Periodo Monarchico 753 a.C. 509 a.C.
Periodo Repubblicano 509 a. C. 31 a.C.
Periodo imperiale 31 a.C. 476 d.C..
Rea Silvia era la figlia di
un Re del Lazio,
Numitore, ed ebbe due
gemelli di nome Romolo
e Remo. Amulio cacciò il
re Numitore e ordinò di
uccidere i due gemelli ma
essi furono abbandonati
in una cesta, nel fiume
Tevere. Una lupa salvò i
due bambini e li allattò.
Romolo e Remo diventati
grandi uccisero il re
Amulio e fondarono una
nuova città sul colle
Palatino. I due fratelli
litigarono, Romolo uccise
Remo e così Romolo
diventò re della città che
si chiamò Roma.
FODAZIONE DI ROMA
La monarchia a Roma
Dalla sua nascita, avvenuta nel 753 a.C. fino al 509 a.C. Roma fu
una monarchia il cui governo era affidato ad un re che deteneva
tutti i poteri:
1.guidava l'esercito,
2. amministrava la giustizia,
3. promulgava le leggi ed era il capo religioso della popolazione.
Il periodo monarchico di Roma durò circa 250 anni, in questo
arco di tempo fu governata da 7 re.
Numa
Pompilio
Tarquinio
Prisco
Tullo
Ostilio
Servio
Tullio
Anco
Marzio
Tarquinio
il Superbo
1.ROMOLO : A lui si fa risalire la fondazione di Roma. Romolo è
ricordato soprattutto per avere intrapreso guerre con i popoli vicini e
per avere conquistato le terre dei Sabini.
2.NUMA POMPILIO :cercò di trasmettere al popolo i valori della religione
3.TULLO OSTILIO: A lui si deve la guerra contro Alba Longa.
4.ANCO MARZIO : prosegue con la politica espansionistica di Tullio
Ostilio continuando a conquistare territori a sud.
5.TARQUINIO PRISCO: fu il primo re etrusco a governare Roma.
6.SERVIO TULLIO: le sue riforme sono di stampo democratico.
7.TARQUINIO IL SUPERBO: fu l'ultimo re di Roma, osteggiato dalla
popolazione sia per il comportamento immorale sia per alcune decisioni
con cui venne imposta la schiavitù della plebe romana e privato il senato
di ogni potere. Perse contro Porsenna e fu esiliato.
http://www.pianetascuola.it/risorse/media/primaria/adozionali/rino_storia/romani/esplorazione.htm
PERIODO REPUBBLICANO
Finita la monarchia iniziò la repubblica, al posto di un re
ci furono
due consoli che rimanevano in carica per un anno.
Le leggi si approvavano solo se i due consoli erano
d'accordo; ad aiutare
i consoli c'erano quattro gruppi di persone:
i pretori: erano come dei giudici.
gli edili: erano incaricati all'edilizia.
i questori :controllavano i fondi dello Stato.
i censori: contavano i membri di ogni famiglia e
stabilivano quante tasse doveva pagare ogni famiglia.
Infine c'erano i senatori, o anziani, che proclamano i
consoli e i magistrati.
Se succedeva una disgrazia a uno dei consoli tutto il
potere rimaneva in mano a una persona , il dittatore,
che però poteva rimanere in carica al massimo per sei
mesi.
Nel periodo repubblicano Roma si
allargò così tanto da riuscire a
conquistare il Lazio e la parte sud
dell'Etruria.
Si combatterono diverse battaglie
contro etruschi , sanniti in cui i
Romani subirono anche sconfitte;
riuscirono però a vincere l'ultima,
occupando così tutta l'Italia centrale.
Il sud Italia, preoccupato perché
Roma stava diventando sempre più
potente, volle difendersi chiedendo
aiuto al re greco Pirro. Egli arrivò in
aiuto con un esercito accompagnato
da elefanti. I Romani, che non
conoscevano quegli enormi animali,
presero paura e persero. Ma in un
secondo tempo vinsero sul nemico
nella città di Malevento, che da
allora si chiamò Benevento.
