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Sala Consilina, 20 Aprile 2007
Le dinamiche socio economiche
le nuove emergenze delle
Piccole e Medie Imprese
ASSISTENZA A P.A. E P.M.I. PER LA REALIZZAZIONE E GESTIONE DEL P. I. GAC “CERTOSA DI PADULA”
Territorio s.p.a.
- Cod. intervento S CMV 000 008 -
La programmazione 2007-13
2
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
La Giunta Regionale ha approvato il 16 marzo 2007, con la Delibera n. 453 i tre Programmi
per il periodo 2007 – 2013:
Programma Operativo FESR
Programma Operativo FSE
Programma di Sviluppo Rurale (PSR)
Essi costituiscono, insieme al Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS), l’impianto della
Programmazione unitaria.
La novità, rispetto al periodo precedente, consiste nel fatto che si prevede un’unica
programmazione delle risorse (Fondi Comunitari, Fondi FAS).
Questa innovazione è stata proposta dalle Regioni meridionali e fatta propria dal Governo
nell’ultima Legge Finanziaria.
Il percorso appena concluso ha avuto inizio con l’approvazione del Documento Strategico
Regionale il 1 agosto del 2006. Dunque, l’uso dei Fondi Comunitari si inserisce dentro una
precisa strategia di sviluppo della Regione Campania.
Alla definizione dei Programmi hanno contribuito attivamente e validamente sia le Parti
economiche e sociali che Istituzionali, che continueranno a svolgere tale ruolo anche
nell’attuazione.
Programmazione 2007 - 2013 3
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Cenni sulla normativa comunitaria
REGOLAMENTO (CE) N. 1083/2006 DEL CONSIGLIO (11 luglio 2006) - recante
disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale
europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n.1260/1999.
Gli obiettivi della politica comunitaria individuati dal Regolamento sono 3:
a) obiettivo «Convergenza»: FESR, FSE e Fondo di coesione;
b) obiettivo «Competitività regionale e occupazione»: FESR e FSE;
c) obiettivo «Cooperazione territoriale europea»: FESR.
L'obiettivo «Convergenza» è volto ad accelerare la convergenza degli Stati
membri e regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni per la crescita e
l'occupazione tramite l'aumento e il miglioramento della qualità degli
investimenti in capitale fisico e umano, lo sviluppo dell'innovazione e della
società della conoscenza, dell'adattabilità ai cambiamenti economici e sociali,
la tutela e il miglioramento della qualità dell'ambiente e l'efficienza
amministrativa.
Programmazione 2007 - 2013 4
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
Cenni sulla normativa comunitaria
REGOLAMENTO (CE) N. 1083/2006 DEL CONSIGLIO (11 luglio 2006) - recante
disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale
europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n.1260/1999.
Le regioni ammissibili al finanziamento dei Fondi strutturali nell'ambito
dell'obiettivo «Convergenza» sono quelle corrispondenti al livello 2 della
classificazione comune delle unità territoriali per la statistica (di seguito: «il livello
NUTS 2») ai sensi del regolamento (CE) n. 1059/2003 il cui prodotto interno lordo
(PIL) pro capite, misurato in parità di potere di acquisto e calcolato sulla base
dei dati comunitari per il periodo 2000-2002, è inferiore al 75 % del PIL medio
dell'UE a 25 per lo stesso periodo di riferimento.
[Art.5, comma 1 del Regolamento].
La programmazione 2007-13
5
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Le risorse complessive a disposizione della Regione Campania
sono le seguenti:
2000 - 2006
2007 - 2013
*Delibera
CIPE 3/2006
FONDI
RISORSE
FONDI
RISORSE
FESR
6.864,8
FESR
5.551,4
FSE
1.118,0
FSE
1.003,4
FAS
4.068,4
FAS
3.165,6
TOTALE FS FAS
12.051,2
TOTALE FS FAS
9.720,4
FAS (Risorse già
deliberate*)
585,0
FEASR
1.882,0
FEOGA
1.097,6
SFOP
95,6
TOTALE
10.913,6
TOTALE
14.518,2
Rispetto al periodo 2000-06, disporremo di 3,5 miliardi di euro in più, grazie al proficuo negoziato
condotto con Bruxelles e al maggior apporto che, nella finanziaria, il Governo ha destinato al FAS.
