Sottoregni
Phyla
Parazoa
Eumetazoa
Poriferi
Simmetria
radiale
Simmetria
bilaterale
Cnidari
Acelomati
(no cavità
corporea)
Platelminti
Rincocela
Pseudo
celomati
Nematodi
Celomati
Protostomi
(1°apertura=
bocca)
Deuterostomi
(1°apertura=
Ano)
Molluschi
Anellidi
Artropodi
Echinodermi
Cordati
REGNO: ANIMALIA
PHYLUM: Platyhelminthes (vermi piatti)
I vermi piatti, del phylum platelminti, sono i più semplici animali a
simmetria bilaterale
La maggior parte degli animali ha simmetria bilaterale, cioè le due metà laterali sono speculari tra di loro.
Un animale di questo tipo presenta un’estremità anteriore dotata di strutture sensoriali e si sposta in senso cefalico .
Alto
Superficie dorsale
Estremità
anteriore
Estremità
posteriore
Superficie ventrale
Basso
N° SPECIE: 20.000
HABITAT: acque dolci, ambiente marino e habitat terrestri umidi
Ci sono forme a vita libera e parassite
DIMENSIONI: 1mm20 m
FORMA: foglia o nastro
PLATELMINTI
Nel phylum dei Platelminti sono compresi sia animali di semplicissima struttura,
sia animali muniti di organi complessi, che si sono adattati a vivere, alcuni nel
mare, altri nelle acque interne, altri sulla terraferma, altri ancora da parassiti.
Conosciuti come vermi piatti, i platelminti sono i
primi animali nella scala evolutiva ad acquisire la
forma a verme, con:
-corpo dotato di testa e coda
- simmetria bilaterale,
- organi di senso concentrati nella zona del capo,
- capacità di muoversi in una direzione, per
ricerca cibo o accoppiamento.
CARATTERISTICHE GENERALI
Come dice il nome, questi vermi hanno una
forma generale del corpo appiattita, allungata.
Nelle specie marine sul capo sono evidenti
delle sporgenze dette tentacoli, dove sono
concentrati
gli
organi
di
senso
(prevalentemente olfattivo e tattile).
La bocca si trova nella parte inferiore, spostata
verso il capo. Non esiste ano, le particelle non
digerite vengono espulse attraverso la bocca. Il
canale digerente è molto ramificato per
aumentare la superficie di assorbimento.
Non esiste l’apparato respiratorio, ogni
singola cellula deve procurarsi l’ossigeno, per
questo ogni singola cellula deve trovarsi in
prossimità della superficie, facendo così
assumere all’individuo una forma appiattita in
senso dorso-ventrale.
I platelminti strisciano utilizzando dei peli
minutissimi e mobili (cilia). Il movimento nei
turbellari marini avviene per onde di
contrazione muscolare che si propagano
longitudinalmente verso la coda.
Alcune specie possono nuotare per brevi tratti
ondulando il corpo espanso a foglia.
Accoppiamento tra due Pseudoceros bifurcus.
L'individuo in primo piano, mentre viene
fecondato, cambia colore.
Il phylum platelminti comprende 3 classi:
turbellari (planarie): specie che vivono libere nell'acqua. Tutti i vermi
piatti di cui parleremo di seguito sono turbellari.
I vermi piatti in mare sono tutti di piccole dimensioni, non molto
comuni e difficili da osservare. In compenso le loro livree sono molto
appariscenti.
trematodi (le fasciole)
cestodi (le tenie)
parassiti
Turbellari
Vivono in acque dolci o salmastre, poche le specie marine e
terrestri
Hanno piccole dimensioni.
Il corpo è fortemente appiattito in senso dorso ventrale e
trova sostegno nel mesenchima; la mobilità è assicurata
dalla muscolatura e dall'epitelio ventrale ciliato.
Hanno una elevatissima capacità di rigenerazione e molte
specie sono in grado di riprodursi per scissione del corpo.
Si tratta di animali predatori lunghi per lo più 1-2 cm, ma
anche 10-15 centimetri nelle forme terrestri.
I turbellari marini vivono in tutti gli
ambienti, ma sono più comuni nelle zone
tranquille di baia e laguna, e lungo il reef
esterno. Frequente l'associazione con
coralli duri e molli. Molte specie sono
notturne.
