Convegno sul Mobbing
CGIL Provinciale – Palermo
IL MOBBING
NEL LAVORO STORICO
e il CIRCUITO DELLA DISISTIMA
Testi di dott.ssa M. Marino e dott. A. Carollo
Definizione di Mobbing
Descrizione del fenomeno “Mobbing”, secondo le “Linee guida per la
Rilevazione e la Valutazione del Mobbing”, per come definite
dall’Ordine degli Psicologi della Regione Sicilia, anno 2005.
“ Il Mobbing è un fenomeno relazionale patologico che si realizza nei
contesti lavorativi organizzati. Presuppone la presenza di almeno due
persone nel ruolo di attori (mobber e mobbizzato) e di altre in quello
di spettatori. Il mobbing si manifesta con la messa in atto di precisi
comportamenti vessatori e persecutori da parte di una o più persone ai
danni di una o più persone. L’azione mobbizzante non può essere
occasionale ma deve presentare le caratteristiche di persistenza e
durata e può talvolta assumere il carattere di progressività ”.
Tipiche azioni mobbizzanti
Con la terminologia “Mobbing” ed “Azione Mobbizzante” si individuano
un eterogeneo gruppo di azioni ed interazioni di tipo disfunzionale.
Secondo gli standard espressi dal “LIPT – Leymann Inventory of
Psycological Terrorism”, è possibile distinguere:
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1. Attacchi alla possibilità di comunicare
2. Attacchi alle relazioni sociali
3 Attacchi all’immagine sociale
4. Attacchi alla qualità della situazione professionale e privata
5. Attacchi alla salute
1. Attacchi alla possibilità di
comunicare
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Il capo limita le possibilità di esprimersi della vittima
Viene sempre interrotto quando parla
I colleghi limitano le sue possibilità di esprimersi
Si rimprovera violentemente o si urla contro di lui
Si fanno critiche continue sul suo lavoro
Si fanno critiche continue sulla sua vita privata
E’ vittima di telefonate mute o di minaccia
E’ vittima di minacce verbali
E’ vittima di minacce scritte
Gli si rifiuta il contatto con gesti o sguardi scostanti
Gli si rifiuta il contatto con allusioni indirette
2. Attacchi alle relazioni sociali
• Non gli si parla più
• Non gli si rivolge più la parola
• Viene trasferito in un ufficio lontano dai colleghi
• Si proibisce ai colleghi di parlare con lui
• Ci si comporta come se lui non esistesse
3. Attacchi all’immagine sociale
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Si sparla alle sue spalle
Si spargono voci infondate su di lui
Lo si ridicolizza
Lo si sospetta di essere malato di mente
Si cerca di convincerlo a sottoporsi a visita psichiatrica
Si prende in giro un suo handicap fisico
Si imita il suo modo di camminare o di parlare per prenderlo in giro
Si attaccano le sue opinioni politiche o religiose
Si prende in giro la sua vita privata
Si prende in giro la sua nazionalità
Lo si costringe a fare lavori umilianti
Si giudica il suo lavoro in maniera sbagliata e offensiva
Si mettono in dubbio le sue decisioni
Gli si dicono parolacce o altre espressioni umilianti
Gli si fanno offerte sessuali , verbali e non
4. Attacchi alla qualità della situazione
professionale e privata
• Non gli si danno più compiti da svolgere
• Gli si toglie ogni tipo di attività lavorativa , in modo che
non possa più nemmeno inventarsi il lavoro
• Gli si danno lavori senza senso
• Gli si danno lavori molto al di sotto della sua
qualificazione professionale
• Gli si danno sempre nuovi compiti lavorativi
• Gli si danno lavori umilianti
• Gli si danno compiti molto al di sopra delle sue capacità o
qualificazioni per screditarlo
5. Attacchi alla salute
• Lo si costringe a fare lavori che nuocciono alla sua salute
• Lo si minaccia di violenza fisica
• Gli si fa violenza leggera (per es. uno schiaffo ) per dargli
una lezione
• Gli si fa violenza fisica più pesante
• Gli si causano danni per svantaggiarlo
• Gli si creano danni fisici nella sua casa o sul suo posto di
lavoro
• Gli si mettono le mani addosso a scopo sessuale
L’autostima nel lavoro…
• Una buona condizione di autostima è necessaria al lavoratore per
svolgere bene il suo incarico (all’interno di una situazione di benessere
psico-fisico) .
• Attraverso di essa il soggetto è ben disposto a proporsi in modo attento
verso nuovi obiettivi. E’ motivato ad inserirsi pienamente nei
programmi del contesto lavorativo. Percepisce se stesso come attivo ed
efficace fautore della solidità del sistema lavorativo in cui è presente.
• L’autostima, tuttavia, non è una caratteristica del singolo lavoratore,
bensì l’effetto della complessa interazione tra soggetto e contesto
lavorativo. Essa sarà dunque presente a condizione che anche da parte
del “sistema” (ad esempio l’azienda) vi sia una stessa linea di
tendenza, che si traduce innanzitutto in rispetto della dignità del
soggetto lavoratore.
..e la disistima
• Quando un tale rispetto viene a mancare possono emergere
delle azioni specifiche che mirano proprio alla svalutazione
dell’individuo e alla creazione in lui di una condizione di
disistima ed incertezza.
