LA SICUREZZA NELLE AZIENDE
SANITARIE:
ELEMENTI PER ELABORARE UN
BILANCIO
QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE
DEI SERVIZI
DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Franco Pugliese
Reggio Emilia, 25 Ottobre 2007 Auditorium CENTRO LORIS MALAGUZZI
Direzione Strategica
Tecnostruttura
di governo e audit
dei processi
UOC Audit Clinico e
Sistemi informativi
sanitari
Tecnostruttura
sanitaria
UOC Sviluppo Strategico
e Organizzativo
UOC Sviluppo
Competenze e
Formazione
Staff di servizio
UOC Controllo di
gestione
UOC Osservatorio
Epidemiologico
Aziendale
UOC Comunicazione e
Marketing
UOC SPPA
UOS URP
UOC Servizio Aziendale
delle Professioni
Sanitarie
UOC ULA
Linee Produttive
Dr Franco Pugliese- RSPP AUSL Piacenza-Medico Competente Coordinatore
2
Cosa dice la Legge ?
Dr Franco Pugliese- RSPP AUSL Piacenza-Medico Competente Coordinatore
3
ART.8 comma 2 Dlgs 626/94 e s.m.i
«Il datore di lavoro designa all'interno dell'azienda ovvero dell'unità
produttiva […] , una o più persone da lui dipendenti [..], tra cui il
responsabile del servizio in possesso di capacità e attitudini
adeguate
“CAPACITÀ” E “ATTITUDINI ADEGUATE”
Quindi...
“Saper fare” e “Saper far fare”
“Saper relazionarsi con gli altri”
ART.8-bis Dlgs 626/94 e s.m.i
«LE CAPACITÀ ED I REQUISITI PROFESSIONALI dei
responsabili e degli addetti ai servzi di prevenzione e protezione
interni o esterni DEVONO ESSERE ADEGUATI ALLA NATURA
DEI RISCHI PRESENTI SUL LUOGO DI LAVORO E RELATIVI
ALLE ATTIVITA’ LAVORATIVE
“CAPACITÀ E REQUISITI PROFESSIONALI”
Capacità e requisiti richiesti agli
ADDETTI e ai RESPONSABILI
del Servizio di Prevenzione e Protezione
per lo svolgimento della funzione
Capacità e requisiti adeguati alla natura dei rischi
presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività
lavorative.
Possesso di titolo di studio
Attestato di frequenza con verifica
dell’apprendimento a specifici
corsi di formazione
Art. 1 - 4 D. lgs. 195/03
CAPACITA’
REQUISITI PROFESSIONALI
• ADEGUATE ALLA NATURA DEI
RISCHI PRESENTI SUL LUOGO DI
LAVORO
• TITOLO DI STUDIO NON INFERIORE
AL DIPLOMA DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
• RELATIVE ALLE ALLE ATTIVITÀ
LAVORATIVE
• POSSESSO DI ATTESTATO DI
FREQUENZA CON VERIFICA
DELL’APPRENDIMENTO A
SPECIFICI CORSI DI FORMAZIONE
CAPACITA’ e REQUISITI adeguati alla natura
dei rischi presenti sul luogo di lavoro e
relativi alle attività lavorative
POSSESSO di un titolo di
studio
CULPA IN ELIGENDO DEL DATORE DI LAVORO
TITOLO NON INFERIORE AL DIPLOMA DI
ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
CORSI DI FORMAZIONE
POSSESSO di attestato di
frequenza con verifica
dell’apprendimento a
specifici corsi di
formazione
(art. 2-comma 2 e 4 - Dlgs 195/03)
CORSI
DI
AGGIORNAMENTO
SECONDO
INDIRIZZI DEFINITI IN SEDE DI CONFERENZA
PERMANENTE DI PREVENZIONE PER I
RAPPORTI TRA STATO, REG. E PROV.
