P.O.F. a.s. 2002/2003
P.O.F.
=
" carta di identità" della scuola
aspetti didattico-educativi
aspetti organizzativi
Premessa
Il nostro Circolo ha sviluppato la cultura del cambiamento; ciò ha consentito di
perseguire obiettivi di qualità del servizio e di raggiungere traguardi apprezzabili.
Questa tradizione costituisce la trama della storia peculiare del nostro Circolo ed
è rintracciabile nei documenti programmatici elaborati e diffusi in formato
cartaceo o elettronico sui quali abbiamo promosso il consenso tra i diversi
interlocutori della scuola, in primo luogo delle famiglie degli alunni.
Questi documenti contengono i principi fondamentali che sostengono
l'azione formativa della scuola, le linee della nostra identità culturale,
progettuale ed organizzativa.
La Carta dei servizi scolastici, il Progetto Educativo di Istituto, il
Regolamento di Circolo e i P.O.F degli anni scorsi sono gli strumenti
programmatici da cui assumiamo le linee guida per impostare i
contenuti essenziali del Piano dell'Offerta Formativa per l’a.s. 2002/2003.
Mappa
ORIENTARE
Finalità
Criteri
Risorse
PROGETTARE
FORMARE
Bambino/Adulto
I Progetti
Spazi
Tempi
MONITORARE e VERIFICARE
Finalità educative
 Promuovere lo sviluppo e il raggiungimento degli obiettivi formativopedagogico/ didattici prescritti dai Programmi Ministeriali in sintonia con le
esigenze territoriali/ locali
 promuovere i "saperi essenziali" per la formazione di base
 promuovere il successo formativo, prevenendo fenomeni di dispersione
scolastica e garantendo pari opportunità educativo- formative
 agevolare l'integrazione di alunni stranieri, garantendo l'interazione tra
culture diverse
 promuovere, con riferimento a quanto previsto dalla L.104, l’ integrazione
di alunni portatori di handicap, con progetti rispettosi delle specifiche
potenzialità e volti ad un graduale sviluppo e recupero di competenze
 favorire un percorso formativo unitario, attraverso collegamenti e
sviluppo di percorsi didattici fra i tre ordini di scuola
 favorire la "qualità" del servizio scolastico attraverso progetti organici e
strutturati di circolo
 sensibilizzare ad una visione europea della scuola, attraverso il
collegamento con altri paesi europei su progettazione di tematiche comuni,
utilizzando anche le nuove tecnologie
Linee metodologiche
Fase 2
Fase 1
※
Fase 3
operatività per stimolare
e guidare progressivamente
alla
progettazione e alla
realizzazione
di
prodotti
culturali
attraverso
una
sequenza metodologica di
tipo scientifico: sapere –
saper fare
※
individuare ed indicare
preventivamente gli
obiettivi, i metodi, i
percorsi, gli strumenti, i
tempi e i risultati di un
lavoro didattico
orientamento
e
didattica
individualizzata,
come
strumento atto a favorire
il superamento della
logica selettiva e a
combattere il fenomeno
dell’abbandono
※
※
※
interdisciplinarietà come
tentativo di coinvolgere nei
progetti docenti di discipline
diverse
programmazione,
come abitudine ad
apertura
progressiva della
scuola al territorio
come collaboratore e
destinatario delle
esperienze didattiche e
dei loro prodotti
※
archiviazione dei
materiali, delle unità
didattiche, dei prodotti,..
in vista di un possibile
utilizzo,
di
un
completamento, ….
Definizione dei curricoli
fase 1
Gli obiettivi formativi
Gli standard relativi a:
Qualità del servizio
Gli obiettivi d'apprendimento
La quota nazionale obbligatoria
La quota obbligatoria riservata
alle istituzioni
Il M.P.I.
definisce
Le discipline e attività
fondamentali e obbligatorie
e il relativo monte ore
annuale
I limiti della
flessibilità temporale
Metodi e scadenze per le
rilevazioni periodiche
Definizione dei curricoli
fase 2
Ogni istituzione scolastica compone
Il curricolo
obbligatorio
Discipline
fondamentali
( quota nazionale)
Modalità d'attuazione
della flessibilità
temporale
Discipline e attività
liberamente scelte
(quota riservata)
Integrazione tra le
due quote
Accoglienza
Flessibilità
Continuità
Responsabilità
Curricolo
Integrazion
e
Aggiornamento
Individuazion
e dei bisogni
Arricchiment
o
Progetti
Risorse
Aggiornament
o
Lavorare per progetti
La flessibilità organizzativa e l’articolazione dei modelli di funzionamento divengono una necessità
inevitabile nel momento in cui si parla di scuola dell’autonomia. Lavorare per progetti e per
responsabilità diffuse risponde a questa necessità di articolazione del modello organizzativo.
