I.A.C. “ B. CROCE”
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
- VITULAZIO -
“ L’ ALCOOL ED I SUOI DANNI ”
Classi I / II / III sez. A
a.s. 2014/15
SOMMARIO
INTRODUZIONE
Il consumo di alcol fra giovani e adolescenti è un fenomeno
preoccupante ed in forte crescita sia a livell0 nazionale che
internazionale. Proprio per il forte impatto sociale, la scuola si è
fatta carico del problema che investe, oggi, anche i giovanissimi
attuando una serie d’interventi didattici finalizzati all’
informazione e alla prevenzione.
Lo scopo del progetto: “L’alcool ed i suoi danni” è quello di far
comprendere ai giovani come l’alcol influisca negativamente nella loro
crescita psichica, limiti la loro capacità di giudizio e alteri le loro
relazioni sociali e familiari. Spesso i giovanissimi iniziano a bere… per
sembrare più grandi …. per essere accettati dal gruppo … per vincere la
timidezza … perché hanno problemi personali o familiari … o…
…perché si sentono soli …
E, così, come per la droga, si inizia un percorso di difficile ritorno …
Come intervenire? Occorre un dialogo intelligente con i genitori e con i
docenti. Conoscere i danni che l’uso di alcol provoca può aiutarci ad
evitare gravi problemi di salute e a seguire stili di vita sani.
CHE COS’E’ L’ALCOOL?
L’etanolo è anche
chiamato,
semplicemente
alcool essendo
alla base di
tutte le bevande
alcoliche; dagli
alcolici viene
chiamato spirito.
L'etanolo o alcool
etilico è un alcool
a corta catena, la
cui formula
molecolare è
C2H5OH.
L’alcol alimentare (alcol
etilico) è una sostanza
derivante dalla
fermentazione
degli
.
zuccheri della frutta o dei
cereali
.
IL METABOLISMO
Quando una persona
assume una bevanda
alcolica, l’alcol viene
subito assorbito, senza
bisogno della digestione,
per il 5% in bocca, per
il 15% nello stomaco e
per il restante 80% nel
primo tratto
dell’intestino, per poi
passare direttamente
nel circolo sanguigno.
Dopo circa un’ora si
raggiunge il livello max di
alcol nel sangue, che
torna al livello iniziale
entro 4 ore. La velocità
di assorbimento
aumenta se lo stomaco è
vuoto, se si assumono
bevande gassate, mentre
è più lento se lo
stomaco è pieno e se i
cibi ingeriti sono ad alto
contenuto di grassi.
Trasportato nel sangue,
l’alcol raggiunge tutti gli
organi del corpo, in tempi
diversi: dopo 10-15
minuti arriva al fegato,
al cervello, al cuore, ai
reni, dopo circa mezz’ora
ai muscoli e al tessuto
adiposo, dove tende a
concentrarsi
(è liposolubile).
L’alcol viene metabolizzato
per il 90-98% a livello del
fegato, il restante 2%
viene eliminato attraverso
l’urina, le feci, il latte
materno, il sudore e l’aria
espirata. L’alcol danneggia
le cellule epatiche
provocando epatopatie
acute o croniche , fino a
provocare la cirrosi
epatica.
ALCOLEMIA
L’alcolemia (detta anche tasso alcolico) è
la concentrazione di alcool presente nel
sangue (grammi di alcool presenti per
ogni litro di sangue).
Dopo aver bevuto bevande alcoliche,
l'alcool
in
esse
contenuto
viene
rapidamente
assorbito
dall'apparato
digerente e poi diffuso nel sangue e nei
liquidi organici. Con il crescere del tasso
alcolico, lo stato psico-fisico si altera
progressivamente: per questo alcune
attività o situazioni diventano pericolose
per sé e per gli altri. L'alcolemia, a parità
di unità alcoliche ingerite, varia da
persona a persona secondo l'età, il sesso,
lo stato di salute, se il consumo di
bevande alcoliche avviene a digiuno o
dopo aver assunto alimenti
Il limite di alcolemia previsto dal
codice della strada per chi guida è
0,5 g/l.
