FRANCO
RASETTI
L’ultimo filosofo naturale
Il nostro progetto
La biografia
Fisica e non solo..
Il film
Ringraziamenti
Il nostro progetto
Il
lavoro che ci apprestiamo a
presentare ha preso vita all’incirca
nel mese di
ottobre e ci ha accompagnati in questo
anno scolastico, sia nell’orario
scolastico stesso sia nelle
ore pomeridiane.
La figura di Franco Rasetti ci ha colpito
per la sua vita, molto lunga e
intensa, che lo ha
visto spettatore, e, a volte, anche
protagonista, dei principali eventi
del secolo
Scorso,
ispirata sempre ad ideali altamente umani e, di conseguenza, al netto rifiuto di
una scienza che non sia al servizio dell’uomo e del suo bene.
Ci scusiamo per le imprecisioni e licenze che ci siamo presi, ma sono state
dettate da esigenze pratiche.
Chi siamo…
SALVATORE AMATO
CRISTIAN BOTTEGHI
GIUSEPPE CACCAVO
COSIMO CASCIANINI
TOMMASO CASTAGNOLI
GIACOMO COLTRIOLI
MATTEO M. DI UBALDO
TAMARA GRAMACCIA
LUCA GRAGNOLI
SILVIA LIGI
SARA LOMBARDI
ETTORE MARINI
SAVERIO VINCIGUERRA
La biografia
Franco Rasetti nasce a Pozzuolo Umbro il 10 agosto 1901. Nipote del medico e
naturalista Gino Galeotti e da questi stimolato, dimostra sin dall'infanzia uno
spiccato interesse per le scienze naturali, dedicandosi alla collezione e l'illustrazione
di piante e di piccoli animali e sviluppando un talento anche in campo artistico e
figurativo,
attività
che
riprenderà
in
età
matura.
Rasetti frequenta la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove conosce Enrico Fermi e
si laurea nel 1922.
Nel 1930 ottiene la cattedra di Spettroscopia
all'Università di Roma, nel famoso Istituto
di Via Panisperna diretto da Orso Mario
Corbino, cattedra che terrà fino al 1938.
Durante un periodo trascorso in California, nel
1928-29, si dedica a esperimenti sullo
spettro Raman delle molecole di azoto che
si riveleranno fondamentali per la
comprensione di alcune proprietà dei
nuclei. E' tra i primi a studiare
sperimentalmente le proprietà dei neutroni
e svolge un ruolo cruciale nelle ricerche di
Fermi sulla radioattività indotta mediante
bombardamento di neutroni.
È in questi anni che Rasetti entra a far parte del gruppo
di Fermi, chiamato “I ragazzi di Via Panisperna”, al
quale fanno parte anche Majorana, Segrè, Amaldi e
Pontecorvo.
Nel 1939, la situazione interna italiana spinge Rasetti a
lasciare l'Italia, come erano stati costretti a farlo molti
componenti del gruppo che negli anni trenta aveva
reso celebre la fisica italiana. Dal 1939 al 1947 recatosi
in Canada, insegnò presso l'Università del Quebec,
poi fino al 1967 fu titolare della cattedra di Fisica a
Baltimora, città dove due anni dopo si sposerà con
Marie Madeleine Hennin.
Profondamente contrario al coinvolgimento degli
scienziati nelle ricerche belliche rifiuta di far parte del
Progetto Manhattan,a partire dal 1960, sposta il
suo impegno verso quelli che erano sempre stati suoi
grandi interessi al di fuori della fisica, gli studi
naturalistici, diventando in breve uno dei massimi
esperti mondiali di paleontologia del Cambriano. Nel
1977 si trasferì a Waremme in Belgio. Tre anni dopo
pubblicò il suo primo libro: “I fiori delle Alpi”.
Ringraziamenti
Arrivati al termine del progetto, ci sentiamo in dovere di fare dei
ringraziamenti, veramente molto sentiti.
