REGINA DEGLI ORTI
L’economia agricola del passato, un passato che è
durato secoli, arrivando con lentissime modifiche
fino alla prima metà del Novecento, era fondata
sull’autosufficienza, sia per motivi connessi alla
difficoltà di circolazione delle merci sia per la scarsa
disponibilità di denaro per acquistarle; si doveva
quindi produrre, oltre che per il mercato, anche tutto
quello che serviva per nutrire la famiglia contadina.
Nelle campagne ogni podere, sia pure di piccole
dimensioni, oltre all’aratorio (terreno da arare e da
destinare alle colture principali), comprendeva quindi
anche l’orto. Gli ortaggi integravano e qualche volta
erano quasi l’unica fonte di alimentazione dei
contadini.
L’orto è stato lo strumento che ha permesso alle donne:
•di selezione i vegetali necessari da altri pericolosi o inutili o non
gradevoli;
•di imparare le diverse modalità di coltivazione;
•di conoscere il migliore incontro tra seme e terreno.
L’orto, per definizione, si caratterizza per la coesistenza di tre fattori:
•una produzione continuata, con la stagionalità della produzione;
•l’alta produttività, che avviene proprio per il lavoro assiduo dell’uomo;
•la presenza di prodotti differenziati, quindi la biodiversità.
BIETOLA
La Beta vulgaris fa parte della famiglia delle Chenopodiacee e trae
origine dalla Beta Marittima che vegeta spontanea sulle coste del
mediterraneo.
La bietola è una verdura che è sempre presente nei nostri mercati,
ma la stagionalità migliore sono i mesi freddi e primaverili, da
settembre a maggio.
STORIA
La bieta fa la sua comparsa in alcuni scritti
greci del 420 a.C. col nome di beta.
In Europa la coltivazione era diffusa già nel
XV secolo, soprattutto nei monasteri.
Inizialmente veniva coltivata per le sue
foglie, in seguito si diffuse anche il consumo
della radice, specialmente la variante rossa.
Nell’antica Roma gli venivano attribuite
anche numerose virtù medicinali. Plinio il
Vecchio affermava che la bietola era un
alimento diuretico e che, in clistere, poteva
curare la dissenteria e l’itterizia; inoltre, cotta
con lenticchie e aceto, era efficace per
purificare l’intestino. Oggi, quest’ortaggio, è
importante solo dal punto di vista culinario.
Oggi sono note diverse varietà di bietola
coltivata derivate da Beta vulgaris. Esse sono:
la “Bietola da erbucce” della quale sono eduli
le foglie basali, sottili e morbide;
Bietola da foglie
La bietola da foglie invece
ha delle coste molto piccole
e presenta delle foglie molto
sviluppate e di un colore
verde
brillante.
•la “Bietola da coste” che produce foglie
basali dotate di robuste costolature carnose;
•la “Barbabietola rossa” di cui si consumano
le radici e il colletto che sono ingrossati e di
colore rosso;
•la “Bietola da foraggio” che ha anch’essa una
grossa radice, ma di colore bianco, impiegata
come alimento per il bestiame;
•la “Barbabietola da zucchero” adibita
all`estrazione industriale del saccarosio
Bietola da coste
La bietola da coste ha le foglie color
verde scuro con un gambo carnoso e
molto esteso in lunghezza e
larghezza e va cotto separatamente
in quanto prevede tempi di cottura
più lunghi
Barbabietola rossa
Come
verdura
viene
impiegata la varietà rubra che
produce radici rosse e tonde.
Si consuma cotta.
Barbabietola da zucchero
Per la produzione dello
zucchero viene utilizzata la
radice
della
varietà
saccarifera contenente polpa
bianca zuccherina (10-20%
di saccarosio
PROPRIETA’ MEDICINALI
UTILIZZO IN CUCINA
La parte commestibile della bietola da costa è
rappresentata dalla foglia intera, usata previa
cottura, o dalla sola “costa”, ossia dal picciolo
fogliare molto allargato , appiattito e bianco.
Quest’ultimo è attualmente privilegiato dall’arte
culinaria e per questo sui mercati si trovano oggi
molte varietà di bietola a costa larga, bianca o
bianco-argentea, la cui larghezza può talora
raggiungere e superare i 7-8 cm.
La bietola da costa si presta anche ad essere
congelata per l’inverno dopo una breve cottura (un
minuto circa). Prima della cottura e del
congelamento, si separano le coste dalle parti
verdi, quindi si cuociono e si congelano
separatamente.
La bietola contiene molta acqua e non ha un
sapore molto gradevole, tuttavia, essendo
ricca di ferro e di vitamine, è un alimento
molto utile. Oltre ad essere particolarmente
lassativo, questo ortaggio ha proprietà
antianemiche, rinfrescanti ed emollienti.
Il potere calorico della bietola da costa è
piuttosto basso, infatti 100 grammi di
prodotto forniscono circa 25 calorie. Le
foglie di questo ortaggio, cotte nell’acqua,
poi tritate e condite con sale e molto olio,
sono eccellenti contro la stitichezza.
Valori nutrizionali per 100 g di prodotto
Calorie
Grassi
19
0.2
Carboidrati Proteine
3.74
1.8
Fibre
Acqua
1.6
92.66
Una porzione di ortaggi
corrisponde a 250 g, una
porzione di insalate a 50 g.
Si consigliano 2 porzioni di
ortaggi o insalate al giorno.
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Bietola - "A. Casagrande" "F. Cesi" di Terni