Riforme
Riforme
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Molti stati europei promuovono tra la prima e la
seconda metà del ‘700 riforme, ora realizzate
ora abortite, dalla Francia al Piemonte sabaudo,
al Ducato di Modena, alla Repubblica di
Venezia, dalla Spagna alla Svezia
Due stati eccellono per organicità e incisività
riforme:
Prussia di Federico II (1740-1786)
Impero asburgico durante il regno di Maria
Teresa (1740-1780) e di Giuseppe II (17801790)
La Prussia di Federico il Grande
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Federico Guglielmo I riordina il Regno prussiano
all’insegna dell’assolutismo, riducendo le prerogative
degli Stände (ceti)
Federico II (1740-1786) prosegue riforme paterne con
maggiore impegno
Dotato di vasta cultura ‘aggiornata’, enuncia nel 1746
progetto di una normativa, sostitutiva del diritto
comune, ispirata alla tradizione territoriale prussiana e
alla ragione naturale
Autore di una celebrata Dissertation sur les raisons
d’établir ou d’abroger les lois (1749), manifesto
dell’illuminismo giuridico (leggi ragionevoli, dirette alla
felicità pubblica, chiare e precise, raccolte in un solo
corps, da interpretare alla lettera).
La Prussia di Federico il Grande
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Samuel Coccejus, cancelliere giurista pufendorfiano,
predispone tra il 1747 ed il 1748 due progetti di
regolamento giudiziario per la Pomerania ed il
Brandeburgo su reclutamento (per esami) e
ordinamento dei giudici, regole di procedura e
procedimenti speciali: uguaglianza dei sudditi di fronte
alla giustizia
Conferma nell’AGO (Allgemeine Gerichtsordnung:
1781), codificazione processualcivilistica
Progetto di codificazione civile (Code Frédéric)
elaborato tra il 1749 ed il 1751, mai entrato in vigore e
pubblicato nelle prime due parti: oggetto di culto
nell’ambiente illuministico, ma criticato da Federico II
perché troppo legato alla tradizione romanistica
L’Allgemeines Landrecht (ALR)
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L’iter dell’Allgemeines Landrecht si snoda
attraverso due progetti con il contributo
determinante di Gottlieb Suarez e F. Klein
(ALR): 1794
Codice complesso: sostituisce il diritto comune,
ma non i diritti particolari e locali
Non contempla un soggetto unico di diritto:
perpetua le differenze di status, stabilendo
norme differenti a seconda del ceto di
appartenenza (Adelstand, Bürgerstand,
Bauernstand)
I dominii asburgici: Maria Teresa (1740-1780)
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Separazione tra amministrazione e giurisdizione
(Oberste Kanzlei, Oberste Justizstelle): 1749
Riforma fiscale: censimento ( catasto teresiano:
in Lombardia fase decisiva dal 1750 al 1760) che
annulla o riduce le immunità fiscali di patriziato e
clero e fissa un tributo proporzionale al valore
delle terre
Istituzione del Consiglio di Stato (1766)
Riforma degli ordinamenti locali (1755): accesso
alle cariche su base censitaria
Contrasto tra il governo ed il Senato
Maria Teresa (1740-1780)
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Inizia l’iter dell’ABGB (Codice civile universale
austriaco): 1753
Codex Theresianus (1766): progetto di circa
8000 paragrafi, di un codice di diritto privato
diviso in tre libri, dedicati alle persone, alle cose
e alle obbligazioni, criticato per la prolissità,
eccessiva aderenza al diritto comune e insieme
ai diritti provinciali
Constitutio criminalis theresiana (1768-1769),
ancora ispirata a principi di arretratezza
Abolizione della tortura, promossa da Joseph
von Sonnenfels (1776)
Maria Teresa (1740-1780)
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Riforma dell’istruzione superiore: 1771-1773, nel
solco della riforma dell’Università di Vienna
L’insegnamento sul modello ‘bolognese’ si
trasforma: il diritto romano perde centralità a
vantaggio delle nuove discipline come il diritto
naturale pubblico
Cambia il metodo di insegnamento e la disciplina
degli studi, sotto il controllo dello Stato
Obiettivo creare buoni funzionari per uno Stato
in corso di riforma
Giuseppe II (1780-1790)
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Riformista convinto, colto e preparato, realizza
una serie di riforme amministrative, giudiziarie e
di diritto sostanziale
Istituisce la Giunta economale per i rapporti
dello Stato con la Chiesa (giurisdizionalismo)
Sopprime conventi e monasteri
Abolisce la Ferma Generale affidando l’esazione
delle imposte direttamente allo Stato
Giuseppe II (1780-1790)
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AGO (Allgemeine Gerichtsordnung) (1781)
