I.I.S. Michelangelo Buonarroti Fiuggi
450
Anni FA
MORIVA
Michelangelo
Buonarroti
18 Febbraio 1564-2014
Chi era Michelangelo Buonarroti …
Michelangelo Buonarroti (Caprese Michelangelo, 6
marzo 1475 – Roma, 18 febbraio 1564) è stato uno
scultore, pittore, architetto e poeta italiano.
Protagonista del Rinascimento italiano, fu riconosciuto
già al suo tempo come uno dei più grandi artisti di
sempre.
Fu nell'insieme un artista tanto geniale quanto
irrequieto. Il suo nome è collegato a una serie di opere
che lo hanno consegnato alla storia dell'arte, alcune
delle quali sono conosciute in tutto il mondo e
considerate fra i più importanti lavori dell'arte
occidentale: il David, la Pietà o il ciclo di affreschi
nella Cappella Sistina sono considerati traguardi
insuperabili dell'ingegno creativo.
Lo studio delle sue opere segnò le generazioni
successive, dando vita, con altri modelli, a una scuola
che fece arte "alla maniera" sua e che va sotto il nome
di manierismo.
Michelangelo a Fiuggi …
Nel medioevo, le terme di Fiuggi, divennero famose perché Papa
Bonifacio VIII ne faceva regolare uso per curare la sua calcolosi
renale; più tardi Michelangelo, nel 1549, ne trasse giovamento
contro il "mal della pietra" che lo affliggeva.
Ha scritto Giovanni Papini a proposito di Michelangelo:
"poco ci mancò che, l’infaticabile artista, che aveva maneggiato e
intagliato tante pietre, non venisse ucciso da una piccola pietruzza
formatasi a tradimento all’interno del suo vecchio corpo".
Un anno di cure e Michelangelo si rimise in sesto.
Infatti nel 1549 scriveva al nipote Leonardo:
Lionardo. – Quello che io ti scrissi per la mia ultima, non acade
replicare altrimenti. Circa il male mio del non poter orinare, io ne
sono stato poi molto male, muggiato dì e notte senza dormire e
senza riposo nessuno, e per quello che giudicano è medici, dicono
che io ò il mal della pietra. Ancora none son certo: pure mi vo
medicando per detto male e èmi data buona speranza: nondimeno
per essere io vechio e con un sì crudelissimo male, non ò da
promettermela. Io son consigliato d’andare al bagnio di Viterbo, e
non si può prima che al principio di maggio; e in questo mezzo
andrò temporeggiando il meglio che potrò, e forse arò grazia che
tal male non sarà desso, o di qualche buon riparo: però ho bisogno
dell’aiuto di Dio… …Emi sopraggiunto questo male pè gran disagi
e per poco stimar la vita mia… … Se è pietra, mi dicono i medici
che è pichola: e però, come è detto, mi danno buona speranza.
A dì 15 marzo 1549. Michelangelo Buonarroti in Roma".
"A Lionardo Buonarroto Simoni Di Firenze.
Lionardo. – Io ti scrissi per l’ultima mia del mio male della pietra,
il quale è cosa crudelissima, come sa chi l’à provato. Di poi
sendomi stato dato a bere una certa acqua, m’à fatto gittar tanta
materia grossa e bianca per orina con qualche pezzo della scorsa
della pietra, che io son molto migiorato;e abiàno speranza che in
breve tempo io n’abbi a restar libero; grazia di Dio e di qualche
buona persona: e di quelli che acade replicare, so che cercherai
con diligenzia. Questo male m’à fatto pensare d’aconciare i mali
dell’anima e del corpo più che io non arei fatto: e ò fatto un poco
di bozza di testamento come a me pare, la quale per quest’altra se
potrò ve la scriverò, e voi mi direte il parer vostro: ma vorrei
benechè le lettere andassino per buona via. Altro non m’acade per
ora.
A dì 23 marzo 1549. Michelangelo Buonarroti in Roma".
(Lettere conservate nel "Museo Britannico")
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