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Seminario
La mobilità ciclabile: strategie di pianificazione e sistemi di
mobilità innovativi
La mobilità ciclabile all'interno della nuova strategia per la
mobilità del Comune di Ravenna
Venerdì 30 Marzo 2012
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Perchè la bici
La mobilità ciclistica ha assunto nel corso dell’ultimo ventennio un’importanza via via
crescente con il progredire della consapevolezza degli effetti negativi del traffico
motorizzato privato. Le esternalità, così vengono generalmente chiamati tali effetti
negativi, vanno dall’inquinamento, atmosferico e acustico, all’incidentalità fino alla
congestione.
Ciò vale in primo luogo all’interno degli ambiti urbani, dove l’elevatissima densità di
uso del suolo e concentrazione di luoghi ad alta attrattività determinano
un’altrettanto elevata domanda di spostamento di persone e di cose.
Le esternalità del traffico motorizzato sono senza alcun dubbio una delle principali
cause di degrado urbano.
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Perchè la bici
L’unica risposta ragionevolmente efficace al problema connesso con le esternalità
del traffico è quella di supportare i sistemi a basso impatto al fine di trasferirvi quote
sempre più ampie di spostamenti.
Tra i sistemi a basso/nullo impatto, quello ciclistico ha, nell’ambito urbano,
un’importanza decisiva, dovuta alle sue caratteristiche operative:
•lo sbraccio sostenibile abbastanza esteso (un chilometro e mezzo, fino anche a
due e mezzo in relazione alla forma fisica del ciclista), che lo colloca in diretta
utilizzabilità per la maggioranza degli spostamenti urbani, che rientrano in questa
fascia di lunghezza;
•il tempo totale di spostamento, che, complice la congestione, lo mette in
competitività quasi sempre vincente con il traffico motorizzato.
Si tratta quindi di individuare le azioni più efficaci e soprattutto più efficienti per
incrementare l'utilizzo del mezzo ciclistico
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Nel 2009, il consiglio comunale di Ravenna ha approvato il PGTU
(Piano Generale del Traffico Urbano).
Gli obiettivi che il CdS (art. 36) pone al PGTU sono:
Miglioramento delle condizioni di circolazione
Miglioramento della sicurezza stradale
Riduzione degli inquinamenti acustico ed atmosferico
Risparmio energetico
E' evidente che l'incremento dell'uso della bicicletta contribuisce al
raggiungimento di tutti gli obiettivi.
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Secondo il PGTU, per sostenere l'incremento dell'uso della
bicicletta occorre migliorare.
- Le condizioni di sicurezza
- Il livello di continuità, comodità e attrattività della rete
- La diffusione, la quantità e la qualità dei dispositivi per la sosta
- La promozione dell'uso della bicicletta
- Il servizio di bici pubbliche
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Porre l'incentivazione alll'uso della bicicletta al primo posto crea
conflitti con altri sistemi di trasporto o usi del suolo stradale.
Per questo motivo il PGTU stabilisce la seguente scala gerarchica di
valore per l'assegnazione di funzioni/spazi in caso di conflitti.
1 Pedoni
2 Biciclette
3 Trasporto pubblico
4 Circolazione dei veicoli motorizzati privati
5 Parcheggio di accessibilità
6 Parcheggio di rimessaggio e/o di lunga durata
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La rete attuale classificata
A-Piste ciclabili
km
B-Corsie ciclabili
km
C-Promiscuo pedoni
km
D-Promiscuo veicoli
km
TOTALE
km 117,395
(di cui Capoluogo
km
16,318
01,973
94,762
04,342
55,546)
Nei parchi urbani
km 07,802
TOTALE GENERALE
km 125,197
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Il documento "Politiche per la mobilita nel Comune di Ravenna" mostra alcuni
risultati particolarmente interessanti, quali, ad esempio, che la maggior parte dei
ciclisti abituali, pari al 88,9%, riscontra discontinuità nell’itinerario ciclabile.
Solamente il 18.5% ritiene che il proprio itinerario sia illuminato e tale da
percepirlo sicuro anche di notte.
Inoltre, alla domanda, rivolta a ciclisti abituali su come si possano convincere
nuovi utenti ad usare la bicicletta in maniera regolare sono state date le seguenti
risposte:
1. parcheggio sicuro: 47.5%;
2. piste ciclabili continue: 42.5%;
3. pista ciclabile con protezione dagli agenti atmosferici: 37%;
4. conferire la bicicletta all'interno di un mezzo di trasporto pubblico: 30%;
5. bici elettriche. 17%;
6. possibilità del Bike-and-Ride: 16%;
7. possibilità del Bike Sharing: 10%.
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Analisi SWOT, le debolezze
Assenza di un Ufficio Biciclette
La mancanza di una specifica comunicazione
La mancanza di cooperazione interistituzionale di coordinamento e supporto
Strutture frammentate
Connessioni tra le aree diverse aree della città non sviluppate (ad es. zona
industriale – lavoro con zona residenziale - casa)
Poche soluzioni al problema dei parcheggi di bici
Scarsa attitudine al monitoraggio del ciclismo
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Le proposte
Ufficio mobilità ciclabile
Un piano di mobilità ciclabile
Stanziare fondi per programmare e realizzare gli interventi progettati
Rete ciclabile continua e connessa
Parcheggi custoditi per biciclette e rastrelliere adatte
Bike Sharing e altri provvedimenti
Conteggio dei flussi di biciclette
Ripartizione modale
Dati sui feriti e sui morti
SI
SI, ma...
NON ORA
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Conclusioni
1. Agire sull'offerta per orientare la domanda
La qualità come elemento determinante di scelta. Il rapporto - non sempre
ottimale - con i pedoni.
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Conclusioni
1. Agire sull'offerta per orientare la domanda
La qualità come elemento determinante di scelta. Il rapporto - non sempre
ottimale - con i pedoni.
2. La contesa degli spazi e gli interessi - legittimi - tra loro contrapposti
La destinazione delle componenti della sezione stradale e la "scala gerarchica
di valore"
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Conclusioni
1. Agire sull'offerta per orientare la domanda
La qualità come elemento determinante di scelta. Il rapporto - non sempre
ottimale - con i pedoni.
2. La contesa degli spazi e gli interessi - legittimi - tra loro contrapposti
La destinazione delle componenti della sezione stradale e la "scala gerarchica
di valore"
3. Agire sulle condizioni di concorrenzialità degli altri modi
Le condizioni, anche tariffarie dell'accesso.
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Conclusioni
1. Agire sull'offerta per orientare la domanda
La qualità come elemento determinante di scelta. Il rapporto - non sempre
ottimale - con i pedoni.
2. La contesa degli spazi e gli interessi - legittimi - tra loro contrapposti
La destinazione delle componenti della sezione stradale e la "scala gerarchica
di valore"
3. Agire sulle condizioni di concorrenzialità degli altri modi
Le condizioni, anche tariffarie dell'accesso.
4. Da dove cominciare?
I “i più deboli tra gli utenti deboli” (bambini e anziani). L'accesso alle scuole.
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Presentazione di PowerPoint