• Proprio nel realizzarsi di un tale “Circuito di Disistima” è
possibile ravvisare uno degli aspetti salienti del
“Mobbing”: le azioni compiute dal (o dai) “Mobber”
mirano a creare nel soggetto un pronunciato senso di
inutilità ed incapacità personale.
Azioni che creano disistima nel
lavoratore
- umiliazione in pubblico
- isolamento fisico/relazionale
- assenza di compiti da svolgere o
compiti assurdi
* DISISTIMA, PERCEZIONE DI SE’
COME INCAPACE.
“ sono davvero capace di..? ”
ingiusto trattamento rispetto a
permessi e malattie
* SENSO DI VERGOGNA RISPETTO
AL PROPRIO STATO DI SALUTE.
“sto davvero male o esagero..? ”
aggressione verbale e/o calunnia
da parte dei colleghi
* INCERTEZZA SU RELAZIONE
CON I COLLEGHI . ASSENZA DI
FIDUCIA RECIPROCA.
“di chi posso fidarmi? Devo denunciarli ?
Chi testimonia per me? ”
Azioni che creano disistima nel
lavoratore
atteggiamento
antisindacale
aggressioni fisiche,
avances sessuali, attacchi
sulla moralità, l’ideologia, la
religione
* INCERTEZZA SUI DIRITTI
“ se non reclamassi i miei diritti
potrei tornare a lavorare
tranquillo ? ”
* RABBIA E FRUSTRAZIONE
“ cosa ho fatto per meritare
questo…? ”
Frustrazione
* FRUSTRAZIONE
INTROFLESSA
• Senso di impotenza
• FRUSTRAZIONE
ESTROFLESSA
NEGATIVAMENTE
• Sadismo verso altri e
Deresponsabilizzazione
• FRUSTRAZIONE
ESTROFLESSA
POSITIVAMENTE
• Voglia di lottare
(condizione comune nel mobbing)
(meno comune nel mobbing e più
nella sindrome da bourn-out)
(auspicabile)
Fasi del Mobbing
Il modello italiano di Ege - Rielaborazione dal modello di Leymann .
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Prima fase : Il conflitto mirato
Seconda fase : L’inizio del mobbing
Terza fase : Primi sintomi psicosomatici
Quarta fase : Errori ed abusi dell’amministrazione del personale
Quinta fase : Serio aggravamento della salute psicofisica della vittima
Sesta fase : Esclusione dal mondo del lavoro
Fasi del mobbing secondo il circuito
della disistima
Dai primi attacchi alla patologia.
- Primi attacchi da parte del “Mobber”
- Soggetto entra in una prima fase di passività
- Attacchi maggiori e continuati in soggetto incapace di
reazione
- Passività indotta ed autoindotta
- Allargamento del conflitto a spazio vitale complessivo
- Patologia
Sintomatologia collegata al
Mobbing
*Sintomi da pressione psicologica
*Difficolta’ nelle funzioni intellettuali
*Disturbi del sonno
*Problemi delle funzioni gastriche e digestive
*Dolori Muscolari
*Sintomi di nervosismo
*Manifestazioni depressive
Sintomatologia collegata al
Mobbing
*Disturbi del comportamento alimentare
*Diminuzione del desiderio sessuale
*Diminuzione del rendimento lavorativo
*Isolamento sociale
*Incidenti
*Suicidi
*Omicidi
Sintomatologia collegata al Mobbing .
Psicopatologie specifiche
Disturbi dell’ansia:
D.P.T.S. (Disturbo Post-Traumatico da Stress)
D.A.P. (Disturbo da Attacchi di Panico)
D.A.G. (Disturbo d’Ansia Generalizzata)
Disturbi dell’umore:
Depressione Reattiva
Disturbo distimico
Rischio suicidario
L’intervento del centro rispetto al
circuito definito
ATTACCO
MOBBING
STATO
DI
PASSIVITA’
RITORNO
AL PIANO
DELLE
POSSIBILITA’
INTERV.
PSICOLO
GICO
INTERV.
SINDACA
LE
INTERV.
LEGALE
INTERVENTO
DEL CENTRO
ANTIMOBBING
Servizi specifici offerti dal centro antimobbing della
CGIL provinciale di Palermo. Lo staff .
• Dipartimento Salute e Sicurezza del Lavoro :
• Responsabili : Michele Palazzolo ed Elvira Morana
• Promotori
Dr. Nunzio Lo Cascio - Specialista Medicina del Lavoro
Dott.ssa Maddalena Marino - Psicologa
Dr. Sergio Raimondi - Sociologo
Dr. Antonio Sperandeo - Psicologo
• Staff Operativo
Daniele Lo Presti - Coordinatore Staff operativo
Dr. Antonio Carollo - Psicologo
Stefania Ferro - Assistente all’accoglienza ed all’analisi dei dati
Dr. Giuseppe Pirrone - Avvocato
• Segreteria
Sig.ra Enza Renna e Sg.ra Patrizia Bevilacqua
Servizi specifici offerti dal centro
antimobbing della CGIL provinciale di
Palermo. Le attività .
* Valutazione del danno alle vittime del Mobbing
* Consulenza legale sui diritti dei lavoratori
* Consulenza psicologica
* Assistenza sindacale per rimuovere le cause del
disagio
* Assistenza legale per eventuale risarcimento del
danno biologico subito
* Informazione e formazione per la prevenzione del
mobbing
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