Dopo avere esteso i suoi confini su quasi tutta
l'Italia ,Roma fronteggiò Cartagine, città fenicia in Africa. Le guerre
puniche furono tre e si combatterono tra il 264 a.C. e il 146 a.C.
Nella seconda guerra punica Annibale tentò di arrivare a Roma
attraverso le Alpi
Usando anche gli elefanti. Nella terza guerra Scipione distrusse
Cartagine definitivamente dominando così anche sulle coste africane.
I
Romani erano particolarmente forti e vittoriosi,
ma le differenze tra ricchi e poveri stavano
aumentando.
I plebei, che dovevano andare in guerra, dovevano
lasciare incolti i propri campi e, al rientro, non avevano
altra scelta che vendere tutto ai patrizi.
I romani per trovarsi il lavoro andavano in città, ma a
causa delle guerre c'erano così tanti schiavi che i patrizi
non volevano più far lavorare i contadini a pagamento.
Allora due saggi fratelli, Caio e Tiberio Gracco,
andarono a chiedere ai patrizi la ridistribuzione delle
terre, ma questi non accettarono
così incominciarono le guerre civili tra i cittadini.
Dopo una guerra civile diventa
dittatore a vita Scilla
Alla morte di
Scilla
Primo
triunvirato
Pompeo
Rimane a
Roma
Cesare
Crasso
In Oriente
Guerre in
Gallia






Caio Giulio Cesare
Il famoso generale Caio Giulio Cesare
,dopo aver combattuto e vinto in
Gallia tornò a Roma, sconfisse
Pompeo, Crasso muore.
Tornato a Roma tolse il potere al
senato.
Questa cosa lo fece diventare nemico
dei patrizi.
I patrizi, infatti, ordinarono una
congiura e così lo uccisero.
Finì così il periodo
della repubblica ed iniziò quella
dell'impero.
Nel 31 a.C. divenne imperatore il
nipote Ottaviano
Alla morte di Cesare
Secondo
triunvirato
Ottaviano
Rimane a
Roma
Lepido
Antonio
In Oriente
In Spagna
Nel 44 a.C. alla morte di Cesare dopo il
periodo del triumvirato e varie battaglie
concluse con la battaglia di Azio del 31 a.C. , il
suicidio di Antonio e Cleopatra e la conquista
dell’Egitto Ottaviano divenne imperatore col
prestigioso nome di Augusto.
Finì così il periodo della repubblica ed iniziò
quella dell'impero. Dal 30-20 a.C. vi fu la « pax
romana» un periodo di pace, di sviluppo e di
prosperità a Roma. Rifiorirono le attività
economiche e le arti.
Ai poveri venivano date regolarmente razioni
di grano, mentre ai soldati, alla fine del servizio
militare, venivano dati terre e denaro.
Morì nel 14 d.C., gli successe suo genero
Tiberio.
L'Ara Pacis è un
altare (altare della
pace augustea)
dedicato da Augusto
nel 9 a.C. a Roma
Con l'imperatore Augusto tutto il potere ritornava a una persona. Divise
l’impero Romano . Le province erano abbastanza autonome, potevano
mantenere la loro religione e le loro usanze, ma tutti dovevano mandare a
Roma molti soldi o merci .
Roma, comunque, impose ai territori sottomessi la propria lingua, la
propria cultura e la propria organizzazione ma lasciò la libertà religiosa.
DINASTIA GIULIO CLAUDIA
CESARE OTTAVIANO AUGUSTO (44 a.C./14 d.C.)
TIBERIO (14/37 d.C.) Tiberio Giulio Cesare Augusto fu il
secondo imperatore romano, appartenente alla dinastia
giulio-claudia. ), 15 d.C. invia suo nipote Germanico alla
difesa dei confini settentrionali; lo fa uccidere.
CALIGOLA (37/41 d.C.)