In primo luogo porgiamo tutta la nostra gratitudine alla dottoressa Ulda Billi,
la quale ci ha accolto molto cordialmente nella sala parrocchiale del suo
paese, Pozzuolo, che poi è quello natale dello stesso Rasetti. Tra un
sandwich e un pezzo di crostata, ci ha intrattenuto per un intero
pomeriggio con ricordi e piccoli aneddoti sul nostro scienziato che sono
stati la base del nostro progetto.
Un ringraziamento anche a Don Pietro, parroco di Pozzuolo, che ci ha ospitato
nella sala parrocchiale, fornendoci, oltretutto, notizie importanti e
interessanti fascicoli scientifici.
Siccome eravamo a conoscenza del fatto che stesse per pubblicare un libro che
aveva come protagonista Rasetti, siamo riusciti a contattare la dottoressa
Valeria del Gamba, anche lei ha fornito moltissimo materiale per il nostro
lavoro.
Ultimo, ma non in ordine di importanza, il dottor Leonardo Alfonsi per quanto
riguarda la parte più specificamente scientifica.
Ringraziamo inoltre il nostro istituto, in special modo i tecnici dei laboratori
che hanno contribuito attivamente a risolvere tutti i problemi pratici che
abbiamo incontrato.
Fisica
Botanica
Fisica…
e non solo!
Fotografia
Entomologia
Paleontologia
L’ultimo filosofo naturale
Botanica
Orchidee
•
•
Le orchidee sono una vasta famiglia che comprende circa
30.000 specie diverse e si possono trovare praticamente
in ogni luogo del mondo.
L’habitat caratteristico è la foresta tropicale, calda e
umida, ma si può trovare qualche specie sia nella tundra
artica che nelle regioni mediterranee o sui monti
dell’Himalaya. Perfino in Italia ve ne sono una
cinquantina di specie differenti.
• A differenza di quelle tropicali, le orchidee
italiane vivono prevalentemente nel terreno.
•I fiori sono generalmente piccoli, raccolti in
spighe, tranne rare eccezioni come la Scarpetta di
Venere e le Vesparie, i cui fiori raggiungo
dimensioni maggiori.
Rasetti e la Botanica
"I fiori delle Alpi" è un’opera straordinaria
pubblicata da Rasetti nel 1980, rivolta non tanto
agli specialisti, quanto a chi desidera imparare a
riconoscere i fiori e le piante che si incontrano
lungo i sentieri alpini. Lo scopo è quello di
diffondere una "coscienza naturalistica" che inviti
al rispetto per l’ambiente ed ispiri l’amore per la
natura.
Sono stati necessari pazienza e abilità non comuni per
percorrere le Alpi in tutta la loro estensione e catturare
più di 8.000 immagini (di cui 572 riprodotte nel testo).
Il libro, infatti, descrive la quasi totalità dei fiori e piante
presenti oltre i 2000 m, comprese alcune specie rare e
curiose come la Saxifraga florulenta. Si tratta di una
specie singolarissima, descritta per la prima volta nel
1824 e poi mai più ritrovata, tanto che fu creduta una
pianta leggendaria. Il mistero ci è qui svelato: la
Saxifraga è una rosetta che cresce isolata; le occorrono
molti anni per fiorire in modo molto irregolare. Soltanto
Rasetti è riuscito a fotografarne la fioritura.
