IRRE PIEMONTE
Progetto PSINOPIA
Coordinamento e supervisione di Antonella REFFIEUNA
IL RUOLO DELLA GESTUALITA’
NEI PROCESSI DI
APPRENDIMENTO SCOLASTICI
di
SILVIA VILLA
e
ANTONELLA REFFIEUNA
Torino, 2004
7 + 6 + 5 = __ + 5
2
SUSAN GOLDIN - MEADOW
Hirving B. Harris Professor
Università di Chicago
“Hearing gesture: how our
hands help us think” (2003),
The Belknap Press
3
PER LA PRIMA VOLTA S. GOLDIN-MEADOW
INDAGA
IL
RAPPORTO
GESTO –
PAROLA – CONOSCENZA
NEL
BAMBINO UDENTE
Significato COGNITIVO e non emotivo del gesto
4
PROGETTO PSINOPIA
4
SILVIA VILLA
Secondo S. Goldin-Meadow attraverso i gesti
i bambini possono fornirci
informazioni numerose, significative e spesso aggiuntive
rispetto a quelle che essi esprimono verbalmente
Di conseguenza influenzano i
PROCESSI DI APPRENDIMENTO
I gesti veicolano informazioni che indicano agli adulti:
quali sono le
reali conoscenze possedute
dai bambini in un
particolare momento
in quale direzione
debbano essere rivolti gli
interventi educativi
5
OBIETTIVO DEL CORSO:
ILLUSTRARE LA FUNZIONE
ASSOLTA DAI GESTI DEI
BAMBINI IN ETÀ SCOLARE
all’interno
del processo di apprendimento
nella relazione con l’insegnante
6
PRIMI STUDI (1986 – 1993)
Ricerca sul ruolo ricoperto
dai gesti compiuti spontaneamente
dai bambini durante i processi di apprendimento
i bambini trasmettono informazioni
circa lo stato di conoscenza personale
non solo attraverso le parole,
ma anche attraverso i gesti che compiono
quando riferiscono i loro ragionamenti
7
Infatti parole e gesti riflettono
livelli diversi di conoscenza
le parole
i gesti
la conoscenza
relativamente esplicita
la conoscenza
relativamente implicita
il livello di conoscenza complessivo
che un bambino ha raggiunto in relazione ad un dato concetto
si ottiene attraverso la considerazione unitaria
delle informazioni inviate a gesti e a parole
CONOSCENZA ESPLICITA e IMPLICITA nella scuola elementare
8
PROGETTO PSINOPIA
8
SILVIA VILLA
I gesti rappresentano una “finestra”
attraverso cui guardare
come la mente di un bambino
progredisce nel corso dello sviluppo
COME OSSERVARE LA MENTE?
CON I GESTI
9
TIPO DI COMPITO UTILIZZATO NELL’INDAGINE
Equivalenze matematiche
6 problemi del tipo: ‘a + b + c = __ + c¹’
• 7 + 6 + 5 = __ + 5
• 2 + 5 + 9 = 2 + __
CONSEGNA:
- risolvere i problemi
- spiegare il processo per giungere alla soluzione
10
Come ipotizzato,
i bambini hanno compiuto SPONTANEAMENTE
dei gesti mentre illustravano il modo nel quale
avevano risolto i compiti proposti
GESTI DIMOSTRATIVI
1. Il dito che indica i numeri del problema, il segno di uguale, lo spazio
bianco, il segno della somma
2. La mano che si muove (avanti e indietro) indica che il bambino somma tutti i
numeri
3. La mano che afferra o stringe indica che il bambino somma insieme solo
gruppi di numeri
4. La mano che si abbassa indica che il bambino sottrae dei numeri
Attraverso tutti questi gesti i bambini spesso hanno espresso
le strategie utilizzate per la risoluzione del compito 11
Le strategie espresse attraverso i gesti
• alcune volte sono risultate
COERENTI con le
strategie espresse a parole
• alcune volte NON sono
risultate COERENTI con
le strategie espresse a
parole
Il bambino ha espresso a parole
una STRATEGIA DIVERSA da
quella espressa a gesti
12
ESEMPIO
5 + 3 + 4 = __ + 4
• La somma di tutti i numeri del problema viene espressa dal
bambino SIA A PAROLE (“Ho sommato cinque più tre più