Queste risorse non sono sufficienti a determinare lo sviluppo della Campania, poiché esse incidono
solo per il 20% sul PIL regionale. Infatti, tali risorse non sono da considerarsi sostitutive di quelle nazionali
destinate al Sud del paese.
Vettori regionali di spesa
(sul totale delle risorse FESR, FSE e FAS 2007-13)
6
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Priorità QSN
%
Risorse umane
4,0
di cui: istruzione
2,20
Altre risorse
PON Istruzione
PON Ricerca e Sviluppo tecnologico – competitività
sistemi produttivi
Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione
14,3
Energia e ambiente
14,3
Energia rinnovabile
0,6
Inclusione sociale e qualità della vita
7,0
di cui: sicurezza
1,40
PON Sicurezza
di cui : Sanità
1,40
FAS 2007-2013 Riserva nazionale
Risorse naturali e turismo
12,4
POI Attrattori Culturali, Naturali e Turismo
di cui: cultura
1,40
POI Energia rinnovabile e risparmio energetico
17,4
PON Reti e collegamenti per la mobilità
FAS 2007-2013 Riserva Nazionale
Sistemi produttivi e occupazione
13,9
PON Ricerca e Sviluppo tecnologico –
competitività sistemi produttivi
Città e sistemi urbani
12,1
Apertura internazionale
1,0
Governance e assistenza tecnica
3,0
Totale
100
Reti e servizi per la mobilità
PON Governance e Assistenza Tecnica
Vettori regionali di spesa
7
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Rispetto ai vettori di spesa previsti nel QSN, la Campania ha deciso di:
- aumentare del 3,6% la quota destinata a Trasporti e mobilità
- aumentare del 5,2% la quota destinata ai Sistemi Urbani
- portare l’investimento in Ricerca al 3% del PIL regionale
Inoltre:
Per alcuni settori già oggetto di Programmi Nazionali e Programmi Interregionali (in
particolare, per sicurezza, sanità, turismo, energia, ricerca e istruzione) sono state
comunque assegnate risorse nei Programmi Regionali.
Le altre risorse
8
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Programmi Operativi Nazionali
con ricaduta in Campania di circa € 7 Miliardi
Istruzione,
Ricerca e Competitività,
Sicurezza,
Reti e mobilità,
Governance e Assistenza Tecnica
Programmi Operativi Interregionali
con ricaduta in Campania di circa € 1 miliardo
Energia rinnovabile e risparmio energetico
Attrattori Culturali, Naturali e Turismo
Programmi di settore delle Amministrazioni Nazionali
Fondo Europeo per la Pesca
Bilancio Regionale
Programmazione 2007 - 2013 9
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I PRINCIPI ISPIRATORI
Concentrazione vincolante, Integrazione, Programmazione partecipata, Concertazione
I PRINCIPI OPERATIVI
Concentrazione tematica:
•riserva del 40% delle risorse disponibili su Grandi Programmi e Grandi Progetti
•razionalizzazione degli Aiuti alle imprese
Concentrazione territoriale:
•Sub-delega ai Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti (18 più Napoli) per Programmi di riqualificazione
urbana
•Griglia di accesso alle risorse selezionando i Comuni con eccellenze o con forti identità, o sulla base della qualità dei
servizi ai cittadini.
•Nella programmazione 2000-06, si è verificata una sfasatura tra la programmazione della spesa e l’attuazione dei
progetti. Proprio per ovviare a ciò, l’ambizione del nuovo ciclo è di avere un numero consistente di progetti pronti fin
dall’inizio.
Integrazione finanziaria:
•Integrazione di tutte le fonti di finanziamento aggiuntive con l’impegno di far convergere verso questo disegno
strategico anche le risorse del Bilancio regionale
Integrazione gestionale:
•Saranno il Presidente della Giunta, in qualità di Autorità di Gestione dei tre Programmi, e la Giunta Regionale ad
assicurare il governo unitario dell’attuazione
•Concertazione:
•si prevedono azioni di compensazione a favore delle popolazioni che accetteranno interventi per il miglioramento
delle politiche ambientali, come ad esempio la gestione dei rifiuti, facendosi carico di problematiche civili di interesse
collettivo.
