Psicopedagogia della marginalità e della
devianza minorile – Prof. Tonino Cantelmi
A.A. 2014-2015
ABUSO E CASE FAMIGLIA
Dott.ssa Barbara
Costantini
Psicologa clinica Psicoterapeuta
Forme specifiche di
maltrattamento
La patologia delle cure
Incuria
quando i genitori non provvedono adeguatamente ai bisogni
fisici e psichici del minore, in rapporto all'età e al momento
evolutivo. Troviamo diverse situazioni:
abbandono, disinteresse per i bisogni emotivi del bambino
oppure non rispetto dei bisogni affettivi, emotivi e di
socializzazione del minore. Il genitore può non essere in
grado di prendersi cura della salute del figlio (dentista,
oculista….) o mettergli vestiti inadeguati all'età, al sesso e
alla stagione. Il bambino che non è seguito adeguatamente
può presentare scarsa igiene o cattive abitudini alimentari
ed essere soggetto a numerosi infortuni domestici.
Discuria
quando vengono fornite al bambino cure distorte
rispetto all’età cronologica.
È la distorsione della prestazione della cura; le cure
vengono effettuate, ma non sono in linea con il
momento evolutivo (esempio anacronismo delle
cure, imposizione di ritmi di acquisizione precoci,
aspettative irrazionali circa le prestazioni possibili).
Ipercura
quando i genitori ricorrono continuamente all'aiuto
medico (numerosi ricoveri ed accertamenti)
offrendo, in modo patologico, un eccesso di cure e/o
un anomala somministrazione di sostanze
farmacologiche o chimiche al bambino.
Maltrattamento fisico
Il
maltrattamento
quando i genitori eseguono o permettono danno fisico
al bambino (pugni, calci, bruciature, graffi, colpi, morsi,
azioni relative allo strangolare, avvelenare e soffocare).
Lo scopo apparente è quello di punire.
Maltrattamento psicologico
quando il minore viene sottoposto a svalutazione delle
proprie potenzialità e capacità e può essere soggetto a
diversi tipi di violenza psicologica (minacce, silenzio,
indifferenza, rifiuto, umiliazioni…).
Il maltrattamento psicologico accompagna sempre
tutte le altre forme di maltrattamento ed è
molto distruttivo.
Violenza assistita
qualsiasi atto di violenza compiuta su figure di
riferimento (pari e non) alla quale il minore può
assistere direttamente o indirettamente (ne coglie gli
effetti).
Abuso sessuale
Per abuso sessuale si intende il coinvolgimento di un
minore in attività sessuali, con o senza contatto fisico:
“qualsiasi atto in cui un adulto utilizzi il proprio potere su un
bambino, per ottenere una gratificazione sessuale,
approfittando della vulnerabilità e fiducia del bambino stesso”
I minori possono essere
abusati sessualmente sia da
adulti che da altri minori.
Manifestazioni di violenza e sfruttamento sessuale sono
anche:
 la violenza sessuale assistita,
 l’induzione alla visione di materiale pornografico e/o
pedopornografico,
 il coinvolgimento del minore per la produzione di
materiale o spettacoli pornografici,
 l’avviamento alla prostituzione minorile,
 l’adescamento di minore via internet nelle sue varie
forme (adescamento sotto falsa identità, scambio di
fotografie e/o materiale pornografico, appuntamenti).
Alcune considerazioni
La VIOLENZA ai minori
interessa tutte le fasce
sociali
LA FAMIGLIA COME SISTEMA ABUSANTE
tutti i componenti della famiglia sono coinvolti a
diversi livelli di consapevolezza e responsabilità,
le misure di protezione e la presa in carico rivolte
ad un solo membro della famiglia risultano inefficaci.
La madre può, a sua volta, essere (o essere stata)
vittima della stessa violenza.
Circa il 25% di adulti maltrattati o abusati in infanzia
diventa a sua volta maltrattante (generalmente
uomini) e/o sceglie un partner complementare
violento (generalmente donne) (CICLO
DELL’ABUSO)
CHI è LA VITTIMA?
La vittima non può né protestare né sottrarsi alla relazione
maltrattante, essendo dipendente materialmente ed
affettivamente dall’adulto.
Quando chiede aiuto SPESSO non viene creduto.
Chi agisce nega
o minaccia.
Dentro e fuori dalla famiglia viene più facilmente prescelto
il minore con handicap e/o già trascurato e/o già abusato
La violenza tende a ripetersi nel tempo,
non si risolve senza aiuti esterni,
richiede interventi tempestivi ed adeguati,
È LA VITTIMA A FARNE LE SPESE DA TUTTI I
PUNTI DI VISTA.
Come valutiamo la gravità del danno subito?
Caratteristiche dell’evento: 1) Precocità; 2) Frequenza;
3) Durata; 4) Gravità; 5) Relazione con l’abusante
Fattori di protezione: 1) Risorse individuali della vittima;
2) Del suo ambiente familiare; 3) Interventi attivati
nell’ambito psico-sociale, sanitario, giudiziario
Grazie per l’attenzione !
Dott.ssa Barbara Costantini
Psicologa, Specialista in Psicologia Clinica e Psicoterapia
Ricercatore Clinico, Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale, Roma
ITCI – Sede di Via Ravenna 24, Roma
[email protected]
Cell. 347 7249465
http://www.barbaracostantini.net/
Scarica

PSICOP. MARG. E DEV. tipologie di maltrattamento