alta quota
CD didattico
“MEDICINA
di
MONTAGNA”
a cura della Commissione Centrale Medica
Testi e grafica
Dr. C. Alessandro Aversa
Dr. Adriano Rinaldi
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
MEDICINA DI MONTAGNA
• “montagna” è una cima di 1000 m come un ”8000”
• frequentano la montagna:
– bambini, giovani, anziani
– alpinisti improvvisati
– alpinisti esperti ed allenati
– soggetti in buona salute
– soggetti con malattie acute e/o croniche
La “medicina di montagna” risponde
alle esigenze igienico - sanitarie di ognuno di essi
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
ALTA QUOTA
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
quota e parametri atmosferici
 temperatura
 umidità
 pressione atmosferica (PA)
 pressione parziale di O2 (pO2)
 ventosità
 irraggiamento solare
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
ambiente montano
irraggiamento solare
ridotta disponibilità di ossigeno
freddo
vento
alta quota
aria secca
 6°/1000 m
wind - chill factor
radiazione cosmica
ambiente ostile
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
ambiente montano
> 8000 m. zona della morte
alta quota
quota estrema
oltre 5800 m
~ 6000 m. progressivo deterioramento fisico
altissima quota
3500 - 5800 m
~ 5400 m. ultimi insediamenti umani permanenti
alta quota
2500 - 3500 m
bassa quota
media quota
1500 - 2500 m
mare - 1500 m
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
… non solo Ande e Himalaya …
sull’arco alpino
esistono circa 100 rifugi oltre 3000 m
dove alpinisti passano almeno una notte
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
atmosfera terrestre
alta quota
spessore medio 20 km
18 km ai poli
22 km
all’equatore
per effetto della rotazione terrestre
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
aria atmosferica
composizione
costante fino a quota 20 km
Azoto (N2)
80%
Commissione Centrale Medica
Ossigeno (O2)
20%
Club Alpino Italiano
alta quota
aria atmosferica
temperatura
salendo di quota la temperatura 
circa 6° ogni 1000 m
(in condizioni ideali)
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
aria atmosferica
umidità
salendo di quota l’umidità 
• disidratazione
• secchezza delle vie respiratorie
•  viscosità del sangue
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
cos’è la
pressione
atmosferica?
(PA)
aria
atmosferica
unità di misura: mmHg
nient’altro che il ...
peso della colonna d'aria che ci sovrasta
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
salendo di quota
la pressione atmosferica (PA)
diminuisce ()
0 m . . . . . . . . . 760 mmHg
5.400 m . . . . . 390 mmHg
11.000 m . . . . . 190 mmHg
Commissione Centrale Medica
(1)
(1/2)
(1/4)
Club Alpino Italiano
alta quota
pressione atmosferica (PA)
somma
delle pressioni parziali
dei singoli gas
che compongono l'atmosfera
(cioè la somma dei pesi dei singoli gas che compongono l’aria)
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
PA a livello del mare: 760 mm/Hg
N2
80%
600 mm/Hg
Commissione Centrale Medica
O2
20%
160 mm/Hg
Club Alpino Italiano
alta quota
PA a quota 4600 m : 425 mm/Hg
N2
80%
340 mm/Hg
Commissione Centrale Medica
O2
20%
85 mm/Hg
Club Alpino Italiano
alta quota
PA a quota 8848 m : 253 mm/Hg
N2
80%
230 mm/Hg
Commissione Centrale Medica
O2
20%
50 mm/Hg
Club Alpino Italiano
alta quota
concetto fondamentale
la quantità di O2 che si diffonde
dall'aria al sangue
è direttamente proporzionale
alla differenza
di pressione parziale di O2 (pO2)
fra aria e sangue
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
“Cascata dell’O2”
quota
pO2
nell'aria (mm/Hg)
p02
nei tessuti (mm/Hg)
0m
4600 m
8848 m
_ 160
~
_ 80
~
_ 50
~
_ 40
~
_ 33
~
_ 28
~
è evidente la caduta del
differenziale di pressione fra aria e tessuti
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
in quota  la pO
polmone
 ventilazione
alta quota
2
dell’aria inspirata
sangue
 globuli rossi
 emoglobina
cuore
 frequenza
perchè?
per aumentare al massimo
la quantità di O2 che arriva
alle cellule per la loro respirazione
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
in quota  la pO2 dell’aria inspirata e nel sangue
alta quota
IPOSSIA
acuta
Commissione Centrale Medica
cronica
Club Alpino Italiano
alta quota
“ADATTAMENTO”
• immediato, 0 - 72 ore
• oltre 2500 m
“ACCLIMATAZIONE”
• ritardata, 7 - 15 giorni
• solo se si permane alla stessa quota
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
durante
adattamento
• tachicardia
• tachipnea
• facile affaticamento
• lieve cefalea
• lieve calo dell'appetito
• lieve insonnia
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
durante
acclimatazione
• la gran parte dei parametri, alterati durante
l’adattamento, si normalizza
•  globuli rossi
•  massa muscolare
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
adattamento
acclimatazione
ogni ulteriore incremento di quota,
se si permane alla nuova quota,
richiede nuovi processi di adattamento
e successiva acclimatazione, altrimenti . . .