Spesso i turbellari si nutrono
estroflettendo la faringe dalla bocca. In
alcuni casi dalla faringe vengono
estroflessi diversi tubuli che vanno ad
attaccare gli organi interni di ascidie
coloniali.I diversi tubuli faringei
penetrano nei sifoni inalanti.
Accoppiamento
Molte specie sono ermafrodite, e
l'accoppiamento è spesso
reciproco. In alcune specie il pene,
munito di stiletti, penetra in
qualunque parte del corpo del
partner, bucando la parete del
corpo. Gli spermatozoi migrano poi
verso gli ovari.
L'uovo fecondato (zigote) viene
fornito di materiale di riserva,
esso viene poi rinchiuso in una
capsula poco permeabile entro la
quale si svolge, ben protetta, la
prima parte dello sviluppo.
Le uova sono bentoniche,
aderiscono a corpi sommersi. Dalle
uova può fuoriuscire una larva
natante, ma in molte specie si
produce direttamente un piccolo
verme.
Turbellari (planarie)
• Una planaria ha un semplice sistema nervoso
costituito da un cervello rudimentale, organi di senso,
cordoni nervosi e nervi ramificati, e una cavità
gastrovascolare molto ramificata con un’unica
apertura, la bocca, posta sulla superficie del corpo.
Cavità gastrovascolare
Cordoni nervosi
HABITAT
MOVIMENTO
NUTRIMENTO
Bocca
Macchie oculari
Aggregati di tessuto nervoso
Figura 36.6A
Planaria
Vive nel fondo sabbioso o fangoso degli stagni.
Planaria misura 1cm circa. Questo organismo ha un
corpo piatto di color bruno-grigiastro.
Il corpo della Planaria é rivestito da un' epidermide con
cellule dotate di ciglia, questo caratterizza i turbellari
dagli altri platelminti.
L’apparato digerente è ramificato, e fornito di
un’apertura ventrale, unica, all’estremità di una corta
proboscide. Il sistema nervoso centrale è costituito da
due cordoni longitudinali, uniti da collegamenti simili ai
pioli di una scala, e da due gangli cefalici.
L’apparato escretore è formato da canalicoli che
drenano il liquido intracellulare
Trematodi
La classe dei Trematodi riunisce un gran numero di specie tutte parassite.
I Trematodi sono muniti di una bocca situata all'estremo anteriore e di intestino bifido; possiedono ventose
per aderire alla vittima; il loro apparato riproduttore, quasi sempre ermafrodita, è composto dalle medesime
parti che si osservano nei turbellari più evoluti. I Trematodi comprendono due sottoclassi.
I Monogenei sono parassiti esterni di vertebrati acquatici, per lo più pesci, ai quali aderiscono mediante una
o più ventose munite di spine e si nutrono succhiando il sangue dell'ospite. Alcune specie di monogenei
alloggiano invece nella cloaca o nella vescica della vittima.
Le uova sono insolitamente grandi per un parassita, da esse schiude una larva ciliata, già munita di organi
adesivi, che si può attaccare allo stesso animale sfruttato dai genitori, oppure cerca altrove l'occasione
opportuna.
I Digenei sono appiattiti; il loro intestino bifido, si apre al centro di una ventosa ed un'altra ventosa è situata
un po' più sotto, le due ventose garantiscono l'adesione del parassita all'ospite.
I Trematodi più pericolosi per l'uomo sono quelli del genere Schistosoma che si stima colpiscano circa 250
milioni di persone (un ventesimo dell'intera popolazione umana), soprattutto i contadini che lavorano nelle
risaie.
Possono causare epidemie anche
letali negli allevamenti ittici per la
carica parassitaria elevata
(sovraffollamento, insufficiente
depurazione…).
Sono comuni anche nei pesci in
acque aperte, ma in questo caso
raramente causano malattia.
Trematodi
ACCOPPIAMENTO E DEPOSIZIONE OLTRE 1000 UOVA AL GIORNO
•PARASSITI SANGUE E FEGATO
•POSSIEDONO VENTOSE CON CUI SI ATTACCANO
ALL’INTERNO DEI VASI SANGUIGNI CHE SI TROVANO
VICINO ALL’INTESTINO DELL’OSPITE
•SONO PARASSITI EMATICI
•EFFETTI: DISSENTERIA, ANEMIA, DOLORI ADDOMINALI
RIPRODUZIONE SESSUATA
Ciclo vitale di Schistosoma,
un trematode parassita
CICLO COMPLESSO
COINVOLTI PIU’ OSPITI
RIPRODUZIONE SEX. E ASEX.
