Indagine sulle vendite in Piemonte
COME SONO ANDATE LE VENDITE DELL’ULTIMA
COLLEZIONE?
RISPONDONO GLI AGENTI DI MODA:
I CLIENTI CHE HANNO AVUTO I MIGLIORI
RISULTATI HANNO SAPUTO FAR RICERCA, SI
SONO GUARDATI INTORNO, HANNO PUNTATO
SULLE MARCHE MA SI SONO ANCHE FATTI
CONSIGLIARE.
•
• Alle domande: qual è stato l’andamento delle vendite
dell’ultima collezione autunno-inverno rispetto alla
medesima dell’anno precedente? E alla richiesta di
pronunciare un parere sui propri clienti, sono state
espresse opinioni differenti in funzione del settore di
ciascun agente ed a problematiche relative alla sezione di
competenza che si discostano rispetto ai risultati ottenuti
nello stesso periodo in ambiti moda diversi.
RENATO
AGU’
PIERGIORGIO
ALFURNO
DOMENICO
ARDIZZONE
ALBERTO
ARDUINO
BARBARA
BAGGIANI
GILBERTO
BAGGIANI
GIANNI
BARBERO
ANNA
BARBI CINTI
» Abbigliamento bambino: la
stagione non è andata male
per chi lavora con marchi di
livello medio-alto o con
prodotti dalla forte
caratterizzazione. Tale tipo di
scelta (riferita alla
propensione verso marche
conosciute e pubblicizzate), si
è rivelata indispensabile e
vincente da parte dei
commercianti per proseguire
con risultato la propria attività
nel panorama di calo delle
vendite che ha caratterizzato
la stagione.
–Da parte dell’agente sono
indispensabili entusiasmo,
disponibilità ed ore di lavoro
considerevoli.
–Gli operatori stanno realizzando che,
nella realtà attuale, i clienti hanno
bisogno di prodotti diversi, forti a
livello di comunicazione.
–E’ necessaria una maggiore
attenzione alla “ricerca”. Girare le
fiere, studiare la concorrenza, guardare
le riviste, cercare di comprendere
perché certe zone si possono
considerare ‘isole felici’ per capire
che è importante avere un’attività
commerciale che strizza l’occhio al
marchio ma sa anche inserire altre
nuove etichette se ben presentate e
studiate.
ATTILIO
BASSINO
MASSIMO
BILLI
PIERGIORGIO
BOLTRI
CLAUDIA
BOSCO
STEFANO
BUCCINO
PAOLO
BURATTI
• L’inverno è stato mite, ciò
nonostante pare che le
motivazioni principali di un
calo delle vendite siano
attribuite ad altri elementi:
•
chi lavora con griffe
prestigiose e di livello, con
molte linee a disposizione e
scelta tra marchi e pronto
moda, ha potuto compensare
gli articoli che sono andati
meno bene;
• benché si possa fornire come
dato il fatto che ciò che
funziona meglio è la griffe, si
accusano la mancanza di
informazione e la volontà di
rinnovarsi e cambiare del
sistema in generale.
ADRIANA
CARETTO
GUIDO
CEVA
• La figura dell’agente è divenuta quella
del soggetto che compie la ‘ricerca’ per
i buyers, comprende cosa funziona sul
mercato e suggerisce tendenze destinate
a riscuotere consensi.
• La distribuzione di livello alto, medioalto, che ha avuto il coraggio di
valutare articoli diversi, alternativi alle
grandi griffe, comunque frutto di
ricerca, ha visto migliorare i fatturati.
• La boutique di livello deve realizzare
che il cliente non vi si reca solo perché
lì ci sono i”Brand” ma perché si
identifica nelle scelte di quel
professionista. Probabilmente deve
aumentare la consapevolezza dei
commercianti del fatto che hanno una
grande forza che potrebbe rivelarsi in
futuro maggiore di quella delle aziende.
FABIO
COMOGLIO
GIOVANNI
CRAVERO
ALBERTO
CRESPO
ELENA
CRISTI
FABIO
FERRACANE
PAOLO
FRISONI
La distribuzione tramite
intermediari d’ingrosso ha
perso la base di clientela
che aveva. Nella
sovrabbondanza di offerta
che arriva al punto vendita,
i clienti tendono a
concentrare le scelte,
selezionando i fornitori.