AUTONOME
CON
CADENZA
ALMENO
QUINQUENNALE
(art. 2-comma 5- Dlgs 195/03)
Coloro che sono in possesso di laurea triennale di “Ingegneria della sicurezza e protezione” o di “Scienze della Sicurezza e Protezione” o di “Tecnico della
Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro” sono esonerati dalla frequenza dei corsi di formazione “corsi di aggiornament all’art.2 comma 2”.
MODULO A
Art.2 comma 2 Dlgs 195/03
MODULO B
CORSO
BASE
CORSO
SPECIALISTICO
MODULO C
Art.2 comma 4 Dlgs 195/03
Art.2 comma 5 Dlgs 195/03
CORSO
SPECIALISTICO
AGGIORNAMENTO
MODULO A
MODULO B
MODULO C
A REGIME
AGGIORNAMENTO
nuova nomina
MODULO A
MODULO B
AGGIORNAMENTO
TRANSITORIO
gia’ in carica
Crediti formativi
pregressi ……
NUOVA NOMINA
►Art.2 comma 2
TITOLO DI STUDIO
 istruzione secondaria superiore
FREQUENZA
CORSI
►Art.2 comma 4
►Art.2 comma 5
Modulo B
FREQUENZA
Modulo C
CORSO
FREQUENZA CORSI
DI AGGIORNAMENTO
periodicità quinquennale
NUOVA NOMINA
TITOLO DI STUDIO
►Art.2 comma 2
 istruzione secondaria superiore
Modulo A
FREQUENZA
CORSI
►Art.2 comma 5
Modulo B
FREQUENZA CORSI
DI AGGIORNAMENTO
periodicità quinquennale
Accordo tra Stato e Regioni
26 gennaio 2006
Modulo A
• corso di base - comune alla funzione di RSPP e di ASPP
• è conforme ed integra i contenuti di cui al DM 16/01/97
• durata di 28 ore, esclusa la verifica di apprendimento finali (TEST)
Modulo B
• corso di specializzazione - comune alla funzione di RSPP e ASPP
• è adeguato alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative (settori
ATECO)
• durarata variabile in relazione al macrosettore di riferimento: da 12 a 68 ore escluse le verifiche
dell’apprendimento (VERIFICHE INTERMEDIE : test e/o soluzioni di casi; VERIFICA FINALE:
simulazione lavorativa e colloquio e/o test obbligatori)
Accordo tra Stato e Regioni
Modulo C
26 gennaio 2006
• corso di specializzazione- solo per la funzione di RSPP
• aspetti di natura ergonomia e psico-sociale, di organizzazione e gestione delle attività tecnico
amministrative e tecniche di comunicazione in azienda e le relazioni sindacali
• durata di 24 ore escluse le verifiche di apprendimento (VERIFICHE INTERMEDIE : test e/o
soluzioni di casi; VERIFICA FINALE: colloquio obbligatorio)
Aggiornamento
• deve far riferimento al macrosettore produttivo di riferimento nonché alle novità normative introdotte
in materia e alle incnovazioni nel campo delle misure di prevenzione;
• ha durata:
per la fuzione di RSPP:
da 40 a 60 ore in relazione al macrosettore ATECO
per la funzione di ASPP:
28 ore per tutti i macrosettori di attività ATECO
• deve essere ripetuto con periodicità quinquennale
S
S
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RSPP
A.1 Non sono in possesso di attestato di formazione conforme al DM 16/01/97
A.2 Sono comunque in possesso di attestato di formazione conforme al DM 16/01/97
