Settore Giovanile
S.S. Lazio
Seminario di aggiornamento tecnico
Seminario AIAC – 5 Giugno
Majano ( Udine )
IL PORTIERE di CALCIO
di
Gino De Luca
Metodologie di addestramento dei
giovani portieri nel settore giovanile agonistico
Perché diversificare gli allenamenti del
portiere dal resto della squadra


Giocatore atipico in un gioco in cui e’ l’unico a poter
toccare il pallone con le mani
Gesti atletici diversi dagli altri giocatori negli altri
ruoli: deviazioni, prese, uscite alte, uscite basse,
tuffo per arrivare sul pallone nel piu’ breve tempo
possibile
Perché diversificare gli allenamenti del
portiere dal resto della squadra


Sistema energetico maggiormente utilizzato è quello
ANAEROBICO-ALATTACIDO : tensioni muscolari
max. per tempi brevissimi (10-12 sec.) con tempi di
recupero abbondanti (2 min.)
Fibre muscolari piu’ utilizzate sono quelle veloci
(bianche) che per natura sono difficilmente
incrementabili
ma
che
facilmente
possono
trasformarsi in fibre lente (rosse) se si propongono
allenamenti errati
Perché diversificare gli allenamenti del
portiere dal resto della squadra

Le esercitazioni in un allenamento per portieri
devono quindi essere ben strutturate e devono
essere brevi ed intense, eseguite con la max.
velocita’ prevedendo adeguati tempi di recupero ; il
portiere eviterà cosi’ di andare in condizioni
muscolari lattacide che potrebbero portarlo ad
eseguire cadute in terra incontrollate dovute alla
stanchezza e che porterebbero ad inutili traumi
Importanza del preparatore specifico
E’ logico quindi, in un contesto come quello
presentato, sottoporre il portiere ad un allenamento
diversificato dedicato piu’ specificamente al ruolo,
con allenatori che sin dalle prime fasce d’età
pianificano le sedute di allenamento
Importanza del preparatore specifico.
Dal suo insegnamento puo’ dipendere il miglioramento
o no del ragazzo e percio’ è fondamentale avere un
preparatore che conosca tutti i risvolti del ruolo e le
tecniche migliori da adottare
Solo se si sono vissuti in prima persona si possono far
comprendere i giusti gesti tecnici di un portiere e
rispondere alle continue spiegazioni che un ragazzo
cerchera’ dal suo preparatore
Capacita’ fisiche da allenare in un
portiere
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
Forza esplosiva che permette al ragazzo di proiettare il corpo verso l’alto per mezzo
della spinta degli arti inferiori
La capacita’ di scatto e la rapidita’ nei movimenti brevi
La velocita’ di reazione
Il potenziamento fisico generale (facendo molta attenzione nei ragazzi piu’ piccoli ai
carichi eccessivi che potrebbero compromettere la loro crescita), ed in particolare
sulla muscolatura addominale e dorsale
La mobilita’ articolare
La coordinazione motoria generale che permette di regolare il nostro movimento ed i
nostri gesti
L’equilibrio che permette di mantenere il nostro corpo in una posizione stabile anche
quando e’ in movimento
L’agilita’ intesa come la capacita’ sia di far assumere al proprio corpo posizioni insolite
(tuffi, voli a mezz’altezza), sia di modificare tempestivamente queste posizioni
adattandole a quelle che la situazione di gioco richiede
L’acrobatica
La Forza Esplosiva
Abbiamo definito che la forza esplosiva e’ quella verso cui nell’allenamento
del portiere indirizzeremo le nostre esercitazioni.
Ricordiamo che Si ha l’utilizzo di forza esplosiva quando il sollevamento o lo
spostamento veloce del corpo o di un carico parte da situazione di
immobilità
Ma la forza esplosiva si puo’ dividere in 2 sottogruppi:


Forza esplosivo-elastica quando vi è azione pliometrica della muscolatura
con movimenti articolari accentuati (es.: salto in alto, balzi) eseguiti alla
massima velocità. Nell'azione pliometrica, ad una veloce azione eccentrica
segue una rapidissima azione concentrica (inversione di movimento). Questo
permette di utilizzare una ulteriore percentuale di forza espressa dalla
componente elastica dei muscoli.
Forza esplosivo-elastico-riflessa quando vi è azione pliometrica con
movimenti articolari molto ridotti e rapidissimi (es.: corsa, saltelli).
Solitamente si riferisce all'appoggio e rapida spinta a terra del piede.
Il potenziamento fisico generale
Quando possibile è auspicabile proporre esercizi per la tonificazione e
l'irrobustimento del tronco, delle braccia e delle spalle. Per la parte alta si
possono utilizzare circuiti di costruzione muscolare per tutti i distretti
interessati, pettorali, dorsali, bicipiti, deltoidi. Il numero massimo di
ripetizione dei circuiti e' di 6, 4 per gli allievi 2 per i giovanissimi.
Un altro mezzo può essere l'utilizzo di palle mediche nell'esecuzione di
alcuni esercizi tecnici. Anche per questo gruppo di muscoli e' consigliale
eseguire alla fine esercizi di mobilizzazione e stretching, con bastoni, palla
a peso normale ecc.
Per un portiere e' molto importante curare anche la muscolatura addominale e
dorsale che permette di equilibrare il lavoro di forza eseguito per la parte
inferiore. Per gli addominali il carico massimo e' di 300, 200 per gli allievi,
120 per i giovanissimi. Per i dorsali il massimo e' previsto in 50, 35 per gli
allievi, 25 per i giovanissimi.
Capacita’ tecniche da allenare
in un portiere

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Le esercitazioni che riguardano i fondamentali di base del portiere e che vanno
allenati devono essere strutturate in modo abbastanza schematico i seguenti punti:
Il contatto con il terreno
Il contatto con il pallone per quanto riguarda la presa
Il contatto con il pallone per quanto riguarda i rilanci sia con le mani che con i piedi
La percezione della porta
Le uscite alte
Le uscite basse
Il tuffo in generale
La tecnica individuale con i piedi
Le bisettrici
Le situazioni di gioco
Con queste caratteristiche possiamo definire due gruppi di tecniche distinte:
la tecnica di difesa e la tecnica di attacco
Tecniche di difesa
La tecnica di difesa consiste di tutte quelle
caratteristiche che portano alla difesa della porta e si
possono suddividere in :