Grandi Progetti
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Periodo 2000 – 2006:
7 Grandi Progetti
Titolo Progetto
FRIEL -Impianto eolico di
Andretta e Bisaccia
Metropolitana di NA (Stazione
Municipio)
10
Periodo 2007 – 2013:
50 Grandi Programmi
e Grandi Progetti
Meuro
122,6
76
Metropolitana di NA (tratta
Municipio-Garibaldi)
187,2
Metropolitana di NA (tratta
Vanvitelli-Dante)
92,7
Metropolitana di Na (Tratta
Dante-Municipio)
123,3
Circumvesuviana (Torre
Annunziata-Pompei)
64,2
Real Albergo dei Poveri
51,6
•Su cui concentrare il 40%
delle risorse disponibili.
•Per la realizzazione dei
Grandi Programmi e
Grandi Progetti si farà
riferimento anche
all’elenco di Studi di
Fattibilità.
POR FESR – Assi e obiettivi11
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ASSI PRIORITARI
OBIETTIVI SPECIFICI
a) RISANAMENTO AMBIENTALE
b) RISCHI NATURALI
1. Sostenibilità
ambientale ed attrazione
culturale e turistica
c) RETE ECOLOGICA
d) ENERGIA
e) LE RISORSE CULTURALI
f) SISTEMA TURISTICO
a) RICERCA, INNOVAZIONE E SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE
2. Competitività del
sistema produttivo
regionale
b) SVILUPPO DELLA COMPETITIVITA’
3. Benessere sociale e
qualità della vita
a) RIGENERAZIONE URBANA
c) INSEDIAMENTI PRODUTTIVI E LOGISTICA INDUSTRIALE
d) INTERNAZIONALIZZAZIONE E ATTRAZIONE DI INVESTIMENTI
b) BENESSERE, SICUREZZA E QUALITA’ DELLA VITA
a) CORRIDOI EUROPEI
b) PIATTAFORMA LOGISTICA INTEGRATA
4. Accessibilità e trasporti
c) ACCESSIBILITA’ DELLE AREE INTERNE E PERIFERICHE
d) MOBILITA’ SOSTENIBILE AREE METROPOLITANE E SENSIBILI
e) PORTUALITA’
5. Assistenza tecnica e
cooperazione territoriale
a) ASSISTENZA TECNICA
b) COOPERAZIONE TERRITORIALE
POR FSE – Assi e obiettivi 12
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ASSI PRIORITARI
OBIETTIVI SPECIFICI
a) Sviluppare sistemi di formazione continua e sostenere l’adattabilità dei lavoratori
1. Adattabilità
b) Favorire l’innovazione e la produttività attraverso una migliore organizzazione e qualità del lavoro
c) Sviluppare politiche e servizi per l’anticipazione e gestione dei cambiamenti, promuovere la competitività e
l’imprenditorialità
d) Aumentare l’efficienza, l’efficacia, la qualità e l’inclusività delle istituzioni del mercato del lavoro
2. Occupabilità
e) Attuare politiche del lavoro attive e preventive, con particolare attenzione all’integrazione dei migranti nel
mercato del lavoro, all’invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all’avvio di imprese
f) Migliorare l’accesso delle donne all’occupazione e ridurre le disparità di genere
3. Inclusione Sociale
g) Sviluppare percorsi d’integrazione e migliorare il (re)inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati per
combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro
h) Elaborazione, introduzione e attuazione delle riforme dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro per
migliorarne l’integrazione e sviluppare l’occupabilità, con particolare attenzione all’orientamento
4. Capitale umano
i1) Aumentare la partecipazione all’apprendimento permanente, anche attraverso provvedimenti intesi a
ridurre l’abbandono scolastico e le disparità di genere rispetto alle materie
i2) Aumentare l’accesso all’istruzione iniziale, professionale e universitaria, migliorandone la qualità
l) Creazione di reti tra università, centri tecnologici di ricerca, il mondo produttivo e istituzionale con
particolare attenzione alla promozione della ricerca e dell’innovazione
5. Transnazionalità e
interregionalità
m) Promuovere la realizzazione e lo sviluppo di iniziative e di reti su base interregionale e transnazionale,
con particolare riferimento alle buone pratiche
6. Assistenza Tecnica
n) Migliorare l’efficacia e l’efficienza dei Programmi Operativi attraverso azioni e strumenti di supporto
7. Capacità
Istituzionale
o) Migliorare le politiche, la programmazione, il monitoraggio e la valutazione a livello nazionale, regionale e
locale, per aumentare la governance nel territorio
p) Rafforzare la capacità istituzionale e dei sistemi nell’implementazione delle politiche e dei Programmi
PSR – Assi e obiettivi
1.