Ad ogni progetto
vengono associate
le risorse necessarie, secondo un
budget proposto dal responsabile
ed approvato dal Consiglio di
Circolo
le persone disponibili a collaborare,
formando un apposito gruppo di lavoro
la responsabilizzazione dei molti
In questo modo
aumentano
la progettualità individuale e di gruppo
Il numero di persone che lavorano e di molti protagonisti
che seguono l’attività, la valutano, la vivono…
Lavorare per progetti
La strada scelta e percorsa da anni al Circolo Didattico San Teodoro
è quella di lavorare dandosi obiettivi chiari e condivisi.
A questi obiettivi corrispondono progetti attuativi
A questi progetti corrispondono responsabilità e persone responsabili
Alla realizzazione dei progetti viene assegnata una persona di
riferimento.
Questo consente il nascere di tanti progetti prioritari quante sono le abilità
presenti nella scuola e disposte a realizzarsi ed a spendersi.
Questo fa sì che la scuola possa essere vissuta come un luogo in cui
ciascuno può realizzarsi autonomamente, sviluppare le proprie abilità ed
acquisire nuove relazioni, avendo a disposizione mezzi e strutture.
Laboratori
L'articolazione dei laboratori
In piena sintonia con le indicazioni operative generali del
P.O.F., l'articolazione delle attività di laboratorio si snoda
su tre livelli:
1 Laboratorio curricolare,
in orario scolastico con
funzione d'apprendimento
basilare delle tecniche e dei
temi oggetto della
programmazione specifica
del gruppo classe
2 Laboratorio integrativo,
in orario scolastico, con
modalità diverse nei tre
plessi, con almeno un
insegnante ogni dieci/
quindici alunni, anche di
classi diverse
3 Laboratorio extracurricolare
volontario, in orario
extrascolastico, per piccoli
gruppi di alunni
……laboratori
PROCEDIMENTI METODOLOGICI
Una scuola, secondo il modello descritto, ha bisogno di modalità operative che, lasciando ai singoli
docenti l'indispensabile libertà d'iniziativa, muovano il massimo possibile dall'assunzione di decisioni
comuni.
forte congruenza negli obiettivi comuni
Gestione
comune
e
confrontabile
di
metodologie e strumenti per consentire una
verifica collegiale
Tutto ciò richiede:
Modalità di passaggio delle informazioni;
griglie comuni di valutazione delle attività svolte
dagli alunni nei laboratori
Capacità di progettare interventi
consequenziali in maniera correlata e
congruente
Valutazione: premessa
La valutazione assume la funzione di strumento regolatore dei processi e ha:
 carattere PROMOZIONALE, perché dà all’alunno la percezione esatta dei suoi
PUNTI FORTI, prima di sottolineare i suoi punti deboli;
 carattere FORMATIVO, perché, dando all’alunno la percezione del punto in cui è
arrivato, gli consente di capire, all’interno del processo formativo, che cosa deve fare
e che cosa deve chiedere alla scuola;
 carattere ORIENTATIVO in quanto il ragazzo si rende consapevole dei propri
aspetti di forza e di debolezza e acquista più capacità di scelta e di decisione.
Valutazione: epistemologia
Base epistemologica di riferimento: docimologia e relative tassonomie, (modelli usati:,
quelli di Bloom e di Klopfer )
Distinguiamo tra:
1.
valutazione del profitto (suddivisa in
- diagnostica,
- formativa
- sommativa)
2.
valutazione del processo (ossia del percorso, monitorabile, perché visibile),
3.
4.
valutazione del progetto (da effettuare prima dell’attuazione del percorso)
valutazione di sistema (finale, che valuta il percorso nel suo complesso).
Poiché la capacità di autovalutazione ( e di autodiagnosi ) è la premessa per
riuscire a controllare meglio le proprie prestazioni, essendo una componente
fondamentale della competenza metacognitiva, in quanto l’alunno diventa
consapevole dei propri processi cognitivi, si predispongono e si utilizzano, in
itinere, griglie di autovalutazione (per orientare ed eventualmente, se
necessario, dirigere il cambiamento opportuno)
Valutazione
La scuola si è posta l'interrogativo di come valutare la tenuta del progetto formativo.
Sul versante degli alunni:
la valutazione è intesa soprattutto come valutazione formativa,
per:
1) orientare la ricerca,
2) orientare le scelte educative
3) portare gli alunni all’autovalutazione.