Movimenti senza pallone (Posizioni di base e di partenza,
cambiamenti di posizione)
Movimenti con il pallone (Prese, respinte, tuffi,
deviazioni, interventi di piede)
Tecniche di attacco
La tecnica di attacco si verifica quando il pallone è in
possesso del portiere che lo dovrà distribuire secondo
la situazione di gioco che si è venuta a creare oppure
secondo le indicazioni dell’allenatore.
Le azioni offensive si dividono in:
 Rilanci con le mani con palla radente.
 Rilanci con le mani con palla sopra la spalla.
 Rilanci con le mani a bilanciere.
 Rinvii con i piedi
Tipologie di lavoro in rapporto alla
categoria - Coordinativo
Questa tipologia di lavoro va’ a decrescere salendo di
categoria. Puo’ essere proposto comunque anche per le
categorie piu’ grandi dove è presente sotto forma di
riscaldamento
Tipologie di lavoro in rapporto alla
categoria - Coordinativo
40%
40%
30%
coordinativo
5%
5%
DILETTANTI
PROFESS.
ALLIEVI
JUNIORES
GIOVANISSIMI
ESORDIENTI
PULCINI
15%
Tipologie di lavoro in rapporto alla categoria Tecnico
Il lavoro tecnico ha sempre una notevole presenza nelle
sedute di lavoro (si noti l’alta percentuale dell’intera
programmazione – il 45% del lavoro di esordienti e
giovanissimi). Tuttavia per le categorie dei pulcini non è
ancora l’obiettivo principale. Per i dilettanti invece, poiche’ i
miglioramenti tecnici possono avvenire a tutte le eta’ si
presume che vi siano discreti margini di crescita e allora la
percentuale di lavoro tecnico è piu’ alta che non nei
professionisti anche a parita’ di eta’.
Tipologie di lavoro in rapporto alla
categoria - Tecnico
45%
45%
40%
40%
DILETTANTI
ALLIEVI
JUNIORES
ESORDIENTI
PULCINI
GIOVANISSIMI
tecnico
PROFESS.
25%
20%
Tipologie di lavoro in rapporto alla
categoria - Tattico
Il lavoro tattico cresce a seconda dell’eta’. Soprattutto nei
professionisti, dove si presume che le abilita’ tecniche
siano ben consolidate, tale tipo di lavoro ha un’ alta
percentuale
Tipologie di lavoro in rapporto alla
categoria - Tattico
t at t i co
PROFESS.
DILETTANTI
ESORDIENTI
ALLIEVI
JUNIORES
5%
10%
GIOVANISSIMI
5%
PULCINI
25%
30%
40%
Tipologie di lavoro in rapporto alla
categoria - Condizionale
Il lavoro sulle capacita’ condizionali (forza, resistenza,
velocita’), cresce gradualmente dalla categoria dei
giovanissimi in poi. Al crescere dell’eta’ cresce poi anche la
quantita’ di lavoro. Comunque la percentuale del lavoro
condizionale non è mai maggiore dell’intera programmazione
(sempre sotto al 30%).
Tipologie di lavoro in rapporto alla
categoria - Condizionale
20%
25%
30%
condizionale
PROFESS.
DILETTANTI
ESORDIENTI
ALLIEVI
JUNIORES
0%
GIOVANISSIMI
0%
PULCINI
10%
Orientamento della metodologia di
addestramento
L’orientamento
generale
della
metodologia
di
addestramento è quello di far lavorare il portiere non più
in condizioni statiche dove le situazione non mutano, ma
in condizioni aperte e flessibili dove le variabili del gioco
del calcio portano il portiere ad utilizzare il gesto
tecnico adattandolo alla situazione.
Orientamento della metodologia di
addestramento
Il miglioramento dell’azione motoria e del gesto tecnico
avviene grazie alla ripetizione dell’allenamento fino ad
automatizzarlo. A questo punto è diventato ABILITA’.
Ma se le ripetizioni sono “chiuse” l’atleta avra’ difficolta’
ad utilizzarlo in maniera diversa nel caso la gara lo
richieda.
Il calcio è un gioco “situazionale” in cui le variabili sono
molteplici, e quindi l’addestramento deve rispecchiare
quello che succede in una partita.
Orientamento della metodologia di
addestramento
Se per esempio svolgo una seduta di lavoro incentrata
sulle uscite alte, cerco anzitutto di far stazionare
nell’area giocatori (nel caso i portieri che non eseguono
l’esercitazione) per ricreare la situazione piu’ reale e
poi induco il portiere a rilanciare immediatamente dopo
la presa su un compagno libero.
Oppure dopo un’uscita alta in respinta tiro in porta con il
portiere che è in recupero della posizione.
Orientamento della metodologia di
addestramento
E’ quindi fondamentale oltre ad esercitare la tecnica e
le capacità coordinative con esercitazioni analitiche,
ricreare le situazioni di gioco che si verificheranno nel
corso della gara, affinché il portiere sia sottoposto a
stimoli e stress similari.
Spesso poi le situazioni di gara vengono riprodotte con
l’intero reparto della linea difensiva (centrali, esterni
etc.) proprio per creare quel rapporto completo di
fiducia tra il portiere e l’intero reparto arretrato.
Metodologia di addestramento
1.
2.
3.
Il gruppo portieri del settore giovanile agonistico
svolge un lavoro differenziato che persegue tre
macro obiettivi nel corso dell’anno:
Consolidamento e coordinamento degli schemi motori
di base;
Rafforzamento muscolare;
Sviluppo e consolidamento degli obiettivi specifici del
ruolo (capacità tecniche).
Metodologia di addestramento
1) CONSOLIDAMENTO E COORDINAMENTO DEGLI
SCHEMI MOTORI DI BASE
Uno degli obiettivi del programma di lavoro del gruppo portieri nelle fasce
d'età comprese tra i 14 e i 17 anni è rappresentato dal " consolidamento e
coordinamento degli schemi motori di base".
Il giovane portiere, infatti, deve ancora riconquistare (14 -15 anni) o
consolidare (16 -17 anni) totalmente il suo corpo, dominandone tutte le