quattro più quattro uguale sedici”) SIA A GESTI (il
bambino punta il dito sul 5, sul 3, sul 4, sul 4 a destra del
segno di uguale e sullo spazio bianco)
• Il bambino, A PAROLE, dice che per dare la risposta
ha sommato i numeri del lato sinistro dell’equazione
(“Ho sommato cinque più tre più quattro”), MA A
GESTI indica che ha considerato tutti i numeri del
problema (il bambino punta il dito sul 5, sul 3, sul 4, sul
4 a destra del segno di uguale e sullo spazio bianco)
MESSAGGIO ESPLICITO
13
14
15
16
Di conseguenza
i bambini sono stati suddivisi in:
• concordant
Gesti e linguaggio
veicolano informazioni
coerenti fra loro
• discordant
Gesti e linguaggio veicolano
informazioni non coerenti fra
loro
17
I bambini discordant producono
gesture/speech mismatches
discordanze gesto - parola
COSTITUISCONO UN
INDICE GENERALE
DELLO STATO DI CONOSCENZA TRANSIZIONALE
18
STATO DI CONOSCENZA TRANSIZIONALE
Particolare stato cognitivo riscontrabile nel
processo di acquisizione di un nuovo concetto
E’ un ponte fra due stati di conoscenza
governati da proprie regole
Il bambino non ha ancora acquisito piena padronanza
del concetto che gli servirebbe per risolvere un compito
19
È uno stato in cui l’individuo
è pronto ad apprendere
È uno stato in cui la
guida migliora
la performance
CARATTERISTICHE DELLO
STATO DI CONOSCENZA
TRANSIZIONALE
È uno stato
durante il quale diverse
ipotesi sono considerate
simultaneamente
È uno stato
di conoscenza parziale
È uno stato durante il
quale vengono
prese in considerazione
molteplici ipotesi
20
STATO TRANSIZIONALE COME STATO IN CUI
L’INDIVIDUO è PRONTO AD APPRENDERE
(read to learn)
PRESUPPOSTI
- il bambino non dispone
ancora della piena
padronanza del concetto
- il cambiamento
legato
all’apprendimento è
imminente
- il bambino è
“sensibile”
all’istruzione
ricevuta
CONSEGUENZA
il bambino la cui conoscenza
è in uno stato di transizione
padroneggerà il concetto più
velocemente
- inviare un input
adeguato
Esempio: insegnare a leggere
e a scrivere
21
STATO TRANSIZIONALE COME STATO
IN CUI LA GUIDA
MIGLIORA LA PERFORMANCE
Vygotskij definisce la zona di sviluppo prossimale come
“la distanza fra il livello attuale di sviluppo così come
definito dal problema risolto autonomamente e
il livello di sviluppo potenziale così come definito dal
problema risolto con la guida di un adulto o in
collaborazione con un pari più capace”
La zona di sviluppo prossimale contiene
i concetti che si stanno sviluppando,
quei concetti che il bambino non ha ancora pienamente acquisito,
ma è in procinto di acquisire
22
Livello di prestazione a cui
il bambino può giungere
se aiutato
ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE
concetti che si stanno sviluppando
Livello di prestazione a cui
il bambino giunge da solo
23
Se un particolare concetto è contenuto
nella zona di sviluppo prossimale di un bambino
le
probabilità di risolvere con successo il problema sono
minori quando il bambino
risolve il problema da solo
maggiori quando il bambino è
assistito da un adulto o da un
pari più capace
In tal senso, il bambino si trova in uno stato transizionale di conoscenza
MA
il miglioramento della prestazione con una guida
non è necessariamente associato
ad un miglioramento di performance quando è da solo
L’apprendimento richiede tempo e
il supporto di un adulto o di un pari più capace
24
STATO TRANSIZIONALE COME STATO
DI CONOSCENZA PARZIALE
