LE AVANGUARDIE STORICHE
Il termine Avanguardie deriva dal linguaggio militare e indica le prime file di soldati che
guidavano la battaglia
SI SVILUPPANO NEI PRIMI ANNI DEL NOVECENTO E DANNO VITA AD ESPERIENZE MOLTO
VARIE NEI DIFFERENTI AMBITI ARTISTICI E CHE HANNO IN COMUNE LA VOLONTA’ DI
APRIRE UNA NUOVA STRADA NELL’ARTE ROMPENDO OGNI LEGAME CON LA
TRADIZIONE E ABBANDONANDO LO STUDIO E IL LINGUAGGIO ACCADEMICO PER
SPERIMENTARE NUOVI MODI DI FARE ARTE.
Le principali avanguardie furono:
ESPRESSIONISMO
DADAISMO
CUBISMO
METAFISICA
FUTURISMO
ASTRATTISMO e
NEOPLASTICISMO
SURREALISMO
ALCUNE DI QUESTE CORRENTI HANNO REDATTO I “MANIFESTI” NEI QUALI
ENUNCIAVANO I PRINCIPI BASILARI E LE FINALITA’ DELLA LORO ARTE
ESPRESSIONISMO
Questo movimento parte dalle basi pittoriche gettate da Van Gogh, Gauguin e Munch
Le caratteristiche generali sono
• LE IMMAGINI VENGONO DEFORMATE
• I COLORI USATI PER RAPPRESENTARE LE EMOZIONI E I MOTI DELL’ANIMO
non e non per ritrarre oggettivamente la realtà
• FORME DEFINITE DA NETTE LINEE DI CONTORNO
• ABBANDONARE LE REGOLE PROSPETTICE E LE RICERCHE DI VOLUMETRIA DELLE FORME
Si sviluppa in diverse correnti nazionali
1905
IN GERMANIA
1905
IN FRANCIA
DIE BRÜCKE
I FAUVES
(il Ponte)
1911
IN GERMANIA
DER BLAUE REITER
Il Cavaliere Azzurro
le Belve
L’ARTE ESPRESSIONISTA VENNE INDICATA COME “ARTE DEGENERATA” DURANTE IL REGIME
NAZISTA
DIE BRÜCKE – IL PONTE
Le caratteristiche e gli intenti del movimento furono
definite nel manifesto che diede nome al
movimento, si tratta di una xilografia che
accompagnava la prima mostra del gruppo nel
1906 a Dresda.
1
2
Il gruppo fu attivo anche a Berlino, tra il 1911 e il
1913 e tra gli artisti del gruppo i principali furono:
Ernst Ludwig Kirchner (1880-1938), Karl SchmidtRottluff (1884-1976) e Emil Nolde (1867-1956) che
Ernst Ludwig Kirchner
I pittori della Brücke,
Kirchner(1) e Schmidt-Rottluff (2)
erano accomunati anche da un forte impegno
politico e sociale.
Il gruppo si sciolse a causa di contrasti tra gli artisti
ERNST LUDWIG
KIRCHNER
(1880-1938)
Fu uno dei fondatori del
gruppo Die Brücke e tra
gli artisti più impegnati
nella denuncia sociale e
politica.
Si
arruolò
volontario per combattere
nella
Prima
Guerra
Mondiale e ne venne
sconvolto.
Nel 1937 le sue opere vennero giudicate
“degenerate” ed esposte alla mostra organizzata
dal regime nazista per denunciare l’arte da
distruggere.
Nel 1938 si tolse la vita, sconvolto dagli eventi
che si stavano susseguendo
Il corpo è definito da pochi tratti essenziali che
evidenziano la tensione e la paura della ragazza.
Il volto spigoloso è caratterizzato da lineamenti
da bambina marcatamente truccati. L’espressione
è inquietante: cupa e malinconica
Il colore, dalle tonalità accese, è steso con pennellate piatte e materiche.
Marcella
1910 , olio su tela
Stoccolma, Nationalmuseum
È evidente il riferimento all’opera “Pubertà” di Edvard Munch
Simile è la tensione drammatica dei dipinti ma
differente è il modo di renderla:
• Munch rappresenta un’ombra nera che incombe
sulla ragazza, ritratta realisticamente e con una
gamma cromatica calda.
