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L’Imperatore Giustiniano
Infanzia
Principali opere di Giustiniano
Riunificazione dell'Impero: - Le conquiste
- I problemi
- Il fallimento
- Riunificazione religiosa
•Corpus Iuris Civilis
•Opere artistiche
•Profilo di Giustiniano imperatore: - Elogi e critiche
• L’Imperatrice Teodora
• Teodora, “Dono di Dio”
• La vita
• L’incontro con Giustiniano
• Principali opere di Teodora
• Una coppia unica nella storia
• Profilo di Teodora Imperatrice: - Elogi
• Curiosità sulla vita di Teodora
-Critiche
Giustiniano e la sua corte
INDICE
Flavio Pietro Sabbazio Giustiniano
nasce a Tauresio nel 483 e muore a
Costantinopoli nel 565.
Cresciuto nella corte di Costantinopoli
ricevette un’educazione accurata
studiando giurisprudenza e filosofia.
Nipote dell’imperatore Giustino I, meglio
noto come Giustiniano I il grande, fu
imperatore dell'Impero Romano
d'Oriente dal 527 alla sua morte.
Nel 518 fu incaricato a
seguire l'amministrazione
dallo zio, il quale lo nominò
suo successore.
Nel 523 sposò Teodora, di umili
origini, dotata di grande intuito
politico.
Alla morte dello zio, nel 527,
venne eletto imperatore.
INDICE
Riunificazione territoriale
dell’Impero romano
Tentativo di riunificazione dell’Impero
anche dal punto di vista religioso.
Corpus Iuris Civilis
Costruzione di grandi opere artistiche
INDICE
INDICE
Giustiniano fu l’ultimo imperatore che tentò di restaurare l’Impero riconquistando i territori che
facevano parte dell’Impero romano d’Occidente; egli riconquistò un terzo dei territori grazie a
lunghi anni di guerre, portando l'impero di Bisanzio a un'estensione mai più raggiunta.
Belisario sbarcò in Sicilia, e risalì la penisola,
con l’intento di ottenere un rapido successo
anche contro gli Ostrogoti. Però, questi
resistettero e così la guerra si protrasse per
quasi vent'anni, con il trionfo dei Bizantini, ma
sempre con il predominio dei Goti su alcune
città.
Nel 533 un esercito imperiale, con a capo
Belisario, si mosse contro il regno dei
vandali in Africa, che i Bizantini
abbatterono in breve tempo.
Un’altra campagna, intrapresa
questa volta contro i visigoti,
assicurò la riconquista di una
parte della Spagna.
Alla morte di Giustiniano, quasi tutti i territori intorno al
bacino del Mediterraneo, che avevano fatto parte
dell'originario impero romano, erano stati riuniti sotto
la corona bizantina, a eccezione della Gallia e della
Spagna settentrionale.
INDICE
INDICE
INVASIONI
Dopo 100 anni tornò il pericolo persiano. Giustiniano, impegnato nella
guerra contro i Goti, pagò tributi al Re di Persia, affinché non invadesse
l’impero Bizantino; ma nel 540 Cosroe I approfittò dell'impegno bizantino
in Italia, distruggendo molte città.
Contemporaneamente l'impero dovette difendersi dalle incursioni nella
penisola balcanica dei Bulgari che si spinsero fino a Costantinopoli
saccheggiando la Macedonia, e da gli Slavi che devastarono la Tracia.
RIVOLTE
PESTILENZE
Di fronte alle
grandi perdite
economiche, il
governo aumentò
le tasse
provocando il
malcontento del
popolo, e
numerose rivolte.
Tra il 541 e il 542 nell’Impero bizantino scoppiò
la cosiddetta “peste di Giustiniano”. Procopio di
Cesarea riportò come l’epidemia uccideva
10000 persone al giorno nella sola
Costantinopoli. Sebbene la guerra contro i goti
fu vinta dai bizantini, si pensa che la peste sia
una delle cause che impedirono un vero e
proprio possesso dei nuovi territori che
dovettero essere lasciati a sé stessi per la
diminuzione demografica dopo l’epidemia.
