Alunna: SLEPTSOVA NATALIA
CLASSE: 2ª D 2013/2014
DOCENTE: DONATIELLO GIULIO
Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita
Expo 2015 Milano
L’Expo 2015 sarà uno straordinario evento universale che darà
visibilità alla tradizione, alla creatività e all’ innovazione nel settore
dell’alimentazione, raccogliendo tematiche già sviluppate dalle
precedenti edizioni di questa manifestazione e riproponendole alla
luce dei nuovi scenari globali al centro dei quali c’è il tema del diritto
ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta.
Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita
Expo 2015 Milano
All’Expo molte opportunità di promozione e di comunicazione:
L’Expo 2015 offrirà una grande opportunità di comunicazione e di promozione
alle comunità produttive di base, agli agricoltori, alle imprese alimentari, alla
catena della logistica e della distribuzione, al comparto della ristorazione, ai
centri di ricerca e alle aziende che intendono:
• valorizzare le innovazioni e le tecnologie produttive che generano un
prodotto alimentare sano;
• operare nella preparazione e conservazione dei cibi, accrescendo le
competenze professionali dei loro dirigenti e dei loro dipendenti e
migliorando la comunicazione con il consumatore;
• garantire la qualità del cibo con appropriati sistemi di tutela e monitoraggio
delle contraffazioni e delle adulterazioni.
Malnutrizione
Malnutrizione, muoiono 3,1 milioni di bimbi.
Per fame il 45% dei decessi tra i minori di 5 anni
Di fame si muore ancora: la malnutrizione causa ogni anno la morte di almeno
3,1 milioni di bambini, pari al 45 per cento dei decessi tra i minori di 5 anni. È
quanto si legge nella ricerca pubblicata dalla rivista scientifica Lancet a pochi
giorni dal summit globale sulla nutrizione, in programma l'8 giugno a Londra.
"I Paesi non riusciranno a liberarsi dalla povertà o a sostenere sviluppi economici
quando così tante persone non riescono ancora ad avere una sicurezza
alimentare necessaria per una vita in salute e produttiva.
"Un bambino su tre è a rischio povertà". Secondo le ultime rilevazioni fatte in
Europa nel 2011, infatti, il 32,3% dei minori italiani (quasi uno su tre) è a rischio
povertà, in Italia erano 2 milioni 782mila le famiglie in condizione di povertà
relativa (l'11,1%), per un totale di 8 milioni 173mila individui poveri: il 13,6%
dell'intera popolazione.
Cosa sapere sulla fame
Nella Giornata Mondiale dell’Alimentazione, un evento mondiale che vuole
aiutare le persone a comprendere le cause della fame e intraprendere azioni
concrete; sono stati elencati 9 punti che possono aiutare a saperne di più su
questo grave, ma allo stesso tempo risolvibile, problema.
1. Il termine “fame globale” indica la mancanza o scarsità di cibo nei vari Paesi
del mondo. I termini tecnici collegati – utilizzati in ambito medico – sono
“malnutrizione” o “denutrizione”: entrambi indicano la mancanza di alcuni o di
tutti gli elementi nutritivi necessari per la crescita e per la salute umana.
2. Secondo il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, 1 persona su
8 non ha abbastanza cibo per condurre una vita attiva e sana. Oltre 800 milioni
di persone in tutto il mondo – pari alla popolazione dell’Unione Europea e degli
USA insieme – sono affamate.
Cosa sapere sulla fame
3. L’Asia è il continente con il più alto numero di persone
che soffrono la fame (circa 552 milioni), ma l’Africa
subsahariana è la regione con maggiore presenza di
persone che soffrono di denutrizione. Un africano su
quattro (circa il 24,8%) soffre la fame
4. La fame e la malnutrizione sono le minacce più gravi per
la salute globale – più che AIDS, malaria e tubercolosi
messe insieme.
5. I bambini malnutriti sono malati per circa 160 giorni
all’anno. La cattiva alimentazione è la causa principale
della morte di circa 2 milioni di bambini, ogni anno.
6. La denutrizione amplifica l’effetto di ogni malattia,
compresi il morbillo e la malaria.