Neotinea
Dactylorhiza
Ibridi
Aceras
Listera
Nigritella Nigra
Traunsteinera Globosa
Paleontologia
Cosa sono i trilobiti
• Sono una classe di Artropodi marini che ha
caratterizzato tutta l’era Paleozoica
• Compaiono quasi improvvisamente nel Cambriano
in molte varietà
•Raggiungono l’apice nel Cambriano e scompaiono
nel Permiano
Struttura
Il nome deriva dalla forma dei corpi
chiaramente divisi in 3 lobi:
•
Cephalon
•
Thorax
•
Pygidium
Le varie specie
Tutte le specie di Trilobiti sono
raggruppabili in 7 ordini:
•
Agnostidi
•
Redlichiidi
•
Corinexochidi
•
Pitocopariidi
•
Phacopidi
•
Lichidi
•
Odontopleuridi
L’hobby di Rasetti
Nel 1947 divenne professore di fisica alla Johns Hopkins University, dove restò
per venti anni. Ma pur essendo formalmente professore di fisica i suoi interessi
scientifici si spostarono in modo sempre più deciso in direzione della geologia e
della paleontologia, campi in cui giunse rapidamente ad essere un’autorità
riconosciuta
Questo hobby gli valse l’assegnazione nel 1952 della prestigiosa Charles
D.Walcott Medal da parte della National Academy Of Sciences, per il ricco
apporto scientifico sul Cambriano.
Rasetti definiva il suo impegno in Paleontologia come un
Hobby: Paleontologia che offre a Rasetti un ambiente dove
ritrovare la dimensione artigianale della ricerca.
“Ho ricavato molto piacere e gratificazione dalla geologia e dalla
paleontologia, sia per i riconoscimenti che ho avuto dai colleghi in
questo campo, sia perché mi hanno offerto salutare e piacevole esercizio
fisico, specialmente nelle regioni montuose dell’ovest. Il numero limitato
di persone dedite allo studio del Cambriano, e della paleontologia in
generale, è una delle caratteristiche piacevoli di questa disciplina in
confronto alla fisica. Non c’è rischio di duplicazione del lavoro, né
bisogno di competizione o pressione a pubblicare risultati incompleti. Le
scienze geologiche, o almeno la stratigrafia e la paleontologia, sono
sfuggite fino ad ora alla corruzione che è stata importata nella fisica
dalle applicazioni militari e dai grandi finanziamenti governativi. Il
lavoro sul campo si fa ancora con martello e scalpello come un secolo fa,
non con attrezzatura industriale, e la ricerca in laboratorio richiede
pochi e semplici strumenti. E’ ancora un lavoro che può essere fatto da
una sola persona ad un costo pressoché trascurabile”.
La pulizia dei campioni
Da ottimo sperimentatore Rasetti inventò un
modo per ripulire i campioni:
• Spacca i frammenti grandi che poi taglia con
sega a diamante di sua realizzazione.
•Rimuove le parti più piccole con strumenti da
dentista
• Bagna il campione con acido cloridrico che corrode
la matrice ma non le parti dure fossili
•Accompagna poi al disegno dell’esemplare anche la
fotografia: immortala i campioni dopo avervi fatto
bruciare sotto del magnesio, il quale ossido risalta le
parti più piccole della superficie del fossile.
Il contributo di Rasetti
Negli Stati Uniti durante gli anni 60 ebbe la possibilità
di confrontarsi con 12 paleontologi esperti.
Per molti specialisti è colui che ha messo ordine nella
descrizione sistematica dei campioni e nelle
nomenclature oltre a nuovi trattamenti non dannosi di
pulizia e conservazione dei campioni stessi.
Migliaia di fossili da lui raccolti e preparati sono stati
depositati in vari musei.
Nel 1943 descrive 2 generi e cinque specie di trilobiti e
corregge una classificazione di un genere ( Evoluzione
delle strutture facciali dei generi Laganopeltis e
Lagapeltoides)
Nel ’44 arriva a scoprire a Lèvis 86 specie di cui 45 al
tempo sconosciute.
Fra il ’45 e il ’46 pubblica un lavoro di 11 quaderni su
Journal of Paleontology e Naturaliste Canadien
Nel ’51 pubblica un lavoro sulla stratigrafia e trilobiti
dello Yoho N. Park e di Banff
Dal ’68 al ’72, dopo essere tornato in Italia, si dedica
alla ricerca e allo studio dei trilobiti Cambriani
dell’Iglesiente
(Sardegna).
