IL NEOCLASSICISMO
IL NEOCLASSICISMO SI SVILUPPA TRA LA SECONDA META’ DEL SETTECENTO E I PRIMI DECENNI
DELL’OTTOCENTO, IN UN EPOCA DI GRANDI CAMBIAMENTI STORICI E POLITICI: LA RIVOLUZIONE
FRANCESE E L’EPOCA NAPOLEONICA, DIVENTANDO ESPRESSIONE DEL PENSIERO ILLUMINISTA.
IN TUTTA EUROPA SI DIFFONDONO GLI IDEALI DI UGUAGLIANZA
GLI INTELLETTUALI E GLI ARTISTI SI SENTONO COINVOLTI IN PRIMA PERSONA NELLA VITA POLITICA E
SOCIALE: DIVENTANO TESTIMONI DEL LORO TEMPO RAPPRESENTANDO IL POPOLO IN LOTTA PER LA
LIBERTA’.
IN EUROPA SI DIFFONDE TRA GLI STUDENTI DELLE ACCADEMIE DI BELLE ARTI E TRA I NOBILI, IL
GUSTO PER VIAGGI DI STUDIO
IN ITALIA ALLA SCOPERTA DELLE MERAVIGLIE ARTISTICHE E
PAESAGGISTICHE.
IL SUO TEORICO FU JOHANN JOACHIM WINCKELMANN
CHE NEL 1764 SCRISSE UN TESTO INTITOLATO STORIA
DELL’ARTE DELL’ANTICHITA’.
CON QUESTO VOLUME LA STORIA DELL’ARTE DIVENTA
UNA DISCIPLINA AUTONOMA, CHE STUDIA LE OPERE
D’ARTE NEGLI ASPETTI STILISTICI E TECNICI.
“Per noi l’unica via per diventare grandi e, se possibile,
inimitabili, è l’imitazione degli antichi… La nobile semplicità
e la quieta grandezza delle statue greche…”
(J.J. Winckelmann)
Arte e Immagine: Neoclassicismo
Scuola Paritaria S. Luigi
Prof.ssa Dora Meroni
COME DICE IL NOME STESSO NEOCLASSICISMO SIGNIFICA NUOVO CLASSICISMO
GLI ARTISTI VOGLIONO RECUPERARE IL MODELLO DELL’ARTE ANTICA, ESEMPIO DI
ORDINE E ARMONIA.
FONDAMENTALE FU LA SCOPERTA DEI RESTI DI POMPEI ED ERCOLANO, CHE DIEDE VITA
ALLA NUOVA DISCIPLINA DELL’ARCHEOLOGIA, CHE STIMOLO’ MOLTI ARTISTI ALLO
STUDIO DELL’ARTE ANTICA.
SI SVILUPPA IN TUTTI I SETTORI DELL’ARTE:
PITTURA
JACQUES LOUIS
DAVID
SCULTURA
ARCHITETTURA
ANTONIO
CANOVA
GIUSEPPE
PIERMARINI
Milano, Teatro alla Scala
Arte e Immagine: Neoclassicismo
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Prof.ssa Dora Meroni
GLI ARTISTI NEOCLASSICI SVILUPPANO NELLE OPERE ALCUNI GRANDI TEMI:
• LA STORIA ANTICA - GLI EROI ANTICHI
• LA MITOLOGIA
• IL RITRATTO
HANNO COME FINE PRINCIPALE LA RICERCA DELLA BELLEZZA IDEALE BASATA SU
REGOLE PROPORZIONALI RIGOROSE.
“Per dipingere l’energia di un popolo che rompendo i suoi ferri ha votato la libertà del
genere umano0o ci vogliono colori fieri, uno stile energico, un pennello ardito, un genio
vulcanico … quella grandiosità che nelle imponenti produzioni delle scuole romana,
lombarda, veneziana colpisce l’occhio, risveglia l’entusiasmo dell’artista e capta l’attenzione
dello spettatore sensibile.”
(J.L. David)
“Le arti devono aiutarci a far avanzare il progresso dello spirito umano, a propagare e a
trasmettere alla posterità gli impressionanti esempi degli sforzi di un grande popolo che,
guidato dalla ragione e dalla filosofia, sta portando avanti sulla terra il regno della libertà,
dell’uguaglianza e della legge.”