• Kirchner usa colori dai toni acidi e una linea
disegnativa molto marcata.
Il dipinto fa parte di una serie di dipinti realizzati
tra il 1911 e il 1914 che ha come soggetto il
mondo della borghesia berlinese.
La scena è priva di prospettiva e le figure
sembrano
schiacciate
in
uno
spazio
compresso che genera una condizione di
inquietudine.
Le figure sono innaturali: hanno corpi e volti
allungati e spigolosi con i lineamenti dei volti
che richiamano le maschere africane, in voga
agli inizi del Novecento nelle esposizioni e
considerate opere d’arte
La linea disegnativa è marcata e tagliente
I colori sono violenti e scelti in base alla loro
carica espressiva.
Sono stesi con pennellate rapide e materiche
che concorrono a definire le forme.
Strada a Berlino
1913, olio su tela, 121x91 cm
New York, Museum of Modern Art
La gente che affolla le strade ma è incapace
di comunicare, diventa la metafora della
solitudine che si sta diffondendo in Germania
e in Europa con la fine della Belle Epoque e
la Prima Guerra Mondiale alle porte
KARL SCHMIDT-ROTTLUF (1884-1976)
Rottura dell’argine, 1910
I colori sono molto accessi e innaturali
La linea di contorno è molto evidente
Al pittore non interessa rappresentare fedelmente
la realtà ma dare immagine alle emozioni e ai
sentimenti
Ritratto di Rosa Schapire, 1911
EMIL NOLDE (1867-1956)
Le figure umane sono molto
deformate
I colori sono intensi e
costruiscono le forme
Bambini che danzano selvaggiamente, 1909
La stesura è libera
e senza disegno
preparatorio
Crocifissione, 1912
Mare d'autunno VII, 1910
FAUVES – LE BELVE
Il nome si deve al critico Luis Vauxcelles che durante l’esposizione al Salon d’Automne del
1905 definì belve i pittori che esponevano: HENRI MATISSE (1869-1954); ANDRE’ DERAIN
((1880-1954) e MAURICE DE VLAMINCK (1876-1958).
I pittori non costituirono un vero e proprio movimento ma condividevano uno stile basato
su:
• USO DEL COLORE PURO (spesso spremuto direttamente dal tubetto)
“… i colori sono cartucce di dinamite …”
(A. Derain)
“… ho un grande amore per il colore puro, luminoso, smagliante e sono sempre sorpreso di vedere dei
bei colori sporcati e offuscati senza necessità …”
(H. Matisse)
• ANTINATURALISMO CHE RIFIUTA LE REGOLE DELLA PROSPETTIVA, DEL VOLUME E
DEL CHIAROSCURO
• RAPIDITA’ DI ESECUZIONE E SINTESI CON LA DEFORMAZINE DELLE FORME
• SOGGETTI CHE APPARTENGONO ALLA VITA QUOTIDIANA (ritratti, paesaggi, interni…)
• L’ARTE COME STRUMENTO PER ESPRIMERE LA GIOIA DI VIVERE
a differenza dell’Espressionismo tedesco non dichiarano nell’arte il loro impegno politico
HENRI MATISSE (1869-1954)
Studiò pittura apprendendo la tecnica degli impressionisti e dei
puntinisti ma fu influenzato soprattutto dai dipinti di Van Gogh e
Gauguin.
Pose tutta la sua attenzione sull’uso espressivo della linea, del
disegno e del colore
Trascorse gli ultimi
anni di vita nel sud
della
Francia,
per
studiare la luce e le
atmosfere
che
considerava uniche.
Venne però colpito
dalla malattia che lo
rese quasi cieco e si
dedicò
tecniche
artistiche
quali
il
collage.
Il
dipinto
rivela l’iniziale
interesse
di
Matisse per la
pittura
di
George Seurat
reinterpretata,
però, in modo
personale.
Il colore è
stesso
a
piccoli tocchi
vicini ma le
forme
sono
evidenziate da
una linea di
contorno
molto marcata
Lusso, calma e voluttà II, 1904
Donna con cappello
1905
olio su tela, 81x65 cm
San Francisco, Collezione Haas
In
entrambe
i
dipinti è ritratta la
moglie di Matisse
Ritratto con riga verde
1905
olio su tela, 40,5x32,5 cm
Copenaghen, Statens Museum for Kunst.