Esperienza
lavorativa
(Tab. 1)
A.1
A.2
ASPP
Esperienza
lavorativa
(Tab. 1)
A.1
A.2
Titolo
di
Studio
Diploma
istruzione
secondaria
Diploma
istruzione
secondaria
Modulo
A
Modulo
B
Modulo
Corso di
C
Aggiornamento
SI
SI
SI
Quinquennale
Modulo A
Modulo B
Modulo C
NO
SI
SI
Quinquennale
Modulo B
Modulo C
Titolo
di
Studio
Diploma
istruzione
secondaria
Diploma
istruzione
secondaria
Modulo
A
Modulo
B
SI
SI
/
Quinquennale
Modulo A
Modulo B
NO
SI
/
Quinquennale
Modulo B
Modulo Aggiornamento
C
Verifiche
Verifiche
SOGGETTI CHE HANNO GIÀ SVOLTO O SVOLGONO LA FUNZIONE DI ASPP E RSPP
B.3
RSPP
B.2
Incarico superiore a tre anni, ad oggi in vigore, con designazione prima del 14/02/03 ed attivo al
13/08/03
Incarico inferiore ai tre anni, ma superiore a sei mesi, ad oggi in vigore, con designazione prima del
14/02/03 ed attivo al 13/08/03
Incarico inferiore a sei mesi, ad oggi in vigore, con designazione successiva al 14/02/03
ASPP
B.1
Esperienza
lavorativa
(Tab. 1)
Titolo
di
Studio
Modulo
A
Modulo
B
Modulo
Corso di
C
Aggiornamento
B.1
Qualsiasi
NO
NO
SI
Immediato
Modulo A
Modulo B
Modulo C
B.2
Qualsiasi
NO
SI
SI
Quinquennale
Modulo B
Modulo C
B.3
Diploma
istruzione
secondaria
NO
SI
SI
Quinquennale
Modulo B
Modulo C
Esperienza
lavorativa
(Tab. 1)
Titolo
di
Studio
Modulo
A
Modulo
B
B.1
Qualsiasi
NO
NO
/
Immediato
/
B.2
Qualsiasi
NO
SI
/
Quinquennale
Modulo B
B.3
Diploma
istruzione
secondaria
NO
SI
/
Quinquennale
Modulo Aggiornamento
C
Verifiche
Verifiche
Modulo B
QUALSIASI
DESTINATARI:
►REGIONI E PROVINCE AUTONOME
►UNIVERSITA’
►ISPESL
►INAIL
►ISTITUTO ITALIANO di MEDICINA SOCIALE
►DIP. VV.FF, SOCCORSO PUBBLICO E DIFESA CIVILE
►AMMINISTRAZIONE DELLA DIFESA
►SCUOLA SUPERIORE PP.AA.
►OO.SS. DEI DL O DEI LAVORATORI O ORGANISMI PARITETICI
►MINISTERO DEL LAVORO E SINDACALI DEI LAVORATORI
►ORGANISMI PARITETICI
►SOGGETTI ACCREDITATI ALLE REGIONI (ex-DM 166/01)
PERSONALE INTERNO/PROPRI ISCRITTI
DESTINATARI :
►MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
►MINISTERO DELLA SALUTE
►MINISTERO DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE
►MINISTERO DELL’INTERNO: Dipartimento degli Affari Interni
►MINISTERO DELL’INTERNO: Dipartimento di Pubblica Sicurezza
►FORMEZ
►ISTITUTI TECNICI INDUSTRIALI
►ISTITUTI TECNICI AERONAUTICI
►ISTITUTI PROFESSIOANLI PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
►ISTITUTI TECNICI E AGRARI
►ISTITUTI PROFESSIONALI PER L’AGRICOLTURA
►ISTITUTI TECNICI NAUTICI
►ISTITUTI PROFESSIONALI PER LE ATTIVITA’ MARINARE
►ORDINI E COLLEGI PROFESSIONALI
Qualità/Safety
Destinazione d’uso,
gestione degli ambienti
Cadute
Gestione apparecchiature
elettromedicali
Dispositivi di protezione
(lavoratori e pazienti)
Appropriatezza delle cure
Infezioni ospedaliere
Farmacovigilanza
PREMESSA
Attitudini e Capacità
per la direzione di un gruppo (S.P.P.)
