Il genio della porta accanto
MATTEO SERENTHA’
Diplomato in informatica
Di seguito intervisterò Matteo
Serenthà, diplomato in Informatica
e oggi programmatore presso un ditta
di Macherio.
È un amico che conosco da molto
tempo, e ho scelto di intervistare lui
perché conosce bene il suo lavoro e io
conosco bene la sua passione per
l’informatica!
Per questo, quando ho dovuto scegliere un genio
informatico della porta accanto, mi è subito
venuto in mente lui!
Spero che le sue risposte possano davvero
servire a tutti.
E ora…ecco a voi l’intervista!
Che cosa è l’informatica per te?
“Personalmente la reputo una mia passione. Ma più in
generale penso che sia un modo più evoluto, facile e rapido
per cercare apprendere e scambiarsi informazioni.”
Com’è nata la tua passione per
l’informatica?
“La tecnologia mi ha affascinato fin da bambino. Quando ero
piccolo stavo ore a guardare mio padre lavorare al computer, e
non vedevo l’ora di averne uno tutto mio. All’età di 5 anni
finalmente i miei genitori mi hanno regalato il mio primo
computer.”
Perché il mondo dei computer ti affascina?
“Perché trovo che ci sia una stretta relazione fra la domanda e
la risposta,infatti permette di avere risposte immediate e in
modo più veloce rispetto al materiale cartaceo. Penso che sia un
mezzo utile che permette di fare ricerche e colmare in un
attimo tutte le curiosità.”
Quando hai usato un computer per la prima
volta?
“ Ho iniziato ad usare il mio primo computer a scopo educativo
all’età di 12 anni, prima era più un uso ludico.”
Hai scelto il tuo percorso di studi in base a
questa tua passione?
“Sì, infatti ho deciso di intraprendere gli studi di perito
industriale capo-tecnico, specializzazione informatica.”
Hai avuto qualcuno che ti ha incoraggiato in
questo tuo percorso?
“Si, ho avuto la fortuna di avere tanti sostenitori in famiglia;
ma quelli che mi hanno aiutato maggiormente a coltivare questa
mia passione sono stati gli amici, che ‘sfruttavano’ le mie
capacità per sistemare i loro pc in caso di piccoli problemi. ”
Che professione svolgi oggi e da quanto tempo?
“Da circa tre anni svolgo la professione di sistemista
informatico presso una ditta per computer di Macherio.”
Qual è il tuo mezzo informatico preferito?
“Il portatile, perchè mi permette di lavorare in qualsiasi luogo e
momento.”
Per lavorare in questo campo bisogna
continuamente tenersi aggiornati: come
fai?
“Si è vero, bisogna sempre tenersi aggiornati e in particolar
modo in questo campo dove le innovazioni e i cambiamenti sono
numerosi e rapidi più che in altri campi. Per restare sempre al
passo devo dire però che non è così difficile, infatti grazie a
Internet stesso puoi compiere ricerche on-line, e trovare tutte
le informazioni all’avanguardia che ti servono; oppure puoi
sempre contare sui libri o sulle riviste specializzate che
oggigiorno sono numerose e molto utili.”
Pensi che possa essere utile il computer in
campo educativo? Perché?
“Il computer è uno strumento potentissimo. È una macchina
affascinante e molto utile per imparare e apprendere
velocemente; allo stesso tempo però può essere anche molto
pericoloso se non si è in grado di usarlo correttamente. Per
questi motivi ritengo che in campo educativo sia un’ottima
risorsa inteso come mezzo per fare ricerche, per aggiornarsi
rapidamente o per utilizzarlo come strumento di
comunicazione, ma bisogna anche saperne riconoscere i limiti e
i difetti. Infatti il computer è pur sempre una macchina che
rende sterili le relazioni interpersonali, influenza spessa
negativamente il modo di scrivere e può creare dipendenze
poco sane.”
Che importanza ha avuto la scuola nella
scoperta dell’informatica?
“Bè, direi non molta, o per lo meno non così significativa come
magari potrebbe esserlo oggi. Probabilmente il motivo è stato
perché ai miei tempi non si era capito ancora bene come
fruttare al meglio questa risorsa.”
Come inseriresti l’insegnamento
dell’informatica a scuola?
“Personalmente inizierei a introdurre l’informatica come una
materia, insegnando la teoria e spiegandone i concetti
fondamentali. Probabilmente comincerei a far approcciare i
ragazzi all’uso pratico del computer mediante attività ludicoeducative, e rimanderei l’uso del pc come supporto o mezzo di
formazione scolastica solo nel momento in cui possano essere più
consapevoli e attenti allo strumento con cui si trovano a lavorare.”
Quali altre esperienze al di fuori della
scuola ti hanno fatto scoprire l’informatica?
“Se per informatica si va oltre al concetto di “mezzo di
apprendimento”, diciamo che il modo più immediato che ho
avuto per ‘conoscerla’ è stato sicuramente il gioco. Ma se vado
oltre al mio approccio iniziale mi accorgo di entrarci in contatto
quasi tutti i giorni con anche strumenti che uso nel quotidiano
(es. elettrodomestici, telefonini, …).”
Come e quanto usi il computer nel tuo lavoro
e nel tuo tempo libero?
“Bè, durante le ore lavorative praticamente ne faccio un uso
continuo proprio perché con il computer creò e gestisco il mio
lavoro. Una volta fuori dall’ufficio invece limito l’utilizzo a ben
poche ore (massimo un paio), perché devo e voglio dedicarmi ad
altro.”
Che rapporto hai con internet?
“Dunque, io e Internet abbiamo un rapporto molto dinamico in
quanto è una risorsa che utilizzo molto per tenermi aggiornato
riguardo il mio lavoro, ma lo uso spesso anche per comunicare e
acquistare.”
Cosa pensi del massiccio uso del computer e
di internet che viene fatto oggi soprattutto
tra i giovani?
“Lo disapprovo. Capisco che per diversi motivi, soprattutto
oggigiorno, è diventato uno strumento fondamentale per molti,
però l’uso che ne fanno i giovani a volte è eccessivamente
inutile e controproducente. Penso che spesso si approccino in
modo troppo superficiale, soprattutto i più
piccoli,sottovalutandone i pericoli.”
Voglio ringraziare davvero Matteo
per il
tempo che mi ha dedicato ma soprattutto per
le risposte che mi ha dato: il suo è proprio il
racconto di un’esperienza di vita; inoltre ci
mostra come siano importanti l’informatica e i
suoi vari mezzi ma sempre in un’ottica
educativa, al servizio dell’uomo e che non perda
mai di vista la realtà.
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IL GENIO (INFORMATICO) DELLA PORTA ACCANTO