(J.L. David)
IN ARCHITETTURA VENGONO RECUPERATE LE FORME E LE PROPORZIONIE DEGLI EDIFICI
ANTICHI. IL MODELLO PREFERITO E’ SOPRATTUTTO QUELLO DEL TEMPIO GRECO
Arte e Immagine: Neoclassicismo
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JACQUES LOUIS DAVID
(1748 – 1825)
È il pittore neoclassico più celebre.
La sua formazione pittorica avvenne in parte in
Italia dove soggiornò per circa cinque anni
studiando la pittura rinascimentale italiana, in
particolare Raffaello, lo stile pittorico e la luce di
Caravaggio e i resti archeologici di Roma, Pompei
ed Ercolano.
Autoritratto
1794
olio su tela, 81x64 cm
Parigi, Musée du Louvre
Arte e Immagine: Neoclassicismo
Apparteneva alla piccola borghesia parigina vicina
al popolo durante la Rivoluzione, che David visse
dichiarandosi solidale con i rivoltosi diventando il
pittore dei nuovi ideali di uguaglianza e libertà.
Dopo la condanna a morte di Robespierre, anche
David fu arrestato e trascorse quasi un anno in
prigione, durante questo periodo realizzò il suo
autoritratto (a lato).
Dopo l’ascesa al potere di Napoleone Bonaparte
ne divenne il pittore di corte, diventando artefice
dell’esaltazione della figura di Napoleone:
dell’uomo e soprattutto del capo militare e
politico.
David realizzò
dimensioni.
sempre
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tele
di
grandissime
Prof.ssa Dora Meroni
Il giuramento degli Orazi
1783 - 1784
olio su tela, 330x425 cm
Parigi, Musée du Louvre
La grande tela venne
esposta al Salon del
1785 e riscosse un
enorme successo.
La struttura della scena
segue
un
rigido
schema di inquadratura
teatrale: le scure arcate
di
fondo
(l’interno
dell’abitazione antica)
incorniciano,
e
distinguono i differenti
gruppi di persone in
primo piano.
LA TELA HA UN FINE MORALE ED EDUCATIVO: IL
SOGGETTO CHE EVOCA UN EVENTO DELLA STORIA
ROMANA INCARNA I NUOVI IDEALI DELLA
RIVOLUZIONE FRANCESE: L’EROISMO DEI SINGOLI E
LA LOTTA PER LA LIBERTA’ ED E’ MONITO PER TUTTI
GLI UOMINI
Arte e Immagine: Neoclassicismo
La
tensione
drammatica
è
incrementata dall’uso del colore,
dal chiaroscuro che modella i corpi
e dai contrasti cromatici tra il
fondo scuro e le vesti di un rosso
brillante
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David pone l’attenzione
sul
contrasto
di
sentimenti
che
distinguono uomini e
donne: gli uomini sono
risoluti, eroici, e fermi;
le
donne
dolenti,
abbandonante
al
sentimento di dolore.
Prof.ssa Dora Meroni
I littori portano a Bruto
le salme dei figli
1789
olio su tela, 325x423 cm
Parigi, Musée du Louvre
Anche questa tela
rappresenta
un
episodio della storia
romana.
La
tela
venne
commissionata da re
Luigi XVI e finita
pochi giorni prima
della
presa
della
Bastiglia
(14
luglio
1789).
Venne
esposto
al
Salon del 1789 ed
ottenne un enorme
successo poiché il
soggetto
venne
caricato di significati
simbolici e politici.
Tornano tutti gli elementi presenti nella tela del Giuramento degli Orazi:
• le architetture che, come quinte teatrali, inquadrano le figure in primo piano;
• la tensione drammatica e la contrapposizione tra forza eroica degli uomini, in questo caso Bruto seduto e
fiero che guarda lo spettatore, e l’enfasi delle donne abbandonate al sentimento di dolore.
• l’uso del colore e della luce che esaltano la tensione drammatica, la luce colpisce il corpo esanime del figlio
di Bruto,, introdotto dalla sinistra del quadro.
Arte e Immagine: Neoclassicismo
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PRIMA FU PITTORE DELLA RIVOLUZIONE
Il dipinto ritrae un avvenimento che sconvolse la
Francia: il 13 luglio 1793 il rivoluzionario Jean Paul
Marat venne assassinato nella sua casa di Parigi,
mentre si trovava nella vasca da bagno ed era
intento a scrivere.
Marat è rappresentato esanime con il braccio
destro che cade abbandonato ma tiene stretta la
penna d’oca, suo strumento di lotta (essendo un
giornalista). La ferita sul petto è ben evidente.
