L’ADOZIONE DEI MODELLI EX
D.LGS. 231/2001
TECNICHE, STRUMENTI OPERATIVI E VERBALI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E
CONTROLLO
Fabrizio Rossi – Ilaria Nocentini
Obiettivi
1.
Deliverables per la compliance 231
2.
Attività operativa OdV
3.
Discussione
(quando è opportuno averlo,
quanto costa l’adozione e la sua applicazione,
come muoversi nei Gruppi, alcune soluzioni
pratiche di gestione del modello, …)
D.lgs.231/2001 “Disciplina della responsabilità
amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle
Il
associazioni anche prive di personalità giuridica”
In aggiunta alla
responsabilità della persona fisica
che materialmente commette l’illecito
responsabilità “amministrativa”,
dell’ente di appartenenza che ne ha tratto vantaggio.
Le sanzioni legate alla responsabilità amministrativa
•
PECUNIARIE
•
INTERDITTIVE
•
PUBBLICAZIONE DELLA SENTENZA
•
CONFISCA
4
Dati
 17
Categorie di reati
 120 Reati
 Prossimi
•
•
aggiornamenti (2015):
Ecoreati
Falso in bilancio
5
N.
Riferimento art.
231/2001
Elenco Categorie Reati ai sensi del D.L.gs 231/2001
Anno
Introduzione
1
Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione
Artt. 24-25
2001
2
Delitti Informatici
Art. 24-bis
2008
3
Delitti di criminalità organizzata
Art. 24-ter
2009
4
Reati di falso nummario
Art. 25-bis
2001
5
Delitti contro l’industria e il commercio
Art. 25-bis.1
2009
6
Reati societari
Art. 25-ter,
2002
7
Reati con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico previsti dal codice penale e dalle leggi speciali
Art. 25-quarter
2003
8
Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili
Art. 25-quater.1
2006
9
Delitti contro la personalità individuale
Art. 25-quinquies
2003
10
Reati di abuso di mercato
Art. 25-sexies
2005
11
Reati di omicidio colposo e lesione colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e
sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro
Art. 25-septies
2007
12
Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita
Art. 25-octies
2007
13
Delitti in materia di violazione del diritto d’autore
Art. 25-novies
2009
14
Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria
Art. 25-decies
2009
15
Reati ambientali
Art. 25-undecies,
2011
16
Impiego di cittadini di Paesi Terzi il cui soggiorno è irregolare
Art. 25-duodecies,
2012
17
Reati Transnazionali
L. n. 146/2006
2006
6
La società (ente) è responsabile per i reati commessi nel suo
interesse o a suo vantaggio (art.5) da:
a) persone
che rivestono funzioni di rappresentanza, di
amministrazione o di direzione dell'ente o di una sua unità
organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale nonché da
persone che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo dello
stesso
b) persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti
di cui alla lettera a).
7
La responsabilità della società è esclusa se questa prova che
(art.6 c. 1):
a) L’organo dirigente ha adottato ed efficacemente
attuato, prima della commissione del fatto, modelli di
organizzazione e di gestione idonei a prevenire i reati
della specie di quello verificatosi.
b) Il compito di vigilare sul funzionamento e sull’osservanza dei
modelli è stato affidato ad un organismo della società
dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo.
c) le persone hanno commesso il reato eludendo
fraudolentemente i modelli di organizzazione e di gestione;
d) non vi é stata omessa o insufficiente vigilanza da parte
dell'organismo di cui alla lettera b).
8
Pertanto elementi che ci interessano sono:
Per la costruzione Linee Guida Confindustria 2014
IL MODELLO DI
ORGANIZZAZIONE
E CONTROLLO
L’ORGANISMO DI
VIGILANZA
Per la gestione
9
I modelli devono rispondere alle seguenti esigenze
(art.6 c. 2):
a) individuare le attività nel cui ambito possono essere
commessi reati;
b) prevedere specifici protocolli diretti a programmare la
formazione e l'attuazione delle decisioni dell'ente in relazione
ai reati da prevenire;
c) individuare modalità di gestione delle risorse finanziarie
idonee ad impedire la commissione dei reati;
d) prevedere
obblighi
di
informazione
nei
confronti
dell'organismo deputato a vigilare sul funzionamento e
l'osservanza dei modelli;
e) introdurre un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il
mancato rispetto delle misure indicate nel modello.
10
LINEE GUIDA Confindustria
schema di riferimento per la costruzione del modello
I. Individuazione dei rischi e protocolli
II. Codice etico (o di comportamento) e sistema disciplinare
III. Organismo di vigilanza
IV La responsabilità da reato nei gruppi di imprese
V Modelli organizzativi e soglie dimensionali: una chiave di lettura per le piccole imprese
11
ATTIVITÀ
Responsabilità
degli
amministratori in
merito allo
svolgimento
Vigilanza ODV
sull’effettivo
svolgimento
1
Individuazione dei reati sensibili, cioè che potrebbero riguardare in astratto la
società

Necessaria
2
Individuazione dei processi sensibili aziendali
potenzialmente essere commessi i reati 231.
potrebbero

Necessaria
3
Individuazione delle modalità attuative dei reati nell’ambito dei processi
sensibili.

Necessaria
4
Individuazione di standard di controllo ritenuti adeguati
delle modalità attuative

Necessaria
5
Valutazione del livello di adeguatezza dei controlli interni in essere vs standard
individuati (gap analysis)

Necessaria
6
Azioni correttive (piano di miglioramento)

Necessaria

Necessaria
7
nei
quali
alla
prevenzioni
Monitoraggio sull’efficacia delle azioni correttive e aggiornamento del modello
12
Meccanismi di controllo preventivi dei reati
necessari per dare sostanza al modello
√
codice etico
√
sistema
organizzativo
formalizzato
√
procedure operative ed informatiche
√
poteri autorizzativi e di firma
√
comunicazione al personale e sua formazione
√
….
sufficientemente
13
Un esempio pratico
Delibere Cda di:
• Adozione Codice Etico
• Adozione Modello 231 – Parte Generale
• Adozione Modello 231 – Parte Speciale
• Nomina OdV
• Approvazione Piano di miglioramento
• Mandato AD o funzioni incaricate
• Presa d’atto Programma Vigilanza OdV
• Prese d’atto Relazione periodica OdV
• …
Un esempio pratico
Deliverables OdV:
• Verbale di insediamento
• Regolamento di funzionamento
• Programma Vigilanza
• Verbali periodici
• Relazione periodica
• Proposte Aggiornamento e Piano di miglioramento
• Condivisione Piano della formazione
• Attività di verifica:
• compliance procedure – modello
• compliance attività operative – procedure
• contingency
Un esempio pratico i documenti del modello 231
della XYZ srl
MODELLO 231
CODICE ETICO
PARTE GENERALE
PARTE SPECIALE
Rev. 01 del
…../2015
Rev. 01 del
…../2015
Documento 1
Documento 2
Elenco reati
presupposto
Rev. 01 del …./2015
Matrice dei
processi/reati
Rev. 01 del …./2015
Documento 3
Schede reato
Rev. 01 del …./2015
Scheda Legenda
Rev. 01 del
…./2015
Scheda Reato
Categorie potenziali
Rev. 01 del16 …./2015
I temi aperti:

Il modello 231 come modello di riferimento per la compliance
integrata

Il nuovi standard ISO 9001:2015

La cooperative compliance
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convegno - empoli - lunedi´ 8 giugno 2015 ore 16.00-18.30