Codificazione
Code Civil (1804) e ABGB (1811)
Contrapposizione tra
giusnaturalismo e positivismo
 È diritto unicamente il diritto positivo
 Assoluto primato della legge
Napoleone Bonaparte
Codice Napoleone
struttura
 Titolo preliminare “Della pubblicazione,
degli effetti e dell’applicazione delle leggi
in generale”
 Libro I “Delle persone”
 Libro II “Dei beni e delle differenti
modificazioni della proprietà”
 Libro III “Dei diversi modi in cui si
acquista la proprietà”
Codice Napoleone – art. 4
ruolo del giudice
Il giudice che rifiuterà di giudicare
sotto il pretesto del silenzio,
dell’oscurità o dell’insufficienza
della legge, potrà essere accusato
come colpevole di denegata
giustizia.
Codice Napoleone – art. 5
ruolo del giudice
È fatto divieto ai giudici di
pronunciare in via di disposizione
generale o di regolamento nelle
cause di loro competenza.
Codice Napoleone – art. 6
ordine pubblico e buon costume
Le leggi che interessano l’ordine
pubblico o il buon costume non possono
essere derogate dalle convenzioni
particolari.
Codice Napoleone – art. 544
proprietà
La proprietà è il diritto di godere e di
disporre delle cose nella maniera
più assoluta,
purchè non se ne faccia un uso
vietato dalle leggi e dai
regolamenti.
Codice Napoleone – art. 1134
contratto
Le convenzioni legalmente formate
hanno forza di legge per coloro che le
hanno fatte. Non possono essere
revocate che o per mutuo consenso, o
per le cause autorizzate dalla legge.
Esse devono essere eseguite di buona
fede.
Codice Napoleone – art. 1108
contratto: requisiti di validità
Quattro condizioni sono essenziali per la
validità di una convenzione: il consenso
della parte che si obbliga; la sua
capacità di contrarre; un oggetto certo
che forma la materia della convenzione;
una causa lecita dell’obbligazione.
Codice Napoleone – art. 1138
contratto: efficacia reale
L’obbligazione di consegnare la cosa è
perfetta col solo consenso dei contraenti.
Tale obbligazione costituisce proprietario il
creditore, e fa che la cosa resti a di lui
pericolo dal momento in cui dovrebbe
essere consegnata, quantunque non ne sia
seguita la tradizione, purché il debitore non
sia in mora della consegna; nel qual caso la
cosa rimane a rischio di quest’ultimo.
Codice Napoleone – art. 1583
vendita
[La vendita] è perfetta tra le parti, e la
proprietà si acquista di diritto dal
compratore riguardo al venditore, al
momento che siasi convenuto su la
cosa e sul prezzo, quantunque non sia
seguita ancora la tradizione della cosa
né sia pagato il prezzo.
Codice Napoleone – art. 2279
possesso vale titolo
In fatto di mobili, il possesso produce l’effetto
dello stesso titolo. Ciò nonostante colui che
ha perduto o cui fu derubata una cosa, può
rivendicarla entro i tre anni, da computarsi
dal giorno della perdita o del furto, da quello
presso cui la trova; salvo a costui il regresso
contro quello da cui l’ha ricevuta.
Codice Napoleone
divorzio:
la diversa condizione dell’uomo e della donna
Art. 229 Potrà il marito chiedere il divorzio
per causa d’adulterio della moglie.
Art. 230 Potrà la moglie chiedere il
divorzio per causa d’adulterio del marito,
allorché egli avrà tenuta la sua concubina
nella casa comune.
Codice Napoleone
divorzio: le altre cause
Art. 231 I coniugi potranno domandare reciprocamente
il divorzio per eccessi, sevizie, o ingiurie gravi, l’uno
dell’altro.
Art. 232 La condanna di uno dei coniugi a pena
infamante, sarà per l’altro una causa di divorzio.
Art. 233 Il consenso scambievole e perseverante dei
coniugi, espresso nella maniera prescritta dalla legge,
e sotto le condizioni, e dopo gli esperimenti
determinati da essa, proverà sufficientemente che la
vita comune è loro insopportabile, e che esiste,
relativamente ai medesimi, una causa perentoria di
divorzio.
Codice Napoleone – art. 213
la famiglia
Il marito è in dovere di
proteggere la moglie ,
la moglie di obbedire al marito.
Codice Napoleone – art. 214
la famiglia: obblighi
La moglie è obbligata ad abitar col marito,
e a seguirlo ovunque egli crede opportuno
di stabilire la sua residenza: il marito è
obbligato a riceverla presso di sé, ed a
somministrarle tutto ciò che è necessario
ai bisogni della vita, in proporzione delle
sue sostanze e del suo stato.
Codice Napoleone
l’autorizzazione maritale
Art. 215 La moglie non può stare in giudizio
senza l’autorizzazione del marito,
quand’anche ella esercitasse pubblicamente
la mercatura, o non fosse in comunione, o
fosse separata di bene.
