Lavoro realizzato durante lo stage formativo presso la:
Tutor scolastico: Prof.ssa Maria Meli
Tutor aziendale: Dott. Ignazio Romano
I cenni storici
Probabilmente i primi abitanti di Malta arrivarono dalla Sicilia nell’età
preistorica. Essi vivevano nelle grotte e praticavano Numerose
dominazioni hanno segnato pesca e agricoltura.
Numerose sculture che rappresentavano donne molto formose,
simbolo di fecondità, sono state rinvenute sull’isola. Esse sono state
chiamate dagli storici “Veneri preistoriche”. La popolazione costruì
templi e monoliti (blocchi di pietra simbolo di religione) che
scomparvero durante l’età del Bronzo, quando i successivi colonizzatori
lasciarono villaggi molto sviluppati. Le tracce più interessanti sono i
“solchi dei carri” ; questi ultimi sembrano essere stati incisi
volontariamente da carri trainati da uomini.
Nell’VIII secolo a.C. l’isola venne occupata dai Fenici, che dandole il
nome di “Malat” approfittarono della sua posizione strategica per avere
il dominio sul Mediterraneo e fondare numerose colonie e porti.
Durante le guerre puniche, dopo una lunga lotta, Malta finì sotto il
potere dei Romani e venne chiamata “Melita”.
Quello che resta della dominazione romana sono alcuni mosaici a
Mdina e Rabat.
Dopo la caduta dell’impero romano, i Bizantini occuparono l’isola dal
395 all’ 870. Successivamente fu conquistata dagli Arabi che vi rimasero
fino al 1090 e influenzarono l’architettura, i nomi e la lingua di molte
città.
Nell’anno 1127 Ruggero II riuscì a conquistare e governare Malta,
mentre nel 1479 entrò a far parte dell’impero spagnolo. Dal 1500 Carlo I
di Spagna, temendo che Roma venisse conquistata dalla crescente
potenza Ottomana, offrì all’Ordine l’isola di Malta raggiungendo il fine
dell’Europa Cristiana.
Nei trecento anni che seguirono, l’Ordine che governò l’isola fu
chiamato “Di Malta”. Nacquero da qui numerose fortificazioni, parchi
e chiese.
Nel 1565, il sovrano ottomano Soliman II cercò di conquistare l’isola,
ma senza successo poiché l’isola era già preparata all’attacco ed essi
dovettero arrendersi giorno 8 Settembre dopo un breve
combattimento. Nel 1566 la costruzione di una fortificazione in onore
del gran maestro dell’Ordine di Malta, Jean Paristot de la Vallette. Tali
fortificazioni però non servirono poiché gli Ottomani non
effettuarono mai un secondo tentativo di conquista ed esse sono
tuttora tra le costruzioni dell’epoca meglio conservate.
Dopo la vincita sugli Ottomani, l’Ordine di Malta si arrese senza
lottare quando arrivò Napoleone sull’isola nel 1798. Quando i
Francesi iniziarono a saccheggiare le chiese e a chiudere i conventi, gli
abitanti insorsero ma fallirono e chiamarono in aiuto gli Inglesi che
diedero il via a un totale blocco marittimo fino a quando i francesi si
arresero, nel 1800.
Nel 1814 Malta entrò a far parte volontariamente del
Commonwealth. Sotto il dominio britannico diventò un grande punto
di appoggio sia militare che commerciale. L’isola durante la seconda
guerra mondiale fu colpita da bombardamenti italiani e tedeschi 11
Giugno 1940, durante i quali molti maltesi morirono.
Dopo la guerra Malta ebbe un governo proprio. Nel 1955 ebbe i primi
posti in parlamento, nel frattempo sorse l’idea di un governo
autonomo, ma rimase per un po’ di anni governata da Londra.
Finalmente il 21 Settembre 1964 Malta ottenne l’indipendenza e,
entrarono a far parte del Commonwealth, accettò come autorità la
regina.
Nel 1974 Malta passando dalla monarchia alla repubblica con
Anthony Mamo come presidente, diventò libera dalla dominazione
straniera.
Nel 2004 entrò a far parte dell’Unione Europea e la lira maltese fu
convertita in euro.
L’ETA’ DELLA PIETRA
LA GROTTA DÌ GHAR DALAM
Le prime tracce del più antico
insediamento umano di malta risalgono a
7400 anni fa e sono state scoperte nella
grotta di Gahr Dalam. L’area è suddivisa in
2 parti: la grotta e il museo, dove si trovano
numerosi reperti. Mentre la grotta
sotterranea è profonda circa 144 metri ma
solo i primi 50 sono aperti al pubblico.
Negli strati più bassi si trovano numerosi
fossili di ossa animali, mentre nello strato
superiore si trovano le prove della presenza
dei primi uomini sull’isola.
TEMPLI DÌ SKORBA
Tra il 3600 e il 3200 a.C. a Skorba venne
sostituito un villaggio con un tempio a tre
apsidi. Intorno al 2500 a.C. venne costruito
un secondo tempio formato da 4 apsidi e
una nicchia centrale.