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
sindrome d'alta quota
AMS
Acute Mountain Sickness
Mal di Montagna Acuto
HACE
High Altitude Cerebral Edema
Edema Cerebrale d’Alta Quota
(trasudazione di liquido nel cervello)
HAPE
High Altitude Pulmonary Edema
Edema Polmonare d’Alta Quota
(trasudazione di liquido nei polmoni)
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
incidenza dell‘AMS
alle quote medio - alte
• 2500 m
• 3050 m (P.ta Indren)
• 3650 m (Plateau Rosa)
• 4500 m (Capanna Margherita)
Commissione Centrale Medica
9%
13%
34%
54%
Club Alpino Italiano
alta quota
AMS
cause
• rapidità di salita
• quota raggiunta
• suscettibilità individuale
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
AMS lieve - moderato
alta quota
diagnosi
• cefalea + uno dei seguenti
•
•
•
•
insonnia
vertigini
inappetenza, nausea
affaticabilità e/o debolezza
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
... ma anche
• malessere generale
• febbre
• scarse urine
• edemi palpebrali
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
sintomatologia riferita
100%
80%
cefalea
96%
insonnia
astenia
nausea
70%
vertigini
60%
dispnea
vomito
40%
20%
38% 35%
incoordinazione
27% 25%
14% 11%
0%
Himalaya, 4300 m, 280 escursionisti: 53% AMS
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
AMS lieve - moderato
alta quota
• riposo
terapia
• non fumo
• non alcol
• non sonniferi
• pasti leggeri
• non salire di quota
• aspirina, antinevralgico
• controllo dell’evoluzione
• terapia farmacologica
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
AMS moderato - grave
alta quota
diagnosi
• cefalea + due o più di due dei seguenti
•
•
•
•
insonnia
vertigini
inappetenza, nausea
affaticabilità e/o debolezza
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
AMS moderato - grave
• ossigeno
• sacco iperbarico
terapia
ma soprattutto …
SCENDERE!
minimo 1000 m
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
HACE
alta quota
diagnosi
tutti i sintomi dell'AMS +
• vomito
• apatia e sonnolenza
• disorientamento
• stato confusionale fino al coma
potenzialmente fatale
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
HAPE
alta quota
diagnosi
tutti i sintomi dell'AMS +
• forte dispnea a riposo
• tosse stizzosa
• rantoli alle basi polmonari
• escreato schiumoso e rosato
potenzialmente fatale
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
HACE - HAPE
alta quota
terapia
• discesa immediata imperativa
• sacco iperbarico
• ossigeno
• terapia farmacologica solo se si è in
possesso di competenze specifiche
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
sacco iperbarico
alta quota
peso 7 kg
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
• pressione interna: 220 mbar = discesa 2500 m
• flusso di riciclaggio aria interna 50 l/min (CO2 max 1%)
vantaggi
•
•
•
•
inesauribile fonte O2
più leggero delle bombole
più trasportabile
effetto rapido (1 ora)
svantaggi
• comunicazione difficile col pz
• mantenimento faticoso
• trasporto difficile
dopo 12 h tutto come prima !