Valutazione
Sugli insegnanti
In particolare
si
verificheranno
gli effetti che il
piano
ha
avuto:
Sull'apprendimento degli alunni
Sull'organizzazione scolastica
Sui rapporti con l'utenza e con l'esterno
Sistema di valutazione
Linee operative per la formulazione della valutazione globale quadrimestrale
risultati globali di apprendimento conseguiti nelle varie aree
eventuali condizionamenti incontrati dall'alunno nel suo impegno scolastico
il livello di acquisizione di un metodo di studio, dei linguaggi specifici e delle
abilità intellettuali (pensiero critico, sviluppo logico, creatività)
il grado di autonomia raggiunto (sicurezza, perseveranza, responsabilità)
il grado di maturazione relazionale (partecipazione, controllo ,rispetto di sé e
degli altri)
le eventuali, specifiche attitudini evidenziate e da potenziare
Autovalutazione d’istituto
Organizzazione e realizzazione di azioni di monitoraggio
componenti conoscitive
orientamento al miglioramento
indagine valutativa
valutazione degli effetti
valutazione dell’impatto sul territorio
valutazione del grado di soddisfazione
degli utenti
Strumenti
Valutazione interna: nei consigli di interclasse, nel collegio dei docenti, nel
consiglio di circolo.
Valutazione esterna: attraverso questionari da somministrare alle famiglie,
coerente con gli obiettivi conoscitivi da raggiungere
Sarà adottato un sistema misto di ricognizione di dati: quantitativi e
qualitativi. L’elaborazione dei dati sarà formalizzata nel seguente modo:
 elaborazione dei dati
 discussione dei risultati
 identificazione dello stato qualitativo dell’offerta formativa
 produzione di un report sulla soddisfazione espressa dai genitori
degli alunni rispetto ad attività e servizi erogati dalla scuola.
Tipologia strumenti
Prove descrittive
prestazioni verbali scritte e
grafiche relazioni sintesi
Al fine della
valutazione finale
verranno
utilizzate
Prove oggettive
quesiti che indicano risposte
del tipo vero/falso, scelte
multiple, corrispondenze, brani
da completare, questionari,
tests, ecc..
La nostra scuola e la rete
Istituto comprensivo San Francesco da Paola
Istituto Tecnico Gastaldi
Liceo scientifico Cassini
San Teodoro
Circoscrizione Genova Ovest
Comune di Genova
Servizio Biblioteche
Servizio territoriali tutti
www.bdp.it
www.garamond.it
digilander.libero.it
www.funzioniobiettivo.it
……..
La nostra scuola e il territorio
Offerta Formativa:
Attività offerte al cittadino straniero e/o italiano
1.
Corsi di base, cultura generale, lingua italiana per stranieri
2.
Corsi finalizzati al conseguimento della licenza di scuola media.
3.
Attività di orientamento e di coordinazione con la Scuola Media Superiore e attivazione
di moduli professionali
4.
Corsi di lingua italiana in collaborazione con l’Università per stranieri di Siena
5.
Corsi di lingua inglese,francese, spagnola e russa .
6.
Corsi di informatica ( livello base, medio ed avanzato).
7.
Sede d'esame CILS ( Certificazione dell'Italiano come Lingua Straniera) e preCILS.
8.
Attività sportive (basket - pallavolo - aerobica - streching).
9.
Corso su "sicurezza e infortunistica".
10. Corso di educazione sanitaria.
11. Corso di pianoforte.
Carta dei servizi
La Carta dei servizi del Circolo Didattico di S. Teodoro ha come fonte di ispirazione fondamentale gli
articoli 3; 9; 30; 33; 34 della Costituzione italiana
UGUAGLIANZA
IMPARZIALITA’ E
REGOLARITA’
LIBERTA’
D’INSEGNAMENTO
E
AGGIORNAMENTO
DEL PERSONALE
ACCOGLIENZA E
INTEGRAZIONE
PARTECIPAZIONE,
EFFICIENZA E TRASPARENZA
DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO
SCOLASTICO E FREQUENZA
Uguaglianza
Nessuna discriminazione
nell’erogazione
del
servizio scolastico può
essere compiuta
per
motivi riguardanti sesso,
razza,
etnia,
lingua,
religione,
opinioni
politiche,
condizioni
psico-fisiche e socio
economiche.
Imparzialità e regolarità
I soggetti, erogatori del servizio
scolastico,
agiscono
secondo
criteri di obiettività ed equità.
La scuola garantisce la regolarità e
la continuità del servizio e delle
attività educative nei limiti fissati
dalle disposizioni vigenti e in
applicazione delle disposizioni
contrattuali in materia.
Accoglienza e integrazione
La scuola s’impegna, con opportuni e adeguati
atteggiamenti e azioni di tutti gli operatori del
servizio, a favorire l’accoglienza dei genitori e
degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di
questi ultimi, con particolare riguardo alla fase
di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di
rilevante necessità.
Particolare impegno è prestato per la soluzione
delle problematiche relative agli alunni
stranieri, per cui è stato predisposto uno
specifico “Protocollo di accoglienza”, a quelli
degenti negli ospedali, a quelli in situazione di
handicap, per quanto attiene alle competenze
dei Circoli didattici stabilite dalla legge. Nello
svolgimento della propria attività ogni
operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli
interessi dello studente.