La conoscenza parziale
è stata definita come
la parziale padronanza di un concetto, la quale comporta che alcuni
problemi vengano risolti correttamente e altri scorrettamente
Es. Il bambino acquisisce una regola e la applica indistintamente a
tutti i casi perché non sa ancora che esistono le eccezioni
CONOSCENZA PARZIALE  CONOSCENZA TRANSIZIONALE
Il bambino risolve alcuni
problemi in modo corretto
Il bambino può risolvere TUTTI i problemi in
modo SCORRETTO a parole, ma dimostrare,
a gesti, di conoscere la strategia corretta
LIVELLO SUPERIORE DI CONOSCENZA
25
STATO TRANSIZIONALE COME STATO
DURANTE IL QUALE VENGONO PRESE
IN CONSIDERAZIONE MOLTEPLICI
IPOTESI
Durante il periodo di acquisizione di un nuovo concetto il
bambino considera più ipotesi di soluzione di un problema,
una vecchia e una nuova, che sono tra loro incompatibili e
che emergono dal suo comportamento
26
STATO TRANSIZIONALE COME STATO
DURANTE IL QUALE VENGONO PRESE
IN CONSIDERAZIONE MOLTEPLICI
IPOTESI CONTEMPORANEAMENTE
Il bambino non possiede ancora una conoscenza stabile
relativa al concetto che deve essere utilizzato per
risolvere un compito che ne richieda la padronanza
Egli possiede un insieme di rappresentazioni
circa i modi di risolvere il problema
MA
alcune portano a
soluzioni corrette
altre portano a
soluzioni scorrette
non di tutte il bambino è pienamente consapevole
27
problema
più strategie di soluzione
Quale
utilizzare?
Una attraverso i gesti
ATTIVAZIONE
SIMULTANEA DI
PIÙ STRATEGIE
Una attraverso le parole
A seconda del numero di strategie attivate il
bambino manifesta comportamenti diversi
cioè …?
28
Il bambino può
esprimere la medesima
procedura in entrambe
le modalità
ACCORDO
GESTO - PAROLA
Il bambino può
esprimere una
procedura a gesti ed
una a parole
DISACCORDO
GESTO - PAROLA
29
Perché fra le rappresentazioni
alcune sono
accessibili sia ai gesti
che alle parole
alcune sono
accessibili solo ai
gesti
alcune sono
accessibili solo alle
parole
La strategia che viene espressa attraverso i gesti
non è esprimibile a parole perché
la conoscenza della medesima strategia è codificata unicamente in
un sistema di rappresentazione non verbale e non in uno verbale
Importanza dell’imparare a esprimere a parole ciò che si fa
30
“un bambino che si trova in uno stato di conoscenza
transizionale dispone di una CONOSCENZA IMPLICITA
di un insieme di rappresentazioni più ampio e articolato di
quanto egli possa articolare esplicitamente a parole”
Il bambino non sa ancora esprimere verbalmente una conoscenza
che mostra di possedere attraverso i gesti
I GESTI
riflettono la
CONOSCENZA parzialmente
IMPLICITA
circa le
procedure di problem-solving
LE PAROLE
riflettono la
CONOSCENZA
parzialmente ESPLICITA
circa le procedure di problemsolving
31
LO STATO IN CUI PAROLA E GESTO
SONO DISCORDANTI E’
TRANSITORIO
nel senso che:
1. predice la sensibilità all’insegnamento
2. è preceduto e seguito da uno stato in cui parola
e gesto sono concordanti
32
LO STATO IN CUI PAROLA E GESTO
SONO DISCORDANTI E’
TRANSITORIO
nel senso che:
1. predice la sensibilità all’insegnamento
33
1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento
I BAMBINI DISCORDANT, che per definizione si
trovano in uno stato di conoscenza transizionale,
sono PIÙ SENSIBILI ALL’INSEGNAMENTO dei
bambini concordant
GRAZIE AD UN INSEGNAMENTO MIRATO
I BAMBINI DISCORDANT
IMPARANO Più FACILMENTE
DEI BAMBINI CONCORDANT
PERCHE’?