Il fallimento del
tentativo bizantino di
ricostruire l’impero
ebbe molte ragioni:
In Italia i costi della conquista furono
elevati e lasciarono l’impero
finanziariamente esausto
Il governo imperiale bizantino cercò di
spremere tributi alla gente sottomessa
In molti casi preferivano allearsi con i
“barbari” Germani invece che con i
“civili” Bizantini
Bisanzio costretta
a rinunciare alla
sua aspirazione di
riconquistare
l'occidente
Sul fronte orientale si ripresentarono
minacciosi i Persiani e sul fronte
balcanico gli Slavi
INDICE
Giustiniano
tentando in una
riunificazione
religiosa, intervenne
nel conflitto tra
monofisiti e
ortodossi, cioè nel
dibattito sulla
Natura di Cristo,
duplice o solo
divina, sostenendo
questi ultimi,
scontrandosi con
l’opposizione dei
papi di Roma, poco
sensibili al suo
progetto.
INDICE
L'imperatore
cercò di trovare
una soluzione di
questo problema,
ma di fronte
all’opposizione
della Chiesa di
Roma,
Giustiniano
costrinse il Papa
con la forza ad
accettare le sue
soluzioni in un
concilio indetto a
Costantinopoli.
Giustiniano a cavallo con in
alto il Cristo tra due vittorie
ed in basso i barbari che
portano tributi
Oggi Giustiniano è ricordato come una
delle figure storiche più importanti
grazie alla sue opera legislativa: il
Corpus Iuris Civilis.
Per organizzare un impero così vasto Giustiniano
diede vita ad un sistema legislativo uniforme e
incaricò una commissione di raccogliere e
organizzare il diritto romano.
Questo lavoro durò oltre un decennio e la raccolta
venne promulgata nel 534 e aggiornato in
seguito con nuovi decreti o Novellae. L’opera è
ancora oggi alla base del diritto di molti paesi
europei.
Manoscritto del 1647
INDICE
Antica stampa del XVIII secolo
Istituzioni - opera didattica in
4 libri destinata a coloro
che studiavano il diritto.
Digesto (o Pandette) antologia in 50 libri di
frammenti estrapolati
dalle opere
giuridiche dei più
eminenti giuristi della
storia di Roma.
Codice Giustinianeo - raccolta
delle disposizioni legislative
imperiali.
Le Novelle furono poi integrate
anche con le leggi di
imperatori successivi.
INDICE
Le opere di Giustiniano riguardano anche il campo artistico:
Santa Sofia a
Costantinopoli
San Vitale a
Ravenna
INDICE
« Giustiniano I, come nipote prediletto di Giustino I, ebbe
un'educazione accurata e fu da lui destinato a succedergli al trono.
Giustiniano cercò di rinnovare e, contemporaneamente, di
rafforzare l'impero con una serie di riforme che datano per lo più ai
primi anni del suo regno, prima fra tutte il riordinamento del diritto
romano. Si impegnò inoltre in un ambizioso programma di
riconquista dei territori appartenuti all'ex impero di Occidente,
recuperandone circa un terzo con lunghi anni di guerre e portando
così l'impero di Bisanzio a un'estensione in seguito mai più
raggiunta. […] Il suo regno, al di là dei grandi successi, fu offuscato
da una serie di fattori negativi, come pestilenze, rivolte o invasioni,
che resero assai controversa la sua figura, oggetto nello stesso
tempo di elogi smisurati e di critiche durissime da parte dei
contemporanei. »
dal lavoro di Giorgio Ravagnani su
"Reti Medievali"
INDICE
«Egli assunse la direzione di
uno Stato disgregato e lo
rese più grande per
estensione e molto più
splendido, scacciandone dai
confini i barbari. Giustiniano
possiede l’abilità di
conquistare altri Stati. Molti
paesi, infatti, che all’epoca
non appartenevano
all’impero romano, li ha
incorporati ad esso ed ha
creato innumerevoli città che
prima non esistevano.»