Successore di Tiberio. E’ ricordato come un imperatore
crudele e pazzo Caligola non aveva nessun rispetto per le
istituzioni e venne ucciso in una congiura.
TIBERIO CLAUDIO (41/54 d.C.)
Fratello di Germanico. Claudio, amante della cultura; zoppo e
pieno di tic, 44 d.C. conquista parte meridionale della Bretagna,
Tracia e Mauritania.
NERONE (54/68 d.C.)
E’ ricordato per le persecuzione contro i cristiani (64
d.C.), l’incendio di Roma e la costosa e imponente
La Tabula Clesiana (o tavola
anaunense o edictum Claudi
de civitate Anaunorum) è una
lastra di bronzo, scoperta
nel 1869 presso la località
Campi Neri di Cles. Essa
contiene l'editto di Claudio del
46 d.C. che concedeva la
cittadinanza romana agli
Anauni, ai Sinduni ed ai
Tulliassi (Tulliasses) e trattava
della controversia fra i
Comensi o Comaschi
(Comenses) ed i Bergalei
(Bergalei). Oggi è conservata
presso il Museo del castello
del Buonconsiglio
La val di Non
diventa Romana
Vespasiano
Costruzione Colosseo e
arco di Tito
Tito
Distruzione Pompei
Domiziano
Roma ed i Cristiani
Dal I secolo d.C. nell’Impero romano si diffonde
una nuova religione monoteista: il Cristianesimo . I principi su cui
si basa sono l’uguaglianza, la giustizia, l’amore per il prossimo e la
promessa della vita eterna.
Nell’Impero romano c’erano diverse
religioni.
Infatti i Romani non imponevano la loro
religione ma erano tolleranti.
Ma i cristiani
● pensavano che non doveva esserci
differenza tra ricchi e poveri, tra schiavi o
liberi.
● non volevano adorare l’imperatore come
un dio.
Tutto ciò andava contro le convinzioni, le
idee, della società romana.
Per questo molti imperatori cominciarono a
perseguitare i cristiani con l’esilio, la
prigione o la morte.
La diffusione del cristianesimo a Roma
Nonostante le persecuzioni ,il
cristianesimo si diffuse nell’impero
Tra i nobili
Nel 380 d.C.
l’Imperatore TEODOSIO
proclamò il
cristianesimo religione
ufficiale dell’impero
Tra i soldati
L’imperatore
COSTANTINO
Il latino diventò la
lingua della chiesa
Prese il nome di chiesa
cattolica cioè universale
Tra i membri della
corte imperiale
Una legge in
favore della
libertà di
religione
313 d.C. emanò
un editto che pose
termine alle
persecuzione
Traiano
L'Età degli Antonini (96-192).
Imperatori adottati
L'Età dei Severi (193-235).
Dinastia dei Severi
L'Anarchia Militare (235-268).
Gli Imperatori Illirici (268-285).
Adriano
Marco Aurelio
Settimio Severo
Caracalla
Per la loro provenienza ( zona dei Balcani)
La Tetrarchia (285 - 313 d.C.) e
La seconda dinastia dei Flavi (313
- 363 d.C.)
Il cristianesimo diventa religione di stato
La dinastia Velentiniana e la
dinastia Teodosiana (364-4
stato76). Ultime dinastie
Diocleziano
Costantino
Nel 476 d.C. Odoacre re dei barbari
depose dal trono L’ultimo imperatore
di Roma
Romolo Augusto ponendo fine
all’Impero Romano d’Occidente
Che si frammentò in tanti regni
romano-barbarici
Continua l’lmpero Romano d’oriente
(sopravvisse per altri 1000 anni
fino al 1453 con cultura e
tradizioni orientali
L’anno 476 d.C. è la data in cui gli
storici indicano la fine della storia
antica e l’inizio del Medioevo
Le invincibili legioni romane
Fu grazie all'esercito che i Romani riuscirono a
vincere sui numerosi nemici e a conquistare molti
territori.
