IL TEMPO NELLA STORIA
I CALENDARI NEL MONDO LATINO
DIVERSI SISTEMI DI DATAZIONE NEL
MONDO LATINO
MAPPA
I calendari nel mondo latino
L’antico calendario romano
Il calendario numano
Il calendario giuliano
Il calendario gregoriano
L’antico calendario romano
• L'antico calendario romano era
costituito da 10 mesi per un
totale di 304 giorni.
• La suddivisione in soli 10 mesi
può essere dovuta al fatto che
trascurasse i due mesi più
freddi in cui non si svolgevano i
lavori nei campi.
Il calendario numano
Tra l’VIII e il VII sec. a.C. il
calendario venne associato
al moto della luna e l’anno
fu portato a 355 giorni
suddivisi in 12 mesi.
Tale calendario, attribuito al
secondo re di Roma Numa
Pompilio, fu usato dai
romani fino al 46 a.C.
I mesi, di 29 o 31 giorni, avevano i seguenti nomi:
Martius mensis
Aprilis mensis
(sacro a Marte)
(sacro ad una divinità
di origine Etrusca)
(sacro a Maia)
(sacro a Giunone)
(il 5° mese dell'anno)
(il 6° mese dell'anno)
(il 7° mese dell'anno)
(il 8° mese dell'anno)
(il 9° mese dell'anno)
(il 10°mese dell'anno)
(sacro a Giano)
(durava 28 giorni ed
era l'unico mese con
un numero pari di
Maius mensis
Iunius mensis
Quintilis mensis
Sexstilis mensis
September mensis
October mensis
November mensis
December mensis
Ianuarius mensis
Februarius mensis
giorni)
• L’inizio del mese cominciava con la luna nuova
• Il 1° giorno del mese era detto Kalendae che ha dato
poi il nome al “calendario”. Tale parola deriva dal
verbo latino “calare” (calo) cioè chiamare a raccolta,
convocare, infatti in quel giorno il Pontifex Minor
convocava il popolo sul colle Capitolino per
annunciargli l’inizio del mese
• il 5° o 7°giorno erano detti Nonae
• il 13°o 15°giorno erano detti Idi
• Ogni giorno si divideva nelle ore
tertia, sexta, nona e duodecima,
mentre la notte si divideva in
vigiliae.
• Il periodo che andava dalle 8 alle
9 del mattino era chiamato
“mane”, il mezzodì era chiamato
“meridies”, il tempo del tramonto
era chiamato “vespera”, il tempo
per dormire era chiamato
“concubium”mentre il mattino
era chiamato “gallicinum”.
Il calendario Giuliano
•
•
•
•
Giulio Cesare nel 46 a.C., fece una nuova
riforma. Dopo aver assegnato la durata di 445
giorni all’anno 708 di Roma, che definì Ultimus
Confusionis, stabilì che:
la durata dell’anno sarebbe stata di 365 giorni
ogni quattro anni si sarebbe dovuto
intercalare un giorno comple-mentare.
L’anno di 366 giorni fu detto bisestile.
Cesare infine per affermare la sua superiorità
su tutti gli altri imperatori sostituisce il nome
Quintilis dandogli il proprio nome che diventa
Julius.
Ianuarius mensis
(31 giorni)
Februarius mensis
(29-30 giorni)
Martius mensis
(31 giorni)
Aprilis mensis
(30 giorni)
Maius mensis
(31 giorni)
Iunius mensis
(30 giorni)
Julius mensis
(31 giorni)
Sexstilis mensis
(30 giorni)
September mensis
(31 giorni)
October mensis
(30 giorni)
November mensis
(31 giorni)
December mensis
(30 giorni)
• Dopo pochi anni i pontefici fanno confusione perché fanno
cadere i bisestili ogni tre anni .
• Allora Augusto decide di riportare l’ordine e fissa per iscritto
le regole di Cesare ma per non essere da meno nei suoi
confronti, cambia il nome del mese Sestilis in Augustus, e
decide che questo mese sarà formato da 31 giorni
togliendone uno a febbraio che sarà costituito da 28 giorni.
Il calendario Gregoriano
Ianuarius mensis
(31 giorni)
Februarius
mensis
(28-29 giorni)
Martius mensis
(31 giorni)
Aprilis mensis
(30 giorni)
Maius mensis
(31 giorni)
Iunius mensis
(30 giorni)
Julius mensis
(31 giorni)
Augustus mensis
(31 giorni)
September
mensis
(30 giorni)
October mensis
(31 giorni)
November mensis (30 giorni)
December mensis (31 giorni)
• Il calendario Gregoriano è quello
ufficiale della maggior parte del
mondo.
• Nacque nel 1582 per opera di
Papa Gregorio XIII.
• Dopo molti secoli il calendario
Giuliano aveva dimostrato delle
sfasature
rispetto
all’anno
lunare,che risultava più corto di
11 minuti e mezzo rispetto ai
365 giorni. Si creava così la
differenza di un giorno ogni 128
anni,e dopo 1500 anni la
differenza era notevole.
Storia del calendario
Gregoriano
•
La
riforma del calendario fu proposta a
Gregorio XIII da una commissione. Il
calendario entrò in vigore il 15 ottobre del
1582, in Italia, Francia, Spagna, Portogallo,
Polonia,
lituania,
Belgio,
Olanda
e
Lussemburgo, mentre nei paesi cattolici
venne
introdotto
nei
cinque
anni
successivi, in Austria a fine del 1583, in
Boemia, Moravia e Svizzera all’ inizio del
Papa Gregorio XIII
1584. Invece alcune Chiese ortodosse
continuano a seguire ancora oggi il
calendario Giuliano.