Cosa sapere sulla fame
7. In tutto il mondo, un bambino su quattro soffre di rachitismo. Nei paesi in via
di sviluppo la percentuale sale a 1 bambino su 3. L’80% dei bambini rachitici vive
in soli 20 paesi
8. Oggi viene prodotto abbastanza cibo per tutti gli abitanti della terra, in modo che
ognuno possa avere almeno 2720 kcalorie al giorno = equivalente di 13/14 tazze di
riso. Il numero di calorie che ogni persona ha bisogno varia in base all’età e alle
attività di lavoro, ma la media consigliata è 2500 kcalorie per gli uomini e 2000
calorie per le donne
9. Secondo il rapporto delle Nazioni Unite la crescita economica è fondamentale
per la riduzione della fame. La crescita non porterà a migliori posti di lavoro per
tutti, a meno che gli Stati non sviluppino politiche adeguate nei confronti dei
poveri, soprattutto quelli che vivono in aree rurali. Nei paesi poveri, la riduzione
della fame e della povertà potrà essere raggiunta solo con una crescita economica
condivisa
LA FAME NEL MONDO
1. Quando si parla di "fame" nel mondo, bisogna parlare del Terzo mondo, cioè di
quell'area geografica che non fa parte né dell'occidente industrializzato, dove
l'economia è capitalistica e di mercato (Primo mondo), né di quell'area del
cosiddetto "socialismo reale" (Secondo mondo), dove la produzione è pianificata
dallo Stato e dove però in questi ultimi anni tale modello di sviluppo è entrato
profondamente in crisi.
2. Come tutti sanno, il Terzo mondo nel 2000 avrà l'80% della popolazione mondiale,
che vivrà in condizioni poverissime: già oggi il debito di quest'area coll'estero
supera di molto i mille mrd di $. Tanto è vero che si parla anche di Quarto mondo,
quell'area cioè che comprenderebbe i paesi più arretrati del Terzo mondo (ad es.
Etiopia, Ciad, Tanzania, Bangladesh ecc.). [Terzo mondo è stata una parola
inventata da un giornalista francese nel 1952, in analogia col Terzo stato della
Rivoluzione francese].
3. Che cos'è la fame? Quand'è che si può parlare di alimentazione insufficiente o di
denutrizione? Il fabbisogno alimentare degli esseri umani -come noto- viene
espresso in calorie, e varia a seconda dell'età, del peso, del sesso, della salute, del
lavoro, del clima, del metabolismo, delle abitudini alimentari. Normalmente,
un'alimentazione sufficiente deve garantire almeno 2.000 calorie al giorno.
LA FAME NEL MONDO
4. Ebbene, si calcola oggi che nel mondo più di 1 mrd e 300 mil di persone (circa 1/3 della
popolazione mondiale) ha un'alimentazione insufficiente. Secondo l'OMS, di questo 30%
almeno 500 milioni non dispongono neppure di 1500 calorie al giorno, per cui soffrono di
fame assoluta
5. Per non parlare del problema della sete. Le ultime ricerche fatte nel Terzo mondo indicano
che in Africa circa il 75% della popolazione rurale non ha acqua potabile; in Americalatina
sono il 77%; in Estremo oriente circa il 70%. In valori assoluti, sono più di 600 milioni le
persone al mondo prive di acqua potabile.
6. Conseguenze della fame. Un'alimentazione insufficiente porta a: dimagrimento, apatia,
debolezza muscolare, depressione del sistema nervoso, minor resistenza alle malattie,
invecchiamento precoce, morte per inedia.
LA FAME NEL MONDO
7. Queste conseguenze si manifestano soprattutto nei bambini, la cui mortalità nel Terzo
mondo è altissima: ventre gonfio, magrezza, avvizzimento della pelle, apatia, ecc. Le
malattie parassitarie e infettive colpiscono soprattutto i bambini non solo a causa
della denutrizione, ma anche per le precarie condizioni igieniche (acqua inquinata,
mancanza di fogne, ecc.). L'UNICEF ha calcolato che la causa principale di morte dei
bambini fino a 5 anni è dovuta alla disidratazione conseguente alle diarree provocate
da infezioni intestinali
8. Differenze nei consumi alimentari tra Nord e Sud. Come noto, gli alimenti
fondamentali che dovrebbero comparire in tutte le diete, sulla base di percentuali più
o meno rigorose sono i seguenti: 70% carboidrati (cereali, frutta, patate, zuccheri ecc.)
