LA
COMMISSIONE CENTRALE
DI FORMAZIONE
PERMANENTE
CCFP
• Voluta dall’ultimo Capitolo Generale
(Cfr.: AC’09, 145 e 145.1)
– integrando oltre al coordinatore della FP, l’equipe
dell’ACFP e l’incaricato del Corso di Rinnovamento
– Per rendere le nostre strutture di FP più efficienti
adattandole alle nuove esigenze delle persone
– Per rafforzare il servizio di animazione dell’Istituto
nella FP
• Resa operativa dal CG nella consulta del
•
dicembre 2009
Ha iniziato a funzionare nell’estate del 2010
1. IL SUO OBIETTIVO
• Offrire un servizio per l’animazione di tutto
l’Istituto
(cfr. AC’09, n. 145.1)
– nell’impegno comune di camminare verso una
sempre maggior configurazione a Cristo,
Missionario del Padre,
– nella fedeltà al carisma missionario ricevuto
dal Signore attraverso S. Daniele Comboni.
• Sensibilizzare i confratelli per far della vita
quotidiana e ordinaria una costante
opportunità di FP
– Nella crescita e fedeltà alla nostra identità,
per un servizio missionario più autentico,
libero e generoso.
• Le iniziative straordinarie di FP sono
efficaci se aiutano gli individui, e di riflesso
le comunità, ad entrare in questo
dinamismo che caratterizza la vita come
cammino e dinamismo di FP.
2. COMPITI DELLA CCFP
Alla luce dell’ultimo Capitolo Generale
1) pensare, proporre e animare le iniziative di FP a
livello centrale, continentale e provinciale
2) accompagnare ed appoggiare le commissioni
provinciali ed i consigli continentali di FP
3) organizzare possibili corsi monografici, per gruppi di
età, d’interesse, proposti dal Capitolo Generale
4) coordinare la comunità dei Padri e Fratelli studenti
5) preparare ed animare il corso di Rinnovamento e
l’ACFP
6) accompagnare i confratelli in difficoltà
7) appoggiare la preparazione e FP dei nostri
promotori vocazionali e formatori
8) organizzare e coordinare il Centro di FP
9) l’apertura e l’accompagnamento delle “due
comunità/centri di FP e di accompagnamento,
una in Africa e una in America”, conforme la
decisione del Capitolo Generale (AC’09, n.
145.4).
3. LA COMUNITÀ della CCFP
La CCFP non si riduce ad un’equipe di
lavoro, ma si costituisce come una
comunità comboniana
Crediamo che l’essere e vivere come
comunità ci aiuta ad essere più credibili ed
efficaci nel nostro servizio di animazione
(Statuto della FP, 4.3)
4. IL VANTAGGIO DELLA CCFP
• L’aver unito le forze per un lavoro d’equipe
dà la possibilità:
– di riflettere e programmare insieme
– di un maggior confronto
– di una miglior animazione, organicità e
coordinamento delle varie attività di FP.
• Per l’efficacia del nostro lavoro è
determinante una fondamentale sintonia
tra i membri della CCFP nel pensare la FP.
5. LE SFIDE
a) INTERNE ALLA CCFP:
• Dar vita alla nostra comunità con momenti
di preghiera, condivisione, convivenza per
non ridurci a condividere solo il lavoro
• L’organizzazione e distribuzione dei ruoli e
compiti tra di noi
• La programmazione e preparazione di
confratelli per una necessaria rotazione
interna.
b. SFIDE RELATIVE AL SERVIZIO
• Il Capitolo ha affidato alla CCFP molti compiti,
•
•
probabilmente superiori alle nostre forze.
Il riprendere l’animazione della FP a livello
provinciale e continentale dopo una lunga
interruzione.
Una maggior integrazione con il CG nel comune
obiettivo di animazione della FP nella
congregazione.
STIAMO VIVENDO UNA FASE DI ASSESTAMENTO
6. IL PIANO SESSENNALE
Alla luce degli AC’09 proponiamo un tema per ogni
anno, con l’obiettivo di preparare materiale per
la riflessione personale e comunitaria
• 2011: identità, spiritualità e missione
• 2012: il progetto personale di vita, il
discernimento spirituale e l’accompagnamento
spirituale
• 2013: il progetto comunitario e il
discernimento comunitario
• 2014: l’esperienza di Gesù Cristo vissuta da S.
Daniele Comboni: Cuore, Croce e Africa.
DURANTE IL SESSENNIO – Promuovere:
• Un corso monografico sul discernimento e
accompagnamento spirituale
• Due consigli continentali di FP
• L’Anno Comboniano di FP ed il Corso di
Rinnovamento ad anni alterni
• Iniziative/materiale per far conoscere il Codice
Deontologico ed il modello formativo
dell’integrazione
• “due comunità/centri di FP e di
accompagnamento, una in Africa e una in
America, in collaborazione con altri istituti e
forze locali” (AC’09, 145.4).
• Dar attenzione ai confratelli in difficoltà
• Elaborare il nostro statuto e la carta della
nostra comunità
• Organizzare il CFP, l’archivio e la
biblioteca del Centro
• Preparare con il Segretario della FdB un
piano per le specializzazioni
• Preparare qualche confratello per la
necessaria rotazione nella CCFP.
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