Mercoledì 4 marzo 2015
La partizione della materia
 Diritto sindacale
 Diritto del lavoro (rapporto individuale)
 Sicurezza sociale
 Il programma: diritto sindacale, diritto del lavoro,
alcuni istituti di sicurezza sociale.
L’organizzazione delle lezioni
 Lezioni frontali con partecipazione attiva degli
studenti
 Seminari di approfondimento
 Le riforme: documentazione e indicazioni
 La verifica delle competenze: esame orale su 4
domande (circa)
 - diritto sindacale
 - diritto del lavoro
 - contratti speciali
 - sicurezza sociale
L’organizzazione dello studio
 I manuali attualmente in commercio non sono
aggiornati.
 Alcuni manuali trattano diritto sindacale e diritto del
lavoro
 Alcuni manuali trattano solo diritto sindacale o solo
diritto del lavoro
 Diritto della sicurezza sociale è altro manuale
I colloqui con i docenti
 Fabiana Panin, tutor. Il lunedì
 Il mercoledì, dopo la lezione
 L’utilizzo della mail
 Le difficoltà della materia: il «diritto» sindacale e la
sua relazione con l’evoluzione economica e sociale.
1° perché diritto del lavoro
 E’ diritto pubblico o diritto privato?
 C’era bisogno di normare il contratto di lavoro?
 E’ molto diverso dal diritto privato?
A che serve il diritto del lavoro?
 A che serve il diritto?
 Che utilizzo si fa del diritto del lavoro?
 Chi utilizza il diritto del lavoro?
Il codice civile del 1865
TITOLO IX
Del contratto di locazione
CAPO I
Disposizioni generali
1568 :
Il contratto di locazione ha per oggetto le cose (569, 1571 s.) o
le opere (1570, 1627 s.).
1569 :
La locazione delle cose è un contratto, col quale una delle
parti contraenti si obbliga di far godere l’altra di una cosa per un
determinato tempo e mediante un determinato prezzo che questa si
obbliga di pagarle.
1570
: La locazione delle opere è un contratto, per cui una delle parti
si obbliga a fare per l’altra una cosa mediante la pattuita mercede.
Segue c.c. 1865
CAPO I
Della locazione delle opere
1627 : Vi sono tre principali specie di locazione di opere d’industria :
1. Quella per cui le persone obbligano la propria opera all’altrui servizio (1628);
2. Quella de’ vetturini si per terra come per acqua, che s’incaricano del trasporto
delle persone o delle cose (1629-1633);
31. Quella degli imprenditori di opere ad appalto o cottimo (1634 s., 1646).
1628 :
Nessuno può obbligare la propria opera all’altrui servizio che a
tempo, o per una determinata impresa.
Locatio operis vs. Locatio
operarum
Dare aliquid faciendum al
lavoratore; opus perfectum.
Prestazione con riferimento al
risultato
dell’opera
pattuita
(cosa materiale o servizio)
Prestazione di opere . Godimento
del conduttore-imprenditore
delle energie erogate in via
continuativa dal locatorelavoratore per un periodo
predeterminato
L’ottocento
Abolizione delle corporazioni e divieto
di associazionismo per arti e mestieri:
Legge Le Chapelier, Francia, 1791
L’associazione in una visione
liberista di mercato puro
L’industrializzazione e la classe
operaia
L’aumento della popolazione operaia
nell’Ottocento e le conseguenze politiche.
L’impossibilità di distinguere
associazione operaia e
partito politico
L’ottocento in Italia
Chiusura delle corporazioni medievali:
Statuto Albertino (1848) e L.1864 del Regno d’Italia
La “questione sociale”
Le prime risposte
L’associazionismo operaio e la
cultura della “prevenzione”
contro i sovversivi
Le Società di Mutuo Soccorso
Dal divieto di sciopero (cod.pen. Sardo, 1859)…
…alla “libertà” (cod.pen. Zanardelli, 1889) dello
sciopero.
Con i nuovi delitti contro la libertà del lavoro
(comportamenti violenti o minacciosi)
La nascita del sindacato
1891: Istituzione delle Camere del lavoro
a Milano, Torino, Pavia
Associazionismo sindacale e politica
Milano, maggio 1898 – il pane
da 35 a 60 c/Kg: la rivolta
parte dalla Pirelli.
Bava Beccaris reprime con i
cannoni
Il “pericolo rosso” e gli infortuni
Le leggi del 1898 sugli infortuni sul lavoro e sulla
Cassa Nazionale delle Pensioni
 1900: omicidio di Umberto I; Vittorio Emanuele III
cambia politica: Giolitti primo ministro.
 1902: legge di tutela per le donne ed i fanciulli (lavoro
non prima dei 12 anni e per non più di 11 ore)
 1911: conflitto italo-turco (colonizzazione della Libia)
Il periodo corporativo
1922, Bologna: Unione federale delle Corporazioni.
Segretario Edmondo Rossoni.