I
colori
sono
innaturali
ma
conferiscono rilievo
e
plasticità
alle
forme.
I passaggi cromatici
sono netti e privi di
chiaroscuro.
Gli
sfondi
sono
piatti e indefiniti
creati con macchie
accostate di colore
steso in modo solo
apparentemente
casuale.
Gli occhi delle due donne sono
definiti da una marcata linea
disegnativa nera, utilizzata per
definire tutti i contorni
Le pennellate sono
ampie e in alcuni
punti il colore è
steso con la spatola.
Il titolo deriva dalla riga giallo-verde
che, partendo dalla compatta ciocca
di capelli blu, separa nel volto la
zona in ombra dalla zona in luce.
La gioia di vivere
1905
In questa tela è
evidente il riferimento
alla pittura di Cezanne
per:
• la
scelta
del
soggetto (le bagnanti)
• la resa dei corpi non
definiti nei dettagli
anatomici
• la linea disegnativa
marcata.
Innovativo e personale
è l’uso del colore a
cui viene assegnato il
compito
di
rappresentare la “gioia
di vivere”
Il soggetto della danza che compare
sullo sfondo verrà ripetuto in molti
lavori di Matisse (tele, collage …)
La danza
1910
Olio su tela, 260x390
SanPietroburgo, Ermitage
Paul Cezanne
Le grandi Bagnanti
1898-1906
Lo studio rosso
1911
I dipinti alle pareti
e le sculture sono
opere realizzate da
Matisse e presenti
nel suo studio
Domina
la
sintesi estrema
delle forme
Caratteristico è il contrasto tra la bidimensionalità creata
dalla stesura cromatica piatta e la rappresentazione
scorciata e in prospettiva dei mobili e degli oggetti. Viene a
crearsi la condizione di un ambiente irreale nel quale gli
oggetti appaiono fluttuanti
La famiglia del pittore 1911
Matisse non fu solo pittore ma anche scultore e ceramista
Nudo disteso, 1908
Figura decorativa, 1908
Piatti, 1910
La tristezza del re
1952
Pittura a guazzo su carta ritagliata e incollata
su tela
292X386 cm
Parigi, Centre Pompidou
Gli ultimi anni di vita di Matisse
furono segnati dalla quasi totale
perdita della vista che gli impediva
di dipingere. Pertanto si dedicò al
collage e al gouches decoupages
(carta
dipinta,
ritagliata
e
incollata).
Tra i i soggetti preferiti
per i collage:
le foglie e la danza
La gerbe
1953
collage
ANDRÉ DERAIN
(1880-1954)
Donna in camicia, 1906
Ritratto di Henri Matisse, 1905
DER BLAUE REITER – IL CAVALIERE AZZURRO
Il movimento venne fondato, a Monaco di Baviera, nel 1911 da Vasilij Kandinskij (18661944), Franz Marc (1880-1916) e August Macke (1887-1914). Nel 1912 si unì anche Paul
Klee (1879-1940). Non avevano un manifesto ma pubblicavano un bollettino omonimo che
si occupava di tutte le arti. A differenza di Der Brucke, non erano impegnati politicamente.
“Il nome Der Blaue Reiter lo trovammo davanti a una tazza di caffè … a tutti e due
piaceva il blu. A Marc i cavalli, a me i cavalieri”
(V. Kandinskij)
I pittori del movimento:
• VOLEVANO RAPPRESENTARE IL MONDO INTERIORE E SPIRITUALE SOGGETTIVO
• USAVANO LA FORZA EMOTIVA DEL COLORE BRILLANTE E ANTINATURALE, DELLA LINEA E
DELLA COMPOSIZIONE
• ELIMINANO GRADUALMENTE LA FIGURA E LA FORMA NATURALE DANDO VITA ALL’ARTE
ASTRATTA
• STUDIANO IL LEGAME TRA PITTURA E MUSICA perché hanno lo stesso fine: comunicare
“Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto. L’anima è il pianoforte dalle molte corde.
L’artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, mette l’anima umana in vibrazione”
(V. Kandinskij)
La prima esposizione si tenne nel gennaio 1912 a Monaco di Baviera.
Il movimento si sciolse nel 1914 con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, durante la
quale morirono Macke e Marc.