L'etilometro è uno strumento di misurazione utilizzato per determinare il valore
dell'alcool, ovvero dell'etanolo contenuto nel sangue. In Italia sono omologati
apparecchi in grado di misurare tale concentrazione attraverso l'analisi dell'aria
alveolare espirata.
Tasso alcolico 1,5
 Ebbrezza
 Rossore al volto
 Aumento della
frequenza respiratoria
 Aumento della
frequenza cardiaca
 Loquacità, dislalia e
stato confusionale
Le modalità ed i tempi con cui l'alcool
entra nel circolo sanguigno possono
essere
rappresentati
con
questo
schema.
Il grafico mostra
l’evoluzione dell’alcol nel
sangue, in funzione del
tempo trascorso
dall’assunzione: dopo
circa un’ora si raggiunge
il livello max di
alcolemia.
L’ALCOL E’ UNA DROGA
 L’organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S) classifica l’alcol
fra le droghe. L’alcol è una sostanza molto tossica per la cellula
epatica ed è causa di una dipendenza il cui grado è superiore
rispetto alle droghe più conosciute.
 L’ alcol ha un potere psicoattivo, è in grado cioè di modificare il
funzionamento del cervello. La sua assunzione protratta nel
tempo induce assuefazione, inducendo ad aumentare la dose.
Quali sono gli effetti della droga e dell’alcool?
Droga
Alcool
Dipendenza
Dipendenza
Assuefazione
Assuefazione
Azione sedativa
Azione sedativa
Alterazioni psicofisiche
Alterazioni psicofisiche
Crisi di astinenza
Crisi di astinenza
PERCIÒ
Ci sono delle differenze?
Droga
Alcool
Illegale
Legale
Costoso
Economico
L’alcool è una droga “ legalizzata”;
rispetto alle altre droghe, è utilizzata
perché economica,
si può acquistare
liberamente ed è diffusa ovunque.
LA VERITA’
GLI EFFETTI
L’alcol potrà
essere
qualcosa
che ti porta
allo sballo e
potrà farti
sentire
anche
importante.
Ma sai, cosa
succede se
ne abusi?
L’alcol provoca
una depressione di
quella parte del
cervello che
controlla la
capacità di
giudizio e
l’inibizione,
provoca cioè
euforia, loquacità,
disinibizione, fino
all’aggressività.
All’aumentare del livello di alcol assunto, risulta
rallentato il linguaggio ed intorpidita la vista, si
indebolisce la memoria e la volontà.
Infine, l’alcol agisce sul cervelletto, che controlla i muscoli
volontari, alterando la coordinazione dei movimenti. A
questo stadio è molto difficile smettere di bere perché
un’astinenza scatena convulsioni e delirio:
IL DELIRIUM TREMENS.
Il DELIRIUM TREMENS si manifesta con tremori, nausea,
ansia e vomito. L’individuo soffre di allucinazioni e vede
immagini persecutorie che lo atterriscono. Si può arrivare
al collasso cardiocircolatorio, con conseguente morte.
Effetti dell’alcol
Immediati
•Euforia e perdita delle
inibizioni
A medio/ lungo termine
• problemi relazionali, per le alterazioni che
creano nei rapporti interpersonali e soprattutto
nelle famiglie
•Perdita di controllo che è
alla base di numerosi episodi • dipendenza fisica e psichica che possono
di violenza (risse,
generare deterioramento dei legami familiari,
aggressioni, ecc.)
sociali e professionali;
•Scoordinamento motorio
• deterioramento grave della salute fisica
•Disturbi dell’acutezza visiva
• insorgenza di problemi psicologici,
alterazione della memoria, crisi di astinenza,
demenza;
•Più lunghi tempi di reazione
• per le donne rischio di alterazione del ciclo
mestruale, riduzione della fertilità e, in caso di
gravidanza, rischi per il feto.
I DANNI SULL’ORGANISMO
I DANNI A CARICO DEL SISTEMA
NERVOSO CENTRALE SI MANIFESTANO
CON EMORRAGIE, EDEMI, ATROFIA DEL
NERVO OTTICO, CON INSORGENZA DI
ALLUCINAZIONI E DEL DELIRIUM
TREMENS.