(1 gr. = 4 calorie); 15% proteine, di cui metà di origine vegetale (legumi, cereali ecc.) e
metà di origine animale (carne, latte, uova ecc.) (1 gr = 4 calorie); 15% grassi (olio,
burro ecc.) (1 gr = 9 calorie); piccole vitamine e sali minerali presenti nella frutta e
verdura, e circa 2,5 litri di acqua. Secondo la FAO, i livelli calorici medi della
popolazione italiana sono superiori del 50% rispetto al necessario. Da noi la
percentuale di bambini che muore nel primo anno di età è di 1,4%.
LA FAME NEL MONDO
9. E' stato dimostrato che il 61% del totale delle calorie di cui dispone in media ciascun
abitante del Terzo mondo proviene dal consumo dei cereali (riso, frumento, orzo, segale,
miglio...), mentre molto ridotto è il consumo degli altri alimenti (ad es. per la carne è
3,9% mentre nei paesi sviluppati è 13,4%). Nei paesi più sviluppati la percentuale dei
cereali consumati raggiunge solo il 30% del totale delle calorie, mentre molto elevata è la
quota dei prodotti di origine animale (carne, latte, uova, pesce). Ad es. nel Nordamerica i
cereali forniscono solo il 24% delle calorie, mentre in Asia più del 78%.
10. La prevalenza di un solo elemento-base nell'alimentazione (in questo caso i cereali) dà
luogo a diete monotone, ripetitive, prive di quella varietà e di quei valori nutritivi che
sono necessari per un'alimentazione equilibrata.
11. L'alimentazione dei paesi avanzati. In Occidente il fenomeno alimentare più diffuso è la
sovralimentazione. Noi soffriamo di mali fisici tipici del nostro modo di mangiare: disturbi
al cuore, appendicite, calcoli, vene varicose, emboli, trombosi, ernia, emorroidi, cancro
del colon e del retto, obesità, ecc.
LA FAME NEL MONDO
12. Per di più abbiamo l'abitudine a utilizzare alimenti che hanno subìto processi di
trasformazione (refrigerazione, cottura, raffinazione, ecc.) invece di alimenti freschi: il
che rende la dieta più costosa sul piano economico (ed anche più povera dal punto di
vista del suo valore nutritivo).
13. Il problema maggiore però è costituito dal fatto che poco meno della metà dei cereali
prodotti sulla terra vengono utilizzati in Occidente per alimentare quel bestiame che
viene poi consumato, da noi, sotto forma di carne, uova, latte. Ora, per produrre una sola
caloria di origine animale ci vogliono ben 7 calorie di cereali. La conseguenza di questo è
ovvia: nei paesi avanzati una persona consuma in media molto più cereali di quanti ne
consumi una persona del Terzo mondo: praticamente più di 2,5 kg al giorno (pane pasta
cereali e soprattutto carne latte uova), contro i 500 gr al giorno del Terzo mondo.
14. Se l'enorme quantità di cereali destinati all'alimentazione del bestiame venisse impiegata
direttamente nell'alimentazione umana, potrebbero venir nutrite ben 2 mrd e 500 mil di
persone. Con la sola quantità di cereali che USA e URSS destinano al bestiame, si
potrebbero nutrire 1 mrd di persone.
LA FAME NEL MONDO
15. La diseguale distribuzione delle risorse. La fame non è un male inevitabile. Dal
1970 al 1983 la produzione alimentare complessiva (cereali, legumi, tuberi, carne
ecc.) è aumentata del 47% (l'aumento medio dei prodotti in quei 14 anni è stato
del 3,3% l'anno). L'incremento della popolazione nello stesso periodo è stato, a
livello mondiale, dell'1,9% annuo, mentre nel Terzo mondo del 2,5%.
16. Come si può notare, la causa primaria della fame del mondo non sta in una
produzione alimentare insufficiente, ma nell'impossibilità per i più poveri di
acquistare gli alimenti prodotti. I prezzi dei generi alimentari sono troppo alti per i
redditi medi della popolazione del Terzo mondo. Nei paesi avanzati la spesa
alimentare rappresenta il 20-25% del reddito familiare, mentre il resto viene speso
per vestiario, mezzi di trasporto, alloggio, divertimenti ecc. Nei paesi più poveri
invece la spesa alimentare costituisce fino all'80% del reddito familiare. Da noi la
povertà raramente comporta fame e denutrizione, nel Terzo mondo invece povertà
significa subito fame.