VASILIJ KANDINSKIJ (1866-1944)
Nacque in Russia e qui la sua pittura era ispirata dai
racconti e dal folklore locale.
Il cambiamento radicale nel suo linguaggio avvenne nel
1910, quando si trasferì a Monaco ed entrò in contatto
con le Avanguardie.
Al 1910 risale il primo acquerello astratto e da questa
data si dedicò alla ricerca e allo studio del significato
simbolico delle linee, delle forme e dei colori.
Elaborò una grammatica visiva che spiegò in due
saggi:
“Dello spirituale nell’arte” edito nel 1912
“Punto, linea e superficie” edito nel 1926
Durante la Prima Guerra Mondiale fu costretto a
tornare in Russia, dove rimase fino al 1921 e dove
venne in contatto con le Avanguardie locali, interessate
alle forme geometriche pure.
Tali contatti e influenze furono elaborate tra il 1922 e il
1933 quando insegnò al Bauhaus.
Bauhaus, fondato nel 1919 a Weimar (Germania) da Walter Gropius e venne chiuso nel 1933 dal regime
nazista, dopo il trasferimento forzato a Berlino
Lo stile pittorico in quest’opera
rievoca la tecnica del mosaico: le
pennellate
creano
tasselli
accostati, ma nettamente separati,
di colore puro.
Vita variopinta
1907
tempera su tela, 130 x 162,5 cm
Monaco,Städtische Galerie im Lenbachhasus
La figura del pellegrino è
perno della composizione e
separa la sfera sacra da quella
leggendaria
La rievocazione del mondo russo, nel
paesaggio, nelle architetture ma
anche nella sfera religiosa e
leggendaria, è protagonista della tela
e diventa allegoria della vita e della
morte.
Alla sfera religiosa appartengono:
• la figura di
un vecchio con il
bastone,
rappresentazione
del
pellegrino
che
intraprende
un
percorso di fede, verso una mamma
che abbraccia il suo bambino: la
Madonna col Bambino, Alle loro
spalle
si
trova
un
sacerdote
ortodosso e accanto a lui un
mendicante.
Alla sfera leggendaria appartengono:
• la figura di un giovane che suona il
flauto e ai suoi piedi un gatto
bellissimo, realizzato con pochi
tocchi di colore.
• i guerrieri che combattono sullo
sfondo e il cavaliere che sguaina la
spada e fa impennare il cavallo.
• un giovane che insegue una
fanciulla
• la città fortificata arroccata sulla
cima di un monte
L'acquerello
è
costruito su segni
leggeri,
forme
circolari e macchie
di colore collocati
sul
foglio
con
rapidità,
scioltezza
e
assoluta
libertà,
espressiva.
È assente ogni
riferimento
alla
realtà
e
alla
profondità spaziale
Primo acquerello astratto
1910-1911
tecnica mista, 65 x 49 cm
Parigi, Centre Pompidou
Kandinskij unisce
varie
tecniche:
matita, acquerello
e chine
È considerata la
prima
opera
astratta
Il
dipinto
è
espressione delle
emozioni vissute
dal pittore e
quello
che
appare un “caos”
disordinato è in
realtà un attento
studio
della
relazione
tra
forme circolari e
lineari e tra toni
caldi e freddi.
I colori puri, chiari e
vivaci,
sono
antinaturalistici.
Manca
riferimento
prospettiva.
ogni
alla
Le
figure
sono
semplificate ma si
possono riconoscere
• il cielo luminoso
con l’arcobaleno,
• le montagne,
• figure
umane
appena abbozzate
Composizione IV
1911
olio su tela, 170 x 270 cm
Dusseldorf, Kunstsammlung
Centrale è lo studio delle
contrapposizioni:
• volumi pesanti - linee sottili
• tratto preciso - scena indefinita
• linee spigolose - colori delicati
Molti sono i segni neri e le
pennellate che non definiscono
alcuna forma reale poiché in
questa tela Kandinskij avvia la
trasformazione della realtà viene
in astrazione
Macchia rossa II
1921
olio su tela, 181 x 31 cm
Parigi, Centre Pompidou
Accento in rosa
1926
Olio su tela
Parigi, Centre Pompidou
FRANZ MARC (1880-1916)
Nato
in
Germania
compì viaggi a Parigi
dove vide le opere di
Van Gogh e Cezanne,
successivamente quelle
dei Cubisti.