I DANNI A CARICO DELL’APPARATO
GASTRO-ENTERICO SI EVIDENZIANO
NEL CAVO ORALE CON LA GLOSSITE E
CON L’INSTAURARSI DI MALATTIE
DENTARIE.
A LIVELLO DELL’ESOGAGO PUO’
INSORGERE IL CANCRO.
A LIVELLO DELLO STOMACO, L’ULCERA.
A LIVELLO DELL’APPARATO
CARDIOCIRCOLATORIO, LE
ARTERIE SI INDURISCONO
OSTACOLANDO IL FLUSSO
DEL SANGUE, IL CUORE SI
AFFATICA ED AUMENTANO I
BATTITI CARDIACI.
LA CONSEGUENZA PIU’ PERICOLOSA E FREQUENTE DELL’ABITUDINE A BERE SI
MANIFESTA A LIVELLO DEL FEGATO CON
L’ INSORGENZA DELLA CIRROSI EPATICA, CHE PROVOCA 34-35 MORTI PER OGNI
100.000 ABITANTI. NELLA CIRROSI EPATICA LE CELLULE NORMALI DEL FEGATO
VENGONO LENTAMENTE SOSTITUITE DA TESSUTO CICATRIZIALE, COSI’ CHE IL
FEGATO PERDE LA SUA CAPACITA’ DI FUNZIONARE E SUBENTRA LA MORTE.
L’ALCOLISTA CRONICO E’ SPESSO COLPITO DA UNA GRAVE PATOLOGIA, A CARICO
DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE, DENOMINATA PSICOSI
D’ ALCOOL, CARATTERIZZATA DALL’INSORGENZA DI ALLUCINAZIONI E VUOTI DI
MEMORIA.
La famiglia
Risorsa
Centrale
L’ ”iniziazione” al bere avviene spesso in ambito familiare, con un
consumo di alcol che potremmo definire “alimentare” (un po’ di vino
durante i pasti è una componente della dieta mediterranea).
Dopo questa iniziale esperienza il consumo di vino, e soprattutto di birra
diventa abituale e i genitori accettano tale abitudine a condizione che
rimanga contenuta e sotto il loro “controllo”.
Il consumo di alcolici da parte di un giovane all’interno della propria
famiglia non si configura quindi mai, sin dall’inizio, come un
comportamento inadeguato.
Col passare del tempo però il “controllo” dei familiari viene esercitato
sempre meno, gli adolescenti tendono a sfuggire alle regole imposte dai
genitori nella ricerca di un’identità propria che si delinea all’interno del
gruppo di pari. E’ qui che si sperimentano le bevande “alternative” (ad
esempio la birra e gli alcolici in luogo del vino) e i comportamenti
trasgressivi come l’abuso.
LE TIPOLOGIE DI CONSUMO TRA I GIOVANI
i Recentemente si è visto un significativo mutamento nella
rappresentazione sociale del bere, con un passaggio dal vino alla birra e
ai superalcolici e con l’individuazione di nuovi luoghi del bere spesso
assunti da modelli esteri (aumentano i pub e le birrerie a discapito delle
trattorie e dei ristoranti). Oggi, potremmo parlare di due modelli del
bere: un modello tradizionale legato al vino e alla cultura dello stare
insieme e un modello moderno legato al consumo per lo più di birra e
superalcolici e alla necessità di affrontare difficoltà personali
(timidezza, paura, imbarazzo, ecc). Nei giovani si è diffusa l’abitudine a
incontrarsi in “open bar” , o in locali che promuovono le “happy hours”,
l’ora dell’aperitivo alcolico o degli ”alcopops”, le nuove bibite alcoliche
aromatizzate alla frutta.
L’utilizzo di alcolici espone i giovani a una certa probabilità di
sviluppare, col tempo, un problema di abuso o dipendenza. E’ proprio
per questa ragione che, nonostante i giovani siano al giorno d’oggi più
consapevoli e informati delle possibili conseguenze negative
dell’assunzione di alcol, essi rappresentano una popolazione
ad altissimo rischio - alcol - dipendenza.
CONSUMATORI DI ALCOL, ETA’
11-18 ANNI, IN ITALIA.