facoltà, sia in fase statica che durante il movimento dinamico.
In ogni momento e in ogni posizione il corpo umano ricorre alle sue facoltà di
equilibrio, impegnando i suoi riflessi ogni qualvolta il suo senso
dell'equilibrio suoni il campanello d'allarme.
Il programma di "consolidamento e coordinamento degli schemi motori di
base" dovrà mirare ad accelerare nei giovani portieri il possesso del senso
d'equilibrio e del ritmo, dell'agilità, della coordinazione neuromuscolare e
dovrà sviluppare l'intera gamma delle capacità coordinative, con
particolare attenzione al rapporto spazio-tempo che nel portiere, anche in
quello adulto, rappresenta l'elemento più complesso; oltre all'acquisizione
di qualità personali e sociali quali la tenacia, il coraggio, l'autostima, la
disciplina che, saldandosi armonicamente, si traducono nella conquista di
un valido carattere.
Metodologia di addestramento
2) RAFFORZAMENTO MUSCOLARE
Il programma di rafforzamento muscolare dovrà tener conto in
particolar modo della fase di crescita biologica in cui si trova il
ragazzo, allo scopo di evitare eccessive sollecitazioni di gravi a
carico delle articolazioni e della colonna vertebrale.
Nei giovanissimi nazionali (14 -15 anni) sarà possibile effettuare un
programma di rafforzamento a carico naturale evitando comunque
sollecitazioni alle articolazioni e curando in particolar modo le
posture e le posizioni alla base degli esercizi prestabiliti.
Negli allievi regionali e nazionali (16 -17 anni) si potranno cominciare
ad utilizzare esercitazioni che prevedono l’utilizzo di carichi
esterni (bilancieri, giubbotti zavorrati). Le esercitazioni dovranno
essere personalizzate ed ogni singolo allievo dovrà seguire un
graduale percorso d'incremento della forza. Le proposte di
allenamento per il rafforzamento dei portieri interesseranno tutti
i gruppi muscolari e mireranno all'incremento della forza-veloce e
della forza-elastica, allo scopo di migliorare la reattività e la forza
esplosiva degli allievi.
Metodologia di addestramento
3) SVILUPPO E CONSOLIDAMENTO DEGLI OBIETTIVI
SPECIFICI
L'istruttore dovrà conoscere perfettamente il profilo
psico-motorio del giovane allievo, e osservandone il
comportamento in relazione agli obiettivi specifici del
ruolo, perseguirà lo sviluppo delle capacità tecniche nel
pieno rispetto del principio di gradualità e
differenziazione indispensabili per personalizzare e
rendere più efficaci le esercitazioni proposte.
Metodologia di addestramento
Mesociclo
Oltre al ciclo annuale, che si compone dei periodi di: transizione, preparazione e
campionato, il lavoro viene suddiviso in mesociclo.
Il mesociclo è la programmazione dell’ allenamento nell’arco di 1 mese. Il mesociclo è
caratterizzato dall'omogeneità degli obiettivi di allenamento per cui all'interno del
macrociclo annuale si possono disporre diversi mesocicli
Microciclo
Il mesociclo di lavoro è suddiviso a sua volta in microcicli della durata di 1 settimana.
Esso ci permette di risolvere in sede di allenamento eventuali inconvenienti, quali
infortuni e impegni di partite importanti o tornei.
Un microciclo ha la caratteristica di contenere tutti gli elementi previsti nell'ambito dei
mesocíclo di appartenenza. Il microciclo è la parte più breve ma abbastanza completa
dell'intero processo di allenamento.
Metodologia di addestramento
La seduta di allenamento
La seduta di allenamento è composta di tre fasi: riscaldamento, fase centrale
e fase conclusiva.
 Il riscaldamento si compone di un’attività aerobica e prevede sempre delle
esercitazioni con il pallone. La fase finale del riscaldamento deve essere
caratterizzata dall’attenta pratica dello stretching.
 La fase centrale è caratterizzata dalle esercitazioni che hanno i contenuti
del tema centrale della seduta. In questa fase le esercitazioni di intensità
devono precedere quelle di quantità. Ciò significa che gli allenamenti di forza o
velocità massimali non devono essere successivi a sforzi dall’elevata
componente lattacida, quali partitine a ritmi elevati o serie di tiri in porta.
 La fase conclusiva è composta di esercitazioni poco intense simili a quelle
impiegate nel riscaldamento per smaltire la fatica del lavoro svolto..
Metodologia di addestramento
Schede di valutazione
Per poter valutare adeguatamente il lavoro svolto e i progressi
ottenuti dai nostri portieri a scadenze prefissate stiliamo delle
schede di valutazione che poi vengono analizzate insieme al
coordinatore dei preparatori dei portieri della s.s. Lazio, il prof.
Alessandro Carta.
Tali schede analizzano le capacita’ coordinative (agilita’, doti
acrobatiche), tecniche (obiettivi specifici del ruolo), condizionali
(forza, resistenza, velocita’) e di personalita’ degli atleti includendo
nella valutazione le risultanti degli scouts ottenuti dall’analisi delle
gare che ci forniscono l’interpretazione e l’applicazione del lavoro
svolto durante l’impegno agonistico.
Da quest’anno abbiamo poi introdotto anche una scheda fotografica
che documenta mediante fotogrammi il gesto tecnico.
Tale innovazione ci ha permesso di meglio valutare l’atleta riuscendo a
cogliere in modo piu’ preciso gli eventuali errori commessi.
Metodologia di addestramento