Editto di tolleranza (1781)
Esteso agli ebrei (1782)
Editto in materia matrimoniale (1783: esecutivo
in Lombardia nel 1784): matrimonio contratto
civile regolato dallo Stato
Editto sulle successioni, fondato
sull’uguaglianza successoria tra maschi e
femmine (1786)
Editto sullo svincolo dei fedecommessi (1786)
Giuseppe II (1780-1790)
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Regolamento sul processo civile in Lombardia
(1785-1786), nel solco dell’ AGO
Norma interinale del processo criminale (1786)
che presuppone l’abolizione della tortura
Codice civile giuseppino: una prima parte
dedicata al diritto delle persone e della famiglia
(Josephinisches Gesetzbuch: 1787)
Codice penale giuseppino (1787), sotto
l’influenza beccariana, fondato sul principio di
legalità e divieto di ricorso all’analogia, con
diminuzione dell’uso della pena di morte ma
rigoroso apparato punitivo: non viene introdotto
in Lombardia
Codice di procedura penale giuseppino (1788)
Pietro Leopoldo
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Granduca di Toscana (1765-1790), promotore di
riforme in Toscana sul modello di quelle realizzate in
Lombardia ma con minore successo (riscossione
diretta delle imposte, giurisdizionalismo con politica
ecclesiastica ‘punitiva’ verso la Chiesa ecc.)
Promuove un progetto di costituzione basato sulla
rappresentanza su base censitaria, avversato da varie
componenti della società
Promulga la Riforma criminale toscana o Leopoldina
(1786): sotto l’influenza delle dottrine beccariane,
abolisce la tortura giudiziaria, la pena di morte (poi
reintrodotta in Toscana nel 1795), i reati d’opinione e
di religione, pure se sopravvive un potere
discrezionale del magistrato
Pietro Leopoldo (1790-1792)
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Dà una svolta moderata al governo salvando le linee
essenziali delle riforme giuseppine ma stemperando le
asperità
Costituisce una Commissione di revisione del Codice
penale giuseppino (1787) che redige un progetto
‘lombardo’ di codice penale: ne fanno parte illustri
criminalisti come Beccaria e Risi
Promuove una ‘nuova’ fase nel processo di redazione
del codice civile: risultato ne è l’
Progetto Martini (1794: autore principale è Karl Anton
von Martini), ispirato alle dottrine pufendorfiane e
wolffiane: entrerà in vigore in Galizia (1797)
L’indipendenza americana
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1775-1783: Guerra combattuta dalle colonie della
Gran Bretagna dell'America settentrionale, col
sostegno di Francia e Spagna, contro la
madrepatria britannica; costituì la fase centrale
della Rivoluzione americana
1778: Le colonie inglesi si alleano in una lega
confederale: si costituiscono gli United States of
America fin dal tardo 1777
Gli articoli della Confederazione, adottati il
15/11/1777, prevedono 13 Stati sovrani e un
Congresso investito del potere di decidere sulle
questioni di comune interesse nella difesa,
nell’economia ecc.: le delibere sono approvate
attribuendo un voto a ciascuno Stato
La Convenzione di Filadelfia:
la Costituzione americana
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Maggio 1787: Convenzione di Filadelfia si riunisce e
approva subito il principio di un governo nazionale
con le tre branche del legislativo, dell’esecutivo e del
giudiziario, nel solco della costituzione inglese, delle
teorie di Locke e Montesquieu
Seguito il modello della Virginia elaborato da James
Madison, protagonista
con procedura fondata sul voto favorevole della
maggioranza degli Stati, approva il testo della
Costituzione 17/9/1787 (con sette articoli) e
successivamente ratificata da speciali ‘Convenzioni
convocate in ognuno dei tredici stati esistenti
all'epoca: entra in vigore nel 1788
la Costituzione americana
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Art. 1: sul potere legislativo, costituito dal Congresso
degli Stati Uniti, che comprende la Camera dei
Rappresentanti e il Senato
Art. 2: sul potere esecutivo, costituito ai vertici dal
Presidente e dal Vicepresidente
Art. 3: sul potere giudiziario, costituito dal Sistema
giudiziario federale degli Stati Uniti, compresa la Corte
Suprema
Art. 5: procedura necessaria per emendare la
Costituzione
Art. 6: la Costituzione legge suprema dello Stato
Bill of Rights: il nome dei primi dieci emendamenti
proposti da James Madison al primo Congresso degli
Stati Uniti (1791): tutelano la libertà di parola, di
stampa, di religione, il diritto di porto d’armi, ecc.
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Riforme - Sezione di Storia del diritto medievale e moderno