• IL REALISMO DELLA
RAPPRESENTAZIONE
• LO SFONDO NERO
CHE OCCUPA GRAN
PARTE DELLA TELA,
• L’USO
RADENTE
DELLA LUCE
• IL
CARATTERE
SCENOGRAFICO
Rievocano
la
sua
formazione italiana e
in particolare lo studio
di Caravaggio.
Marat assassinato
1793, olio su tela, 175x136 cm, Bruxelles,
Musées Royal des Beaux Arts
Arte e Immagine: Neoclassicismo
Caravaggio - La deposizione nel sepolcro
1602 – 1604. olio su tela, 300x200 cm
Stato del Vaticano, Musei Vaticani
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Prof.ssa Dora Meroni
David pone grande attenzione alla resa realistica di tutti i dettagli, dal calamaio alla piuma d’oca, fino
alle due lettere: quella che Marat tiene in mano e nella quale si possono riconoscere le parole scritte
dall’assassina per ingannarlo: “Marie Anne Charlotte Corday al cittadino Marat. Basta la mia grande
infelicità ad assicurarmi la vostra benevolenza”; e quella da lui scritta, a cui è allegato un assegno, che
testimoniano l’attenzione per il suo popolo (compare scritto: “Voi darete questo assegno a questa
madre di cinque figli, il cui marito è morto per la difesa della patria” )
Il quadro ottenne un enorme successo e il poeta Baudelaire descrisse il quadro con parole entusiaste:
“…Questo quadro ha tutto il profumo dell’ideale… Vi è in quest’opera alcunché nel contempo di tenero e
pungente; nell’aria fredda di questa camera, su questi muri freddi, intorno a questa fredda e funebre vasca da
bagno, si libra un’anima… Il divino Marat tiene ancora debolmente la sua ultima penna, il petto trafitto dalla
sacrilega ferita, sullo scrittoio verde posto davanti a lui, l’altra mano tiene ancora la perfida lettera. L’acqua
della vasca è rossa di sangue, la missiva è insanguinata; a terra giace un gran coltello da cucina cosparso di
sangue… Tutti questi particolari sono storici e documentati come in un romanzo, il dramma è vivo in tutto il
suo lamentevole orrore…”
(C. Baudelaire)
Arte e Immagine: Neoclassicismo
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Prof.ssa Dora Meroni
Napoleone sul Gran San Bernardo
1800 - 1801
olio su tela, 160X221 cm
Parigi, Musée National du Chateau de Malmaison
IN SEGUITO DIVENNE
PITTORE NAPOLEONICO
È UN DIPINTO SOLENNE
FINALITA’ CELEBRATIVA
CON
David ritrae Napoleone mentre valica
le Alpi alla guida dell’esercito francese.
Il generale con gesto fermo e risoluto,
ben saldo alla sella e stringendo le
briglie, domina il cavallo impennato.
Il vento che soffia alle spalle di
Napoleone ne muove il mantello e
scompiglia la criniera e la coda del
cavallo quasi a sospingerli verso il
trionfo.
Sulle rocce in primo piano sinistra
sono incisi i nomi di Annibale e Carlo
Magno affianco a quello di Bonaparte,
tale scelta indica ancora di più la
volontà di esaltare la figura di
Napoleone come generale e guida
dell’esercito, alla pari di altri due
grandi della storia antica
Arte e Immagine: Neoclassicismo
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Prof.ssa Dora Meroni
Napoleone primo console
1797-1799
olio su tela, 81X64 cm
Parigi, Musée du Louvre
Arte e Immagine: Neoclassicismo
Napoleone in abiti imperiali
1805
olio su tela
Parigi, Bibliotheque Thiers
Scuola Paritaria S. Luigi
Napoleone nel suo studio
1812
olio su tela, 203,9X125,1cm
Washington, National Gallery
Prof.ssa Dora Meroni
Incoronazione di Napoleone
1805 - 1807
olio su tela, 610x930 cm
Parigi, Musée du Louvre
Napoleone si è già incoronato
imperatore e sta ponendo sulla
testa di Giuseppina, sua moglie, la
corona
Arte e Immagine: Neoclassicismo
La scena maestosa è incorniciata da un’architettura
solenne che scandisce l’evento rendendolo quasi
statico e ponendo l’attenzione sulla corona e la
figura di Napoleone
Scuola Paritaria S. Luigi
Prof.ssa Dora Meroni
Tutti i personaggi ritratti sono identificati con fisionomie precise e riconoscibili, come le sorelle e la madre
di Napoleone e il papa Pio VII .
