Pentchev Bogdan
LA NASCITA DELLA STAMPA
Il primo grande passaggio storico nella storia
delle tecnologie della scrittura è stata
l'invenzione della stampa da parte di
Gutenberg alla metà del 1400.
Con la nascita della stampa il concetto di
testo, come insieme di idee (trattato) o di fatti
(romanzo), diventa definitivamente la base
della conoscenza.
Scompariva la figura del copista, spesso
infatti l’autore stesso era spinto a introdurre
nella copia le sue idee ed i suoi commenti.
Nasceva così l’autore.
I giornali ebbero subito un grande successo
tra le nuove classi sociali, che in essi
trovarono un importante mezzo di passaggio
di idee ed uno strumento di battaglia politica e
culturale. Nacque così il concetto di "opinione
pubblica“.
CINEMA, RADIO E TELEVISIONE
Fu il lancio del cinématographe dei fratelli Lumière a Parigi
nel 1895, con le proiezioni su uno schermo per un ampio
pubblico, a decretare la nascita del cinema, la nuova arte
per le masse.
Inventata dall'italiano Guglielmo Marconi (1895) la
radio divenne il nuovissimo mass media attraverso il
quale, chi lo gestiva, poteva comunicare con un
pubblico quantitativamente enorme e imprecisato.
Nel 1936 in Gran Bretagna comparvero le prime trasmissioni
televisive regolari, destinate a una ristrettissima cerchia di
utenti. In Italia le prime trasmissioni sperimentali risalgono al
1938.
LA MANIPOLAZIONE DEI MASS MEDIA NEL FASCISMO
L’uso dei mass media, assume una grande importanza dovuta anche al sapore di novità
dei moderni mezzi di comunicazione:
LA RADIO: assunse un ruolo di primo piano. I programmi
trasmessi erano costituiti per lo più da discorsi del Duce o
del Furer, marce ufficiali o conversazioni sul razzismo.
La radio diventava, così, la voce ufficiale dello stato.
LA STAMPA: il partito fascista acquistò le maggiori testate
giornalistiche. I quotidiani, dunque, presentavano, attuando
una censura su cronache nere e di fallimenti economici, il
periodo fascista come un modello storico di pace e
moralità.
Il CINEMA: nel 1925 nacque l’istituto nazionale L.U.C.E.,
ente per la propaganda e la diffusione della cultura popolare.
Questo istituto, i cui cinegiornali venivano proiettati
obbligatoriamente in tutte le sale cinematografiche a
partire dal 1926, rappresenta il più efficace mezzo del
regime nel campo dello spettacolo. La tematica più
ricorrente diventa il mito bellico con il conseguente elogio del
patriottismo.
LA NASCITA DEI MODERNI MASS MEDIA
Nel 1883 nacque a New York il primo quotidiano moderno, il “World”.
I giornali di massa raggiunsero tirature elevatissime, il servizio postale diffondeva ogni
anno negli Stati Uniti centinaia di migliaia di copie di pubblicazioni periodiche.
Agli inizi del Novecento fu inventata la stampa a rotocalcografia a colori, che negli Stati
Uniti, grazie alle illustrazioni, diventò anche un efficace veicolo pubblicitario.
Nel 1912 il transatlantico Titanic urtò
contro
un
iceberg.
La
notizia
dell’affondamento fu diffusa attraverso la
radio: per la prima volta un importante
avvenimento fu vissuto in diretta anche
da chi era molto lontano dal luogo in cui
si svolgeva
Il mass medium che invece subito una
forte connotazione popolare fu il cinema:
era in grado di suscitare nel pubblico forti
sentimenti
ed
emozioni,
poiché
adoperava il linguaggio delle immagini,
comprensibile a tutti.
IL TOTALITARISMO
Il termine indica la forma di governo – e l'ideologia – che subordina tutte le attività sociali,
economiche e politiche, intellettuali, culturali, spirituali ai fini del gruppo dominante.
L'individuo deve conformarsi all'ideologia del partito unico al potere, che si identifica con
lo Stato, e mobilitarsi perché questa si affermi e si estenda capillarmente.
