PAESAGGIO: SENSO E
SIGNIFICATO
1- Un Farinelli non ancora edito (lettura)
2 Una imperfettione, per dir cosı’, perfetta
3- Divergenza spazio-paesaggio
4- Contemplazione e manipolazione del pianeta
5- Paesaggio nel discorso scientifico
6- Prospettiva come curaro
7- Nota bibliografica
Un Farinelli non ancora edito
• “Si vuole che il termine ‘‘paesaggio’’
compaia per la prima volta nel 1552,in una
lettera di Tiziano a Filippo II (Lucco 2012, pp.1618): soltanto trent’anni prima della
pubblicazione del Discorso intorno alle
imagini sacre et profane del cardinale
Gabriele Paleotti, che fu di sicuro l’opera
piu` importante scaturita dal Concilio di
Trento” (Prodi,1984, p. 28)
Una imperfettione , per dir cosı` , perfetta
• Il cardinale Gabriele Paleotti (1522-1597), primo
arcivescovo di Bologna, sostiene nel Discorso
intorno alle imagini sacre et profane (1582) che
sono ‘‘bugiarde e false’’ tutte le pitture che non
imitano la realta`: le immagini che rappresentano determinati personaggi ‘‘con
arbori a lato, et animali, che non nascono in quei paesi’’, oppure quelle che ritraggono la Vergine
adorna di gioielli
• Paleotti sostiene quindi l’«utilita`dei disegni delle
province, regni, siti, ecc.», la primazia delle
‘‘tavole di geografia’’ perché a minima distanza
dalla natura.
Divergenza spazio-paesaggio
• Carl Gustav Carus (1789 -1869) definisce il
paesaggio ‘‘un determinato stato d’animo’’
riprodotto per mezzo di una raffigurazione
della corrispondente atmosfera nella vita
della natura».
• La pittura è il suo mezzo, la vissuta
esperienza della comunione con la vita
della Terra (Erdlebenerlebnis)
Contemplazione e manipolazione
del pianeta
• Alexander von Humboldt sarebbe il savant che
riuscı` a mutare paesaggio da concetto estetico
in concetto scientifico, passando dal sapere
pittorico e poetico (l’unico concesso ai borghesi
dal dominio aristocratico) alla descrizione
geognostica del mondo.
• Il carattere estetico della cultura borghese
imponeva, perché il sapere artistico si
trasformasse in scienza della natura, la
mediazione della visione: paesaggio il veicolo
più adatto ad assicurare il transito verso il
dominio della conoscenza scientifica
•
(cfr. anche Farinelli 1991, pp. 4-6).
Paesaggio nel discorso scientifico
• Hans Blumenberg trova commovente e ingenua
la discrepanza tra il testo e le illustrazioni del
grande viaggio alle regioni equinoziali:
• i due viaggiatori europei Humboldt e Bompland attraversano
chiacchierando la foresta vergine, diretti al pasto che un selvaggio
ignudo sta apprestando con una scimmia alla griglia, in perfetta
tenuta da boulevard, con un cilindro in testa
(B.1984, p.294)
• Farinelli invece sottolinea la deliberata arguzia di
Humboldt riscattando il rapporto figure-testo
Prospettiva come curaro
• Davvero fulminanti sono le conseguenze che Pavel
Florenskij, dopo aver messo a nudo «le premesse del
pittore prospettico», fa discendere dall’esercizio di tale
dispositivo: lo spettatore, immobile «paralizzato come
avvelenato dal curaro», non e` piu` una ‘‘persona
• vivente’’ e l’immagine diviene «un’illusione ottica
morbosa priva, in gran parte,di umanita`».
• La prospettiva lineare fiorentina s’incarica di funzionare
da vero e proprio modo di regolazione, intendendo con
tale espressione le regole interiorizzate su cui si fondano
i processi sociali funzionali all’accumulazione
capitalistica. Tutti gli indizi convergono anzi nell’indicare
nell’invenzione brunelleschiana la forma archetipica, per
la modernità, di tale modo, quella dalla quale tutte le
altre successive dipenderanno
Nota bibliografica
• G. PALEOTTI, Discorso intorno alle imagini sacre et profane,
Bologna 1582
• H. BLUMENBERG, La leggibilita` del mondo. Il libro come metafora
della natura,Bologna 1984.
• P. PRODI, Ricerca sulla teorica delle arti figurative nella Riforma
Cattolica, Bologna 1984
• G.C. CARUS, Nove lettere sulla pittura di paesaggio, in appendice a
A. SBRILLI, Paesaggi dal nord. L’idea del paesaggio nella pittura
tedesca del primo Ottocento, Roma 1985, pp. 171-198
• F. FARINELLI, L’arguzia del paesaggio, “Casabella”, 575-576, pp.
10-12
• M.BORIDON,Naissance et renaissance du paysage,Paris 2006.
• M. LUCCO, Da ‘‘paese’’ a ‘‘paesaggio’’: le molte facce della natura
veneta, in ID. (a cura di), Tiziano e la nascita del paesaggio
moderno, Firenze 2012, pp. 16-35.
• .
• .
Scarica

Lezione 7