I cavalli furono uno dei
soggetti più amati dal
pittore.
Morì al fronte durante
la
Prima
Guerra
Mondiale
Cavallo blu
Cavallo blu I
1911
olio su tela, 112,5x84,5 cm
Monaco,Städtische Galerie im Lenbachhasus
Cavallo blu II
1911
olio su tela,
Berna, Kunstmuseum
Cavalli rossi e blu
1912,
tempera su carta,
Monaco,Städtische Galerie im Lenbachhasus
Il sogno
1912
olio su tela, 101x136 cm
PAUL KLEE
(1879-1940)
Nacque in Svizzera da una famiglia di musicisti e lui
stesso suonava il violino.
Fu la musica l’elemento che maggiormente influenzò
la sua pittura, insieme alla conoscenza di tutte le
principali correnti artistiche del tempo: Der Blaue
Reiter, Futurismo e Cubismo.
Sviluppò uno stile personale basato sull’uso del
segno con un forte valore espressivo.
“l’arte non riproduce il visibile, ma rende visibile”
(P. Klee)
Il colore e il segno sono gli elementi principali del
suo linguaggio pittorico, ma non considerò mai
l’astrattismo come l’unica forma espressiva. Infatti
nella sua produzione alternò composizioni figurative
e astratte, nelle quali non rinunciò mai a richiamare
animali, oggetti o paesaggi
Furono fondamentali per lui alcuni viaggi nel nord
Africa (Egitto e Tunisia) dopo i quali modificò la
scelta dei colori sempre più caldi e incentrati
maggiormente sulle terre.
Dal 1920 insegnò al Bauhaus
Klee
utilizza
diverse
tecniche:
acquerello,
olio, inchiostro e guazzo
su carta.
Il mare e il cielo che
occupano
quasi
totalmente
la
scena
sono
suddivisi
in
riquadri azzurri sfumati:
ingrigiti per il cielo e
brilla ti per il mare. Tale
tipo di pittura è spesso
utilizzato da Klee.
Dal mare emergono
creature
mostruose,
contro le quali si scagli
un pescatore-guerriero,
armato di lancia in piedi
su di una barca di
piccole dimensioni.
Scena di battaglia
dall'opera comico-fantastica
"Il navigatore"
1923,
Tecnica mista, 34,5X50 cm,
Basilea, Kupferstichkabinett
L’opera è ricca di riferimenti simbolici:
• il mare rappresenta l’inconscio e il sogno
• i mostri marini rappresentano incubi, paure ed
irrazionalità
• la lotta del guerriero rappresenta la guerra
quotidiana interiore di ogni uomo contro le
proprie paure.
“Il pensiero è un medium tra la terra e l'universo”
Manca ogni rispetto
delle proporzioni così
come
delle
regole
prospettiche.
(P. Klee)
Un soggetto molto amato
da Klee era quello delle
maschere
Senecio o Testa d’uomo
1922,
olio su tela, 40x38 cm
Basilea, Kunstmuseum
Maschera di terrore
1932,
New York, Museum of Modern Art
Maschera con bandierina
1925,
Monaco, Bayerische
Staatsgemaldesammlung
Polifonia
1932
olio su tela, 66.5 × 106 cm
Basilea, Museo d’arte
“… il colore ed io siamo una cosa sola.
Sono pittore …”
(P. Klee)
Ad Parnassus
1932
olio su tela, 100x128 cm
Berna, Kunstmuseum
I numerosi viaggi fatti da Klee
nei paesi del nord Africa
divennero fondamentali nelle
scelte cromatiche di molte sue
opere.
La gamma cromatica virò verso
le terre e i toni bruciati.
Il giardino del tempio
1920
New York, Metropolitan Museum of Art
Veduta della terra fertile
1932
L’ASTRATTISMO DI KANDINSKIJ, MARC E KLEE E’ STATO DEFINITO, DAGLI STORICI
DELL’ARTE
ASTRATTISMO LIRICO
PERCHE’ CARATTERIZZATO DA UNA COMPONENTE POETICA LEGATA ALLA SFERA
DELL’INCONSCIO, ALLA RICERCA DI ARMONIA, ALLA MUSICA E LONTANA DA OGNI
RICERCA GEOMETRICA.