I soldati romani erano organizzati
in legioni composte da 4.200 fanti e 300 cavalieri
divisi in gruppi da 60 persone (le centurie).
 Erano molto obbedienti, servivano la patria ed
erano soggetti ad una ferrea disciplina.
Classi sociali
Durante questo periodo i cittadini erano suddivisi in tre classi ben
distinte: i patrizi, i plebei e gli schiavi.
Gli schiavi erano
prigionieri di guerra
oppure persone che
I patrizi erano ricchi
si erano indebitate e
proprietari terrieri
non potevano più
che potevano
saldare i loro debiti.
prendere parte al
Non avevano alcun
governo della città.
diritto ed erano
I plebei avevano più
condannati ai lavori
doveri che diritti:
più faticosi.
per esempio quando
Potevano essere
c'era una guerra
liberati dai loro
dovevano
padroni .
abbandonare il loro
lavoro ed andare a
combattere. Non
potevano prendere
parte al governo
della città
Le abitazioni romane
Le domus
Le case unifamiliari
tipiche con tutti i
servizi di Roma
erano ad un piano o
due con ingresso
sulla strada.
Le stanze si
aprivano su cortili e
giardini interni.
Le ville
Erano le abitazioni
dei ricchi romani in
campagna la pianta
era simile alla
domus ma più
estesa.
Le insulae
Erano le abitazioni
della plebe. Questi
palazzi erano
plurifamiliari,
a più piani. Talvolta
erano in affitto. I
servizi erano in
comune
Prima le strade erano di terra
battuta . Dopo i Romani
costruirono delle strade larghe
fino 5 metri per fare passare i
carri.
• Prima scavavano una buca
profonda , poi la coprivano con 4
strati di pietre, sassi, argilla,
infine mettevano lastre di pietre
lisce. Al centro la strada era
leggermente rialzata per
permettere all'acqua di scorrere
giù.
• Le strade dei Romani
percorrevano tutta l'Italia e
l'Impero ed erano lunghe e
famose.
• Lungo le vie principali si trovavano
dei CIPPI sui quali era incisa la
distanza tra Roma e la città verso
•
Acquedotti
e ponti
arcI ponti sui fiumi
venivano costruiti in
muratura, con pietre,
e avevano molti hi. Gli
acquedotti
raccoglievano l’acqua
da diverse sorgenti
naturali situate a
notevole distanza dalla
città e la trasportavano
sfruttando la forza di
gravità con opere di
canalizzazione
imponenti.
Terme
Le terme erano dei
grandi bagni
pubblici Le terme
erano composte
da tre vasche.
Una aveva acqua
calda (Caldarium),
una quella tiepida
(Tiepidarium) e la
terza fredda
(Frigidarium).
Edifici
pubblici
Anfiteatri
I Romani amavano le
lotte con gladiatori e
animali selvaggi .
Circhi
Per le corse con i cavalli
(bighe e quadrighe).
Teatri
Per recitare commedie e
tragedie
Templi
Per le funzioni religiose
Mercati , fori, basiliche
Penati
I Lari erano gli spiriti degli
antenati, i Penati proteggevano le
case e le famiglie.
Ogni casa aveva un altare che
serviva per il culto domestico.
In seguito alle conquiste ed ai
contatti con altre genti, cambiò
la religione .Ad esempio il
contatto con i Greci fece sì che le
divinità diventassero le proprie,
anche se vennero sostituiti i loro
nomi con altri.
Anche l'Imperatore era
considerato sacro, tanto che
quando passava tutti si dovevano
inchinare. Nei templi erano
custodite le statue delle divinità. I
Romani vi andavano a pregare e a
fare sacrifici.
lari
Giove e
Giunone
Divinità romane
Ecco alcune divinità che i Romani hanno
conosciuto dai popoli etruschi e greci e
che sono diventate divinità romane.
Giove: era il padre degli dei.
Giunone: moglie di Giove, proteggeva le
nascite e i matrimoni.