« In Giustiniano fu tanto insaziabile la
bramosia del denaro, e tanto assurdo
l'appetito delle robe altrui, che per
avere oro vendé tutte le sostanze de'
sudditi a quelli che esercitavano
magistrature, o raccoglievano tributi, o
desideravano.»
« Nessuno, mi pare, se non Dio,
potrebbe riferire con esattezza
l'ammontare delle vittime sue: si
conterebbe prima quanti granelli
ha la sabbia, che non le vittime di
questo imperatore. »
Procopio (De aedificis)
Evagrio (Storia Ecclesiastica)
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Teodora e le sue dame
INDICE
Teodora, dal greco “dono di
Dio”, fu la sovrana d’Oriente di
eccezionale bellezza,
intelligenza, astuzia ed insieme
a Cleopatra fu la donna più
amata e odiata dell’antichità.
Dopo cinque secoli continua a
rimanere un mistero, come
l’umile figlia di un guardiano di
orsi,e di attrice in una
compagnia di mimi, sia riuscita
a salire al trono imperiale di
Costantinopoli accanto a
Giustiniano.
L’imperatrice Teodora rappresentata su un
quadro di Benjamin-Costant, Jean-Joseph nel
XIX secolo.
INDICE
Teodora nacque a Cipro nel 500.
La ragazza durante le sua
giovinezza divenne attrice mimica,
carriera che abbandonò verso i 18
anni per un uomo potente di nome
Ecebalo di Tiro, convinta di poter
avere un futuro migliore assieme a
lui, ma tutto ciò non si realizzò
perché venne presto lasciata.
Dopo questo avvenimento
Teodora inizia a cambiare,
rivelandosi intellettuale
distinguendosi così nella
cultura bizantina. Si avvicinò
al mondo religioso
discutendo sui grandi temi
dell’epoca con vescovi e
teologi,come sul dilemma di
quel tempo, cioè se la natura
di Dio fosse solo divina o
anche umana.
Tutto ciò suscitò ammirazione e rispetto
verso Teodora, celebrata come “pia”. La
donna cominciò a viaggiare con i
vescovi di Alessandria sempre ricoperta
di vesti e copricapo neri.
INDICE
INDICE
Eliminazione
delle prostitute
dalle strade
Leggi che
favorivano le
donne
Riconoscimento alle donne del
diritto di entrare nell’asse
ereditario
INDICE
Giustiniano e Teodora erano molto differenti ma dopo tutto costituirono una
coppia unica nella storia.
Cultura latina
Cultura greca
Occidente
Oriente
Non era
Monosofita
Monosofita
INDICE
«La figura di Teodora, moglie di Giustiniano, è una delle più
controverse della storia di Bisanzio. L'imperatore riconosce a
più riprese la sua proficua collaborazione nella gestione dello
stato e, sulla stessa linea, gli scrittori a lei favorevoli lodano i
provvedimenti adottati a favore, soprattutto, delle classi più
deboli. In primo luogo Procopio di Cesarea nella Storia
Segreta, le rimproverano al contrario una giovinezza senza
pudore e una condotta del tutto negativa sul trono di Bisanzio.
A questa nota opera di Procopio si deve, tra l'altro, la
deformazione della figura di Teodora nei termini in cui è giunta
fino a noi nella mentalità collettiva. »
dal lavoro di Giorgio Ravagnani su
"Reti Medievali"
INDICE
«I consiglieri dell'imperatore discutevano se dovevano rimanere oppure
fuggire con le navi. L'imperatrice Teodora così parlò: “Personalmente
ritengo che la fuga nella situazione presente sia inutile, ammesso e non
concesso che talvolta non sia tale, anche se porta alla salvezza.