Pubblica
tutte
le
informazioni raccolte nel lavoro completo “Trilobite
Faunas of Sardinia”
Fotografia
Cosa fotografava Rasetti
Per Rasetti la fotografia era un interesse
al servizio delle sue passioni
Amava fotografare i
fiori e i fossili che studiava.
La fotografia gli permetteva di studiarli e
catalogarli senza portarli via dal loro
ambiente originario.
Saxifraga Florulentia
Rasetti iniziò a fare foto appena si
manifestò l’esigenza di studiare
esemplari rari, impossibili da
trasportare.
Dotato di perizia e pazienza,
“poteva stare fermo anche
delle ore per aspettare la
luce giusta” (dall’intervista
alla dottoressa Ulda Billi).
Fisica
“La scienza può dire :”Se
vuoi costruire una bomba
da cento megatoni devi
fare così e così.” Ma la
scienza non può mai dirci
se dobbiamo costruire una
bomba da cento megatoni.
Penso quindi che gli uomini
dovrebbero interrogarsi
più a fondo sulle
motivazioni etiche delle
loro azioni. E gli scienziati,
mi dispiace dirlo, non lo
fanno molto spesso.”
FRANCO RASETTI
I raggi cosmici
I raggi cosmici sono delle radiazioni naturali
proveniente dal cosmo a cui è sottoposta
perennemente la Terra. Dallo studio di tale
radiazione spaziale sono state scoperte
particelle come il positrone o il muone. I raggi
cosmici si suddividono in primari e secondari.
I raggi cosmici primari
I raggi cosmici primari sono costituiti
principalmente da protoni, ma anche da
elettroni, particelle alfa e altri nuclei leggeri,
fotoni neutrini.
I raggi cosmici secondari
Quando le particelle dei raggi cosmici primari
giungono
nell’atmosfera
terrestre,
esse
interagiscono con i nuclei delle molecole
dell’atmosfera formando così, in un processo a
cascata, nuove particelle proiettate in avanti,
dette appunto raggi cosmici secondari
La spettroscopia
La misura e lo studio di uno spettro è chiamato
spettroscopia. In origine uno spettro era la gamma di
colori che si osserva quando della luce bianca viene
dispersa per mezzo di un prisma. Oggi il termine spettro
è stato generalizzato, è riferito a un flusso o un'intensità
di radiazione elettromagnetica o particelle, in funzione
della loro energia, lunghezza d'onda, frequenza o massa.
Per eseguire un'analisi spettrofotometrica si misura
l'entità dell'assorbimento di una radiazione luminosa
con un campione posto davanti ad una sorgente di
radiazioni. Per interpretare i fenomeni che avvengono è
necessario conoscere le caratteristiche delle sorgenti
luminose e la struttura della materia. L'assorbimento
della radiazione provoca un aumento dell'energia
interna della sostanza che assorbe. Ciò implica una
eccitazione delle particelle componenti (elettroni, atomi,
molecole, ecc.), che produce fenomeni caratteristici per
ogni sostanza.
Il muone
Un muone,dalla lettera greca μ (mu), è una particella fondamentale con carica
elettrica negativa e uno spin semi-intero di 1/2. Possiede una vita media di 2.2
μs. Come tutte le particelle fondamentali, anche il muone ha la sua
antiparticella, con stessa massa e spin, ma carica opposta: l'antimuone. I
muoni sono indicati con μ−, mentre gli antimuoni con μ+. I muoni negativi
possono formare atomi muonici sostituendosi agli elettroni negli ordinari
atomi. Tale tipo di atomi risulta molto più piccolo del solito in quanto il muone
ha una funzione d'onda per lo stato di minima energia più bassa di quella
dell'elettrone. Mentre un muone positivo insieme ad un elettrone può formare
un atomo di muonio (Mu), in cui il muone funge da nucleo (si definisce atomo,
nonostante non lo sia realmente in quanto possiede le stesse caratteristiche).