ETA’ DEL RAME
La presenza di molti luoghi di culto fa pensare che Malta fosse un
“Isola Sacra”, centro di preghiere e pratiche mistiche. Durante
questa fase erano impiegati utensili di selce, ossidiana e ocra rossa
per decorare templi.
GGANTIJA
Uno dei siti più importanti al mondo sono i templi di Ggantija a
Gozo. A causa delle enormi dimensioni dei megaliti che
costituiscono il tempio, si è ritenuto nei secoli passati che tali
costruzioni fossero opera di giganti. Infatti il nome Ggantija in
maltese significa gigante. Tale complesso megalitico è formato da 2
templi circondati da un massiccio muro di confine, che comprende
alcuni megaliti che superano i 5 metri di altezza e 50 tonnellate di
peso. I templi sono costruiti con il calcare corallino.
CULTO DELLA FECONDITA’
Nelle vicinanze dei templi, i vasi e gli oggetti decorati finemente ci
riportano all’età dell’oro, nella quale regnavano pace e prosperità. I
primi abitanti, i siciliani furono molto influenzati dal misticismo. A
quell’epoca l’isola era ricoperta di verde e frequentata per sino da
elefanti nani, quasi come un paradiso. A quei tempi risalgono molti
templi dedicati alla dea Venere, dea della fertilità; una serie di
portali trilitici conducono a delle stanze all’interno delle quali si
erge una statua dedicata a tale dea. Numerose le statuette di figure
femminili.
HAGAR QIM
Sulla cima di un colle che guarda il mare si erge il tempio di Hagar
Quim. In tale sito archeologico sono stati riportati alla luce
interessanti reperti come un altare a colonna, 2 mense da altare e
alcune statuette della cosiddetta “Signora Grassa” .
L’HYPOGEUM DÌ HAL SAFLIENI
L’Hypogeum di Hal Saflieni è un esempio di
architettura al “negativo”. Assume un aspetto supermo e
il suo nome significa “ cavità sotterranea”. Ritrovati del
vasellame, delle ossa umane, gioielli femminili e varie
statuette. Vi troviamo passaggi e stanze scavati nella
roccia per una superficie di circa 500 metri quadri. Il
complesso si estende su 3 livelli: uno superiore, uno
intermedio e un ultimo inferiore. La stanza più profonda
è situata a 10,6 metri sotto terra.
MNAJDRA
Nelle scogliere della costa meridionale di Malta sorge il
più suggestivo dei templi, quello di Mnajdra. È un sito
formato da 3 templi situati in uno spazio ovale.
TEMPLI DÌ TA’ HAGRAT
2 dei più antichi edifici di Malta sono i templi di Tà
Hagrat. In questo luogo sono stati ritrovati molti oggetti
in terra cotta e un modellino di edificio in calcare.
TEMPLI DÌ TARXIEN
I templi di Tarxien sono formati da 4 strutture
megalitiche e sono famosi per i loro dettagli, che
raffigurano animali domestici in rilievo, decorazioni
con motivi aspirale e disegni. Sembra che il luogo
venisse usato per i riti e i sacrifici. Inoltre sono state
trovate tracce di cremazioni all’interno del tempio,
poiché il luogo fu utilizzato come cimitero delle ceneri
nell’età del bronzo
L’ETA’ DEL BRONZO
L’usanza di costruire templi venne a mancare circa nel 2500 a.C. : le
popolazioni che avevano costruito sin ora tali strutture si estinsero
misteriosamente, non si sa se per morte naturale, per qualche
invasione o semplicemente a causa dell’abbandono dell’isola. Partì
circa dal 700 a.C. l’età del bronzo; a tale periodo risalgono
significative scoperte come i Solchi dei Carri e le rovine funerarie.
A causa della somiglianza del vasellame maltese degli inizi dell’età
del bronzo con lo stile Protoelladico (Egeo) e con quello di Capo
Graziano (Eolio), è confermato che avvennero migrazioni dalla
Puglia e dalla Sicilia verso Malta.
Negli ultimi due secoli dell’età del bronzo risale l’insediamento della
popolazione Bahrija.
SOLCHI DEI CARRI E ROVINE FUNERARIE
Queste ultime si trovano a Malta sotto quattro differenti aspetti:
Menhir, cairn, dolmen e templi megalitici ritualizzati. I primi invece
sono dei solchi paralleli scavati nella roccia con distanza variabile.
Alcuni ritengono che servissero a trasportare il terreno dalle valli fino
alla cima di collina, per creare campi sugli altopiani. Altri ritengono
che siano solchi realizzati dall’uomo per facilitare il trasporto di
pietre destinati alla costruzione di terrazze. Due ultime ipotesi sono
quelle di un sistema viario che collegava le zone fenicio- puniche ad
una serie di canali di irrigazione o ancora di piste per il trasporto di
blocchi megalitici per costruire templi.
CLAPHAM JUNCTION
La boscaglia a sud dei Giardini di Buskett, meglio conosciuta come
clapham junction, racchiude almeno una trentina di solchi; una di
queste corre da un capo all’altro del promontorio incrociando gli altri
solchi. Una serie di tombe si trovano vicino al muro che circonda il
sito.