34
PROGETTO PSINOPIA
34
SILVIA VILLA
1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento
PERCHE’ ATTRAVERSO
LA DISCORDANZA GESTO – PAROLA
bambini discordant segnalano alle persone
che li circondano:
1. quali sono le strategie che
essi stanno considerando
simultaneamente e
rispetto alle quali
mostrano incertezza
i
2. in quale area essi sono
pronti ad imparare se
gli viene fornito un
insegnamento
adeguato
35
1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento
LA DISCORDANZA GESTO – PAROLA
INDICA L’ESISTENZA DELLA
ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE ALL’INTERNO
DELLA QUALE L’INTERVENTO DI ADULTI O DI
PARI PIÙ CAPACI HA UN EFFETTO POSITIVO
In particolare,
“I GESTI SPONTANEI che i bambini producono
quando comunicano con gli adulti
FORNISCONO UN INDICE OSSERVABILE E INTERPRETABILE
della zona di sviluppo prossimale,
offrendo uno strumento grazie al quale gli adulti possono calibrare
i loro input in base al livello di conoscenza del bambino”
36
1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento
CONSEGUENZE OPERATIVE
1.
La mancanza di coerenza fra le informazioni
trasmesse a gesti e quelle trasmesse a parole
rappresenta uno
strumento di valutazione
della zona di sviluppo prossimale che risulta
essere indipendente
dal successo del bambino nel compito,
in quanto consente di evidenziare l’esistenza di
un cambiamento nel suo sistema di conoscenza
anche quando il bambino verbalmente risolve
il compito scorrettamente
37
1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento
2. Il gesto mostra in modo preciso all’adulto
quale idea il bambino possiede in stato
embrionale
e pertanto gli rivela dove intervenire
e come calibrare i propri interventi a seconda
del livello di comprensione del bambino
38
1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento
3. Gli adulti utilizzano le informazioni
veicolate dai gesti compiuti spontaneamente
dai bambini
senza essere necessariamente consapevoli
del fatto che li hanno notati e vi hanno
attribuito un certo significato
39
1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento
GENERALMENTE gli adulti colgono le informazioni
che i bambini trasmettono attraverso i gesti
• la maggior parte delle
volte SENZA ESSERNE
• MA NON SEMPRE
NECESSARIAMENTE
CONSAPEVOLI
L’accesso alle informazioni che il bambino trasmette
a gesti AUMENTA SIGNIFICATIVAMENTE se
l’adulto viene addestrato a effettuare la corretta
CODIFICA delle stesse
40
1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento
ESEMPIO: ESPERIMENTO DEL 1997
IPOTESI:
un adulto non addestrato nella codifica e decodifica
dei gesti percepisce l’informazione che un bambino
trasmette solamente attraverso i suoi gesti?
In particolare:
gli adulti come valutano il ragionamento che fanno
alcuni bambini per spiegare le equivalenze matematiche
loro assegnate?