13
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
ASSI PRIORITARI
1. Miglioramento della
competitività del settore
agricolo attraverso il sostegno
alla ristrutturazione
OBIETTIVI PRIORITARI
Promozione dell’ammodernamento e dell’innovazione nelle
imprese e dell’integrazione lungo le filiere
Consolidamento e sviluppo della qualità della produzione agricola
e forestale
Potenziamento delle dotazioni infrastrutturali fisiche e telematiche
Miglioramento capacità imprenditoriale e professionale degli
addetti al settore agricolo e forestale e
sostegno al ricambio generazionale
2. Protezione dell’ambiente
attraverso il sostegno alla
gestione sostenibile del
territorio
Conservazione della biodiversità e tutela e diffusione di sistemi
agro-forestali ad alto valore
naturalistico
Tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche superficiali e
profonde
Riduzione dei gas serra
Tutela del territorio
3. Miglioramento della qualità
della vita nelle aree rurali e
sostegno alla diversificazione
Miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e la
popolazione
4. Approccio Leader
Rafforzamento della capacità progettuale e gestione locale
Mantenimento e/o creazione di nuove opportunità occupazionali in
aree rurali
Valorizzazione delle risorse endogene dei territori
I Programmi
14
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
Programma Operativo FESR:
5 Assi, 19 obiettivi specifici, 35 obiettivi operativi
Programma Operativo FSE:
7 Assi, 15 obiettivi specifici, 71obiettivi operativi
Programma per lo Sviluppo Rurale:
4 Assi, 38 Misure
Nel periodo 2000 – 2006 il POR si componeva di 7 Assi e 68 Misure.
Lo sforzo di ridurre il numero delle misure operative nel ciclo 2007 – 2013 sconta il fatto che la
normativa comunitaria prevede l’elaborazione di tre programmi monofondo e che, nel caso
del PSR, ha predeterminato sia il numero degli Assi sia il numero delle Misure.
Per venire incontro alle sollecitazioni pervenute dalle Parti sociali, rispetto al Programma con
esse concertato, le azioni del POR FESR sono state ridotte da 260 a 141.
Programmazione 2007 - 201315
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
POR FESR
Le politiche per le Piccole e Medie Imprese
nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”
I contenuti strategici dell’Asse
L’obiettivo globale dell’Asse è sostenere la competitività del sistema produttivo
regionale, attraverso:
•il potenziamento della ricerca e delle TIC;
•la promozione dell’uso della conoscenza;
•l’innalzamento dei vantaggi competitivi;
•l’apertura internazionale;
e quindi, secondo una visione complessiva dello sviluppo dell’economia
regionale, attraverso la realizzazione di una radicale opera di
ammodernamento della sua struttura ed attraverso un’azione diretta ad
eliminare ovvero a mitigare le diseconomie che ne penalizzano la capacità
competitiva.
Programmazione 2007 - 201316
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
POR FESR
Le politiche per le Piccole e Medie Imprese
nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”
I contenuti strategici dell’Asse
Il rafforzamento ed il potenziamento del settore della ricerca, per il trasferimento
tecnologico a favore delle imprese e per la diffusione dell’innovazione nel
tessuto produttivo, costituisce il primo elemento della strategia.
La Regione Campania ritiene necessario incidere sugli ostacoli alla crescita del
sistema produttivo, prevedendo:
•una razionalizzazione del sistema degli aiuti alle imprese – attraverso l’uso
coordinato di uno strumento generalista e di incentivi concentrati su settori
specifici e territori circoscritti, ritenuti strategici per lo sviluppo dell’economia
regionale;
•puntando prioritariamente sul tessuto delle piccole e medie imprese,
promuovendo grandi progetti industriali e produttivi nei settori di eccellenza,
anche sfruttando le opportunità derivanti da aggregazioni con grandi imprese;
•incentivando il rafforzamento della competitività dei settori e degli attori più
penalizzati dalla globalizzazione e dalla concorrenza internazionale.
Programmazione 2007 - 201317
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
POR FESR
Le politiche per le Piccole e Medie Imprese
nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”
I contenuti strategici dell’Asse
Infine, saranno contemplati interventi per favorire la riconversione produttiva e/o
il riposizionamento strategico dei comparti in declino individuati nell’analisi di
contesto.