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
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
Gli obiettivi specifici del ruolo che vengono perseguiti durante l’anno sono:

Posizionamento:
in relazione alla posizione della palla
in relazione alla posizione degli avversari
nelle situazioni di calcio da fermo (punizioni, calci d'angolo, rigori)

Presa:
bloccare senza fase di volo tiri centrali (presa alta, 1/2 altezza, rasoterra)
bloccare in fase di volo tiri laterali (presa alta, 1/2 altezza, rasoterra)
bloccare in uscita (presa alta, 1/2 altezza, rasoterra, sui piedi
dell'avversario)

Respinta:
con le mani (di pugno, a mano aperta)
con i piedi (su tiri ravvicinati, in uscita dall'area, su retropassaggio)

Rilancio:
con le mani (rasoterra, 1/2 altezza, dall'alto)
rinvii con i piedi (da terra, di controbalzo, al volo)
Metodologia di addestramento
Programma tecnico settimanale
Martedì:

- Riscaldamento tecnico o coordinativo

- Lavoro tuffo da seduti o in ginocchio con attacco palla

- Lavoro di forza elastica/pliometrica o esplosiva con gesti tecnici abbinati

- Esercitazioni di pre acrobatica con parata o situazionali tecnici con più parate

- Lavoro con squadra
Mercoledì:

- Riscaldamento tecnico o coordinativo

- Propriocezione (esercizi su superficie instabile)

-Tecnica di base

- Psicocinetica/reattività abbinata alla parata

- Lavori situazionali e di rapidità

- Lavoro con squadra
Giovedì:

- Riscaldamento tecnico o coordinativo

- Lavoro tuffo con attacco palla

- Tiri in porta (lavoro con la squadra)

- Partita amichevole
Venerdì:

- Riscaldamento tecnico con spostamenti in porta e gestione palla piedi (tecnica podalica
+rinvii di piede)

- Palle alte/uscite (lavoro anche con la squadra)

- Esercitazioni su palle inattive (calci d’angolo, punizioni, rigori)
Domenica:

- Partita
Metodologia di addestramento
Come gia’ detto comunque la metodologia di allenamento che si
utilizza è sempre quella orientata a cercare la stimolazione del
portiere, variando continuamente gli esercizi per ottenere
l’obiettivo prefissato.
Ritengo molto importante che il portiere moderno soprattutto nel
settore giovanile inizi a prendere convinzione dei propri mezzi
cercando il più possibile di giocare in attacco, in modo tale da
anticipare le situazioni.
Il lavoro quotidiano è fortemente basato sulla stimolazione
mentale, sulla concentrazione sulla personalità e sul coraggio
nell’eseguire l’esercizio e successivamente il gesto tecnico in
situazione.
In questo contesto il lavoro sulla capacita’ coordinativa e su quella
acrobatica è fondamentale e nelle sedute di allenamento queste
qualita’ sono costantemente perseguite.
Esercitazioni
Esercitazioni
Esempio settimana di allenamento
Seduta del mercoledi’
Riscaldamento finalizzato alla sensibilizzazzione con il pallone
e mobilitazione generale + stretching completo
Esempio settimana di allenamento
Seduta del mercoledi’
Rapidita’ motoria finalizzata alla tecnica della parata a terra
Esempio settimana di allenamento
Seduta del mercoledi’
Psicocinetica/reattività abbinata alla tecnica dell’attacco alla palla
Esempio settimana di allenamento
Seduta del mercoledi’
Lavori di rapidità/psicocinetica
Esempio settimana di allenamento
Seduta del mercoledi’
Lavori situazionali e di rapidità
Esempio settimana di allenamento
Seduta del mercoledi’
Lavori situazionali e di reattivita’ + scarico a terra ed esercizi di
stretching completo
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