Il teatro greco
CRONOLOGIA
• 499 a. C. – 403 a. C.
• Ascesa e declino di Atene
490 a. C.
486 a. C.
480 a. C.
479 a. C. (e 454 a. C.)
432-403 a. C.: Guerra del Peloponneso
Il teatro tragico
• Cronologia: 630 a. C. (Arione di Metimna, inventore
del ditirambo)
• 525 a. C.: nasce Eschilo (456)
• 497 a. C.: nasce Sofocle
• 485 a. C.: nasce Euripide (407/406)
• 484 a. C.: nasce Pericle
Teatro e πόλις
• Patronimico-etnico
• Πολίτης: subordinato alla città, ma suo elemento
specifico
• Festa: momento di aggregazione collettiva
• VI-V secolo: cultura orale/aurale
• Teatro: istituzione culturale, struttura “politica”
Αὐταρχία
• Prodotto teatrale:
• Concepito da un cittadino
• Finanziato dalla πόλις
• Fruito dalla πόλις
• È un rito religioso
Le feste religiose ed il teatro
• Piccole Dionisie o Dionisie rurali (dall’8 all’11 del mese
di Posideone)
• Lenee, in onore di Dioniso Leneo (dall’8 all’11 del mese
di Gamelione)
• Grandi Dionisie o Dionisie cittadine (dall’8 all’13 del
mese di Elafebolione)
• Periodo invernale (da novembre a marzo)
LA RELIGIONE = UNA STRUTTURA POLITICA
DIONISO = DIO DELLA FERTILITÀ
I concorsi drammatici
• Ogni poeta chiedeva un coro (χορὸν αἰτεῖν) per la sua
tetralogia (tre tragedie + un dramma satiresco)
• Una commissione, presieduta dall’arconte eponimo, sceglieva
tre autori
• Durata delle rappresentazioni (dalla mattina alla sera): 3 giorni
(uno per ogni autore) per le tetralogie; 1 giorno per tre
commedie 535 a. C.: Pisistrato stabilisce come luogo per le
rappresentazioni il sacro recinto di Dioniso Eleutereo, alle
pendici dell’acropoli.
-
499/496 a. C. (70° Olimpiade): I concorso drammatico
databile con certezza
• Elezione del vincitore per sorteggio
Il teatro e la rivoluzione nella
fruizione letteraria
Gli spettatori per la prima volta assistono dal vivo alla
rappresentazione scenica di vicende mitiche e di azioni di
eroi
L’azione si svolge sotto i loro occhi. Gli eroi si muovono e
agiscono davanti a loro.
θέατρονda θεάομαι“vedere”, come
θεατρώνης (“impresario teatrale”, da θέατρον +
ὠνέομαι)
Θεωρικόν(biglietto d’ingresso di due oboli, a carico dello
stato)
Elementi dello spettacolo
teatrale
Attori
πρωταγωνιστής con Tespi
δευτεραγωνιστής con Eschilo
τριταγωνιστής con Sofocle
L’attore (ὑποκριτής da ὑποκρίνεσθαι
“rispondere”) recitava anche i ruoli
femminili
- Dialogo
Coro
χόρος da χορεύειν “danzare”
12 elementi (coreuti) + il corifeo
(κορυφαῖος), al tempo di
Eschilo
15 elementi con Sofocle (2
semicori + corifeo)
Χορηγός − χοροδιδάσκαλος
Il coro
• Musica + danza
• Ἐμμέλεια (tragedia)
• Σίκιννις (dramma satiresco)
• Κόρδαξ(commedia)
Ὀρχήστρα
Ἐμβόλιμα (canti d’intermezzo)
La σκηνή
• In origine è un semplice elemento con funzione acustica, poi
diviene ornamento della struttura del fondale raffigurando la
facciata di un tempio o di una reggia.
• Θεολογεῖον (struttura sopraelevata, forse il tetto della σκηνή )
• Μηχανή (“macchina”, simile ad una moderna gru – deus ex machina)
• Ἐκκλύκλημα (dopo il V secolo)
• Assenza di scene cruente
• Uso di calzari (κόθυρνοι) e maschere
valenza magica e rituale
valenza acustica
Le maschere greche
1) Maschera periodo ellenistico.
2) Maschera di eroina epoca
romano repubblicana.
3) Maschera di eroe epoca
romano repubblicana.
4) Maschera epoca romano
imperiale.
5) Maschera di schiavo parodia
di un eroe tragico a faccia di
demonio di età ellenistica.
I coturni
Calzari greci molto alti ,
allacciati anteriormente, con
tripla o quadrupla suola e con la
punta volta in su.
Quello scenico era con lo
zoccolo di sughero per far
apparire il personaggio più alto.
Elementi di una tragedia
• Prologo (“discorso che precede”: struttura monologica o
dialogica)
• Eschilo-Sofocle: avvio dell’azione drammatica (in medias res)
• Sofocle: funzione etopoietica
• Euripide: funzione extra-drammaturgica (si narrano gli
antefatti della vicenda da parte di un personaggio, spesso
una divinità che poi scompare)
• Parodo (“(canto) d’ingresso”: cantandola i coreuti si
collocano nell’orchestra) in ritmi anapestici
Elementi di una tragedia
• Episodio (“(elemento) accessorio”; 3/5 = atto del dramma
moderno) in trimetri giambici
• Ῥῆσις (“discorso”: monologo o dialogo tra due
personaggi)
• Στιχομυθία (“risposta a un verso singolo”: dialogo
concitato tra due personaggi, ciascuno dei quali recita un
verso controbattendo le argomentazioni dell’altro)
• Μονῳδία (un attore canta, non recita, un brano in versi
lirici)
• Stasimo (“(canto) solenne”; alla fine di ciascun episodio)
• Commento all’episodio
• Riflessioni etico-politiche
• Puro virtuosismo poetico slegato dalla trama (Euripide)
• Esodo (“(canto) d’uscita”; dopo l’ultimo stasimo)
Il mondo della tragedia
DUALISMO E CONTRAPPOSIZIONE
• Individualità (personaggio) vs collettività (coro)
• Razionalità (apollineo) vs irrazionalità (dionisiaco)
• Uomo vs divinità
autodeterminazione dell’uomo (ὕβρις) vs
inelluttabilità del
destino (ἀνάγκη)
• Leggi della πόλις vs leggi della vendetta e del sangue
• Civiltà di δίκη e λόγος vs civiltà pregiuridica e tribale
Il contrasto tra l’elemento dionisiaco
(ebbrezza/inconscio/musica) e l’elemento apollineo
(compostezza/razionalità/arti figurative/sogno) deve
rimanere inconciliabile…
… altrimenti la tensione tragica si affievolisce fino a
svanire
F. Nietzsche in La nascita della tragedia (1871):
nella tragedia “in virtù di un miracolo metafisico della volontà ellenica,
i due dei compaiono in ultimo accoppiati l’uno nell’altro, e in questo
accoppiamento finale generano un’opera d’arte, altrettanto dionisiaca che
Apollinea, che è la tragedia attica ”.
Tragedia come rito collettivo
• Partecipazione emotiva degli spettatori ai παθήματα
dei personaggi
• Κάθαρσις (daκαθαίρω “purificare”) =
“depurazione” o purificazione dalle passioni
attraverso i sentimento di pietà e paura
• Potere psicagogico della parola
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