Il Rally Transalpino della Matematica è una gara, non
competitiva, fra classi di scuola elementare e media.
Bisogna unirsi a gruppi e risolvere alcuni ...
http://www.math.unipr.it/~rivista/RALLY/home.html
La sfida
 nasce dall' esigenza di eliminare, o almeno attenuare,
la "paura" per la matematica, in modo da consentire a
ciascun alunno di impadronirsi di questa disciplina in
tutta serenità, riscoprendo così e il piacere intellettuale
e ludico che essa può portare
Breve storia
 È nato nel 1992 in Svizzera e ben presto si è esteso ad altri
Paesi (Italia, Francia, Lussemburgo, Quebec, Repubblica
Ceca, Israele). In Italia ci sono varie sezioni dell'
"Associazione Rally Matematico Transalpino" (ARTM).

 I responsabili internazionali del RMT sono Lucia Grugnetti
(Unità locale di Ricerca didattica, Dipartimento di
Matematica dell'Università di Parma) e François Jaquet
(Math- Ecole, IRDP - Neuchâtel, Svizzera).
Obiettivi
 fare matematica attraverso la risoluzione di problemi
 I problemi proposti, motivanti per gli alunni, propongono
situazioni per le quali non si dispone di una soluzione
immediata e che conducono ad inventare una strategia, a
fare tentativi, a verificare, a giustificare la soluzione.
 Dopo la prova, i problemi possono essere riesaminati sia
individualmente sia in gruppo per la ricerca di altri
possibili percorsi risolutivi o per un' analisi delle procedure
emerse. Inoltre possono essere utilizzati per la
presentazione, per lo sviluppo o l'approfondimento, per la
verifica degli argomenti oggetto d'insegnamento.
Esempi
 C'erano una volta 351 rematori incapaci che volevano imparare a remare prima
della regata. Un giorno incontrarono dei rematori esperti e gli chiesero: - Ci
potete insegnare a remare prima che inizi la regata?- I rematori esperti
rimasero un attimo in silenzio e poi risposero di sì. Iniziarono con una gara di
nuoto, e vinse Gianni, detto l'esperto. Il giorno successivo si misero in barca i
rematori esperti, e ce n'erano 12 per ogni barca, e le barche erano 27. Gli esperti
fecero vedere come si prendevano i remi e come si dovevano usare. Bullo
Bullone (un incapace) salì sulla barca e iniziò, ma fece solo tre metri e poi
cadde in acqua. E tutti gli altri inesperti non riuscirono a far meglio di lui,
tanto che rematori esperti non ne potevano più e dissero: - Vai con il mare....!
Proviamo se ve la cavate meglio con la matematica. Ma i nuovi rematori erano
degli asini, mentre i rematori esoerti erano dei geni...anche se il loro punto
debole era il non saper fare le addizioni. Uno degli esperti chiese: - Ma quanti
siamo? - Uno disse: - Noi eravamo 12 rematori esperti per ciascuna
barca...allora dovremmo fare una ....eeeeeee...mmmmmmm....ma certo, una
moltiplicazione: 12 x 27 sianmo 324 E tutti assieme siamo...mmmm.....324 +
351...siamo 675. Tutti i rematori così diventarono sia matematici sia bravi a
remare e passarono le vacanze a fare le operazioni sulle barche.
 Chiara C.
Esempi
 Un giorno a Metropolis City si svolgeva una regata spaziale, con i
nuovi modelli di barche ultra veloci con due propulsori, e
l'equipaggio era formato solo da 12 rematori. Però c'erano anche
dei principianti : in tutto i principianti erano 351. Il percorso
comprendeva tutta la città, tuta intera, da parte a parte. Il giudice
di gara, il famoso matematico Ernesto gambarossa, si chiedeva
nel frattempo quanti erano i rematori, ma sapeva he se le barche
erano 27 e i rematori esperti su ciascuna barca erano 12 per forza
doveva fare una moltiplicazione che di risultato dava 324 e che
poi bastava fare un' addizione perchè i principianti erano solo,
uell'anno, 351 e quindi lui doveva guardare 675 rematori nella
gara. Concluso tutto ciò decise che la gara poteva iniziare...1 ..2
...3 VIA!!!
 Pietro
Fare matematica consapevolmente
 sviluppare le capacità di lavorare in gruppo sentendosi
responsabili
 La classe si suddivide in gruppi ognuno dei quali si
assume il compito di risolvere uno o più problemi. Gli
alunni hanno l'occasione di imparare ad organizzarsi,
dividersi il lavoro, gestire il tempo, apportare il proprio
contributo, accettare quello degli altri e poter
comprendere i loro punti di vista, lavorare insieme per
un fine comune.
Imparare a imparare
 imparare a "parlare di matematica", a spiegare idee e
procedimenti
 Gli alunni hanno l'occasione di discutere
sull'interpretazione del testo del problema, sulla scelta
delle strategie risolutive e sulla rappresentazione più
opportuna, di sostenere le proprie affermazioni, di
verificare il lavoro svolto.
Breve regolamento
 Laprova si svolge in 50 minuti
 L'insegnante di matematica della classe non è presente




durante la prova, l'assistenza è affidata ad un collega di
un'altra classe
che diventa "osservatore" in una classe non sua
L'organizzazione in gruppi è totalmente a carico degli
allievi così come la ripartizione dei problemi
Gli allievi devono consegnare una sola proposta di
soluzione (soluzioni) per problema, l'intera classe è
responsabile
Le soluzioni sono giudicate anche in base alla chiarezza
Vittorie e premi ai virtuosi
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