I deserti
Sara Monaro, Lorenzo Botti, Camilla Riccoboni e Paolo Delpippo Oppici
I deserti
Dove si trovano
I deserti occupano un terzo della superficie delle terre emerse. Si trovano lungo i tropici.
A Nord, lungo il tropico del Cancro: in Africa il Sahara (grande 25 volte l’Italia; in Asia il
deserto Arabico e il deserto di Thar; in America il deserto di Sonora, il Mojave e la Valle
della Morte.
A Sud, lungo il tropico del Capricorno: in Africa il deserto costiero del Namib e il
Kalahari; in Australia il Gran Deserto Sabbioso, il Gran Deserto Vittoria, il deserto
Gibson e il deserto Simpson; in America del sud il deserto costiero di Atacama.
I deserti
L’aspetto dei deserti
L'unico bioma nel quale la pioggia può mancare per anni è il deserto.
Il deserto è un ambiente presente nelle regioni tropicali caratterizzato da
accentuata aridità, vegetazione ridotta o assente, mancanza di corsi d’acqua
perenni, tendenza alla siccità.
Si possono distinguere tre tipi di deserto:
1. deserto di sabbia a dune, chiamato Erg
2. deserto di roccia nuda, chiamato Hamada
3. deserto di ghiaia e ciottoli, chiamato Reg.
Erg
(deserto sabbioso)
Hamada
(deserto di roccia)
Reg
(deserto di ciottoli)
DESERTO ATACAMA
(sabbia (erg) e pietra (hamada)
I deserti
Clima
Temperature
Alte (media annua di 25°).
Forte differenza (escursione termica) fra il giorno (anche +
50°) e la notte (anche sotto lo zero).
Le temperature sono molto alte di giorno perché i raggi solari sono
perpendicolari e non vengono attenuati e filtrati da nuvole: il
terreno quindi è caldissimo. La notte le temperature calano
rapidamente poiché non ci sono nuvole che possano trattenere il
calore disperso dal suolo.
Stagioni
Estati lunghe e torride, inverni brevi e un po’ più freschi.
Precipitazioni
Scarsissime; la pioggia non supera i 300 ml all'anno.
Nel deserto di Atacama sono piovuti 6 mm in 20 anni.
Quando piove nei deserti si formano fiumi temporanei
chiamati uadi.
Nel sottosuolo vi è acqua: quando la falda acquifera
affiora si formano le oasi.
DESERTO: grafico termo - pluviometrico
I deserti
Vegetazione
La vegetazione è scarsissima. La
scarsità di acqua ne ostacola lo
sviluppo.
Nel deserto troviamo
piante xereofile, cioè capaci di
sopportare la siccità
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piante grasse, cioè capaci di
immagazzinare acqua e conservarla

piante effimere, cioè che nascono
quando c’è un acquazzone e vivono
solo pochi giorni.

Piante tipiche: euforbia, cactus,
agave, fico d’India.
EUFORBIA
CACTUS
SAGUARO
CACTUS IN FIORE
FIORI SBOCCIATI: nascono dopo una pioggia e
scompaiono dopo pochissimo tempo.
I deserti
Vegetazione e adattamenti
Alcune di queste piante hanno sviluppato radici superficiali molto
estese, così da catturare la rugiada o eventuali gocce di pioggia;
altre radici molto profonde, che vanno alla ricerca di strati profondi
umidi. Le foglie piccole, dure, per limitare la traspirazione e la
evaporazione.
Le piante grasse (come i cactus americani e le euforbie africane e
asiatiche) sono capaci di assorbire acqua e immagazzinarla nei
loro fusti e nelle radici; le foglie sono sostituite da spine, sia per
evitare la perdita di umidità e sia per proteggere la pianta dagli
animali erbivori.
Le piante effimere vivono soltanto per pochi giorni; i loro semi
giacciono al suolo, talvolta per anni, fino a che un acquazzone
permette loro di germogliare. Si riproducono molto rapidamente,
lasciando i loro semi a terra prima di morire.
I deserti
Vegetazione: le oasi
La maggior parte della
vegetazione dei deserti si trova
presso le oasi.
Un'oasi si forma dove una falda
freatica è vicina alla superficie
terrestre ed affiora, rendendo
disponibile l’acqua.
La vegetazione presente nelle
oasi è solitamente composta da
palme da dattero e da ortaggi,
frutta, cereali. Queste coltivazioni
necessitano di acqua, che viene
canalizzata e distribuita agli orti.
PALMA DA DATTERO
I deserti
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Fauna e adattamenti
I deserti sono un luogo inospitale per gli animali, sia per le alte
temperature che per la scarsità d’acqua.
Gli animali che vivono nel deserto hanno sviluppato molti
adattamenti:



alcuni roditori non bevono, ma assumono liquidi mangiando semi e
piante;
mammiferi e rettili durante il giorno stanno nascosti nelle tane o
all’ombra e fanno vita attiva solo alla notte;
molti animali producono urina molto concentrata, risparmiando
acqua.
Animali tipici dei deserti sono: il dromedario e il cammello, la
volpe del deserto (fennec), il gerbillo, il topo canguro.
Nel deserto vivono anche molti rettili, uccelli e insetti.
II deserti
Fauna e adattamenti
Il cammello (in Asia) ed il dromedario (in Nord Africa e nei deserti dell’Arabia)
sono animali utilizzati dalle popolazioni locali come animali da soma e come
cavalcatura.
Fauna e adattamenti
Cammello e dromedario hanno
sviluppato diversi adattamenti
all’ambiente: hanno
• zampe piatte, adatte a camminare
sulla sabbia
• un mantello molto folto per
proteggersi dai raggi solari
• una (il dromedario), o due (il
cammello) caratteristiche gobbe, il
cui grasso, mediante un complesso
processo metabolico, serve a
produrre liquidi necessari a questi
animali per sopravvivere in
condizione di grave disidratazione
• narici richiudibili per evitare di
respirare sabbia
• ciglia molto lunghe per riparare gli
occhi dalla sabbia..
Fauna e adattamenti
Il fennec è una piccola volpe che vive nel deserto del Sahara.
Durante il giorno rimane nascosta nella sua tana e preferisce uscire la notte, quando è
più fresco. Il colore del pelo le consente di mimetizzarsi con la sabbia; la parte inferiore
delle zampe è ricoperta di pelo per proteggerle dal calore del terreno; le orecchie
sono molto grandi e funzionano come radiatori per disperdere il calore.
Fauna e adattamenti
Anche il riccio del deserto e la lepre del deserto (nord America) hanno
orecchie molto grandi per disperdere il calore
Fauna e adattamenti
Sia il topo-canguro (Nord America) che il gerbillo (Africa e Asia) hanno
zampe posteriori molto lunghe per saltare sulla sabbia rovente.
CIVETTA
GILA (lucertola velenosa dei deserti nord-americani)
I deserti
Insediamenti umani
I popoli del deserto sono nomadi.
Nel deserto del Sahara vivono i Tuareg, che sono organizzati in tribù formate da poche
persone, all'incirca 30 o 40 membri.
Essi si dedicano soprattutto alla pastorizia e all'agricoltura, sviluppata nelle oasi.
Per proteggersi dagli intensi raggi del sole, i Tuareg devono coprirsi completamente
lasciando liberi solo occhi e bocca. Usano indossare il caffettano, una lunga veste
coperta a sua volta da numerosi teli.
UN VILLAGGIO.
I deserti
Risorse
Molti deserti conservano nel sottosuolo grandi quantitativi d’acqua,un’eredità lasciata
dal tempo in cui il clima era più umido. Non di rado, l’acqua delle falde emerge dal terreno,
dando vita all’ambiente delle oasi. Alcune sono piccole e di forma circolare, dove l’acqua
emerge in una conca interamente circondata dalle dune;altre sono invece allungate,
quando seguono il tracciato di un torrente asciutto.
Spesso le oasi sono artificiali, frutto del lavoro dei loro abitanti, che convogliano l’acqua
dai pozzi scavati dove la falda è più superficiale. L’oasi necessita delle cure dell’uomo,
altrimenti rischia di scomparire sommersa sotto la sabbia che gradualmente si deposita
durante le tempeste. Di solito le oasi sono protette da barriere costruite con i rami delle
palme.
UN’OASI.
I deserti
Risorse
Ampie zone del Sahara e del Medio Oriente, ma anche aree desertiche
dell’America e dell’Asia centrale sono costellate di centinaia di pozzi da cui
si estraggono grandi quantità di petrolio e di gas naturale.
Alcuni deserti sono ricchi di altri minerali: diamanti nel Namib e nel
Kalahari, uranio, ferro e fosfati nel Sahara, rame nel deserto di Atacama.
Oleodotto nel deserto
Escondida, miniera di rame nel deserto di Atacama
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deserto di roccia