Sulla Terra, la maggior parte dei muoni è creata dai raggi cosmici. Quando un
raggio cosmico colpisce la parte superiore dell'atmosfera, vengono creati dei
pioni. Essi decadono dando luogo a muoni e neutrini. Questi muoni si
muovono a grande velocità, così ché la loro vita media aumenta per via della
dilatazione temporale. Ciò rende più facile la loro rivelazione sulla superficie
della Terra.
I neutroni lenti
Studiando la proprietà che hanno i
neutroni di accrescere la radioattività
naturale
di
elementi
radioattivi,
scoprirono che interponendo un pezzetto
di paraffina tra la sorgente di neutroni e
l’oggetto da bombardare l’intensità
cresceva molto di più; questo è il
fenomeno di rallentamento dei neutroni.
Esso avviene nella paraffina, come
nell’acqua, per il fatto che questa contiene
una grande frazione d’idrogeno. L’energia
cinetica della prima particella si suddivide in parti uguali tra la particella
urtante e la particella urtata, cosicché la particella urtante va via con circa
la metà dell’energia in gioco.
La proprietà di attivazione è assai grande perché la sezione d’urto dei
neutroni lenti hanno una maggiore probabilità rispetto ai veloci di essere
catturati.
Non si accorsero che questo aumento non era dovuto alla creazione di
nuovi elementi radioattivi ma alla fissione nucleare dell’Uranio.
Entomologia
Cosa sono gli insetti
Gli insetti costituiscono il
gruppo di animali che
presenta la maggior diversità.
Il numero totale di specie di
insetti è superiore alla somma
di tutte le altre specie viventi
messe insieme. Sono circa un
milione di specie di insetti.
Nonostante la loro grande
varietà, gli insetti hanno un
certo numero di
caratteristiche comune.
Struttura
La maggior parte possiede un
corpo diviso in tre parti, il capo,
il torace e l’addome. Il capo
porta di solito una coppia di
antenne sensoriali e un paio di
occhi. Quasi tutti gli insetti
adulti hanno tre paia di zampe e
uno o due paia di ali, tutte queste
appendici sono inserite a livello
del torace
Come si classificano
Gli insetti si classificano in
circa 26 ordini definiti
perlopiù dalla struttura
delle ali e dell’apparato
boccale. Un secondo
criterio di classificazione,
estremamente importante,
riguarda il grado di
completezza della
metamorfosi.
Apparato Boccale
Le Ali
La classificazione degli insetti si
basa anche sulla conformazione
delle loro ali: pteros, la desinenza
del nome di tutti gli ordini di insetti,
in greco significa appunto “ala”.
Ad esempio:
- Coleotteri koleos = duro e pteros = ali;
- Lepidotteri (da lepidos = squama e pteros = ala);
- Tricotteri (dal greco trichòs = pelo e pteros = alato
La Metamorfosi
Gli ordini più importanti
1.
Ordine ORTHOPTERA
2.
Ordine ODONATA
3.
Ordine HEMIPTERA
4.
Ordine COLEOPTERA
5.
Ordine LEPIDOPTERA
6.
Ordine DIPTERA
7.
Ordine HYMENOPTERA
L’hobby di Rasetti
Rasetti è stato uno dei massimi
esperti a livello mondiale per il
settore
dell’insettistica
che
riguarda i coleotteri.
Apuanus Rasettii
Attraverso le sue ricerche,
Franco Rasetti, riuscì a
raccogliere e descrivere una
grande quantità di coleotteri. I
coleotteri raccolti da Rasetti
vennero donati al Museo di
Zoologia di Roma.
Catalogando la collezione gli
entomologi del Museo si
accorsero che vi erano nuove
specie di coleotteri. Una, come
riconoscimento, venne
chiamata Apuanus Rasettii.
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Il nostro progetto - Franchetti Salviani