che sulla base della conoscenza dell’organizzazione aziendale
persegue l’obiettivo
migliorare
di lavoro nell’azienda
di
le condizioni
Competenza documentativa
•
•
•
•
•
•
•
•
identificazione dei pericoli
individuazione dei rischi;
analisi dei rischi;
misure di prevenzione, sistemi di controllo, procedura di
sicurezza;
obbligo della valutazione del rischio in relazione a: natura
dell’attività dell’azienda; scelta e utilizzo delle
attrezzature;impiego delle sostanze e materiali chimici;
organizzazione dei luoghi di lavoro;
prevenzione dai rischi professionali;
informazione e formazione dei lavoratori;
Rif. Normativo Art. 9-1
lettere a) b) c)
organizzazione e uso di attrezzature;
• identificazione dei lavoratori esposti a rischi potenziali;
• valutazione dei rischi di esposizione sotto il profilo qualitativo e
quantitativo;
• studio di fattibilità per l’eliminazione o la riduzione dei rischi
mediante l’introduzione nei processi lavoratori di provvedimenti
organizzativi o misure tecnologiche adeguate;
• esame dell’organizzazione del lavoro, impostata ai fini della tutela
della salute e della sicurezza dei lavoratori;
• inventario dei luoghi di lavoro, impianti, attrezzature, macchine,
materie prime, finalizzato al censimento del rischio e alla
successiva elaborazione dei dati rilevati;
• ispezione degli ambienti di lavoro attraverso il controllo dei luoghi
per accertarne la rispondenza alla legislazione sulla prevenzione
degli infortuni e dell’igiene del lavoro
• identificazione del rischio di esposizione residuo in riferimento
alle regole di buona tecnica (prassi amministrativa, regole
dell’arte, codici di pratica, indirizzi delle associazioni
professionali, procedure di sicurezza dei fabbricanti, ...);
• redazione del programma, con l’indicazione degli interventi
organizzativi e/o tecnici per la bonifica dal rischio;
• definizione della scala di priorità (scadenzario) sulle misure di
prevenzione e protezione da adottare per il miglioramento della
salute e sicurezza sul luogo di lavoro.
Competenza Informativa
Obbligo di informazione ai lavoratori in
merito a:
art. 9-1
• predisposizione di programmi di formazione e informazione per i
lavoratori; lettera d)
• partecipazione alla riunione periodica in materia di tutela della salute e
sicurezza; lettera c)
• informazione ai lavoratori in merito a (art. 21) :
–
–
–
–
–
rischi per la sicurezza e salute connessi all’attività dell’impresa in generale; lettera a)
misure e attività di protezione e prevenzione adottate; lettera b)
rischi specifici cui è esposto il lavoratore in relazione all’attività svolta, le normative di sicurezza e
le disposizioni aziendali in materia; lettera c)
pericoli connessi all’uso di sostanze e preparati pericolosi sulla base delle schede e dei dati di
sicurezza previsti dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica; lettera d)
procedure che riguardano il pronto soccorso, la lotta antincendio, l’evacuazione dei lavoratori;
lettera e)
–
nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di salvaguardia, lotta antincendio,
pericolo ed emergenza, pronto soccorso. lettera g)
Competenza Informativa
art. 9-2
Diritto di informazione ai lavoratori da parte del datore
di lavoro in merito a:
natura dei rischi;
organizzazione del lavoro ed attuazione delle misure di
prevenzione e protezione;
descrizione impianti e processi produttivi;
dati del registro infortuni e malattie professionali;
prescrizioni degli organi di vigilanza.