Marte: era il dio della guerra.
Minerva: era la dea della sapienza.
Venere: era la dea dell’amore.
Marte e
Venere
Nettuno: era il dio del mare.
Apollo: era il dio del Sole.
Vulcano: era il dio del fuoco.
Saturno: era il dio dell’agricoltura.
Nettuno
E molte altre….
tunica
toga
Gli uomini romani
portavano vesti
semplici : sotto la
tunica e sopra la
toga.
Uomini e donne portavano
ai piedi calzari in strisce
di pelle variamente
decorati e intrecciati.
Le donne
indossavano la
tunica con
sopra la stola ,
sopra la stola
mettevano un
leggero manto
che ricopriva la
testa, la palla .
Gli alunni
scrivevano su
delle tavolette
di cera tramite
una bacchetta
appuntita
(stilus), ma
con lo sviluppo
del papiro e di
pelli conciate,
mediante un
pennino
intinto
nell’inchiostro.
La famiglia aveva il compito di educare
e istruire i figli nei primi anni. A 7/11
anni il bimbo frequentava la scuola del
ludi magister: un docente insegnava a
leggere, scrivere e far di conto. Da
dodici anni fino a sedici, i giovani
intraprendevano la scuola di secondo
grado; la scuola del grammaticus. Qui
imparavano la letteratura, storia, la
geografia, la matematica e le scienze
astronomiche. A diciassette anni il
giovane romano diventava cittadino. Per
chi poteva vi era la scuola del Rhetor,
maestro con il compito di formare il
futuro oratore o politico.
agricoltura e allevamento
Ai tempi dei romani, in Italia c’erano gradi proprietari terrieri nobili con molti
E piccole fattorie coltivate da plebei, o ex legionari.
In Italia
allevamento
agricoltura
 Cereali (tranne il mais)
 Verdure (tranne pomodori,
melanzane,
patate, peperoni, zucche e
fagioli).
 Uva
 Olive
 Frutta(tranne arachidi, fichi
d’india, cacao.)
Dalla Spagna veniva l’olio d’oliva.
Dall’Egitto e dal nord africa veniva il grano.
Dall’oriente veniva la seta, il cotone e le spezie.
Dalla Bretagna veniva la birra e la lana.







Suini
Capre
Pecore
Pollame(tranne i tacchini)
Piccioni
Api
Bovini(usati prevalentemente
come animali da tiro
Da tutti i paesi conquistati
Venivano portati animali esotic
Per l’alimentazione e i giochi.
Alimentazione a Roma
Dove
mangiavano
Utensili
della cucina
Preparazion
e dei cibi
I romani facevano tre pasti al
giorno: colazione ,pranzo e
cena.
Il triclinio era il locale in cui
veniva servito il cibo nelle case.
Il triclinio prese il nome dai tre
letti su cui mangiavano i romani
sdraiati.
Il pentolame da cucina
comprendeva recipienti per la
cottura in argilla o bronzo.
Molte stoviglie erano simili alle
nostre.
La cucina era un ambiente
piccolo, spesso senza finestra,
con un forno per il pane e le
focacce, un acquaio e una sorta
di fornelli in pietra a legna o
carbonella. Vi lavoravano
prevalentemente gli schiavi
Salsa micidiale apprezzata
dai romani.
I plebei
eliminavano i rifiuti
semplicemente
buttandoli fuori
dalla finestra,
senza alcuna
preoccupazione
per la pulizia e per
le persone che
passavano
Il garum è una salsa liquida
fermentata al sole di pesci
e interiora di pesce con
Durante i banchetti sale.
i Romani gettavano
tutti gli avanzi del
pasto per terra.
L’urina veniva raccolta
perché era usata dai
tintori (pecunia non
olet ,diceva Vespasiano)
Per i plebei i servizi
igienici erano pubblici
e collettivi. Si potevano
fare quattro chiacchere
con gli amici…
Fine
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