41
1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento
PROVA UTILIZZATA
4 + 6 + 9 = __ + 9
TIPI DI STRATEGIE
utilizzate dai bambini per la soluzione dell’equivalenza
• SOMMA: tutti i numeri del problema vengono sommati insieme
(“Ho sommato 4 più 6 più 9 più 9 uguale 28”)
• SOMMA PRIMA DELL’UGUALE: vengono sommati i numeri
prima del segno di uguale (“Ho sommato 4 più 6 più 9 uguale 19”)
• RAGGRUPPAMENTO: vengono raggruppati e sommati due numeri
del lato sinistro dell’equazione, che non compaiono nel lato destro
(“Il 9 c’era già così ho sommato 4 più 6”)
• PAREGGIAMENTO: vengono sommati i numeri del lato sinistro
dell’equazione ; il totale deve essere uguale a quello del lato destro
(“4 più 6 più 9 è uguale a 19, così per rendere uguale l’altro lato servivano 10 in più”)
42
1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento
TUTTI i bambini risolvono le equivalenze
in modo SCORRETTO,
alcuni producendo buoni assortimenti gesto-parola,
altri cattivi assortimenti
Insegnanti di scuola elementare e studenti universitari
sono chiamati a valutare e a ripetere il ragionamento
che i bambini sembrano aver fatto nello spiegare le
equivalenze matematiche loro assegnate
43
1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento
COMPORTAMENTI DI INSEGNANTI
E STUDENTI UNIVERSITARI
•
Alta accuratezza nel ripetere le strategie di soluzione del
problema che tutti i bambini hanno espresso A PAROLE
• Attribuzione ai bambini di STRATEGIE NON ESPRESSE A
PAROLE, che si verifica più SPESSO in riferimento a bambini
che hanno prodotto discordanze gesto – parola che in quella di
bambini che hanno prodotto buoni assortimenti
• RICONOSCIMENTO IMPLICITO DELLE DISCORDANZE
GESTO – PAROLA prodotte dai bambini discordant
• Riconoscimento delle strategie nei GESTI dei bambini
44
1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento
QUINDI
le risposte verbali e gestuali di insegnanti e studenti
universitari possono essere classificate come:
• ripetizioni
delle strategie comunicate
verbalmente dal bambino
• aggiunte alle parole
del bambino
45
1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento
RISULTATO RISCONTRATO
IL RESOCONTO DELL’ADULTO
CONTIENE
SEMPRE
UN
MAGGIOR NUMERO DI INFORMAZIONI RISPETTO A
QUELLE CHE SI POSSONO RICAVARE DALLE SOLE PAROLE
DEI BAMBINI
Questo dimostra che gli insegnanti hanno tenuto conto
delle informazioni trasmesse dai bambini a gesti e che
vi attribuiscono un significato
46
LO STATO IN CUI PAROLA E GESTO
SONO DISCORDANTI E’
TRANSITORIO
nel senso che:
2. è preceduto e seguito da uno stato in cui
parola e gesto sono concordanti
47
2. Lo stato discordante è transitorio nel senso che è preceduto e seguito da uno stato in
cui parola e gesto sono concordanti
SEQUENZA EVOLUTIVA
Esempio:
processo di sviluppo realizzato da un bambino che impara come
risolvere le equivalenze matematiche
Minore padronanza
STATO
CONCORDANTE
SCORRETTO
Maggiore padronanza
STATO
DISCORDANTE
STATO
CONCORDANTE
CORRETTO
48
2. Lo stato discordante è transitorio nel senso che è preceduto e seguito da uno stato in
cui parola e gesto sono concordanti
STATO
CONCORDANTE
SCORRETTO
• CONCORDANTE
=
l’informazione trasmessa
attraverso il gesto
è coerente con quella
trasmessa a parole
• SCORRETTO
=
il bambino applica una
singola procedura
scorretta per risolvere il
problema
STATO
DISCORDANTE
• DISCORDANTE
=
l’informazione trasmessa
attraverso il gesto NON è
coerente con quella
trasmessa a parole
Il bambino
considera
più procedure
di soluzione
STATO
CONCORDANTE
