Comunicare in rete
Padiglione 8 - Corsia D2
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Francesca Anzalone
Filippo Caburlotto
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Comunità di Pratica: formazione permanente e apprendimento
collaborativo
dott.ssa F. Anzalone
dott. F. Caburlotto
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Comunità di Pratica
Prolungamento dell’attività formativa all’interno del processo lavorativo
Da un processo formativo ad un processo generativo di valore dato
dall’expertise
Una comunità di “molteplici zone di sviluppo prossimale”(perché
comunità composta da soggetti naturalmente eterogenei, ognuno con
differenti e molteplici ZSP) entro cui i ruoli tra i dialoganti si alternano a
seconda del problema affrontato, della pratica condivisa. B. M. Varisco
2002
da F. Anzalone, F. Caburlotto, e-Learning, comunicare e formarsi online, Milano, Lupetti, 2003.
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Apprendimento collaborativo
Apprendimento = dare significato alla realtà, valorizzare l’esperienza,
rinforzare l’identità professionale all’interno del proprio contesto.
Come per la Comunità virtuale anche per la Comunità di Pratica
possiamo individuare un’evoluzione (cfr. Piramide di Maslow):
-partecipazione periferica legittimata
-serie di livelli
-centro della comunità (membri riconosciuti)
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Apprendimento collaborativo
Apprendimento come costruzione sociale della conoscenza e
condivisione del sapere (expertise)
Nella Comunità di Pratica diventa fondamentale la “pratica”
Come sostiene E. Wenger:
-ciò che è: comunione di intenti condivisi e continuamente rinegoziati
dai membri
-come funziona: coinvolgimento che spinge i membri in un’unica unità
sociale
-ciò che la competenza ha prodotto: il repertorio condiviso di esperienze
che i membri hanno sviluppato nel tempo (vocabolario, codice
deontologico, la quotidianità).
da F. Anzalone, F. Caburlotto, e-Learning, comunicare e formarsi online, Milano, Lupetti, 2003.
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Apprendimento collaborativo come processo creativo
La formazione viene potenziata:
- attraverso la conoscenza sviluppata al centro
- attraverso le interazioni sviluppate nella periferia
(Comunicazione)
Funzionalità = attività complementari tra centro e periferia
Risultato =
-numero diversificato di saperi
-produzione di nuovi significati
Garantito da =
-senso di appartenenza alla comunità
-linguaggio comune
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Comunità di pratica come sistemi autorganizzati
La comunità di pratica si definisce nel suo “fare”:
È la comunità che produce la pratica
Tutto si basa su problemi reali quindi è la Comunità che determina gli
argomenti e richiede soluzioni problem solving
Per questo motivo, possiamo parlare di sistemi autorganizzati,
riconosciuti nella loro unità
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Perché
Le conoscenze delle figure professionali invecchiano più volte nell’ambito
del ciclo lavorativo.
La rete è entrata a far parte dell’ambiente lavorativo (e-mail, intranet,
ecc.) e ne ha influenzato alcuni aspetti (modello di evoluzione)
È necessario, quindi, che la formazione diventi parte integrante dello
scenario lavorativo – intrecciando queste due realtà.
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Pubblicazioni
F. Anzalone, F.Caburlotto, Comunicare in rete: l’usabilità
Milano, Lupetti – Editori di comunicazione, 2002
F. Anzalone, F.Caburlotto, e-Learning. Comunicare e formarsi online
Milano, Lupetti – Editori di comunicazione, 2003
A.A.V.V., Quaderni Webbit03: e-Learning, a cura di F. Caburlotto
Padova, Edizioni Webbit, 2004.
Direttrice scientifica della collana dott.ssa F. Anzalone
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I nostri seminari
Codice
Titolo
Data e ora
3600
Blended Learning: formazione integrata
06-05-04 – h. 14.30
3618
e-Learning e Open Source una soluzione
vincente
06-05-04 – h. 17.30
3612
Valutazione dell’e-learning come forma di
investimento e ritorno economico
07-05-04 – h. 12.30
3615
Comunità di pratica: formazione permanente e
apprendimento collaborativo
07-05-04 – h. 13.30
3573
e-Learning in ambito aziendale: una scelta
vincente
07-05-04 – h. 17.30
3606
Intercultural Usability
08-05-04 – h. 10.30
3576
Usabilità come forma di comunicazione mirata
ed efficace
08-05-04 – h. 11.30
3609
Usabilità nell’e-learning: apprendibilità come
plusvalore
08-05-04 – h. 17.30