Quante voci, t’hanno cantato,
quante odi, di cuori frementi d’amore,
quante parole, su questa terra mia,
ma anche quante lacrime,
quanto sangue il prezzo pagato
per essere unita, libera, per essere Stato.
Terra di mari e montagne,
di laghi e pianure,
terra lasciata, con un nodo alla gola,
quando si migrava per mondi
con incerta speranza,
quando lo sguardo velato
scorgeva come ultimo segno
una bandiera lontana,
di cui portare il ricordo
scolpito nel cuore.
Terra che sa di mare e di sole,
di uva e frumento,
terra che sa di pioggia e di vento,
dall’alpe
alla Sicilia unita,
dal sangue versato,
di eroici figli caduti,
dal pianto delle madri
che li hanno perduti.
Terra mutilata di parte d’Italico suolo
e di gente nostra , mai dimenticata ,
quando per un’insensata guerra perduta ,
dai vincitori , ad altri ,
venne per sempre ceduta .
Dal dolore , dalla sventura ,
dalle ferite delle guerre e della natura ,
risorta temprata, risorta libera e unita.
Terra vestita d’un vessillo
che il vento accarezza
con i colori copiati,
dal verde dei prati,
dal rosso del sangue
di genti d’ogni regione,
dal bianco delle nevi
di cime lontane,
a te volgo lo sguardo,
al petto la mano
quando ci unisce un inno
è grande emozione:
“Fratelli d’Italia …..”
grande , meravigliosa nazione.
Zaniolo Roberto 24 marzo 2011
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