La strategia dell’Asse è completata dagli interventi in materia di
internazionalizzazione, che saranno incentrati su azioni volte a favorire
l’attrazione di capitali esterni, l’apertura verso i mercati globali, privilegiando
l’area del Mediterraneo.
Programmazione 2007 - 201318
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
POR FESR
Le politiche per le Piccole e Medie Imprese
nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”
Le priorità dell’Asse 2.
Il Programma Operativo definisce, per l’Asse 2, alcune priorità, nello specifico:
1. Promozione, valorizzazione, e diffusione della ricerca e dell’innovazione per
la competitività;
2. Competitività dei sistemi produttivi e occupazione;
3. Apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi, risorse.
Cerchiamo di capire in cosa consistono queste 3 priorità.
Programmazione 2007 - 201319
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
POR FESR
Le politiche per le Piccole e Medie Imprese
nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”
Priorità: Promozione, valorizzazione, e diffusione della ricerca e dell’innovazione
per la competitività.
• Consolidamento dei Centri di Competenza (Che devono essere in grado di
operare in una logica di mercato).
• Concentrazione: favorire l’aggregazione, di tali centri, in forme consortili.
• Incoraggiare la partecipazione dei privati nel settore della ricerca.
• Determinare una concentrazione delle risorse in progetti di grande qualità e
di forte impatto (ad esempio, cluster/distretti tecnologici).
• Incentivare il collegamento tra impresa e ricerca.
• Nuova imprenditorialità nei settori innovativi (spin off da impresa o da
ricerca).
• Sviluppo della Società dell’Informazione verso le imprese ed i cittadini.
• Ridurre il digital divide, mediante la diffusione, nelle aree più marginali della
banda larga e la promozione dell’uso generalizzato delle TIC nelle P.M.I.
Programmazione 2007 - 201320
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
POR FESR
Le politiche per le Piccole e Medie Imprese
nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”
Priorità: Competitività dei sistemi produttivi e occupazione.
Lo sviluppo della capacità competitiva del sistema produttivo regionale sarà
sostenuto attraverso forme di incentivazione di tipo selettivo e territoriale,
nonché mediante una serie di interventi sui fattori di contesto, volti a ridurre le
esternalità negative.
1. Enfatizzare le specializzazioni produttive, i progetti innovativi, i settori ed i
territori strategici per l’economia regionale, attraverso un forte investimento
volto a stimolare i processi di aggregazione fra imprese e il consolidamento
di filiere produttive (crescita di un “sistema territorio”).
2. Si favorirà il riposizionamento e la valorizzazione dei settori tradizionali – ma
strategici – per l’economia regionale: in particolare, le imprese artigiane
orienteranno le scelte di integrazione verso la costituzione di filiere produttive
strategiche, la definizione e l’attivazione di strumenti mirati al sostegno ed alla
produzione, anche su scala sovra regionale, della produzione artigianale
tipica e di qualità.
Programmazione 2007 - 201321
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
POR FESR
Le politiche per le Piccole e Medie Imprese
nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”
Priorità: Competitività dei sistemi produttivi e occupazione.
3. Qualificare e/o riorientare le produzioni appartenenti ai comparti in declino,
per rafforzare quelle tipologie di impresa che risentono maggiormente della
concorrenza internazionale e per favorire lo sviluppo di attività economiche
nelle aree rurali e in quelle soggette a spopolamento e a desertificazione
produttiva.
4. Infrastrutture economiche:
• nuovi poli produttivi integrati (dopo una verifica sul fabbisogno effettivo di
nuove aree);
• miglioramento della sostenibilità economica ed ambientale delle aree
industriali esistenti (potenziamento di servizi di logistica industriale e
qualificazione del sistema dei servizi alle imprese).
5. Facilitare l’accesso al credito e alla finanza di impresa da parte del sistema
produttivo regionale.
Programmazione 2007 - 201322
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
POR FESR
Le politiche per le Piccole e Medie Imprese
nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”
Priorità: Apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi, risorse.
Tale priorità ha il duplice scopo di:
• stimolare e sostenere i processi di internazionalizzazione delle strutture
economiche;
• promuovere il territorio come insediamento competitivo di risorse e capitali
provenienti dall’estero.