CATACOMBE
Esse furono create durante la dominazione
romana a Malta. In questi luoghi, lunghi corridoi a
cui i lati si trovano le tombe scavate nella roccia.
Le catacombe si trovano all’esterno delle mura
delle città poiché a quei tempi seppellire i morti
dentro le città non era permesso. Famose sono le
catacombe di Mdina, capitale di quei tempi.
All’entrata di molte di queste si trova un agape
dove i corpi dei defunti venivano benedetti prima
della sepoltura, e per questo esse sono state
ampliate per poter ricevere tutti i membri delle
famiglie per celebrare tale cerimonia.
CATACOMBE DI SANT’AGATA
Si racconta che durante il regno dell’imperatore
romano Trajanus Decius, Sant’Agata fuggì dalla
Sicilia per rifugiarsi a Malta. Elemento tipico dei
cimiteri cristiani dell’epoca erano le cripte. Per
questo una grotta naturale che si trovava sotto la
chiesa parrocchiale più antica di Malta fu
trasformata in una di queste. La cripta e le
catacombe fanno parte di un complesso storico e
comprendono anche un museo adiacente e una
chiesa.
CATACOMBE DI SAN PAOLO
Le catacombe di San Paolo sono un esempio di
cimitero romano sotterraneo. Le catacombe
sono situate nei dintorni di Mdina e
rappresentano la prova più antica della
cristianità maltese; il loro nome deriva dal mito
della grotta di San Paolo. La struttura è di
sviluppo autoctono, le poche decorazioni
rimaste sono importanti poiché rappresentano
l’ultimo reperto di pittura del primo Medioevo.
CATACOMBE DI TAL-MINTNA
Scoperte a Mquabba dal Dott. A Caruana e dal
capitano Strickland nel 1860, le catacombe di
Tal-Mintna sono formate da una serie di camere
funerarie, una accanto all’altra. Il triclinium
(tavolo rituale) domina l’intera configurazione
delle cripte, e probabilmente veniva utilizzato
per celebrare banchetti in onore dei defunti. Le
camere funerarie sono decorate e adornate da
incisioni di conchiglie. Sul lato opposto al
tavolo sono posti otto lucernari a forma
piramidale.
I MUSEI
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Il museo di archeologia si trova in un antico albergo dell'ordine
di San Giovanni in Republic Street, La Valletta. All'interno
sono conservati varie sculture come la famosa “donna
dormiente” ed utensili di terracotta. Nelle sale del museo ci
sono frammenti di blocchi di pietra provenienti dai templi.
MUSEO DI STORIA NATURALE
In questo museo a Mdina si espongono moltissime varietà di
piante e animali. Inoltre c'è una collezione di vari fossili.
L'esposizione tratta i seguenti temi: evoluzione, insetti, uccelli
ed ecosistema marino.
MUSEO DELLA GUERRA
Il Museo della Guerra si trova a Fort St. Elmo. Nell'antico
deposito di munizioni si espongono alcune armi e aerei
utilizzati durante la Seconda Guerra Mondiale. Si espongono
anche medaglie date a persone particolari per i servizi offerti.
GHAR DALAM
Nelle caverne si trovano i resti della prima colonizzazione di
Malta. Sono state rinvenute ossa di elefanti nani, ippopotami,
mammiferi e uccelli che popolarono Malta circa 500.000 anni
fa. La caverna è aperta per i primi 50 metri ai visitatori.
MUSEO NEL PALAZZO DEL GRAN MAESTRO
Il palazzo del Gran Maestro è oggi sede del Parlamento.
Solo la grande collezione di armi è aperta al pubblico. Si
possono vedere armi di differenti paesi, alcune sottratte
ai nemici sconfitti, soprattutto dell'Impero Ottomano.
MUSEO ARCHEOLOGICO DI GOZO
Il museo in cui sono raccolte le testimonianze della storia
di Gozo, è situato in una casa del XVII secolo a Victoria.
Vi sono reperti dal neolitico all’età del bronzo. Al primo
piano si espongono i resti dei fenicie dei romani, dell’Età
Media e dell'epoca dell’Ordine di Malta. Inoltre il museo
ospita alcune tombe e artefatti antichi.
MUSEO FOLKLORISTICO
In questo museo si espongono, diversi strumenti, abiti e
oggetti di vita quotidiana di tutte le epoche. La casa,
nella quale dal 1983, si trova il museo è medievale ed è
un esempio dell'architettura del Basso Medioevo.
VILLA ROMANA
Nel 1881 si scoprirono antichi pezzi di un mosaico che
facevano anticamente parte di una villa romana ubicata
davanti alle porte di Mdina. Come protezione si costruì
un edificio con una facciata in stile neoclassico. La casa
fu ampliata per ospitare le esposizioni, le sculture e i vari
oggetti. Questo prova che ci fu una società romana
fiorente sull’isola, alla quale appartennero alcuni artisti
eccellenti.
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Gambino, Galota, Teresi, Pisciotta, Nicoletti