RAPPORTO SUPERFICIE/MASSA NEI COMBUSTIBILI SOLIDI
(di classe A: legno, carta, gomma, ecc….)
29cm
3,625 cm
Prendiamo due fogli di carta formato A4 (21 cm x 29 cm)
2,625 cm
21cm
Il primo lo lasciamo intero
Il secondo lo dividiamo in 64 parti che
raccogliamo in un’unica piccola risma
RAPPORTO SUPERFICIE/MASSA NEI COMBUSTIBILI SOLIDI
(di classe A: legno, carta, gomma, ecc….)
29cm
Superficie esposta all’aria
=
29 * 21 * 2 (due facce)
=
1218 cm2
21cm
RAPPORTO
SUPERFICIE / MASSA
= 1218/4,872 cm2/gr
= 250 cm2/gr
3,625 cm
Massa = 4,872 grammi
2,625 cm
Massa = 4,872 grammi
Superficie esposta all’aria
=
(3,625 * 2,625 * 2) +
(3,625 * 0,1 * 2) +
(2,625 * 0,1 * 2) =
20,281 cm2
Analizziamo le superfici
esposte all’aria e le masse del
foglio e della piccola risma
RAPPORTO
SUPERFICIE / MASSA
= 20,281/4,872 cm2/gr
= 4,1 cm2/gr
RAPPORTO SUPERFICIE/MASSA NEI COMBUSTIBILI SOLIDI
(di classe A: legno, carta, gomma, ecc….)
Esperimento:
Se prendiamo il foglio, lo
teniamo orizzontale (con
entrambe le facce esposte
all’aria) e gli diamo fuoco con
un accendino, esso lentamente
viene bruciato tutto
VISTA DA SOPRA
RAPPORTO SUPERFICIE/MASSA NEI COMBUSTIBILI SOLIDI
(di classe A: legno, carta, gomma, ecc….)
Esperimento:
Se prendiamo la piccola risma,
la teniamo orizzontale (con
entrambe le facce esposte
all’aria) e le diamo fuoco con un
accendino, prende fuoco con
molta difficoltà e se c’è un
principio di combustione, si
spegne quasi subito,
provocando solo una piccola
bruciatura laterale
VISTA DA SOPRA
RAPPORTO SUPERFICIE/MASSA NEI COMBUSTIBILI SOLIDI
(di classe A: legno, carta, gomma, ecc….)
Considerazioni finali importanti:
• Se abbiamo a disposizione lo stesso innesco
(nell’esempio un solo fiammifero) per entrambi i
materiali con differente rapporto superficie massa, tale
rapporto indica la facilità o meglio la predisposizione di
un materiale a prendere fuoco.
• Se invece non abbiamo limiti nell’innesco, il rapporto
superficie massa indica semplicemente la velocità con
cui un materiale prende fuoco e viene consumato.
Nell’esempio precedente, immaginando di avere un accendino
carico, riusciremmo sicuramente a bruciare completamente anche
la piccola risma ma dopo molto tempo rispetto al foglio intero che
brucia quasi subito
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(di classe A: legno, carta, gomma, ecc….)
Considerazioni finali importanti:
• Cambia la velocità della combustione del foglio e migliora
“l’incendiabilità” anche della piccola risma se entrambi vengono
tenuti verticalmente e vengono innescati dal basso (la fiamma che si
forma non disperde il suo potere calorifico, ma interessa nuovo
materiale). In questo caso c’è la possibilità che anche la piccola
risma prenda fuoco, ma si consuma comunque molto più lentamente
del foglio
• Al contrario, se appoggiamo su un supporto metallico sia il foglio che
la piccola risma e cerchiamo di incendiarli “da sopra” è possibile che
anche il foglio non riesca ad accendersi ma subisca solo un
annerimento locale (ovviamente lo stesso vale se li tengo verticali e
cerco di incendiarli da sopra).
• È IMPORTANTE QUINDI ANCHE LA POSIZIONE DELL’INNESCO
RISPETTO AL MATERIALE DA INNESCARE
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(di classe A: legno, carta, gomma, ecc….)
Un bravo cuoco deve sapere accendere il
fuoco di un camino con un unico
fiammifero, disponendo bene prima la
carta (a fogli divisi ed accartocciati,
messi uno sopra l’altro per aumentare la
superficie esposta all’aria e per
accelerare la reazione a catena), il
cartone (che brucia per più tempo della
carta) i piccoli legnetti (meglio se
compensato di cassette di frutta perché
al suo interno, per renderlo più leggero,
ci sono piccole bollicinee d’aria), i piccoli
rami. Deve essere altrettanto bravo nello
scegliere il momento opportuno per
mettere il grosso ciocco di legno (quando
la temperatura è elevata ed il ciocco viene
circondato dalle fiamme quasi
completamente), in modo tale che si
accenda anch’esso, si consumi
lentamente e produca le braci per
cuocere il cibo al momento opportuno.
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RAPPORTO SUPERFICIE/MASSA NEI COMBUSTIBILI