappresentare una
forma di programmazione specifica e
dettagliata di ciò che dovrà essere fatto per
raggiungere gli obiettivi ipotizzati.
E’ evidente che, essendo l’UD uno strumento
di lavoro, la sua stesura dovrà sempre essere
adeguata e funzionale alle necessità proprie
dell’obiettivo che si vuole raggiungere.
Griglia per costruire una unità didattica
Gruppo
Obiettivi
Metodi
Contenuti
Mezzi
Valutazione
La valutazione
Non è soltanto un momento conclusivo
di verifica dl processo di
apprendimento, ma un’azione continua
che, prendendone in considerazione le
complesse e numerose variabili,
accompagna il processo educativo in
tutta la sua evoluzione per permettere
all’istruttore di controllarne la validità e
di apportare, con un continuo
intervento di aggiustamento, le
modifiche necessarie.
iniziale
 valutazione
intermedia
finale
Iniziale
 Bisogna accertarsi delle abilità e
conoscenze possedute dagli allievi,
per confrontarle con quelle che si
considerano necessarie per avere
successo in una procedura di
apprendimento.
Intermedia
 E’ necessario verificare che gli allievi
stiano conseguendo gli apprendimenti
ipotizzati nell’itinerario didattico
proposto.
Finale
 Controllare se l’insieme degli
apprendimenti conseguiti dagli allievi
ha determinato un significativo
incremento delle loro capacità di
affrontare situazioni complesse.
Tale controllo dà utili indicazioni per
un ripensamento critico circa
l’idoneità delle soluzioni prescelte a
conseguire gli intenti che si erano
posti per l’intervento didattico.
La sola disponibilità di informazioni non è
una condizione sufficiente per una reale
trasformazione del quadro didattico.
La valutazione iniziale e quella intermedia
consentono di intervenire con immediatezza
sul processo di formazione per indirizzarlo,
attraverso la predisposizione di itinerari
compensativi o alternativi, al soddisfacimento
delle esigenze individuali degli allievi.
(assume carattere “formativo”)
Tali informazioni consentono di tracciare un
consuntivo del lavoro svolto e di apprezzare
gli effetti ottenuti negli allievi
La valutazione finale si presenta come
“sommativa”.
Quindi all’interno dei processi didattici la
collocazione dell’attività valutativa può
essere:
a- accertato il possesso da parte degli allievi
dei prerequisiti per l’apprendimento al fine di
predisporre le opportunità di compensazione
necessarie (iniziale)
b- frequenti verifiche a carattere analitico
delle abilità e conoscenze che gli allievi
stanno acquisendo, per fornire con rapidità i
sostegni individualizzati necessari per
consentire di conseguire con successo tutto
l’iter
c- si effettua un controllo d’insieme sia ai
livelli di abilità e di competenza raggiunti
dagli allievi oltre alla validità delle scelte
didattiche effettuate (sommativa)
La valutazione motoria
 Cosa è opportuno valutare nell’ambito
strettamente motorio?
Descrizione del comportamento
motorio del bambino attraverso
l’osservazione dell’istruttore.
Nel campo delle capacità motorie si
utilizzano test motori per riconoscere il
livello generale posseduto di ciascun
allievo.
Prove semplici che possono essere
espresse in:
centimetri
secondi
gradi di ampiezza,ecc…
il cui risultato deve essere inserito nel
processo più ampio della valutazione
motoria che avviene attraverso:
Fasi della valutazione motoria
 Preparazione delle attrezzature e
organizzazione del rilevamento
(importante è la predisposizione del
materiale)
 Somministrazione dei test agli allievi
(scelta e organizzazione delle prove,
tempo essenziale destinato al
rilevamento)
 Lettura e interpretazione dei risultati (i
test motori sono confrontati con le medie
degli allievi della stessa età)
Controllo particolareggiato si ha con i
percentili, che sono tabelle di
riferimento che consentono una lettura
immediata per il livello motorio iniziale e
successivo confronto per lo sviluppo dei
fattori motori.
Per la valutazione dei bambini 6/11 anni
non si utilizzano singole prove, ma
batterie di test composte di diversi iter
motori
Tra le capacità più importanti da
esplorare in questa fascia di età vi sono:
la rapidità
la forza rapida
la flessibilità
la resistenza
le capacità coordinative
Ricordate che:
il bambino deve essere adeguatamente
motivato nell’esecuzione dei test e
informato dei risultati ottenuti.
coloro che presentano livelli di capacità
non elevati, con un’attività a loro
accessibile, possono ottenere successivi
incrementi e quindi ulteriori motivazioni
alla pratica motoria.
Alcune indicazioni per facilitare il
rilevamento e garantirne l’efficacia:
somministrare le prove in forma
omogenea per tutti, stessi criteri di
misurazione e stimoli
spiegazioni accurate dei test
effettuare un adeguato riscaldamento
rispettare la successione delle prove
dal minor impegno (coordinative) a
quelle più condizionali(corsa veloce)
Parametri di valutazione per
le batterie dei test proposta
ai bambini tra 6/11 anni
GRAZIE PER LA VOSTRA
ATTENZIONE
ARRIVEDERCI E …………….
BUON LAVORO!
Scarica

LA VALUTAZIONE MOTORIA