La stessa attenzione viene posta a tutti i dettagli delle vesti, dei gioielli, degli ambienti….
Un giornalista del tempo, vedendo il dipinto esposto al Salon del 1809 scrisse:
“Pezzo spettacolare, un po’ freddo in verità. Questo quadro è senza movimento. Tanto meglio! Questa pace, la tranquillità di
ogni personaggio prova l’attenzione che si deve a questa augusta cerimonia… Bisogna essere grati a David per non aver
messo, nel suo quadro, più aria di quella che c’era nella chiesa…”
Arte e Immagine: Neoclassicismo
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Prof.ssa Dora Meroni
ANTONIO CANOVA
(1757 – 1822)
È il principale scultore neoclassico europeo.
Nacque a Possagno, in provincia di Treviso, ma frequentò
l’Accademia di Belle Arti di Venezia, nel 1781 si trasferì a Roma
dove ebbe modo di studiare le opere scultoree antiche.
A Roma ottenne
molti
incarichi
ufficiali,
i
più
prestigiosi furono i
monumenti funebri
per Clemente XIII e
Clemente XIV.
Le sue opere furono molto apprezzate, tanto da divenire il ritrattista ufficiale di
Napoleone e ottenere commissioni anche da nobili europei come quello per il
monumento funebre a Maria Cristina d’Austria.
Venne nominato Ispettore Generale delle Antichità e Belle Arti dello Stato della
Chiesa e di diversi enti artistici, per i quali nel venne inviato a Parigi per ottenere
la restituzione di tutte le opere trafugate dai francesi durante le campagne d’Italia.
Ottenne un notevole successo, riportando in Italia moltissime opere.
A Canova si deve anche la nascita del restauro moderno conservativo. Canova fu
infatti il primo artista a considerare errato il restauro integrativo, fino a quel
momento unico considerato corretto, che aggiungeva le parti mancanti delle
opere antiche ritrovate.
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Prof.ssa Dora Meroni
I SOGGETTI MITOLOGICI
Orfeo ed Euridice
1773-1775
pietra, 193(h) cm
Venezia, Museo Correr
Dedalo e Icaro
1777-1779
marmo, 220 (h) cm
Venezia, Museo Correr
Ercole e Lica
1795 - 1815
marmo, 335 (h) cm
Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna
“…Vi vuol altro che rubbare qua e là de’ pezzi antichi e raccozzarli assieme senza giudizio per darsi
valore di grande artista! Conviene sudare dì e notte su’ greci esemplari, investirsi del loro stile,
mandarselo in sangue, farsene uno proprio coll’aver sempre sott’occhio la bella natura, col leggervi le
stesse massime…”
(A. Canova)
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ARTISTA MAPOLEONICO
Appartiene alla tradizione del
ritratto nobiliare divinizzato in
cui il riferimento alla mitologia
o alla storia antica serve per
affermare la forza, il potere e le
doti della famiglia Bonaparte,
come accade nelle sculture che
ritraggono Napoleone come
Marte trionfante e Letizia
Ramolino
Bonaparte
come
Agrippina.
Tutti i dettagli sono studiati e
resi con la massima attenzione
per portare al massimo la
sublimazione
della
bellezza
della donna, pari a quella della
dea,
Canova riesce a rappresentare
nel marmo la morbidezza della
pelle, dei cuscini e dei tessuti
che coprono il divanetto su cui
la donna è distesa.
Paolina Bonaparte Borghese come Venere Vincitrice
1804 - 1807
marmo, 200 (lung.) cm
Roma, Galleria Borghese
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La scultura fu concepita per
essere vista da tutti i lati, in
origine infatti era stato creato
un
meccanismo
che
permettesse alla statua di girare
Prof.ssa Dora Meroni
Letizia Ramolino Bonaparte come Agrippina
1804 - 1807
marmo, 145x145x66 cm
Chatsworth, Devonshire Collection
Napoleone Bonaparte come Marte Pacificatore
1803 - 1806
marmo, 340 (h) cm
Londra, Apsley House
QUESTA STESSA STATUA VENNE REALIZZATA IN BRONZO 1809 SU COMMISSIONE DEL VICERE’ D’ITALIA
EUGENIO E DOPO VARIE COLLOCAZIONI VENNE POSTA NEL CORTILE DELLA PINACOTECA DI BRERA
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