Nessuna persona venuta al mondo può infatti evitare di morire e a chi
regna non deve essere consentito di fuggire. Se tu, o imperatore, vuoi
salvarti, non ci sono difficoltà. Abbiamo infatti molte ricchezze, il mare è
là e le navi sono pronte. Ma stai attento che non ti capiti, una volta in
salvo, di preferire la morte alla salvezza. A me infatti piace un antico
detto, secondo il quale la veste regale è un bel sudario” »
“Io apprezzo quell’antica
espressione secondo la quale
l’abito regale è anche un bel
lenzuolo funebre.”
Procopio, La guerra persiana, I, 24.
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«Non appena Teodora giunse all'adolescenza, divenne subito cortigiana. Non sapeva
suonare flauto né arpa, né mai s'era provata nella danza; a chi capitava, ella poteva offrire
solo la sua bellezza, prodigandosi con l'intero suo corpo. Poi si associò ai mimi per tutti gli
spettacoli teatrali e partecipò a ogni loro attività, assistendoli in ogni loro scherzo e burla. Era
quanto mai spiritosa e salace; così, ben presto seppe mettersi in evidenza. Era persona
affatto ignara di quel che fosse il pudore; mai nessuno la vide tirarsi indietro, anzi, non
esitava ad acconsentire alle pratiche più svergognate, e quand'anche fosse presa a pugni e
a schiaffi, riusciva a scherzarci sopra; si spogliava e mostrava nudo a chicchessia il davanti e
il didietro, che devono invece restare nascosti, invisibili agli uomini. Con i suoi amanti, era
maliziosa e finta tonta; snervandoli con sempre nuove tecniche di accoppiamento. Non
pensava certo d'essere abbordata da chicchessia, al contrario, ci pensava lei a provocare
chiunque capitasse, con i suoi sorrisetti, con i suoi buffi ancheggiamenti: e soprattutto
tentava i ragazzini; spesso giungeva a presentarsi a pranzo con dieci giovanotti, o anche di
più, tutti nel pieno delle forze e dediti al mestiere del sesso; trascorreva l'intera notte a letto
con tutti i commensali, e quando erano giunti tutti allo stremo, quella passava ai loro servitori,
che potevano essere una trentina; s'accoppiava con ciascuno di loro, ma neppure così
riusciva a soddisfare la sua lussuria.»
Procopio, Storia Segreta, IX
INDICE
Lo scrittore Procopio di Cesarea, fu
l’autore di un libretto “Historia
arcana”, la storia segreta, carico di
pettegolezzi sull’imperatore e sulla
sua consorte. In verità Procopio era
stato scacciato dalla Corte di
Bisanzio; quindi si suppone che nelle
sue memorie ci siano delle
esagerazioni.
Teodora amava gli abiti
eleganti e i gioielli. Ne
abbiamo testimonianza nel
mosaico che adorna la
chiesa di San Vitale a
Ravenna.
Teodora morì nel 548 per un cancro
al polmone e il suo corpo fu
imbalsamato. Dopo mille anni, un
visitatore, entrato con una torcia in
mano nella cripta in cui era custodito
il corpo, si avvicinò troppo
incautamente a quel corpo, che fu
raggiunto dalla fiamma e diventò un
mucchietto di cenere.
Un episodio, forse una leggenda narra che Teodora,
durante i suoi anni da attrice, ebbe un figlio segreto di
nome Giovanni, che, non riconosciuto da lei, crebbe in
Arabia senza sapere dell'identità della madre.
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Sitografia
Wikipedia
www.biografieonline.it
www.siciliaviaggi.com
www.giustiniani.info
Bibliografia
Libro: “Una storia al plurale 2”
Iconografia
Google
Wikipedia
www.giustiniani.info
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Procopio, Storia Segreta, IX Profilo di Teodora