Ciao Marco! Che
stai facendo?
Mi leggo un
libro
bellissimo!
Ma… con cuffie e
lettore mp3?
Già. A volte,
quando leggo
per divertirmi e
appassionarmi,
scelgo un
audiolibro.
AUDIOCHE’?
AUDIOLIBRO. E’
semplicemente la
registrazione di
una voce che legge
per te! Questo è
L’isola misteriosa.
Un libro davvero
speciale!
Perché non hai
preso il libro di
carta?
In certi momenti
faccio fatica a
leggere . Sono
dislessico e la
lettura mi richiede
molto più impegno
e concentrazione
rispetto a quella
che deve metterci
un altro.
Vuoi dire che
non sai
leggere?
Ma no! Certo che so leggere!
Solo che impiego più tempo
ed energia e a volte, magari se
sono stanco, non mi resta
molto spazio libero in testa
per: vedere le parole,
riconoscerle, pensare, fare
ipotesi sul testo e ricordare
quello che ho appena letto,
tutto nello stesso tempo.
Se poi il testo è lungo e
difficile e devo leggerlo magari
in classe, arrivo in fondo
stremato, ben dopo gli altri.
Dell’ultima parte capisco poco
e leggo alcune parole in modo
‘fantasioso’…
Che strano… Un
cervellone come te che
ha sempre una nuova
invenzione, fa un sacco di
ragionamenti e di discorsi
difficili… sei il più
intelligente di tutti noi!
E come fai
allora?
Grazie Luca, non lo so
se sono il più
intelligente… so però
che la dislessia non è
una questione di poca
intelligenza, ma di
meccanismi che non
diventano automatici,
o lo diventano in
ritardo rispetto alla
maggioranza… e tu
rischi di impegnati
tanto per correre dietro
ad un gruppo che, per il
momento, non riuscirai
a raggiungere. A volte
è pesante…
Io devo fermarmi un attimo a
pensare, quando gli altri danno
un’occhiata veloce e leggono
tutta la parola assieme senza
fermarsi sulle lettere singole e
senza alcuna fatica.
Leggere tutta la parola assieme senza
fermarsi sulle lettere singole: questo
è il modo normale di leggere, a parte
quando stai imparando, alle
elementari. Tu guardi la parola come
se fosse un disegno, vedi alcune
lettere più importanti, la prima,
l’ultima, qualcosa in mezzo. E poi un
po’ tiri ad indovinare. Solo che gli
altri indovinavano giusto e io molto
meno, perché leggevo qualche lettera
sbagliata… e indovinavo un’altra
parola…
E allora come
si fa?
Beh, si possono affrontare i
problemi in molti modi, c’è
sempre una soluzione… , me
lo ha detto così tante volte la
maestra Teresa…
e poi le cose cambiano in
continuazione. Alle elementari
c’erano cose più difficili di
adesso ed altre più facili.
Ad esempio alle elementari era molto più
faticoso leggere le singole parole, a volte
scambiavo le lettere, le invertivo, dovevo
leggere strana e leggevo starna (lo conoscevo, è
un uccello); era scritto li e io leggevo il; c’era ad
e leggevo da; pretende diventava perdente.
Una volta il bagnino è diventato un
panino… nella storia stava bene
pure lui. Che risate quella mattina!
La b e la p a volte le scambiavo.
Anche la v e la f: non sono simili di
forma ma di suono sì, e io non
sapevo quale era una e quale l’altra,
e dovevo essere sempre lì a
controllare se le parole che leggevo
c’entravano con il resto o no…
Per fortuna la maestra
Teresa riusciva quasi
sempre a trasformare i
momenti drammatici in
momenti divertenti…
…forse, senza la sua
capacità di capire e di
sapere cosa è davvero
importante, avrei pianto
più spesso...
E’ riuscita a farmi capire che la lingua è una
cosa così ricca, così potente, piena di
sorprese, di avventura, di magia, che non la si
deve odiare solo perché si legge piano e con
errori… Pazienza, tutti fanno errori.
Non ci si deve scoraggiare,
perché non c’è solo il
leggere e lo scrivere
correttamente, ma anche lo
scrivere cose interessanti ed
il leggere che ti fa scoprire il
mondo!
Grazie maestra Teresa!
E adesso che sei
alle medie? Ops:
alla scuola
secondaria di
primo grado…
Beh, i problemi sono
cambiati.
Mi capita raramente di
leggere una lettera al posto di
un’altra: anch’io leggo le
parole tutte intere, impiego
però sempre più dei miei
compagni a leggere le
consegne, a copiare dalla
lavagna, a leggere i i brani, a
fare le verifiche scritte, non
parliamo della lingua
straniera… lì sì mi sembra di
essere tornato all’inizio della
scuola primaria…
I testi a volte sono lunghi e sono decisamente più difficili e pieni
di informazioni nuove rispetto a quelli delle elementari.
Forse anche questa è una
differenza: alle elementari
capivo di più, alle medie,
certe volte, faccio fatica
anche a capire quando
leggo. Dovrei leggere più e
più volte… sai che allegria!
Ma non sono diventato più
stupido, questo lo so bene,
quando si discute in classe sono
uno di quelli che capisce meglio,
ma sono i libri che sono troppo
gonfi di cose e vengono dette in
modo ingarbugliato! Dovresti già
sapere cosa c’è dentro per capire
davvero… ma a quel punto non
ce ne sarebbe più bisogno…
C’è qualcosa che non funziona.
Ma non c’è
qualche modo
per evitare un
po’ di questa
fatica in più?
Ci sono molti strumenti, che
puoi usare per certe attività.
Devi conoscerli bene per poter
scegliere quello che ti serve in
quel momento o per decidere
che non te ne serve nessuno e
che fai con gli occhi, come tutti.
Se avevo un brano lungo di italiano o di storia, prima me lo
facevo leggere da mia mamma.
Adesso invece uso la sintesi vocale:
una voce artificiale che assomiglia
molto a quella umana e che ti legge i
brani evidenziandoti anche la parola
che sta pronunciando in quel
momento. E’ utile perché hai sul pc
la stessa pagina che c’è sul libro, sai
in che punto sei e non perdi il segno,
fissi bene come sono scritte le parole
nuove, così te le ricordi, puoi
riascoltare qualsiasi pezzo quante
volte vuoi, tanto il pc non si
spazientisce.
Ma mi piace tanto anche
leggere un libro con gli occhi.
Ho iniziato dopo i miei
compagni, vado più piano,
ma non hai idea di quanto
sono stato felice la prima
volta che ho letto un libro
‘vero’!
Forse invece
comincio a capire …
Ma come mai non
me ne hai mai
parlato prima,
Marco?
Non so… forse perché
avevo paura che non mi
considerassi più tuo amico,
che ti vergognassi di me,
che mi giudicassi male…
…poi non c’è mai il
momento giusto...
Oggi, quando mi hai incontrato con l’mp3,… avrei potuto
dirti che stavo ascoltando musica, ma poi ho pensato:
Perché mai? Non c’è niente di cui vergognarsi.
La conosci tu la storia dell’Isola misteriosa?
Sai, me l’aveva letta mio papà da piccolo, ed ora me la sto
davvero rigustando per conto mio.
No, non la conosco.
Me la racconteresti?
MA CERTO!!!!
E tu mi dai un pezzo del tuo …
BAGNINO?
Ah, ah, ah!
Anche metà, se
vuoi!
Ah, ah, ah!
YUPPI!!!!
Scarica

Cosa è la dislessia