UN PIANETA URLA PER LA FAME NEL MONDO
800 milioni di persone senza cibo
Un mondo condannato alla fame ed alla sofferenza. Sono 800 milioni le persone, da un
emisfero all'altro, che soffrono di fame. E non basta, perché la malnutrizione riguarda un
numero ben superiore di persone: oltre 2 miliardi.
Nel corno d'Africa, cuore della disperazione, l'80% della popolazione soffre di gravi
malattie legate alla malnutrizione. I bambini sono soggetti alla caduta di capelli, fino alla
calvizie, alla perdita delle unghie e talvolta anche del primo strato di pelle. I1 mondo è
pieno di affamati perché le risorse sono mal distribuite. Per questo non è sufficiente
aumentare la produzione alimentare, ma combattere la lotta su più piani: da una parte
sviluppare l'agricoltura nelle zone più povere, proteggendo le economie rurali, e dall'altra
correggere certi effetti dell'economia globalizzata: caduta dei prezzi dei prodotti agricoli.
"Liberare dalla fame milioni di esseri umani non è impresa facile e presuppone di estirpare
le stesse cause alle radici della fame, come guerre e conflitti interni". l'introduzione di
tecnologie agricole più moderne, la creazione di migliaia di centri di allevamento di
bestiame, ed il miglioramento delle strutture educative e dei servizi sociali: la carenza di
proteine è stata ridotta così da una prevalenza del 51 fino al 21% in termini globali, mentre
le forme più drastiche di malnutrizione sono calate dal 2,1% allo 0,01.
UN PIANETA URLA PER LA FAME NEL MONDO
È allarme rosso per la situazione infanzia nel mondo
Ogni anno 11 milioni di bambini muoiono per cause facilmente prevenibili e molti altri si
“perdono in mezzo ai vivi”, resi invisibili dalla miseria, non registrati alla nascita o costretti
a lavorare in condizioni estremo. Oltre 600 milioni, sotto i 5 anni, devono sopravvivere con
meno di un dollaro al giorno, 200 milioni sono affetti da rachitismo per malnutrizione e
oltre 110 non vanno a scuola.
AIDS
Ogni minuto 6 ragazzi sotto i 25 anni vengono infettati dall’HIV e l’AIDS
colpisce soprattutto l’Africa: su 2,8 milioni di persone morte lo scorso anno
il 79% erano africani.
RACHITISMO
Carenze alimentari e mancanza di cure adeguate pregiudicano la crescita
del bambino nei primi anni di vita. Nei Paesi in via di sviluppo il 39% dei
piccoli sotto i 5 anni é affetto da rachitismo, mentre sono oltre 170 milioni
quelli sottopeso.
VACCINAZIONI
30 milioni di bambini non sono protetti dalle vaccinazioni obbligatorie (nel
primo anno di età) e tra questi 11 milioni muoiono per malattie che si
potrebbero prevenire.
UN PIANETA URLA PER LA FAME NEL MONDO
ACQUA E SERVIZI IGIENICI
Più di un miliardo di persone continua a non avere accesso all'acqua potabile ed un
terzo della popolazione mondiale non dispone di servizi igienici, soprattutto in
Cina, Congo, Etiopia, India. Mentre sono 2 milioni i bambini che muoiono per
malattie diarroiche ed altri disturbi legati al consumo d'acqua.
MATERNITA' ASSISTITA
44 milioni di donne non ricevono alcuna assistenza durante la gravidanza ed il parto.
Questa é ogni anno la causa di morte di circa 600.000 puerpere e 5 milioni di
neonati prima, durante il parto o nella prima settimana di vita. Ancora oggi nel
mondo oltre 130 milioni di donne hanno subito la mutilazione degli organi genitali.
COSA FARE
Tutti gli uomini devono e possono battersi per la tutela dei diritti umani, troppo
spesso violati. Non può esserci sviluppo se questo non è planetario, ed obiettivi
dello sviluppo sono quelli di assicurare una condizione di vita dignitosa,
un'alimentazione adeguata, un'assistenza sanitaria, istruzione, lavoro e protezione
contro le calamità.
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