Nel mercato ci sono ancora
possibilità, ma occorre
fornire un servizio diverso,
più completo, più vero.
ENRICO
GALLO
ENRICO
GENNARI
PIERO
GRILLO
GUIDO
ILARDI
TIZIANA
LABRUTO
PIERO
LANO
SIMONE
LO GUZZO
BRUNO
NARETTO
ANDREA
ODASSO
ANDREA
PASTORELLI
ANTONIO
PELAIA
Settore sportivo: si deve fare la distinzione
tra prodotto sport tecnico e fashion. Nel
momento in cui l’articolo sportivo fashion è
stato distribuito in ambiti commerciali
differenti, il negozio di articoli sportivi
tecnici ha iniziato a fare i conti con un
minore afflusso di clienti.
Contestualmente si rileva un incremento
della vendita compulsiva presso la grande
distribuzione. Strutture come Decathlon,
Cisalfa ed altre, comunicano con forza un
grande assortimento ed aria di convenienza.
I pochi negozi di articoli sportivi che hanno
compiuto scelte drastiche e si sono
specializzati tecnicamente hanno registrato
i primi risultati contro-tendenza
GIUSEPPE
. C’è confusione di prodotto nel settore
sportivo, così come nello sportswear. In
quest’utimo contesto oltretutto le linee si
possono sovrapporre e la recessione che si è
verificata pare sia da attribuire oltre al fattore
climatico, in buona parte, ad una mancanza di
adeguamento alle esigenze della clientela.
Non si è fatto ‘sistema’, non è stata offerta
un’immagine dell’abbigliamento adeguata,
l’offerta a livello di marketing non è stata così
stimolante da sollecitare i clienti.
PERENCHIO
GIORGIO
PERESSON
MASSIMO
PERESSON
STEFANO
PETTINAROLI
LUCIANO
PILICHI
FRANCESCO
Se anche nel comparto fashion non tutte le
proposte sono state accettate benissimo non è
stato solo per colpa del tempo: la
propensione alla spesa in alto è aumentata ma
si è rivolta verso pochi brand. Nel mediobasso invece, registriamo un aumento della
richiesta di accessori anziché abbigliamento.
PIZZI
MAURO
PORCELLI
ALESSANDRO
PORRO
PIERPAOLO
PORRO
MARCELLO
RAZZOLINI
RANIERI
REINERO
ALDO
RIETTO
LUCIANO
RINALDI
ANDREA
RIVETTI
Se ne ricava che ogni operatore nella ricerca di
specializzazione ha scelto delle nicchie e, data
la forza dei marchi (assodata in ogni settore
trattato), gli imprenditori che fanno ricerca sono
destinati ad avere maggiori risorse e risultati
rispetto agli altri.
Così come i distributori sono sempre più
chiamati ad aggiornarsi, è importante che gli
agenti esprimano professionalità verso il
mercato. Sarebbe utile far comprendere che
concetti come il visual merchandising,
modernità ed innovazione sono importanti. E
che nella prospettiva di una ulteriore selezione
da parte del mercato di aziende e marchi, i punti
vendita dovrebbero tendere verso un
ammodernamento, carpire spunti da chi ha
migliore percezione di ciò che funziona e da
chi, come gli agenti appunto, vive e studia i
cambiamenti del mercato ed è in grado di
consigliare.
Il consiglio rivolto ai
commercianti è quindi che
innanzi tutto ci si sforzi nella
rivalutazione del proprio
marchio cioè della propria
identità, per recuperare ed
aumentare la propria valenza
professionale e per tornare ad
essere ‘punti di riferimento’
per le capacità di valutazione
e selezione fatta a monte.
DAVIDE ROMANO LEOPOLDO ROVERA PAOLA SAGLIETTI FERRUCCIO SERAFINO
CARMELO SQUILLACE WALTER TOPPIA CLAUDIO TRENTINI OSCAR VARIO
CORRADO VENEZIANI ROBERTO VINCI GIANLUCA VIOLINO SASHA VOLPI PRISKIC
GIORGIO ZANARDELLI SANZIO ZAPPIERI CINZIA ZORZAN GIANFRANCO ROMANO
GIUSTINO FOURNIER FRANCO MARCHISIO ANGELO MEZZANO BRUNO PETRONI
ROSANNA STRUMIA GIANPIERO PORRO PAOLO ROVERA
GRAZIE
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