CORRETTO
• CONCORDANTE
=
l’informazione trasmessa
attraverso il gesto
è coerente con quella
trasmessa a parole
• CORRETTO
=
il bambino applica una
singola procedura corretta
per risolvere il problema
49
2. Lo stato discordante è transitorio nel senso che è preceduto e seguito da uno stato in
cui parola e gesto sono concordanti
STATO
CONCORDANTE
SCORRETTO
STATO
DISCORDANTE
STATO
CONCORDANTE
CORRETTO
In entrambi gli stati i bambini
producono pochi mismatches,
cioè trasmettono a parole e a gesti
informazioni coerenti fra loro
MA IL LIVELLO DI CONOSCENZA E’ DIVERSO
I bambini sono stabili nella
loro mancanza di
conoscenza circa il
concetto
I bambini sono stabili nella
loro padronanza del
concetto
50
2. Lo stato discordante è transitorio nel senso che è preceduto e seguito da uno stato in
cui parola e gesto sono concordanti
STATO
CONCORDANTE
SCORRETTO
STATO
DISCORDANTE
STATO
CONCORDANTE
CORRETTO
IL PASSAGGIO
PRESUPPONE L’INSEGNAMENTO ADEGUATO
DA PARTE DI UN ADULTO
51
SITUAZIONI POSSIBILI NEL
PROCESSO DI APPRENDIMENTO
• Progresso che si realizza tramite il passaggio attraverso
uno stato discordante
• Progresso che si realizza senza il passaggio attraverso lo
stato discordante
• Regressione da uno stato discordante ad uno concordante
scorretto
• Permanenza nello stesso stato concordante scorretto o
concordante corretto
Differenze nel processo di apprendimento dei bambini che
non ricevono e di quelli che ricevono un insegnamento
52
Fra i bambini campione,
ALL’INIZIO DEGLI ESPERIMENTI,
NESSUNO
(né concordant, né discordant)
E’ IN GRADO DI PRODURRE SOLUZIONI
CORRETTE DEI PROBLEMI
• DOPO L’INSEGNAMENTO
I “DISCORDANT” SONO I BAMBINI CHE
MOSTRANO UN PROGRESSO MAGGIORE
NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
53
EFFETTI DEL TIPO DI INSEGNAMENTO
INSEGNAMENTO
NON ADEGUATO INSEGNAMENTO
STATO INIZIALE
STATO FINALE
/ NESSUN
ADEGUATO
INSEGNAMENTO
CONCORDANTE
CONCORDANTE
X
SCORRETTO
SCORRETTO
CONCORDANTE
SCORRETTO
DISCORDANTE
DISCORDANTE
CONCORDANTE
CORRETTO
CONCORDANTE
CORRETTO
X
X
X
DISCORDANTE o
CONCORDANTE
CORRETTO
CONCORDANTE
SCORRETTO
CONCORDANTE
CORRETTO
CONCORDANTE
CORRETTO
X
X
CONCORDANTE
CORRETTO o
PERMANENZA
(apparente)
54
EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO NON
ADEGUATO O ASSENTE
STATO INIZIALE
STATO INIZIALE
STATO
CONCORDANTE
SCORRETTO
STATO
CONCORDANTE
CORRETTO
STATO FINALE
Permanenza nello stesso stato
55
EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO NON
ADEGUATO O ASSENTE
STATO FINALE
STATO
CONCORDANTE
SCORRETTO
STATO INIZIALE
STATO
DISCORDANTE
Regressione verso lo stato concordante scorretto, difficoltà
nel superamento dello stato
56
EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO ADEGUATO
INSEGNAMENTO
ADEGUATO
favorisce la realizzazione di un
PROGRESSO
NELL’APPRENDIMENTO
per TUTTI i bambini
57
EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO ADEGUATO
I POSSIBILITA’:
STATO INIZIALE
STATO
CONCORDANTE
SCORRETTO
STATO FINALE
STATO
DISCORDANTE
la maggior parte progredisce, come
ipotizzato, verso uno stato discordante
58
EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO ADEGUATO
II POSSIBILITA’:
STATO INIZIALE
STATO
CONCORDANTE
SCORRETTO
STATO FINALE
STATO
CONCORDANTE
CORRETTO
un piccolo numero progredisce
direttamente ad uno stato concordante
corretto senza passare attraverso lo
stato discordante
nel tempo questi bambini mostrano di possedere una
conoscenza più superficiale dell’equivalenza
59
EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO ADEGUATO
III POSSIBILITA’:
STATO INIZIALE
STATO FINALE
STATO
DISCORDANTE
STATO
CONCORDANTE
CORRETTO
• Progresso
60
EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO ADEGUATO
IV POSSIBILITA’:
STATO INIZIALE
STATO FINALE
STATO
CONCORDANTE
CORRETTO
STATO
CONCORDANTE
CORRETTO
• Permanenza apparente nello stesso stato
Il bambino esegue il compito con maggiore velocità
61
NECESSITA’ DI DEFINIRE CHE
COSA SIGNIFICA
“INSEGNAMENTO ADEGUATO”
62
INSEGNAMENTO ADEGUATO
=
percorso
progettato dall’insegnante
ma calibrato sullo stato di
partenza del bambino
tale da promuovere un cambiamento
dello stato cognitivo verso il progresso
63
FATTORI CHE CONTRIBUISCONO AD
UN CAMBIAMENTO DELLO STATO
COGNITIVO DEL BAMBINO
• Tipo di stimolo
ricevuto
• Stato cognitivo del
bambino nel momento
in cui riceve lo stimolo
processo di insegnamento
conoscenza del bambino
64
FUNZIONI ASSOLTE DAI GESTI
DURANTE LO STATO TRANSIZIONALE
DI CONOSCENZA
esprimere
conoscenza
esprimere
il processo
di
cambiamento cognitivo
influenzare
l’ambiente
di apprendimento
65
ESPRESSIONE DI CONOSCENZA
• La conoscenza
• I gesti che i bambini
trasmessa unicamente a
producono nello
gesti non è legata alle
spiegare i problemi
mani, ma è una
riflettono la loro
CONOSCENZA
CONOSCENZA
SOSTANZIALE che il
EMERGENTE di un
bambino possiede e
concetto
che può così
richiamare in altri
contesti
66
ESPRESSIONE DEL PROCESSO DI
CAMBIAMENTO COGNITIVO
• Gesticolare facilita il processo di apprendimento
NON E’ ANCORA STATO COMPRESO PERCHE’
Si è ipotizzato che i gesti giochino un
RUOLO DIRETTO NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
fornendo un formato rappresentazionale aggiuntivo rispetto alle parole
67
INFLUENZE SULL’AMBIENTE
DI APPRENDIMENTO
I gesti compiuti spontaneamente dai bambini
• suggeriscono all’adulto il tipo di
insegnamento dal quale il
bambino potrà trarre maggior
beneficio, portandolo a realizzarlo
• modificano il
comportamento
dell’adulto in base a
quello del bambino
RUOLO ATTIVO DEL BAMBINO
Il bambino invia all’insegnante informazioni a livello implicito
attraverso i gesti e l’insegnante recepisce le informazioni in modo
altrettanto implicito
68
Come continuare?

Quali tipi di gesti in compiti diversi?
 Analisi delle esplicitazioni verbali
 Comportamento dell’insegnante
69
BIBLIOGRAFIA
• ALIBALI M. W., FLEVARES L.M., GOLDIN-MEADOW S. (1997),
Assessing Knowledge conveyed in Gesture: Do Teachers have the Upper
Hand?, in "Journal of Educational Psychology", 89(1), 183-193.
• GOLDIN-MEADOW S. (2003), Hearing gesture: how our hands help us
think, Belknap Press, Harvard
• GOLDIN-MEADOW S., ALIBALI M. W., CHURCH R. B. (1993),
Transition in Concept Acquisition : Using the Hand to Read the Mind, in
"Psychological Review", 100(2), 279-297.
• GOLDIN-MEADOW S., KIM S., SINGER M. (1999), What the
Teacher's Hands Tell the Student's Mind About Math, in "Journal of
Educational Psychology", 91(4), 720-730.
• GOLDIN-MEADOW S., SINGER M. A. (2003), From children's hands
to adults' ears: Gesture's role in the learning process, in "Developmental
Psychology", 39(3), 509-520.
70
SITOGRAFIA
• www. goldin-meadow-lab.uchicago.edu: sito del
laboratorio di ricerca di Susan Goldin-Meadow
• mcneilllab.uchicago.edu: sito del laboratorio di
ricerca su gestualità e linguaggio di David
McNeill
• istc.cnr.it/gall: sito dell’Istituto di Scienze e
Tecnologie della Cognizione - CNR - laboratorio
gestualità e linguaggio
71
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Il ruolo della gestualità nei processi di apprendimento scolastici