1.4
Lo stile noir classico
MIUR e ANEC-AGIScuola
Massimo Locatelli
I generi incrociano necessariamente le
questioni di stile: quei meccanismi che
regolano la produzione, la distribuzione e la
fruizione del prodotto filmico
organizzandole attorno a scelte tecniche.
Il noir è un genere che più di altri è spesso
caratterizzato anche (o a volte,
polemicamente, soltanto) come stile.
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Le origini
Espressionismo tedesco
Realismo francese
Fotografia modernista e realista
Letteratura popolare e fumetto
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Espressionismo: lavoro di stilizzazione di origine
pittorica e fotografica su luci, ombre, scene
1916
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Fotografia modernista e realista:
Il B/N come modello di stilizzazione del reale
Tina Modotti
1929
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Letteratura popolare (hard-boiled) e fumetto:
la narrazione pop come stilizzazione del reale
Dick Tracy,
Chester Gould,
1931
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Letteratura popolare (hard-boiled) e fumetto:
la narrazione pop come stilizzazione del reale
Copertina della
rivista popolare
Black Mask,
settembre 1929, con
la pubblicazione
della prima parte
del racconto “Il
mistero del falco” di
Dashiell Hammett
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Il cinema hollywoodiano riassume la
grande e multiforme tradizione della
stilizzazione in chiaroscuro nella tecnica di
illuminazione detta del low-key lighting.
Si oppone simbolicamente all’illuminazione
tipica dei generi spettacolari, detta highkey lighting.
Es.: Regeneration (R. Walsh, 1915)
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Alla fine degli anni Trenta, una serie di
innovazioni tecniche (definizione della
pellicola, qualità e tipologia delle lenti dei
fari, uso dell’esposimetro) permette a Greg
Toland di sperimentare una nuova
fotografia in cui il low-key lighting è più
luminoso, con maggiore gradazione di
grigi, e applicabile a una ampio spazio
visivo (totali).
Es. Citizen Kane (O. Welles, 1940)
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Il noir (insieme a un gruppo di generi che gli
si apparentano anche e proprio per
questo, legati ai temi del gothic e
dell’horror) si approprierà di questa forma
visiva, in particolare
prima alla RKO, la casa di Quarto potere,
Es.: Stranger of the 3rd Floor (B. Ingster, 1940)
poi alla Paramount, nei film con Alan Ladd e
Veronica Lake.
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Lo stile visivo noir: gli spazi
Prevalentemente in studio
Prevalentemente notturni: night for night
Uso espressivo del controluce
Angolazioni distorte: oggettiva irreale
Pochi movimenti di macchina, molti stacchi
sulla scala dei piani.
Pochi establishing shots
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Prevalentemente notturni: night for night
Double Indemnity (B. Wilder, 1944)
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Uso espressivo del controluce
The Big Combo (J. Lewis, 1954)
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Angolazioni distorte: oggettiva irreale
Kiss Me Deadly (R. Aldrich, 1955)
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Lo stile visivo noir: il quadro
• Mancanza di bilanciamento
• Duplicazione delle figure e dei motivi nel
quadro: specchi, ombre, ecc.
• Presenza nel quadro di gabbie e griglie visive
• Profondità di campo (grandangolo)
• Insistenza sui dettagli e primissimi piani
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Mancanza di bilanciamento
On Dangerous Ground (N. Ray, 1951)
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Duplicazione delle figure e dei motivi: specchi
The Big Heat (F. Lang, 1953)
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Duplicazione delle figure e dei motivi: ombre
The Killers (R. Siodmak, 1946)
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Segue seconda parte di slide
1.4.b
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