Competenza Valutativa
Obbligo di:
•
•
individuazione e valutazione dei rischi;
redazione del documento aziendale della valutazione del rischio con riferimento
a:
•
•
•
•
•
dati di identificazione dell’azienda
descrizione dell’attività e dei processi produttivi;
organizzazione e coordinamento delle attività di valutazione del rischio congiuntamente ai soggetti
interessati;
misure organizzative e procedure per la prevenzione e la lotta agli incendi, evacuazione dei lavoratori e
pronto soccorso;
procedure per la valutazione del rischio, con riguardo ai seguenti aspetti:
•
strutturali, concernenti i requisiti degli ambienti di lavoro (altezza, cubature e superficie, pavimenti,
finestre, scale, seminterrati, ...);
impiantistici (aerazione, condizionamento, riscaldamento, illuminazione, ...);
•
•
•
•
•
•
•
antinfortunistici concernenti le attrezzature e le macchine;
tecnopatie afferenti ad eventuali agenti fisici/chimici pericolosi;
antincendio (percorsi di evacuazione, vie di emergenza, porte di sicurezza, ...);
igienici (servizi sanitari, spogliatoi, ...);
di protezione individuale (occhiali, quanti, inserti auricolari, maschere, ...);
programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione e protezione
adottata;
organizzazione, contenuti e programmazione della formazione ed informazione
dei lavoratori alla sicurezza.
Competenza Progettuale
Attività progettuale finalizzata a:
programmazione degli interventi di prevenzione e protezione individuati
in conseguenza della valutazione dei rischi;
informazione a tutti i soggetti aziendali coinvolti (istruzioni scritte,
prescrizioni di sicurezza);
formazione per gruppi omogenei;
management aziendale;
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
addetti al SPP;
addetti alla prevenzione incendi all’evacuazione ed al pronto soccorso;
lavoratori esposti a rischi specifici esposti a rischio
biologico,(videoterminalisti, addetti alla movimentazione manuale dei
carichi…);
programmazione relativa all’introduzione di nuove tecnologie aventi
riflesso sulla sicurezza e salute dei lavoratori.
Casi Critici (Diversamente Abili, Gravidanza,Minori, ipersuscettibili …..)
Competenza Relazionale, Informativa e
Formativa
Promozione della cultura della prevenzione e della
sicurezza attraverso:
Audit /sopralluoghi nei luoghi di lavoro, da effettuare con il medico
competente
riunione periodica con i soggetti aziendali coinvolti con riferimento
a:
documento del rischio;
idoneità dei D.P.I.;
programma di formazione e informazione dei lavoratori ai fini
della sicurezza e della protezione;
formazione dei lavoratori in occasione dell’assunzione, del
trasferimento o cambio di mansioni, dell’introduzione di nuove
attrezzature o sostanze pericolose;
programmazione relativa all’introduzione di nuove tecnologie che
hanno effetto sulla salute e la sicurezza dei lavoratori;
interazione con tutti i soggetti aziendali.
Focalizzando…..
La prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro investe aree di conoscenza
interdisciplinari (che non sono al momento oggetto di un curriculum di studi
unico) ed inoltre ha raggiunto oggi un tale livello di approfondimento
specialistico per cui di fatto non esistono "esperti" competenti in ognuna
delle branche applicative possibili.
Peraltro, nella maggioranza dei casi reali, viene richiesta una competenza di
base adeguata in ogni settore, mentre le eventuali professionalità
specialistiche, in genere in numero limitato, possono essere
all’occorrenza acquisite caso per caso.
La formazione dovrebbe favorire nei soggetti l’acquisizione di modelli
cognitivi forti soprattutto sul piano logico e metodologico
Alle qualità tipicamente manageriali del RSPP (capacità di comunicare,
informare-formare promuovendo lo sviluppo delle competenze, di gestire
risorse, di prendere decisioni, di fronteggiare efficacemente gli imprevisti,
ecc.)
si devono necessariamente affiancare delle buone capacità
metodologiche, progettuali, diagnostiche e decisionali in materia
di valutazione dei rischi,
ed inoltre
conoscenze sia giuridiche che tecnico-scientifiche specifiche (sistemi
di prevenzione, costruzione piani e programmi d’intervento,
costruzione
di strumenti, schede ed altro di analisi e verifica).
