- Gli oceani e i mari contengono la maggior parte dell’acqua
presente sulla Terra.
- I sali trasportati dai fiumi e quelli provenienti dalle
eruzioni vulcaniche si accumulano nelle acque di oceani e
mari e le rendono salate.
- L’acqua dolce è presente nei fiumi, nei laghi e soprattutto
nelle calotte polari.
- L’acqua salata è presente negli oceani e nei mari.
- L’acqua può essere sotto forma:
1 Gassosa
2 Liquida
3 Solida
Il colore del mare dipende dal
riflesso dei raggi luminosi diffusi dal
cielo e dalla temperatura dell’acqua.
La temperatura del mare dipende
dall’irraggiamento del Sole, dalla
latitudine, dalla stagione e
dall’alternarsi del dì e della notte.
- Le onde sono oscillazioni dell’acqua che si propagano
sulla superficie del mare e dell’oceano: sono causate dal
vento. Delle onde anomale possono essere causate da un
terremoto che avviene sul fondo del mare: sono dette
tsunami.
- Le correnti marine sono flussi di acqua che si spostano
all’interno del mare e dell’oceano e che hanno densità
diversa dall’acqua circostante a causa di differenze di
temperatura o di concentrazione salina.
- Le maree sono sollevamenti seguiti da abbassamenti del
livello dell’acqua che si ripetono periodicamente due volte
al giorno.
Descrizione
Con una lunghezza di oltre 650 Km, il Po è il fiume più lungo d’Italia. La
sorgente è posta a Pian del Re, ai piedi del Monviso, a 2022 metri di quota.
Nel suo percorso dalle Alpi piemontesi all’Adriatico, il Grande Fiume
raccoglie acqua da ben 141 affluenti. Il suo è il più grande bacino
idrografico italiano (oltre 71.000 Km quadrati) e comprende ben sei regioni,
oltre 3.200 comuni ed una popolazione di circa 16 milioni di abitanti.
La foce è posta a nord di Ravenna. Nell’ultimo tratto del suo percorso il Po
si divide in cinque bocche (Po della Maestra, Po della Pila, Po di Tolle, Po
della Gnocca, Po di Goro) che formano un delta di 380 Km quadrati.
La Storia
Un milione di anni fa, nell’area attualmente occupata dalla pianura padana, si trovava
un mare delimitato dai rilievi alpini ed appenninici. L’erosione provocata dalle piogge
iniziò a far depositare detriti sul fondale marino. Nel frattempo, circa 400.000 anni
fa, la crescita dei ghiacciai provocata dalle glaciazioni contribuì ad accelerare
questo processo.
La fauna
Intorno al Po si sviluppa un ricco habitat naturale che, nonostante le attività umane,
conserva tratti caratteristici.
I pesci più comuni sono il luccio, la carpa e la tinca. La zona delle sorgenti, è una
delle poche aree dell’Italia settentrionale dove si può trovare il gambero di fiume.
All'interno della fauna acquatica, un discorso a parte va invece fatto per il pesce
siluro, specie proveniente dall’Europa centro orientale ed apparsa nel Grande Fiume
nel corso degli anni ’80. Simile ad un grosso pesce gatto, il siluro si nutre di altri
pesci, di anfibi ed uccelli acquatici ma la sua presenza ha un’influenza negativa sulle
specie autoctone.
Lungo il Po sono presenti anche numerose specie di anfibi e piccoli roditori. In
prossimità delle rive vivono anche volpi, tassi, lepri e donnole.
Tra gli uccelli, infine, sono molto comuni le garzaie, gli aironi cenerini, le garzette, le
nitticore e moltissimi passeriformi. Più rari ma comunque presenti sono anche
l’airone rosso, la pavoncella, la poiana, il gufo comune, il falco di palude, il gruccione,
il picchio rosso maggiore e il picchio verde.
La Flora
L'attività dell'uomo ha quasi completamente fatto scomparire la flora spontanea tipica
della Pianura Padana. Oggi la maggior parte della vegetazione che cresce nella valle
del Po è frutto di coltivazioni. Tuttavia in alcune zone, molte delle quali inserite in
Riserve naturali, l'ambiente naturale si è conservato almeno in parte intatto.
Nel territorio padano, i principali fattori ambientali che determinano l’affermarsi di un tipo
di bosco rispetto ad un altro sono:
1) l’azione dei fiumi (deposito di alluvioni sabbiose/limose, erosione di tratti di sponda,
piene primaverili e autunnali).
2) nelle aree non soggette alle dinamiche fluviali, la presenza/assenza di acqua negli
strati più superficiali.