• la Germania sotto il nazionalsocialismo di Adolf Hitler
I REGIMI TOTALITARI
• l'Italia durante il fascismo di Benito Mussolini
• l'Unione Sovietica
• la Repubblica popolare cinese
IL PARTITO E LE SUE ARMI
IL CONTROLLO DEI MASS MEDIA
LA POLIZIA SEGRETA
IL CONTROLLO DELLE FORZE ARMATE
IL CONTROLLO DELL’ECONOMIA
PATRIMONIALIZZAZIONE DEI COSTI DI PUBBLICITA’
I costi di pubblicità possono essere patrimonializzati (in sede di assestamento) quando
riguardino azioni pubblicitarie di vasta portata e di notevole impegno anche sotto il profilo
finanziario, tendenti a lanciare un nuovo prodotto o, comunque, con effetti prevedibilmente
protratti nel tempo.
SCRITTURE
COSTI DI R&S DA AMMORTIZZARE
DARE
COSTI DI R&S PATRIMONIALIZZATI
AVERE
COSTI DI PUBBLICITA’ DA AMMORTIZZARE
DARE
COSTI DI PUBBLICITA’ PATRIMONIALIZZATI
AVERE
Il conto COSTI DI RICERCA E SVILUPPO DA AMMORTIZZARE è un conto economico acceso ai
costi pluriennali: esso ha “destinazione patrimoniale”.
Il conto COSTI DI RICERCA E SVILUPPO PATRIMONIALIZZATI è un conto di reddito
alle variazioni di esercizio che rileva una rettifica indistinta ai costi di esercizio: si tratta,
perciò, di un conto “a destinazione reddituale”.
WORLD WIDE WEB: IL NUOVO MASS MEDIA
C'è un'immensa ragnatela che avvolge il pianeta: il World
Wide Web. Lungo i suoi miliardi di fili invisibili corrono le
informazioni sotto forma di parole, suoni, immagini.
A cinquecento anni dall'invenzione della
stampa, una nuova rivoluzione culturale sta per
cambiare il mondo della comunicazione.
LA NUOVA LIBERTA’ DI STAMPA
Nel 1961 un giornalista del The New Yorker scrisse
una cosa che per molti anni caratterizzò il dibattito sul
potere dei media: “ La libertà di stampa appartiene a
chi possiede i giornali".
Ma 35 anni più tardi, l'immenso sistema globale di reti
informatiche conosciuto come Internet ha abbattuto
quelle barriere.
Oggi la libertà di stampa si definirebbe meglio come
“ patrimonio di chiunque sappia digitare su una
tastiera ", perché pubblicare informazioni attraverso
Internet (il World Wide Web, detta anche WWW o
semplicemente “ la Rete ") è estremamente facile.
LA NASCITA DEL GIORNALISMO IN RETE
La rete informatica globale che prende
il nome di Internet esiste fin dai primi
anni Settanta e gli scienziati la usavano
regolarmente per comunicare tra loro,
con le università e con le agenzie
governative.
Tra il 1993 e il 1994 i tecnici informatici
iniziarono a parlare di "pagine" di
informazione
su
Internet.
Una
combinazione di foto, grafici, titoli e
testi sulla World Wide Web si sarebbe
potuto chiamare "file" o "documento",
ma la parola "pagina" divenne il
termine più comune.
I redattori capirono di poter usare lo stesso approccio per diffondere le notizie via Internet. Il New
York Times, per esempio, nel 1995 pubblicava solo qualche informazione on-line, e non ebbe un
sito Internet completo fino al gennaio dell'anno successivo. Nel 1994 le testate giornalistiche a
possedere un sito Web erano un centinaio, mentre diventarono ben 600 nel 1995 e addirittura
mille nel 1996.
AGGIORNAMENTO IMMEDIATO
Gli editori di un quotidiano si sentono frustrati
quando succede qualcosa di grosso appena prima
dell'uscita della nuova edizione. Nella maggior parte
dei casi le riviste non tentano nemmeno di
proporre la notizia.
Ma in Rete, Time , con una serie di pubblicazioni
complementari, è riuscito a proporre l'informazione
quotidiana anche se l‘ edizione stampata esce
settimanalmente.
In occasione delle elezioni presidenziali del 1996 le varie agenzie informative on-line
registrarono un'affluenza record di visitatori nei propri siti web, e in qualche caso addirittura
l'intasamento delle linee.