Art. 217 La moglie, ancorché non sia in
comunione o sia separata di beni, non può
donare, alienare, ipotecare, acquistare, a
titolo gratuito o oneroso, senza che il marito
concorra all’atto, o presti il suo consenso.
ABGB
(struttura)
 Titolo preliminare “Delle leggi in generale”
 Parte I “Del diritto delle persone”
 Parte II “Del diritto sulle cose”
- Sezione I “Dei diritti reali”
- Sezione II “Dei diritti delle persone sulle cose
 Parte III “Delle disposizioni comuni ai diritto
delle persone ed ai diritti delle cosa”
ABGB – § 1
(diritto civile)
Il complesso delle leggi che
determinano i diritti ed obblighi
privati degli abitanti dello Stato fra di
loro costituisce il diritto civile.
ABGB – § 16
(diritti innati e divieto di schiavitù)
Ogni uomo ha dei diritti innati che si
conoscono colla sola ragione, egli perciò
è da considerarsi come una persona. La
schiavitù o proprietà sull’uomo, e
l’esercizio della potestà ad essa relativa
non sono tollerati in questi Stati.
ABGB – § 17
(diritti innati naturali)
Tutto ciò che è conforme agli
innati diritti si avrà per
sussistente sino a tanto che non
venga provata una legale
restrizione di questi diritti.
ABGB – § 6
(interpretazione)
Nell’applicare la legge non è
lecito attribuirle altro senso che
quello che si manifesti dal
proprio significato delle parole
secondo la connessione di
esse, o dalla chiara intenzione
del legislatore.
ABGB – § 7
(interpretazione e diritto naturale)
Qualora un caso non si possa decidere
né secondo le parole, né secondo il
senso naturale della legge, si avrà
riguardo ai casi consimili precisamente
dalle leggi decisi ed ai motivi di altre leggi
analoghe. Rimanendo nondimeno
dubbioso il caso, dovrà decidersi
secondo i principi del diritto naturale,
avuto riguardo alle circostanze raccolte
con diligenza e maturamente ponderate.
ABGB – § 8
(interpretazione autentica)
Al solo legislatore spetta d’interpretare la
legge in modo obbligatorio per tutti. Tale
interpretazione si applicherà a tutti i casi
che sono ancora da decidersi, a meno
che il legislatore non vi aggiunga che la
sua interpretazione non debba riferirsi
alla decisione delle cause che hanno per
oggetto azioni intraprese e diritti
domandati avanti l’interpretazione
medesima.
ABGB – § 353
(proprietà)
Dicesi proprietà di alcuno
tutto ciò che gli appartiene,
tutte le sue cose corporali e
incorporali.
ABGB – § 354
(proprietà)
La proprietà considerata come
diritto è la facoltà di disporre a
piacimento e ad esclusione di
ogni altro della sostanza e degli
utili di una cosa.
ABGB – § 357
(proprietà divisa)
Il diritto sulla sostanza della cosa
congiunto in una sola persona col diritto
sugli utili è proprietà piena e indivisa. Se
ad uno compete soltanto un diritto sulla
sostanza della cosa, e ad un altro con un
diritto sulla sostanza il diritto esclusivo
sugli utili di essa, il diritto della proprietà
si ritiene diviso e non pieno sì per l’uno
che per l’altro. Il primo si chiama
proprietario diretto, il secondo
proprietario utile.
ABGB – § 426
(contratto e trasferimento dei mobili)
Le cose mobili non
possono trasferirsi in altri
se non colla tradizione
materiale di mano in
mano.
ABGB – § 431
(contratto e trasferimento degli immobili)
Per trasferire la proprietà
di cose immobili deve l’atto
di acquisto essere inscritto
nei libri pubblici a tal fine
destinati. Questa
inserzione chiamasi
inscrizione o intavolazione.
ABGB – § 39
(religione e diritto civile)
La diversità di religione non ha
alcuna influenza sui diritti privati,
se non per quanto in alcuni
oggetti fosse dalle leggi
particolarmente determinato.
ABGB – § 111
(impossibilità del divorzio per i cattolici)
Il vincolo di matrimonio contratto tra
persone cattoliche non si scioglie se
non colla morte di uno de’ coniugi.
E’ parimenti indissolubile questo
vincolo se una soltanto delle parti
professava la religione cattolica al
tempo del contratto matrimonio.
ABGB – § 115
(il divorzio per gli acattolici)
La legge permette ai cristiani
acattolici, secondo i principi della
loro religione, di chiedere per gravi
motivi lo scioglimento del
matrimonio, e tali motivi sono: se
uno dei coniugi è reo di adulterio o
di un delitto, per cui sia stato
condannato per cinque anni almeno;
[continua]
ABGB – § 115
(il divorzio per gli acattolici)
[continua] se abbia abbandonato
maliziosamente l’altro, e se, essendo
ignoto il luogo della sua dimora, non sia
comparso entro un anno dopo la pubblica
giudiziale citazione; le insidie pericolose
alla vita e alla salute; i gravi ripetuti
maltrattamenti; avversione invincibile, per
cui l’uno o l’altro dei coniugi domandi lo
scioglimento del matrimonio [….].
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