Manager…..è:
Manager è il termine largamente utilizzato in lingua inglese
per indicare la persona che riveste nell’organizzazione un
ruolo con responsabilità decisionale sull’impiego di risorse
rispetto ad un obiettivo stabilito
Il vocabolo Manager(di derivazione latina da maneggiare )
fornisce una definizione che pone l’accento sulle capacità
intrinseche della persona legate figurativamente ad una abilità
del gesto,al talento ed alle competenze personali necessarie
per gestire opportunamente ’organizzazione (Mercadante ,1993)
In altri termini il manager traduce le direttive strategiche in
programmi concreti e operativi
La descrizione del lavoro
manageriale
E’ una combinazione di ruoli o di modalità di comportamento
– ruoli interpersonali
• rappresentante, leader, liason
– ruoli informativi
• controllore, disseminatore, portavoce
– ruoli decisionali
• imprenditore, gestore delle problematiche, allocatore
di risorse, negoziatore
Il profilo delle Competenze
Est
Ovest
Comp 4
Comp1
100
50
0
Comp 3
Nord
Comp 2
Si puo’ definire la competenza
- sinteticamentecome l’insieme
della Conoscenza
(knwoledge)
e
della Abilita’(skill) e dei
Comportamenti individuali e
collettivi (behaviour) .
La competenza è oggetto di
valutazione e di
miglioramento
Attività SPP
Attività tecnica
Attività sanitaria
Attività amministrativa
Attività di comunicazione del
rischio
I Cinque Assiomi della
Comunicazione
Non si può non comunicare.
Ogni comunicazione ha un aspetto di Contenuto ed un aspetto di
Relazione,di modo che il secondo classifica il primo ed è quindi
Metacomunicazione.
La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle
sequenze di comunicazione tra i comunicanti (la Profezia che si
autodetermina ).
Gli esseri umani comunicano sia con il modulo numerico (parole) che
con quello analogico (comunicazione non verbale)
Il primo ha la Sintassi ma non la Semantica il secondo viceversa
Tutti gli scambi di comunicazione sono simmetrici o complementari,
a seconda che sono basati sull’uguaglianza o sulla differenza .
Dr Franco Pugliese- RSPP AUSL Piacenza-Medico Competente Coordinatore
42
Attività relazionale
La Logica del Sistema
Dr Franco Pugliese- RSPP AUSL Piacenza-Medico Competente Coordinatore
44
TUTTO QUESTO SI MUOVE NELLA LOGICA
DELLE INTEGRAZIONI DI SISTEMI CHE
NECESSARIAMENTE INTERAGISCONO IN
MANIERA COMPLEMENTARE
QUALITA’
SICUREZZA
RISK
MANAGEMENT
Dr Franco Pugliese- RSPP AUSL Piacenza-Medico Competente Coordinatore
45
Il processo di Risk management è difficile…
occorre procedere con metodo
Danni Diretti
Protezione da
atti dolosi
Atto doloso,
Terrorismo,Furti,
Sabotaggio,
Frode, Spionaggio
ind.
Responsabilità
Construction
EAR
Danni diretti
Eventi naturali
(Impianti
produttivi,
Rischi d’Impresa
(Allagamento,
depositi,etc..)
ed emergenti
Terremoto,etc..)
Misure di prevenzione
Responsabili Prevenzione
e protezioe
Resp. Operativi
Rischio
dei Progetti
Rischi di
progetto
e Costruzione
Resp. Operativi
Elettronica /EPD/
Internet
Risk Manager
Responsabili Prevenzione
e protezone
Responsabilità
civile vs terzi
Professionale
Rischi verso terzi
Responsabilità
Prodotti vs terzi
Qualità
(Macchine,
Componenti,
Consumers)
Trasporti
Responsabili Prevenzione
E protezone
Resp. Operativi
Responsabili Prevenzione
e protezone
Contesto:
Immagine
Resp. Operativi
, Mercato,
Normative
Sicurezza
delle Persone,
Salute
Inquinamento
Danni Indiretti
(Continuità
produttiva,Profitto)
Danni Indiretti e
Consequenziali
Dr Franco Pugliese- RSPP AUSL Piacenza-Medico Competente Coordinatore
46
QUESTIONS ?
Scarica

Presentazione di PowerPoint