A volte però si possono commettere errori imbarazzanti: il giorno del verdetto su O.J.
Simpson, nel 1995 Time preparò delle pagine web per ciascuno dei due esiti possibili, in
modo da poter diffondere il verdetto nel giro di qualche secondo. Infatti diffuse il verdetto
immediatamente, ma era stata caricata la pagina web sbagliata e la parola "colpevole"
comparve in prima pagina e ci rimase per almeno dieci minuti dopo che Simpson era stato
dichiarato non colpevole.
CONFRONTO TRA INTERNET E LA TELEVISIONE
Internet è stato definito una sorta di "intelligenza collettiva“ e non ha molte caratteristiche
comuni con la televisione, che comunque resta il più potente strumento di livellamento di
massa che sia mai esistito.
Con la tv, se qualcosa è sfuggito alla nostra comprensione, non ci è dato il tempo di tornarci
su, di rifletterci. Al contrario Internet è un medium intensivo, possiede cioè una straordinaria
capacità di approfondimento.
La televisione viaggia in superficie, Internet va in profondità.
IL VIDEO TRA PRESENTE E FUTURO
Una emittente webTv offre potenzialmente innumerevoli possibilità che la televisione
tradizionale non potrà mai dare ai propri utenti.
Con la nascita delle webTv non si parla solo della scoperta di una novità tecnologica,
ma di una vera e propria rivoluzione.
Con l’avvento delle webTv si ha infatti la
concreta possiblità di avere una emittente
televisiva privata a basso costo per le proprie
produzioni video, visibile in tutto il mondo.
Dalla televisione di casa (pc/tv) deve essere possibile scegliere quale film, tg, o altro
spettacolo vedere in qualunque ora del giorno e della notte, di quel video, diviso in
sequenze, è possibile decidere cosa vedere prima o dopo (ad esempio in un tg) o
cosa non vedere affatto, e su tale movie si possono avere tutte le informazioni testuali
possibili grazie alle schede di approfondimento collegate.
WEB - TV
Con il termine web-tv si intende la televisione visibile direttamente on-line sul
proprio computer; si possono infatti seguire le trasmissioni in diretta delle
varie emittenti televisive presenti in Rete.
Qui sotto per esempio è riportata la diretta di una partita di basket che è
visibile direttamente dal Web.
TRASMISSIONE LIVE
Le trasmissioni in diretta delle Web TV spaziano oramai su diversi agomenti:
si possono vedere in tempo reale notiziari informativi, musica, sport ed altro
sia in italiano che in altre lingue.
VIDEO ON - DEMAND
I canali Video On-Demand offrono la possibilità di vedere sul web videoclip
musicali, telefilm, cartoni, interviste e quant'altro ovunque ed in qualsiasi
momento.
IL DIRITTO D’INFORMAZIONE
A sancire il diritto all’informazione sono svariati articoli del nostro sistema giuridico.
- Dichiarazione Universale dei diritti umani (10 dicembre 1948)
ART. 19
- Convenzione europea per la tutela dei diritti dell’uomo e
delle libertà fondamentali (1950)
ART. 10
- Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo
(30 novembre 1959)
ART. 17
- Costituzione Italiana
ART. 21
- Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea (2000)
ART. 11
L’informazione dunque è un diritto, sia per chi lo esercita
che per chi ne fruisce. Un diritto però troppo spesso
disatteso.
In realtà sarebbe più corretto parlare di: dovere-diritto.
Nel senso che ciascuno di noi, prima ancora di esercitare
un diritto, ha il dovere di informarsi, capire, guardarsi in
giro, non accontentarsi della superficie.
LA PROPAGANDA DEI PARTITI POLITICI
I candidati e i partiti che partecipano alle elezioni si rivolgono agli elettori per illustrare il
proprio programma utilizzano soprattutto i mass media.
Le leggi dello stato regolano la propaganda elettorale per garantire che essa si svolga in
condizioni di trasparenza e di eguaglianza.
In Italia una legge del 1993 regola l'accesso, in condizioni di pari opportunità (par
condicio), di candidati e partiti a spazi di propaganda.
La propaganda è vietata nei giorni di svolgimento delle elezioni e durante le 24 ore
precedenti.
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la nascita dei moderni mass media