Conseguentemente, si agirà:
1. per favorire i processi di internazionalizzazione delle imprese campane che
operano nei settori più competitivi e nelle aree strategiche di penetrazione;
2. per sostenenere l’attrazione di investimenti sul territorio regionale,
privilegiando, anche in questo caso, i settori ad alto valore aggiunto e le
filiere produttive.
Programmazione 2007 - 201323
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
POR FESR
Le politiche per le Piccole e Medie Imprese
nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”
Gli Obiettivi Specifici dell’Asse 2.
L’Asse 2, come si è visto, ha 4 Obiettivi Specifici (ex Misure):
2.a) RICERCA, INNOVAZIONE E SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE;
2.b) SVILUPPO DELLA COMPETITIVITA’;
2.c) INSEDIAMENTI PRODUTTIVI E LOGISTICA INDUSTRIALE;
2.d) INTERNAZIONALIZZAZIONE E ATTRAZIONE DI INVESTIMENTI.
Vediamo nel dettaglio quali sono tali obiettivi.
Programmazione 2007 - 201324
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
POR FESR
Le politiche per le Piccole e Medie Imprese
nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”
Gli Obiettivi Specifici dell’Asse 2.
2.a) RICERCA, INNOVAZIONE E SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE:
Accrescere la capacità di ricerca pubblica e privata, promuovere il
trasferimento tecnologico e l’innovazione del sistema produttivo, incentivare
la propensione delle imprese e dei sistemi produttivi ad investire in R&ST e
favorire la diffusione della Società dell’Informazione.
Si intende riorganizzare, integrare e rafforzare l’offerta di innovazione su scala
regionale, incoraggiando il sostegno alla ricerca da parte dei privati,
migliorando e rafforzando i collegamenti tra Impresa e Ricerca – sistema
imprenditoriale e sottosistemi scientifici - con la finalità di promuovere il
trasferimento tecnologico.
L’innovazione non deveriguardare solo specifiche o isolate funzioni, ma
estendersi in modo pervasivo sia nei prodotti, sia nei processi di ogni settore
produttivo di beni e servizi, invadendo il settore primario (agricoltura e filiere
agro-alimentari), quello industriale, ed infine il terziario classico ed avanzato.
Programmazione 2007 - 201325
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
POR FESR
Le politiche per le Piccole e Medie Imprese
nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”
Gli Obiettivi Operativi dell’Obiettivo Specifico 2.a) RICERCA, INNOVAZIONE E
SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE.
L’Obiettivo Specifico 2.a) si compone di 2 obiettivi operativi.
Obiettivo Operativo 2.1 RICERCA E INNOVAZIONE PER LE IMPRESE:
Potenziare il sistema della ricerca applicata e pre-competitiva, attraverso il
rafforzamento della cooperazione tra il sistema produttivo e le reti di
eccellenza, la concentrazione tra i sistemi della conoscenza ed i sistemi
territoriali, sostenendo il trasferimento tecnologico e l’innovazione di processo
e di prodotto.
Obiettivo operativo 2.2 SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE:
Promuovere la Società dell’Informazione e della conoscenza verso le imprese
ed i cittadini,attraverso il completamento della dotazione delle infrastrutture
immateriali, promuovendo la diffusione di servizi innovativi on line e
abbattendo il divario digitale di tipo sociale, fisico e geografico.
Programmazione 2007 - 201326
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
POR FESR
Le politiche per le Piccole e Medie Imprese
nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”
Gli Obiettivi Operativi dell’Obiettivo Specifico 2.b. SVILUPPO DELLA
COMPETITIVITÀ.
L’Obiettivo Specifico 2.b) si compone di 2 obiettivi operativi.
Obiettivo operativo 2.3. SISTEMI E FILIERE PRODUTTIVE:
Incentivare lo sviluppo dei sistemi e delle filiere produttive, con priorità alle
forme di aggregazione fra imprese, ai settori strategici, innovativi, con più alto
grado di specializzazione, favorendo, al contempo, la riconversione
produttiva dei comparti in declino e il riposizionamento strategico dei settori
e dei soggetti più penalizzati dalla concorrenza internazionale.
Obiettivo operativo 2.4. CREDITO E FINANZA INNOVATIVA:
Migliorare la capacità di accesso al credito delle imprese presenti sul
territorio regionale, anche attraverso strumenti di finanza innovativa.
