NECROPOLI DI RIPACANDIDA
INFORMAZIONI GENERALI E DATI
TOPOGRAFICI
Ing. Michele Sinisi
NECROPOLI DI RIPACANDIDA
• La necropoli si estende sul pendio della collina di
San Donato ai limiti dell’abitato moderno ed in
parte costeggia la via R. Margherita. Gli scavi
sono stati condotti in un terreno agricolo di
proprietà privata.
• Le tombe si presentano in parte in buono stato di
conservazione, alcune depredate in antico, altre
sconvolte da lavori agricoli.
• Le tombe scavate nella necropoli sono 123 .
• Il materiale frutto dello scavo è conservato al
museo Archeologico di Melfi.
NECROPOLI DI RIPACANDIDA
• Non è stato individuato l’abitato relativo alla
fase della necropoli.
• Al di sotto di questa sono state rinvenute
tracce di un abitato della prima età del ferro,
VIII a.c.
• Non sono state rinvenute tracce di strade ,
insediamenti rurali e santuari.
• Il terreno della collina è tufaceo di origine
vulcanica.
NECROPOLI DI RIPACANDIDA
• L’estensione della necropoli è di 5183 mq.
• Né la necropoli né le tombe hanno un
particolare orientamento.
• Le tombe sono disposte per raggruppamenti ,
ma, allo stato attuale delle conoscenze, non è
possibile dedurre se ciò corrisponde ad un
significato sociologico.
• Non è stata individuata una stratigrafia
orizzontale, le tombe arcaiche sono
mescolate a quelle classiche.
NECROPOLI DI RIPACANDIDA
Tipologia delle tombe
•A fossa semplice foderata di pietre
•A fossa con pareti rivestite di tegole
•A fossa con cassa di legno
Non si hanno tracce di copertura, perdute
probabilmente in seguito a lavori di aratura
La struttura delle tombe non sembra
relazionabile con il sesso, l’età, lo status del
defunto .
NECROPOLI DI RIPACANDIDA
• Gli individui nelle tombe sono deposti avvolti
in stoffe trattenute da fibule
• Lo scheletro è sempre in posizione
rannicchiata
• Le tombe non sono disposte secondo un
orientamento particolare
• Sono presenti casi di sovrapposizione di
tombe con tagli delle precedenti.
NECROPOLI DI RIPACANDIDA
Materiali in relazione con le tombe
• Il corredo è disposto intorno al defunto, si
nota un addensamento di vasellame in
corrispondenza del cranio e delle gambe.
• Una piccola parte della ceramica proviene
dalla Grecia, per il resto è preponderante la
presenza di ceramica indigena geometrica
nello stile di quella rinvenuta a Ruvo del
Monte a Oppido Lucano ed a Satriano.
• Rilevata la presenza di vasellame importato
dall’area Materana .
NECROPOLI DI RIPACANDIDA
• In quasi tutte le sepolture si registra la
presenza di anelli in bronzo, fibule in
ferro o argento.
• Nelle tombe femminili sono stati trovati
bracciali o ferma trecce in argento, a
coppia o singoli, elementi di collana in
ambra o pasta vitrea, pendagli in
ambra, osso e bronzo.
NECROPOLI DI RIPACANDIDA
• Nelle tombe maschili sono frequenti le armi
offensive, coltelli, punte di lancia, spade a
lama eretta .
NECROPOLI DI RIPACANDIDA
• GLI OGGETTI RINVENUTI NON INDICANO UNA
PARTICOLARE ATTIVITA’ AGRICOLA. SI PUO’
TUTTAVIA IPOTIZZARE DALL’UBICAZIONE DELLA
NECROPOLI, UNA BASE ECONOMICA DI TIPO
AGRICOLO PASTORALE AD UN LIVELLO DI
SOSTENTAMENTO PRIMARIO.
• L’ATTIVITA’ CONOSCIUTA E’ QUELLA
CERAMISTICA .
• IL VASELLAME PUO’ ESSERE INQUADRATO
STILISTICAMENTE NELLA “FABBRICA DI
RIPACANDIDA”
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