RIPRODUZIONE ASESSUATA
I Cestodi
La classe dei Cestodi è caratterizzata dalla radicale semplificazione dell'adulto che è sempre privo di
intestino, ed ha organi della locomozione, organi di senso e sistema nervoso ridotti. Questi parassiti sono
muniti di organi adesivi (ventose e uncini) ed hanno il corpo suddiviso in proglottidi, cioè in segmenti che
contengono l'intero apparato riproduttore ermafrodita dell'animale.
Tutti i Cestodi adulti sono sempre e solo parassiti dell'intestino dei Vertebrati, dai pesci ai mammiferi.
Un tipico rappresentante di questa classe è la Tenia.
Il metabolismo di questi parassiti intestinali è anaerobio, condizione che implica un forte spreco energetico
e l'eliminazione di prodotti terminali che possono essere tossici per l'ospite.
Taenia solium
La Taenia solium ha l’uomo come ospite definitivo.
Ci si infetta mangiando carne di maiale cruda; può provocare una patologia che, dopo
anni di latenza, può diventare molto pericolosa.
Il verme adulto misura dai 2 ai 10 metri ed
è formato da una piccola testa
quadrangolare detta scolice, dotata di 4
ventose e uncini che le permettono di
attaccarsi alla mucosa intestinale.
I corpo è formato da segmenti detti
proglottidi ognuno dei quali misura circa
5 mm. La tenia adulta ne può avere anche
900.
Le proglottidi vengono generate in
sequenza a partire dalla testa e, una volta
mature, si riempiono di uova e si dilatano
irregolarmente.
Particolare dello scolice della Tenia. Si notano gli uncini che permettono
un saldo ancoraggio alla parete intestinale.
Esemplare adulto di Taenia solium. Le
proglottidi immature sono molto piccole e
maturando si ingrandiscono e si riempiono
di uova.
In prossimità dell’estremità caudale i
segmenti estrudono delle ramificazioni:
raggiunta la completa maturazione si
staccano a gruppi di 5 e migrano verso
l’ano passando nelle feci, dove finalmente
liberano le uova. La taenia solium può
produrre fino a 50000 uova per proglottide.
Classe: Cestoda
Proglottidi
Le proglottidi più giovani
sono quelle più vicine al
collo. Man mano che si
allontanano da questo,
sospinte dalla formazione
di nuove proglottidi, gli
organi riproduttori maschili
e femminili, contenuti in
ciascuna di esse
raggiungono la maturità.
Classe: Cestoda
Proglottidi
Avvenuta la fecondazione le
proglottidi
Gravide si staccano dalla strobila,
Raggiungendo l’ambiente esterno,
dove
Vanno incontro a disfacimento,
liberando le uova.
Ciclo vitale
Le uova o le proglottidi gravide vengono eliminate con le feci dagli individui infettati. Le uova
sono attrezzate per sopravvivere nell’ambiente esterno anche per settimane.
L’ospite intermedio: il maiale
I maiali sono gli ospiti intermedi e si infettano mangiando i vegetali sui quali si trovano le
uova.
Il cistecerco
Una volta nell’intestino le uova si schiudono, invadono la parete intestinale e migrano nei
muscoli scheletrici dove si trasformano nella forma larvale, detta cistercerco. Le larve
possono sopravvivere anche anni nell’animale.
L’ospite definitivo: l’uomo
L’uomo, ospite definitivo del verme solitario, si infetta ingerendo carne di maiale poco cotta
o addirittura cruda.
Una volta ingerita, la larva si trasforma in una forma primitiva della testa della tenia
(protoscolice) e si attacca con le ventose e gli uncini ai villi intestinali e assorbe sostanze
nutritizie attraverso tutta la sua superficie.
Rapido sviluppo della larva
In poco più di 2 mesi il verme diventa adulto e per anni vive nell’intestino tenue: in questo
caso la parassitosi prende il nome di teniasi.
La riproduzione dei Cestodi segue la strategia tipica di tanti parassiti intestinali: l'adulto
produce uno sterminato numero di uova che l'ospite dissemina con le proprie feci. Le
larve che schiudono da queste uova vengono ingerite da un animale, entro il quale si
accrescono e trasformano, attendendo che il loro ospite intermedio venga mangiato da
quello definitivo per divenire adulto e riaprire il ciclo.
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