Presentata da:
Stefano Pasini
5aet
La struttura
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COSTITUZIONE ITALIANA
Art. 1 del DDL 151 del 25/6/1944:
“Dopo la liberazione del territorio nazionale, le forme istituzionali
saranno scelte dal popolo italiano, che a tale fine eleggerà, a
suffragio universale diretto e segreto, un’Assemblea costituente per
determinare la nuova C. dello Stato.
ASSEMBLEA COSTITUENTE  207 Democratici
115 Socialisti
104 Comunisti

1 Gennaio 1948: entra in vigore la COSTITUZIONE della Repubblica
Italiana
=
“…In questa Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto
il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre
glorie…” Piero Calamandrei

Comune volontà di diverse forze politiche di creare una nuova
organizzazione statale contrapposta allo Stato fascista.
STRUTTURA:
1 – 12
Principi Fondamentali
13 – 139 Diritti e Doveri dei cittadini
Ordinamento della Repubblica
CARATTERISTICHE:
TESTO FORMATIVO APERTO: offre soluzioni interpretative differenti,
ma sempre ispirate a principi di liberta e giustizia sociale.
TESTO FORMATIVO RIGIDO: per essere modificato richiede una
procedura aggravata.
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TiToLaRiTà della SoVrAnItà:
“Cadute le combinazione ottocentesche con la sovranità regia, la
sovranità spetta tutta al popolo si esplica, mediante il voto,
nell’elezione del Parlamento e nel referendum” (Ruini)
scelta:
Repubblica Parlamentare democratica:
La costituzione italiana
Presidente della Rep. nomina il Governo  potere
esecutivo e legislativo
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ElEmEnTo cArDiNaLe: PERSONA