Diversi sistemi di datazione
nel mondo latino
Datazione AUC
Datazione consolare
Datazione degli anni di regno degli imperatori
Datazione di Diocleziano o dei martiri
Datazione Anno Domini
Tentativi di modifica “Anno domini”
La datazione dalla fondazione
di Roma
Un metodo di datazione consisteva nell’ indicare
l'anno dalla fondazione di Roma chiamata
semplicemente "la città“, l’Urbe.
L'espressione anno urbis conditae (letteralmente
"nell'anno della città fondata") era abbreviata in AUC.
Ab Urbe condita è il titolo dell'opera
di Tito Livio dove si indica quella che
sarà la suddivisione della storia dalla fondazione di
Roma.
Gli storici romani non erano concordi sull'anno preciso
di fondazione.
Gli storici moderni adottano la datazione di Varrone,
che la pone nel 753 a.C.
L’anno zero della cronologia AUC risale a 2761 anni fa.
La datazione consolare
La prima e la più comune pratica, fin dai tempi della
Repubblica, fu la datazione consolare.
Ogni anno veniva identificato con il nome dei due
consules ordinarii che assumevano la carica il 2 gennaio
dell’anno.
Con l’ espandersi dei confini dell’ Impero romano, la
notizia della nomina ci metteva molti mesi ad arrivare
alle province più periferiche; è per questo che in alcune
iscrizioni è definito l’anno in corso come “dopo il
consolato” dei consoli dell’anno precedente.
Sono state trovate 240 epigrafi con datazione consolare
del IV-V sec. a.C. nel cimitero di S. Ippolito e di S.
Lorenzo sulla Tiburtina.
Datazione degli anni
di regno degli imperatori
Un altro sistema di datazione non
frequente era quello basato sull’anno di
regno dell’imperatore.
Questo sistema iniziò con Augusto, nei cui
documenti gli anni si contano da quando
assunse l’ufficio di console e il senato
romano gli conferì i poteri tribunizi.
Il senato conferì ad Ottaviano il titolo di
Augustus nel 27 a.C.
L’anno zero della cronologia dell’anno di
regno dell’imperatore Augusto risale a
2035 anni fa.
Giulia
V.
Datazione di Diocleziano e
dei martiri
• La sanguinosa e sistematica persecuzione di
Diocleziano, conosciuta come ”la grande
persecuzione”, ebbe un impatto nella cristianità
tale da affermare una datazione a partire
dall’anno, detto Anno dei Martiri, in cui
Diocleziano divenne imperatore ( 284 d.C.).
• In questo calendario, tuttora in uso nella
Chiesa Copta, il primo giorno dell’anno è il 29
agosto.
• L’anno zero della cronologia con gli anni di
Diocleziano risale a 1724 anni fa.
Anno Domini
Intorno al 523 d.C. il monaco
Dionigi il Piccolo fu incaricato
di perfezionare i conteggi per
la data di Pasqua.
Nell’effettuare il lavoro pensò
di stabilire l’anno della nascita
di Cristo come base per il
conteggio degli anni, ritenendo
più giusto utilizzare questo
metodo che contare gli anni a
partire da quando fu
proclamato imperatore
Diocleziano, come si usava fare
ai suoi tempi.
L’anno della nascita di Gesù venne
chiamato Anno I Domini Jesu
Christi ovvero “Primo anno di vita
di nostro Signore Gesù Cristo”.
La cronologia di Dionigi non ebbe
un successo immediato; solo nel
700 il venerabile Beda,
anglosassone, si pronunciò a suo
favore e fu lui ad usare l’equivalente
latino di “avanti Cristo” “dopo
Cristo”.
Sul continente europeo l’Anno
Domini fu adottato da Carlo magno
e dai suoi successori
popolarizzandone l’uso e
diffondendolo.
Questo sistema di datazione è
quello quasi universalmente
impiegato oggi.
Indicazione del giorno
• Kalendae ,arum: 1 del mese
• Nonae,arum: il 5 o il 7 del mese con i mesi
mar.ma.lu.ot.
• Idus, um: il 13 o il 15 del mese mar. ma lu. ot.
• In ablativo il compl. Di tempo determinato
– Noniis aprilibus
– Idibus octobribus
Altri giorni
• Pridie Kalendas ianuarias: 31 dicembre
• Il giorno prima della data fissata con nome in
accusativo
– Pridie idus quintiles : 14 luglio
• Il giorno successivo era indicato con postridie
– Postridie kalendas ianuarias : il 2 gennaio
– Postridie idus septembres: 14 settembre
• Per gli altri giorni del mese intermedio ad una
delle 3 date fisse si contavano i giorni che
mancavano per arrivare alla data fissa successiva,
calcolando sia il giorno di partenza che quello
d’arrivo.
• Il numero risultante espresso con l’ordinale in
ablativo, era seguito da ante e l’accusativo della
data fissa.
• Oppure più frequentemente si premetteva ante e
tutta l’espressione andava in accusativo:
• A.d.IX Kal. Apr. 9 giorni prima delle kalende di
aprile : 24 marzo.
• Die nono ante Kalendas Apriles : il nono
giorno prima delle Calende di Aprile: 24
marzo
• Sexto die ante idus septembres : 8
settembre
• Duodevicesimo ante kalendas ianuarias:
15 dicembre
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calendario romano