Nelle zone vicine ai fiumi si sviluppano soprattutto salice bianco, pioppo bianco, pioppo
nero, gelso, farnia, carpino, frassino e olmo. In quelle lontane dai corsi d'acqua, sono
diffusi soprattutto farnia, carpino bianco, pioppo nero, acero campestre, olmo campestre
e ciliegio selvatico. Nelle aree paludose ma lontane dai fiumi, infine, si trovano
prevalentemente ontano nero, salice bianco, pioppi e frassino ossifillo.
Il Po ed i suoi affluenti non modificano solo il territorio ma anche la flora e di
conseguenza, sono tra i principali artefici del paesaggio e dell'ambiente della Pianura
Padana.
Ogni fiume ha:
•Sorgente: punto in cui acqua piovana infiltrata nel terreno
riemerge in superficie
•Letto: condotto che il fiume si è scavato nel terreno
•Foce: zona in cui il fiume sfocia in mare oppure il punto di
confluenza o immissione in cui si congiunge con un altro fiume
o finisce in un lago
•Bacino idrografico: zona in cui il fiume raccoglie acqua
piovana
La portata del fiume dipende da:
•Larghezza e profondità letto
•Velocità acqua
•Livello acqua
La velocità con cui scorre l’acqua dipende dal dislivello e dalla
forma del letto in quel tratto.
L’acqua è rallentata dall’attrito con il fondo e con le sponde
Profilo a V :velocità fiume alta erode le sponde
Quando il fiume supera gli argini può provocare un’inondazione
•
•
Si formano con un avvallamento
della superficie che può essere
lasciato da un lago, lago alpino o
si può creare nel cratere di un
vulcano con l’acqua piovana, lago
vulcanico
I laghi alpini possono avere fiumi
immissari (che entrano) o fiumi
emissari (che escono).
Molta acqua piovana che scende a valle
penetra nel sottosuolo formando fiumi
sotterranei : falde freatiche cioè la
zona della roccia imbevuta di acqua
perché è la parte precedente della
roccia impermeabile
laghi di Avigliana sono due piccoli laghi di origine morenica, creati
cioè dall'accumulo di acque negli spazi fra diverse morene
frontali concentriche che il ghiacciaio della Val di Susa
(segusino), finita la glaciazione, produsse nel suo ritirarsi verso
monte. Separati da uno stretto istmo, sono situati nel comune di
Avigliana e in base alla loro superficie vengono chiamati
rispettivamente Lago Grande e Lago Piccolo.
Il Lago Grande, un tempo detto Lago della Madonna, ha una
estensione di 91,4 ettari una profondità massima di 26 metri e si
trova a quota media 352 m.
Il Lago Piccolo, detto anche Lago di Trana e un tempo chiamato Lago
di San Bartolomeo (dal nome della borgata che si affaccia sulla
sua sponda meridionale), ha un'estensione di 61,09 ettari, una
profondità massima di 12 metri e si trova poco più in alto del
Lago Grande a quota media 356 m.
• I ghiacciai si formano sopra il livello
delle nevi perenni dove la neve
accumulata si compatta. Esistono due
tipi di ghiacciai: quelli polari, che
restano per sempre(Antartide) o
quelli alpini che si formano sulle
montagne.
• Essi possono essere composti da:
- Crepacci
- Fronte
- Lingua
- Bacino di raccolta
• Talvolta da un ghiacciaio può nascere
un torrente glaciale
• Profilo a U: il ghiacciaio si sposta
verso valle triturando le rocce
Atmosfera: grande involucro protettivo che avvolge
la Terra.
Troposfera: strato d’aria più vicino
al suolo sfera dei mutamenti
Come fa l’atmosfera a rimanere vicino
alla Terra?
La forza di gravità attrae le molecole
dell’aria a sé,per questo motivo salendo
in altitudine l’aria si fa più rarefatta.
Appunto perché la forza di gravità
perde potenza.
“Atmosfera”
L’ atmosfera terrestre non è un
"involucro" omogeneo e per
questo viene suddivisa in vari
strati che presentano
caratteristiche diverse. Gli
strati dell'atmosfera terrestre,
partendo dal suolo, sono 5:
Troposfera; Stratosfera
(contenente l'ozonosfera);
Mesosfera; Termosfera;
Esosfera.
•
L’energia solare è il terzo motivo per cui
la vita sulla terra è possibile.
•
La temperatura dipende dalla inclinazione
dei raggi solari,per cui dove i raggi
giungono più inclinati la Terra è più
fredda e quindi l’energia è minore.(però
dipende anche dall’escursione termica.
Oppure dalla latitudine e altitudine.
La latitudine e l’altitudine. Dove i raggi giungono
inclinati la Terra viene scaldata di meno. Vicino ai
Tropici e all’Equatore i raggi solari sono allo zenit
quindi passano anche meno in mezzo all’atmosfera.