In
questo
grafico,
sono
riportate, a livello regionale,
per i giovani di età 11- 18 anni,
le prevalenze di consumatori di
alcol. I dati più allarmanti si
registrano in Emilia -Romagna
(44,2%), nelle regioni dell’Italia
nord-orientale, cioè Veneto
(43,7%), Trentino Alto Adige
(40,6%), Friuli Venezia Giulia
(40,1%). Il consumo di bevande
alcoliche lontano dai pasti è,
ormai,
una
tipologia
di
comportamento
seguita dai
ragazzi in età compresa fra 1118 anni.
IL « BINGE DRINKING »
Cresce sempre di più nel nostro Paese l’abuso
d’alcolici e superalcolici, il bere fino ad
ubriacarsi, fenomeno nato nel nord Europa,
che riguarda sempre di più i giovani ed in
maniera particolare le ragazze sotto i 16 anni,
ormai più numerose dei loro coetanei maschi,
nel praticare il Binge drinking, (binge,
letteralmente
significa
frenesia,
esagerazione)
che consiste nel bere
velocemente sei o più bicchieri di bevande
alcoliche, di seguito, senza mangiare nulla. E’
il bere fino allo stordirsi. I giovani bevono con
l’intento di ubriacarsi ed il fenomeno si
verifica in contesti di socialità, non in
solitudine. Il Binge Drinking, è il segno di un
disagio giovanile molto profondo che conduce
i giovani ad intraprendere il tunnel
dell’alcolismo e allo sviluppo di tutte le
patologie da consumo di alcool.
L’ultima follia si chiama Vodka Eyeballing,
il nuovo sballo alcolico dei teenager, diffuso
nei paesi anglosassoni e lanciato dal web.
Consiste nello spruzzare o nel versare la
vodka negli occhi, ma anche il rum o l’
assenzio. I ragazzi "bevono" vodka con gli
occhi perché credono che sia il metodo più
veloce per ubriacarsi, ritenendo che
attraverso il bulbo oculare l'alcol arrivi
direttamente
nel
sangue.
I
medici
condannano senza appello questa pratica,
perché provoca danni alla vista, bruciore e
lesioni alla cornea. Il balconing è un altro
fenomeno giovanile, nato ad Ibiza e Maiorca,
nelle Baleari: i giovani, dopo una notte a
base di alcol e droga, si lanciano dai balconi
dei loro alberghi per cercare di tuffarsi nella
piscina o di saltare sulla terrazza di un’altra
stanza. Spesso il salto finisce con i giovani
che si schiantano al suolo e muoiono.
IL « Botellòn »
Con il termine spagnolo
botellón si definisce un
fenomeno diffuso alla fine
del novecento, in Spagna, in
cui sono prevalentemente
coinvolti giovani che si
ritrovano in gruppi numerosi
per consumare all'aperto
bevande
alcooliche
o
analcoliche, bibite, tabacco
(talvolta consumato con
sostanze aggiuntive quali
hashish e/o marijuana).
L'obiettivo è quello di bere in compagnia, suonare, ballare e chiacchierare in
alcuni spazi della città senza la necessità di spendere molto denaro in locali,
pub o discoteche. Il termine deriva dalla parola spagnola botella ("bottiglia").
L'attività si pratica in luoghi
pubblici quali strade, piazze o
parchi delle città della Spagna. In
alcune di esse, arrivano a riunirsi
migliaia di persone ogni fine
settimana. I partecipanti portano
bevande alcooliche oltre ai bicchieri,
alle bibite e al ghiaccio per
preparare i loro drink artigianali.
Anche in Italia il botellòn risulta
ormai diffuso da alcuni anni,
portato, probabilmente, da studenti
Erasmus, provenienti dalla Spagna.
Torino
e Milano, ultimamente,
hanno ospitato diversi raduni di
giovani.
Il botellòn sta assumendo le dimensioni di un fenomeno sociale grazie ai social
network, Facebook e Twitter sono i media preferiti per richiamare, in poco
tempo, migliaia di persone, nel luogo convenuto, in genere , un parco o una
piazza.
L’informazione è la
premessa per
l’ educazione….
Gli alunni delle classi
I / II / III sez. A
Coordinamento didattico e multimediale :
prof.ssa Rosanna Abussi
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