Diritto di scelta, obbligo scolastico,
frequenza
L’utente ha facoltà di scelta tra le istituzioni
scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della
capienza di ciascuna di esse e secondo principi
oggettivi stabiliti dal consiglio di Circolo, sentiti il
Collegio Docenti, i Consigli d’Interclasse e gli Enti
Locali proprietari degli edifici.
Il numero massimo degli alunni frequentanti una
classe è stabilito dalla legge, salvo deroghe per
motivi contingenti.
L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi
superiori e la regolarità di frequenza sono
assicurati con interventi di prevenzione e controllo
dell’evasione e della dispersione scolastica da
parte di tutte le istituzioni coinvolte, che
collaborano tra loro in modo funzionale e organico.
Partecipazione, efficienza, trasparenza
 Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti responsabili dell’attuazione della
“Carta”, attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle
procedure vigenti.
 Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano a favorire le attività
extrascolastiche, che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione
culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario
del servizio scolastico. Le attività devono, comunque:
o
non intralciare l’andamento delle normali attività didattiche;
o
salvaguardare arredi e sussidi didattici;
o
essere in sintonia con l’apporto educativo della scuola.
I locali scolastici potranno essere utilizzati solo previo accordo con le Istituzioni
competenti (Comuni e Consiglio di Circolo), per attività che abbiano una finalità educativa.
L’attività scolastica, e in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si
informa a criteri di efficienza, efficacia, flessibilità nell’organizzazione dei servizi
amministrativi, dell’attività didattica e dell’offerta formativa integrata.
Libertà d’insegnamento,
aggiornamento del personale
La programmazione assicura il rispetto della libertà
d’insegnamento dei docenti e garantisce la formazione
dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e
contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel
rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali
e specifici, recepiti nei piani di studi di ciascun indirizzo.
L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per
tutto
il
personale
scolastico
e
un
compito
per
l’Amministrazione, che assicura interventi organici e regolari.
Progetto educativo d’istituto
AREA DIDATTICA
La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione e il
concorso delle famiglie, delle Istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività
educative e si impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel
rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.
La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi
ordini e gradi dell’istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo
della personalità degli alunni.
Nella programmazione dell’azione educativa e didattica i docenti, nella scuola elementare,
adottano, con il coinvolgimento delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile
un’equa distribuzione dei materiali scolastici nell’arco della settimana.
Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in coerenza
con la programmazione didattica ed educativa, tenendo presente la necessità di rispettare
razionali tempi di studio degli alunni. Nel rispetto degli obiettivi formativi, previsti dagli ordinamenti
scolastici e dalla programmazione educativo-didattica, si deve tendere ad assicurare ai bambini, nelle
ore extrascolastiche, il tempo da dedicare ad altre attività (come da C.M. n°62 del 20 febbraio 1964 ;
C.M. n°431 del 30 ottobre 1965 e C.M.n°177 del 14 maggio 1969)
Regolamento d’istituto
IL REGOLAMENTO DI CIRCOLO comprende, in particolare, le norme relative a:
o
vigilanza sugli alunni;
o
comportamento degli alunni e regolamentazione di ritardi;
o
uso degli spazi, dei laboratori, della biblioteca;
o
conservazione delle strutture e delle dotazioni;
Nel Regolamento sono, inoltre, definite in modo specifico:
o le modalità di comunicazione con studenti e genitori, in riferimento a incontri con
docenti;
o le modalità di convocazione e di svolgimento delle assemblee organizzate dalla
scuola o richieste da genitori, Consigli di Intersezione, di Interclasse, Consiglio di Circolo;
o calendario di massima delle riunioni e la pubblicazione degli atti.
LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA viene elaborata dal Collegio dei
Docenti della Scuola Materna Statale e della Scuola Elementare; progetta i percorsi
formativi correlati agli obiettivi e alle finalità delineati nei Programmi del 1985 e negli
Orientamenti del 1991. Sulla base dei criteri espressi dal Consiglio di Circolo, elabora le
attività riguardanti la formazione integrata, i corsi di recupero, gli interventi di sostegno…..
Servizi
PRE- SCUOLA
Il servizio di prescuola viene attivato su richiesta
delle famiglie e consiste nell’accoglimento e
intrattenimento degli alunni della scuola
elementare in orario antecedente le lezioni e
precisamente dalle ore 7.35 all’inizio delle stesse,
con entrata libera fino alle 8.00.
POST- SCUOLA
Il servizio di postscuola viene attivato su richiesta
delle famiglie e consiste nell’accoglimento e
intrattenimento
degli
alunni
della
scuola
elementare in orario successivo al termine delle
lezioni, dalle ore 16.30 alle ore 17.30.
Scarica

POF1