Acitrezza
C’era una volta un borgo di pescatori
I.C.S. Padre Pio da Pietralcina
MISTERBIANCO
Anno scolastico 2011/2012
Concorso F.A.I. “Io museo e tu?”
Siamo una terza media dell’ICS “Padre Pio
da Pietrelcina” di Misterbianco, in
provincia di Catania. Stiamo partecipando
al concorso "FAI", gemellati con la prima
media dell’I.C.S. “Don Milani “ di
Occimiano (AL). la finalità del nostro
progetto è l'allestimento di una mostra
che ha per tema "Acitrezza ... c'era una
volta un borgo di pescatori".
Abbiamo scelto il paese di Acitrezza, allo
scopo di collegare una località turistica ai
luoghi narrati da Giovanni Verga nel suo
capolavoro I Malavoglia.
Abbiamo intrapreso il nostro itinerario,
presentando il paese dal punto di vista
storico e geografico e realizzando diversi
disegni che rappresentano “la Acitrezza
antica e quella odierna”; nel far questo ci
siamo aiutati con fotografie scattate da
noi stessi e rielaborate al pc, immagini
ricercate su internet o reperite su vari libri
di arte e riguardanti la “Catania antica”.
Per meglio conoscere e comprendere il
significato dei luoghi, dell’autore e
dell’opera che abbiamo voluto esporre, è
stato per noi utile visionare il
lungometraggio La terra trema di Luchino
Visconti, ispirato al romanzo I Malavoglia.
Acitrezza
Acitrezza (Trizza in siciliano) è una frazione del comune di Aci Castello,
in provincia di Catania. Centro peschereccio di antica tradizione, si
affaccia sul Mar Ionio e dista circa 9 chilometri da Catania.
Il panorama di Acitrezza è dominato dai faraglioni dei Ciclopi: otto
pittoreschi scogli basaltici che, secondo la leggenda, furono lanciati da
Polifemo ad Ulisse durante la sua fuga.
L'isola e i faraglioni antistanti Acitrezza non costituiscono soltanto
un'attraente bellezza paesaggistica: hanno anche una grandissima
importanza storica e scientifica. Alcuni studiosi ipotizzarono che
500.000 anni fa al posto dell'Etna si allargasse un ampio golfo a forma
di emiciclo, che si trovava nel punto di contatto tra la zolla EuroAsiatica e quella Africana. Grazie all’attrito di queste zolle ci furono le
prime eruzioni sottomarine, con la nascita dei primi coni vulcanici al
centro del golfo. Iniziava così a prendere forma la lunga costa lavica
dell'Etna, il vulcano oggi più alto e vitale d'Europa.
A L C U N I D E G L I E L A B O R AT I E S P O S T I
Donne in attesa nella casa del Nespolo
Pescatore che ripara la rete
Fotografia digitale rielaborata di barche
Giovanni Verga
Giovanni Verga nacque il 2 settembre 1840 a Catania da
una famiglia di proprietari terrieri. Fin da bambino, rivelò un
grande interesse per la letteratura, soprattutto delle opere
che parlavano di argomenti storici.
Nel 1858 s’ iscrisse alla facoltà di giurisprudenza, ma non
completò gli studi per seguire la sua passione per la
letteratura.
Partecipò alla seconda guerra d’indipendenza, scrivendo
sui giornali e arruolandosi nella spedizione dei Mille e nella
Guardia Nazionale.
Nel 1869 si trasferì a Firenze, dove diventò amico di Luigi
Capuana.
Nel 1872 si stabilì a Milano, dove scrive le sue opere più
importanti.
Nel 1893 ritornò a Catania e trascorse gli ultimi anni in
isolamento e in una quasi completa inattività letteraria.
Morì il 27 gennaio del 1922, due anni dopo aver ricevuto la
nomina a senatore.
I Malavoglia è un romanzo di Giovanni Verga che narra la
drammatica storia di una famiglia patriarcale di pescatori
che viveva nella borgata di Acitrezza, composta da:
•
Padron ‘Ntoni , il patriarca, nato nel 1801;
uomo onesto e grande lavoratore.
•
Bastianazzo , figlio di Padron ‘Ntoni , nato
nel 1825; un ubbidiente lavoratore, che si sposò con
Maruzza Longa, ed ebbero cinque figli di nome ‘Ntoni ,
Luca , Mena , Alessi e Lia. Nel 1865 , Bastianazzo muore
annegato con la sua barca , “Provvidenza”.
•
Maruzza Longa , nata nel 1829; madre
protettiva , che nel 1887 muore di colera.
•
‘Ntoni , nato nel 1845; un ragazzo pigro ma
di buon di cuore, condannato alla galera perché fa
contrabbando e dà una coltellata ad un suo rivale.
•
Luca , la cui somiglianza col padre è
davvero evidente , nato nel 1846 ; parte nell’armata al
posto del fratello , muore nella battaglia di Lissa.
•
Mena , il ritratto di sua madre , nata nel
1848 ; ragazza semplice .
•
Alessi , uguale a suo nonno ; nato nel 1852
, promette a Nunziata di sposarla quando riuscirà a
raccogliere dei soldi lavorando .
•
Lia, la più piccola della famiglia ; nata nel
1864 , una ragazza indolente .
L’ingresso e il cortile del Museo Casa del Nespolo ad Acitrezza
La Fontana dei Malavoglia dello scultore Carmelo Mendola in piazza Giovanni Verga a Catania
Alcune immagini dell’allestimento
Dopo aver completato il nostro operato, ci siamo
preparati ad accogliere il pubblico. Per prima cosa
abbiamo realizzato al pc le locandine per
pubblicizzare il nostro “museo” e far conoscere date e
orari d’apertura.
Abbiamo poi pensato di organizzare un’inaugurazione
e stampato i biglietti d’invito, ma soprattutto ci siamo
preparati a spiegare ai visitatori il nostro lavoro.
All’inaugurazione sono intervenuti il nostro Dirigente
Scolastico, Patrizia Guzzardi, il Sindaco del nostro
paese, Ninella Caruso, e le nostre famiglie.
Il nostro “museo” è rimasto aperto al pubblico e alle
visite delle altri classi del nostro istituto per una
settimana, e noi siamo stati lieti di accogliere e
spiegare a tutti, alternandoci in questo compito
secondo turni stabiliti.
Tra le nostre emozioni ce l’abbiamo fatta! È stata
un’esperienza fantastica e faticosa, ma alla fine si può
dire che il tutto è riuscito bene!
Con l'allestimento del “museo”, attraverso disegni,
fotografie, oggetti e brevi testi, la classe ha provato a
ricostruire l'atmosfera di della vecchia Acitrezza, metterla a
confronto con l'aspetto attuale della cittadina, sottolineando
la costante del suo legame col mare, e ha voluto rendere
omaggio allo scrittore catanese che l'ha così mirabilmente
restituita.
Nel corso dell’attività si è fatto uso di tecnologie
informatiche per rielaborare immagini e testi, realizzare
materiale pubblicitario e documentario, stare in contatto con
la classe gemellata.
L'esperienza è stata molto valida sul piano didattico
non solo per i contenuti appresi, ma soprattutto perché ha
reso gli alunni responsabili della costruzione di un percorso,
dalla documentazione all'elaborazione e alla presentazioneesposizione.
FINE
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Acitrezza - ICS Padre Pio Misterbianco (CT)