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
uso del sacco iperbarico
Commissione Centrale Medica
alta quota
Club Alpino Italiano
AMS
•
•
•
•
•
•
•
•
•
alta quota
profilassi
oltre 3000 m salite lente e graduali
max 400 m/giorno, evitare eccessivo affaticamento
avvicinamento a piedi, quanto più possibile
9 notti a 2500 - 3000 m nei 30 giorni precedenti
abbigliamento efficiente, non sonniferi, non fumo
bere molto (minimo 4 litri/giorno oltre 4000 m)
pasti leggeri e frequenti (non bere alcolici)
l'allenamento non previene l'AMS
profilassi farmacologica solo se in possesso di
specifiche competenze
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
controindicazioni
relative
alla salita in alta quota
alta quota
• diabete mellito, obesità marcata, insufficienza epatica
• anemie moderate
• 1° e 3° trimestre di gravidanza, lattanti (< di 18 mesi)
• assunzione di estroprogestinici (pillola)
• asma, broncopneumopatie moderate
• cardiopatia lieve e compensata, ipertensione lieve
• retinopatie croniche
• precedenti di HAPE e/o HACE
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
controindicazioni
assolute
alla salita in alta quota
• anemie marcate, gravi turbe della coagulazione
• insufficienza renale scompensata
• precedenti di ischemie cerebrali
• precedenti di psicosi, epilessia
• ipertensione art. grave, cardiopatie non controllate
• insufficienza respiratoria cronica grave
• arteriopatia obliterante grave degli arti inferiori
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
3
principi
generali
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
1°
alta quota
la sensibilità
agli effetti dell’alta quota
non dipende
dall’allenamento, dal coraggio
o dalla determinazione
enorme variabilità individuale
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
alta quota
2°
semplici precauzioni
possono evitare
seri problemi
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
3°
alta quota
in alta quota
qualsiasi patologia
è da considerare
causata o aggravata
dall’altitudine
la discesa è sempre benefica
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
patologie
respiratorie
e
alta quota
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
schematicamente
Ipossia
Iperventilazione
Vasocostrizione polmonare
Ridotta densità dell’aria
Facilita i flussi espiratori
Ridotta umidità
Modifica le caratteristiche
reologiche dell’escreato
Riduzione di aeroallergeni
e aeroinquinanti
Ruolo positivo per i soggetti
asmatici
Vento, freddo, esercizio
fisico
Possibile broncospasmo in
soggetti asmatici
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
ASMA
1. Recarsi in quota senza accompagnamento di un medico solo se
• l’asma è di grado lieve-moderato
• i sintomi sono ben controllati
• la funzionalità respiratoria di base è buona e stabile
2. Proteggersi la bocca con foulard in caso di clima ventoso e
freddo
3. Non sottoporsi a eccessivi dislivelli con mezzi di risalita al di
sopra dei 2500 - 2800 m
4. Premedicarsi con beta-2 stimolanti “short acting” (cromoni) se
• pernottamento in rifugi sotto i 2500 m (se c’è allergia agli
acari)
• durante escursioni nei periodi di impollinazione (se c’è
allergia a pollini)
• prima di intensi sforzi fisici
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
BRONCHITE CRONICA SEMPLICE
• fino a 2500 m il clima è benefico per la  dell’umidità
e degli aeroinquinanti
• a quote superiori  la possibilità di episodi infiammatori
delle vie aeree
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
BRONCOPNEUMOPATIE
CRONICHE OSTRUTTIVE
• il soggiorno a medie quote risulta vantaggioso per i
broncopatici di lieve entità (riduzione dell’umidità,
riduzione degli aeroinquinanti, minore densità dell’aria)
• non devono recarsi in quota se ipossiemici o se in fase di
riacutizzazione
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
cardiopatico
e
alta quota
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
superare le credenze popolari
non restrizioni “a priori”
• iperteso: in montagna solo a condizione che i valori
pressori siano frequentemente verificati, che i dosaggi
dei farmaci assunti siano adeguati, che si rispettino le
norme igienico - dietetiche
• coronaropatico stabilizzato asintomatico con test da
sforzo negativo: consentita salita fino a 2000 m e con
esercizio fisico ridotto
• vizi valvolari lievi compensati: consentito, anche sotto
sforzo
• cardiopatie più severe: approccio individuale
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
precauzioni per i cardiopatici
•
•
•
•
sforzi importanti non prima di 2 ore dopo i pasti
iniziare con sforzo lieve
aumento progressivo senza brusche interruzioni
evitare condizioni climatiche sfavorevoli tipo molto
freddo, molto caldo, vento, umido
• evitare emozioni intense
• attenzione ai disturbi durante o subito dopo sforzo
tipo dolori toracici, dispnea, affaticamento eccessivo
• attività fisica solo in buone condizioni fisiche generali
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
il sonno in alta quota
•
•
•
•
•
sonno meno profondo
disturbato fino all'insonnia durante l'adattamento
l'acclimatazione migliora la qualità del sonno
improvvisi risvegli con sensazione di soffocamento
respiro periodico: cicli ripetuti di apnea e respiro
superficiale (anche diurni)
• fluttuazioni della pressione arteriosa
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
contraccezione e alta quota
• estroprogestinici: maggiore rischio di tromboflebiti
• IUD: possibile inefficacia a seguito dell’assunzione di
antiflogistici e/o aspirina
• temperatura basale (Ogino - Knaus): irregolarità termica
dovuta a freddo, sforzi, emozioni
meglio non rischiare !
Commissione Centrale Medica
Club Alpino Italiano
Scarica

clicca - AE-CMI