Programmazione 2007 - 201327
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
POR FESR
Le politiche per le Piccole e Medie Imprese
nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”
Gli Obiettivi Operativi dell’Obiettivo Specifico 2.c. INSEDIAMENTI PRODUTTIVI E
LOGISTICA INDUSTRIALE.
L’Obiettivo Specifico 2.c) si compone di 1 obiettivo operativo.
Obiettivo operativo 2.5. INFRASTRUTTURE INDUSTRIALI ED ECONOMICHE:
Recuperare, valorizzare e/o completare le aree industriali esistenti, dando
priorità agli insediamenti in aree urbane periferiche e al riutilizzo di edifici
dismessi, e realizzare nuovi poli produttivi integrati, a seguito di opportune
verifiche sul reale fabbisogno di nuova infrastrutturazione in campo
industriale.
Programmazione 2007 - 201328
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
POR FESR
Le politiche per le Piccole e Medie Imprese
nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”
Gli Obiettivi Operativi dell’Obiettivo Specifico 2.d. INTERNAZIONALIZZAZIONE E
ATTRAZIONE DI INVESTIMENTI.
L’Obiettivo Specifico 2.d) si compone di 1 obiettivo operativo.
Obiettivo operativo 2.6. APERTURA INTERNAZIONALE:
Sostenere l’internazionalizzazione di imprese, processi e prodotti, privilegiando
i settori più competitivi e le aree strategiche di penetrazione, e favorire
l’attrazione di capitali e flussi di consumo provenienti dall’estero.
29
Programmazione partecipata
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
La GOVERNANCE degli interventi, oltre ai Comuni, verrà perseguita a livello territoriale mediante:
LE PROVINCE
•
La delega all’attuazione delle politiche di lavoro e istruzione, completando il percorso di decentramento, in
coerenza con il disegno di legge in materia
•
La conferma della competenza delle Province in materia di agricoltura
•
La funzione sostitutiva nelle deleghe alle città superiori a 50.000 abitanti, nel caso di gravi inadempienze
•
La partecipazione agli Accordi di Reciprocità mediante cofinanziamento
I PARCHI
•
In continuità con il ciclo precedente, la valorizzazione dei Parchi quali soggetti di sviluppo integrato tra
l’ambiente, il turismo e l’agricoltura, per rafforzare i piccoli comuni e valorizzare le Comunità Montane nel
contesto delle realtà e delle economie rurali, prevedendo l’assegnazione di sovvenzioni globali
GLI ACCORDI DI RECIPROCITA’
•
L’utilizzo degli Accordi di Reciprocità come strumenti di razionalizzazione dei programmi e delle esperienze di
sviluppo locale esistenti sul territorio
Utilizzo prioritario delle rinvenienze del POR 2000/2006 per il consolidamento dei Progetti Integrati a
partire dai loro progetti portanti
L’Accordo di Programma Quadro sarà lo strumento di attuazione delle deleghe
globali
e delle Sovvenzioni
Programmazione 2007 - 201330
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
POR FESR
Le politiche per le Piccole e Medie Imprese
nell’Asse 2 – “Competitività del sistema produttivo regionale”
Dotazione Finanziaria dell’Asse 2.
L’asse 2 ha una dotazione finanziaria complessiva pubblica pari a
1.800.000.000 Euro, e la partecipazione statale e comunitaria è uguale
(900.000.000 di Euro ciascuno).
Conclusioni
31
Sala Consilina, 20 Aprile 2007
Nella programmazione 2000-2006, si è verificato uno sfasamento tra
programmazione della spesa e realizzazione dei progetti. L’ambizione del nuovo
ciclo è di avere già un numero consistente di progetti pronti fin dall’inizio.
Al fine di garantire il rapido avvio della nuova programmazione, la Regione
Campania ha già individuato una serie di strumenti in grado di accelerare la
predisposizione di progetti cantierabili e la rendicontazione della spesa:
Parco progetti: sono pervenuti 1144 Progetti, e circa 800 per il Turismo
Studi di Fattibilità: il cui elenco è stato condiviso con le Parti Sociali
 Fondo di rotazione per la Progettazione esecutiva
Programma “100 Giovani per l’Europa”
Concorso di idee “EU-GENIO – Talenti per l’Europa” per la presentazione di
idee-progetto innovative riguardanti le tipologie di interventi individuati nei
Programmi
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Programmazione 2007