Dove sono inclinati l’atmosfera riesce a trattenere
a sé più energia quindi hanno meno energia. Oppure
un altro effetto sono le coltri di nuvole che
impediscono il passaggio della luce e del calore.
Da questa energia derivano più o meno direttamente quasi tutte
le fonti energetiche disponibili all'uomo quali i combustibili
fossili, l'energia eolica, l'energia del moto ondoso, l'energia
idroelettrica, l'energia da biomassa con le sole eccezioni
dell'energia nucleare, dell'energia geotermica e dell'energia
delle maree.
Può essere utilizzata direttamente a scopi energetici per
produrre calore o energia elettrica con varie tipologie di
impianto.
Ad esempio oggi possiamo produrre energia sfruttando:
 PANNELLI FOTOVOLTAICI che catturano i raggi del sole e li
trasformano in energia elettrica;
 PANNELLI SOLARI che, invece trasformano i raggi del sole in
calore e possiamo usarli per riscaldarci e per produrre l’acqua
calda che utilizziamo a casa.
L’energia solare, assieme al
calore viene, trattenuto
in parte dall’atmosfera e
il resto raggiunge la
Terra. Immaginiamo la
Terra come uno
specchio: parte
dell’energia viene
assorbita, quindi la terra
si scalda. L’altra parte
viene riflessa di nuovo
verso l’atmosfera.
L’aria umida e calda tende a salire verso l’alto e, se incontra
strati di atmosfera in cui la temperatura è più bassa, condensa
formando minuscole goccioline di acqua o addirittura piccoli
cristalli di ghiaccio che formano le nuvole.
Le nuvole vengono classificate diversi a seconda delle loro
caratteristiche:
I cumuli sono bianchi, a forma di batuffolo di cotone e si
formano a partire da un’altezza di circa 1000m
Gli strati hanno un colore giallastro, possono coprire in modo
uniforme una grossa porzione di cielo e sono tipici dell’autunno.
I nembostrati sono più spessi e scuri degli strati e portano
pioggia.
I cumulonembi hanno il colore dei nembostrati ma si
sviluppano in altezza e sono tipici d’estate.
I cirri sono molto alti,bianchi e leggeri, tipici del cielo a
pecorelle e si formano a grandi altezze dove la temperatura è
già sotto zero.
La Nebbia:
Si forma vicino al suolo quando c’è
molta umidità nell’aria, la temperatura
è bassa e non c’è vento, per questo si
formano solitamente in inverno.
La Brina:
Se la
temperatura del
suolo è sotto 0,
si formano dei
cristallini di
ghiaccio cioè la
brina.
La Rugiada:
Quando la temperatura del suolo è più
bassa di quella dell’aria si forma la
rugiada.
PIOGGIA:
Durante un'alluvione, oltre alla massa d'acqua, grandi quantità
di fango e altri sedimenti vengono trasportati nei territori
adiacenti al letto fluviale. Durante le ere, questo meccanismo
dà luogo alla formazione delle pianure alluvionali, qual è, ad
esempio, la Pianura Padana.
Le alluvioni sono fenomeni naturali che avvengono
periodicamente nelle piane alluvionali o nelle aree di confluenza
di fiumi e torrenti, sono fenomeni ciclici che si manifestano in
modo non regolare, ma si ripetono con continuità a intervalli di
tempo piuttosto lunghi e da un punto di vista ambientale
contribuiscono al modellamento del territorio.
LA GRANDINE:
Si forma nelle nuvole che stanno in
alta quota dove la temperatura è
molto bassa per cui l’acqua ghiaccia e
ghiacciando diventa più pesante e
cade. Così si forma la grandine.
LA GRANDINE GIGANTE E I
SUOI EFFETTI:
A volte le goccioline d’acqua
che si uniscono formano una
goccia gigante che poi si
ghiaccia e aumenta di volume
creando la “Grandine Gigante”.
Essa ha però effetti
devastanti:
LA NEVE:
Sono dei piccoli cristallini di ghiaccio che si
formano in nuvole molto fredde in cui non c’è
vento.
L’acqua compie un ciclo continuo:il
vapore acqueo dell’atmosfera si
forma attraverso l’evaporazione
dell’acqua presente sul suolo,
condensa nelle nuvole e ritorna al
suolo attraverso le precipitazioni.
Nel suo ciclo l’acqua no si
disperde, me si muove e
prende aspetti diversi.
L’acqua continua a spostarsi e
trasformarsi grazie all’energia
solare che la fa evaporare,
sollevandola verso l’alto.
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l`acqua e le sue forme