IN CONTRAPPOSIZIONE A QUESTO TIPO DI ASTRATTISMO E’ STATO RICONOSCIUTO DAGLI
STORICI DELL’ARTE,
L’ASTRATTISMO GEOMETRICO o NEOPLASTICISMO
CARATTERIZZATO DA:
•
•
•
•
FORME GEOMETRICHE ESSENZIALI
I COLORI PRIMARI
CONTRAPPOSIZIONI DI LINEE
EQUILIBRIO DELLE FORME
IL MOVIMENTO VENNE FONDATO NEL 1917 DA PIET
MONDRIAN (1872-1944) E THEO VAN DOESBURG
(1883-1931), CHE FONDARONO ANCHE LA RIVISTA
“DER STIJL” (Lo Stile) CHE SI INTERESSAVA ANCHE DI
ARCHITETTURA E DESIGN.
PIET MONDRIAN
(1872-1944)
Nacque in Olanda e iniziò a dipingere, prevalentemente
paesaggi, con approccio naturalista e impressionista per poi
sperimentare stili e tecniche differenti.
Dal 1911 avviò la sua pittura verso la semplificazione delle
forme reali e l’astrazione, riconducendo le forme a poche
linee strutturali. In quest’anno, durante un soggiorno a Parigi,
subì l’influenza del cubismo.
Negli anni Venti giunse al totale abbandono della realtà e alla
rappresentazione di forme geometriche e piani collegati tra
loro. Inoltre utilizzò solo colori i tre colori primari uniti al
bianco e al nero.
Nel 1940 si trasferì a New York, dove rimase fino alla morte.
La sua pittura si trovò in antitesi con le teorie artistiche di
Kandinskij: la pittura, e l’arte in generale, non devono
manifestare l’interiorità dell’artista.
Mondrian voleva anche superare l’individualità dell’artista,
l’artista deve lavorare per la collettività e non emergere come
singolo individuo imponendo la propria visione del mondo.
È il principale
NEOPLASTICISMO
rappresentante
della
corrente
del
IL PROCESSO DI SEMPLIFICAZIONE DELLE FORME: L’ALBERO
Fattoria in paesaggio acqueo, 1905-1906
Bosco a Oele ,1908
Albero rosso, 1908
Albero grigio, 1912
Melo in fiore
1912
Composizione ovale – Alberi, 1913
Gli alberi sono rappresentati esclusivamente con linee
nere e la forma astratta ha il sopravvento sulla forma
reale.
Composizione con Alberi, 1912-1913
L’opera è costituita da una
struttura
geometrica
semplice, basata su linee
nere
rette
verticali
e
orizzontali che si intersecano
creando
rettangoli
e
quadrati
prevalentemente
bianchi.
I riquadri e le linee dipinte,
solo con i colori primari
sono studiati secondo un
principio
basilare
di
equilibrio e bilanciamento.
Le composizioni sono una
ricerca
di
ordine
ed
equilibrio prima mentale e
poi pratico.
La linea retta è alla base di
tutte le forme più semplici
Composizione con giallo, blu e rosso
1937-1942
olio su tela, 72x69 cm
Londra, Tate Gallery
I colori primari sono la base
di partenza per tutti gli altri
possibili in natura.
La composizione è costruita
sull’intersezione
di
linee
colorate
verticali
e
orizzontali.
La scelta dei colori è frutto
di ricerche e studi:
• il giallo, colore caldo, è in
primo piano
• il blu, colore freddo, è in
secondo piano con lo scopo
di creare l’illusione ottica di
una profondità che non c’è.
L’illusione
è
accresciuta
dall’intreccio
delle
linee
colorate.
A new York abbandona il
nero
New York city I
1942
olio su tela, 120x144 cm
New York, Collezione Privata
CURIOSITA’:
Mondrian progetta i suoi
dipinti utilizzando il nastro
adesivo, inventato e messo in
commercio pochi anni prima
Broadway Boogie-Woogie
1942-1943
olio su tela, 127x127 cm
New York, Museum of Modern Art
THEO VAN DOESBURG
Composition VII o Le Tre Grazie
pseudonimo di Christian Emil Marie Küpper (1883-1931)
olio su tela, 85x85 cm
St.Louis, Mildred Lane Kemper Art Museum
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