diritti della personalità (identità personale)
Nella lotta contro i nazisti ed i fascisti, si era creata una
profonda solidarietà tra le varie forze che avevano partecipato
alla Resistenza. Tutti avevano sentito l’esigenza di costruire
uno Stato nuovo, che non avesse nessun legame
costituzionale con il regime passato. Il 2 giugno 1946 furono
indette libere elezioni , in cui 23 milioni di elettori, uomini e
donne per la prima volta ammesse al voto votarono per
eleggere i loro rappresentanti all’Assemblea Costituente.
Contemporaneamente un referendum istituzionale proponeva
agli italiani la scelta tra monarchia e repubblica : e il popolo,
conscio della grave responsabilità, scelse la Repubblica.
L’Assemblea Costituente Nazionale si mise subito al lavoro per
tracciare le linee della nuova Costituzione. L’elaborazione degli
articoli fu affidata ad una Commissione di 75 deputati che
presento il progetto il 31 gennaio 1947: dopo quasi un anno di
discussione , la Costituzione fu promulgata ed entrò in vigore
il 1 gennaio 1948. Questa nostra Costituzione differisce
dall’antico statuto sotto due aspetti fondamentali: 1-Lo
Statuto fu concesso dal Re ed elaborato dai suoi consiglieri ;
2- la Costituzione fu invece voluta dal popolo e deliberata dai
suoi rappresentanti. Leggendo gli articoli della nostra
Costituzione, risentiamo la voce dei grandi uomini del nostro
Risorgimento, da Mazzini a Cattaneo, a Beccaria; Ma
altrettanto forte si fa sentire la voce anonima delle grandi
masse popolari che, nelle lotte del lavoro e della resistenza,
hanno acquistato coscienza dei propri diritti. La Costituzione è
composta di 139 articoli, divisi in quattro sezioni: princìpi
fondamentali (artt. 1-12); parte prima, dedicata ai diritti e ai
doveri dei cittadini (13-54); parte seconda, concernente
l’ordinamento della Repubblica (55-139); 18 disposizioni
transitorie e finali, riguardanti situazioni relative al trapasso
dal vecchio al nuovo regime e destinate a non ripresentarsi.
Il presidente della repubblica De Nicola firma la
costituzione, alla presenza di De Gasperi e di
Terracini, presidente della costituente.
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La Costituzione italiana è “rigida”, cioè non può essere
modificata con leggi ordinarie. Ciò allo scopo di
sottrarre la legge fondamentale dello stato alle
trasformazioni che appaiano più convenienti a
maggioranze parlamentari contingenti. Ciò non
significa che sia immodificabile. Al contrario essa
stessa prevede, all’art. 138, le procedure da seguire
per adottare leggi di revisione della Costituzione e
leggi costituzionali ossia le leggi che, rispettivamente,
modificano e integrano la Costituzione. Tale procedura
prevede prudentemente due deliberazioni a
maggioranza assoluta da parte di ciascuna Camera a
distanza di tre mesi l’una dall’altra. Diverse modifiche
costituzionali di carattere articolare sono già state
effettuate nel corso degli anni senza che fosse
necessario ricorrere al referendum.
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Il Capo provvisorio dello Stato, Vista la deliberazione dell'Assemblea Costituente, che nella seduta del 22 dicembre 1947
ha approvato la Costituzione della Repubblica Italiana; Vista la XVIII disposizione finale della Costituzione;
Promulga la Costituzione della Repubblica Italiana nel seguente testo:
Principi fondamentali
1. L'Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro, la sovranità appartiene al popolo.
2. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si
svolge la sua personalità.
3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono legati davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua,
di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di
ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo
della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del
Paese.
4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo
diritto.
5. La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato
il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia
e del decentramento.
6. La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.
7. Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
8. Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
9. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
10. L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La
condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
11. L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un
ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte
a tale scopo.
12. La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
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Rapporti civili:
13. La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa
forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione
personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà
personale
15. La libertà e la segretezza della corrispondenza e di
ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.
21. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il
proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro
mezzo di diffusione
Rapporti etico-sociali:
29. La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come
società naturale fondata sul matrimonio.
Rapporti economici
37. La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di
lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. i
diritti della famiglia come società naturale fondata sul
matrimonio.
33-34. Il diritto all’istruzione, introducendo l’obbligo
scolastico di almeno otto anni.
39-40. La libertà di associazione sindacale e di sciopero
36-38-46. Il diritto di ogni cittadino a disporre di una
adeguata protezione sociale.
La Costituente (1946-47)
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Il 2 giugno 1946 gli italiani vengono chiamati alle urne, oltre
che per il referendum istituzionale tra repubblica e monarchia
che sancirà la fine di quest’ultima, anche per eleggere i membri
dell’Assemblea Costituente cui sarà affidato il compito di
redigere la nuova carta costituzionale (come stabilito con il
decreto-legge luogotenenziale del 25 giugno 1944, n. 151). Il
sistema elettorale prescelto per la consultazione elettorale è
quello proporzionale, con voto "diretto, libero e segreto a liste
di candidati concorrenti", in 32 collegi plurinominali, per
eleggere 556 deputati (la legge elettorale prevedeva l'elezione
di 573 deputati, ma le elezioni non si effettuarono nell'area di
Bolzano, Trieste e nella Venezia Giulia, dove non era stata
ristabilita la piena sovranità dello Stato italiano). In base
all’esito elettorale, l’Assemblea Costituente risulta così
composta: DC 35,2%, PSI 20,7%, PCI 20,6%, UDN 6,5%,
Uomo Qualunque 5,3%, PRI 4,3%, Blocco nazionale delle
libertà 2,5%, Pd’A 1,1%.
La Costituente si riunisce per la prima volta a Montecitorio il 25
giugno 1946 e nel corso della seduta viene eletto presidente
Giuseppe Saragat. Il 28 giugno l’Assemblea elegge Enrico De
Nicola "Capo provvisorio dello Stato“. La Costituente inoltre
delibera la nomina di una commissione ristretta (Commissione
per la Costituzione), composta di 75 membri scelti dal
Presidente sulla base delle designazioni dei vari gruppi
parlamentari, cui viene affidato l'incarico di predisporre un
progetto
di
Costituzione
da
sottoporre
al
plenum
dell'Assemblea.
Conclusi i lavori delle varie Commissioni, il 31 gennaio 1947, un
Comitato di redazione composto di 18 membri, presenta
all’aula il progetto di Costituzione, diviso in parti, titoli e
sezioni. Dal 4 marzo al 20 dicembre 1947 l’Aula discute il
progetto e il 22 dicembre viene approvato il testo definitivo.
La Costituzione repubblicana – giudicata il frutto più cospicuo
della lotta antifascista – è promulgata il 27 dicembre 1947 da
De Nicola ed entra in vigore il 1° gennaio 1948. Essa
rappresenta l’incontro tra le tre tradizioni di pensiero presenti
nella Costituente: quella cattolico-democratica, quella
democratico-liberale e quella socialista-marxista. La carta si
compone di una premessa, in cui sono elencati i principi
fondamentali, e due parti, rispettivamente dedicate ai diritti e
doveri dei cittadini e all’ordinamento dello Stato.
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Risultati delle elezioni per l’Assemblea costituente, del ‘46
Ordinamento della repubblica
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Lo schema illustra il nuovo ordinamento previsto dalla
costituzione del 1948 con i tre poteri,legislativo, esecutivo e
giudiziario.
Sentiti ringraziamenti
Fine
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La costituzione italiana