1923: Patto di Palazzo Chigi con la Confindustria
(collaborare insieme)
1924 La legge sull’impiego privato
1925: Patto di Palazzo Vidoni riconoscimento reciproco di
rappresentanza esclusiva – Soppressione delle Commissioni
Interne.
1926: legge sindacale. L’ordinamento corporativo
1930: codice penale Rocco
«Tempi moderni»; Charlie Chaplin, USA 1936
Cosa si ricava dai 5’ di filmato?
 Quali sono le caratteristiche dell’operaio Charlie
Chaplin?
 Che autonomia di scelta ha nell’eseguire il lavoro
 Come sarà pagato? (qual è l’unità di misura)
 Chi stabilisce il ritmo produttivo?
 Che tipo di organizzazione del lavoro viene utilizzata?
 Che tipo di controlli sul lavoratore?
 Che effetti sulla salute del lavoratore?
Perché è importante distinguere il lavoro
subordinato dal lavoro autonomo?
Tutela privilegiata del rapporto di
lavoro subordinato
Amministrazione del rapporto
 Potere direttivo
 Potere disciplinare
 Mansioni e qualifica – Jus variandi del datore di lavoro
 Orario di lavoro
Retribuzione
 Retribuzione minima e sufficiente
Rinunce e transazioni
 Art. 2113 cod.civ.
Sospensione del rapporto
 2110 cod. civ.
Estinzione del rapporto di lavoro
 Art. 2118 Cod. civ.
 Art. 2119 Cod. civ.
 L. 604/1966
 Art. 18 l.300/1970
 Legge Fornero n. 92/2012
Trasferimento d’azienda
 Art.2112 cod. civ.
Normativa previdenziale
 Costituzione obbligatoria del rapporto previdenziale
 Tutela del lavoratore in caso di vecchiaia,invalidità,
morte, malattia, infortuni e malattie professionali,
maternità, disoccupazione
Datori di lavoro
 Costo del lavoro: oneri previdenziali
 Flessibilità
 Oneri connessi alla dimensione dell’azienda
(assunzioni obbligatorie, diritti sindacali)
Subordinazione
 Quali sono i criteri distintivi fra lavoro subordinato e
autonomo ?
Criteri di distinzione delle origini - Ludovico
Barassi – Codice 1865
 Schema della locazione: locatio operarum e locatio
operis
 Oggetto dell’obbligazione è l’attività lavorativa e
non il risultato della stessa
 Barassi individua nella subordinazione intesa
come eterodirezione il tratto distintivo della
locatio operarum. Questo criterio gioca tuttora un
ruolo cruciale nella definizione del lavoro
subordinato
Art. 2094 c.c. - Prestatore di lavoro
subordinato
È prestatore di lavoro subordinato chi si
obbliga mediante retribuzione a
collaborare nell'impresa, prestando il
proprio lavoro intellettuale o manuale
alle dipendenze e sotto la direzione
dell'imprenditore.
La collaborazione
 Elemento qualificante?
 Contratto di collaborazione coordinata e continuativa
 Collaborare all’impresa (impiegati, 1924) collaborare
nell’impresa.
Dipendenza
 La dipendenza socio-economica? (coloro che non
hanno i mezzi di produzione)
 Elemento che non consente una selezione ex ante.
L’eterodirezione
 Il potere del datore di dirigere
 Contra: i lavori elementari e i lavori (subordinati) dei
dirigenti
 Potere di controllo del committente
 Istruzioni date al lavoratore autonomo.
La subordinazione nella
giurisprudenza
 Inserimento nell’impresa del datore di lavoro
 Continuità della prestazione
 Sottoposizione ai poteri di controllo
 Carattere personale della prestazione
 Obbligo di facere (oggetto del contratto)
 Estraneità dal risultato (assenza di rischio)
Giurisprudenza e norma
 Gli indici sono elementi richiesti dalla normativa sulla
subordinazione?
 La Costituzione di protezione del lavoratore:
 Colui che dal lavoro trae i mezzi di sostentamento ma
non ha i mezzi per intraprendere un’attività economica
indipendente
 La normativa speciale
 Divieto di appalto di mere prestazioni di lavoro
 Chi utilizza il lavoro altrui, in determinate condizioni
(potere direttivo, continuità, assenza dei mezzi di
produzione), ne è il datore.
Una questione di metodo
qualificatorio?
 Metodo sussuntivo: riconduzione della fattispecie
concreta in una fattispecie teorica astratta di
riferimento data dall’art. 2094 c.c.
 Metodo tipologico: giudizio di approssimazione
del caso concreto ad una figura tipica alla stregua
della ricorrenza di indici da combinarsi in una
valutazione di prevalenza.
Il procedimento di qualificazione
della fattispecie
 Metodo tipologico:
 È il procedimento per il quale attraverso una serie di
elementi si arriva ad avvicinarsi al tipo subordinazione.
 Effetti e fattispecie si mescolano
 Metodo sussuntivo:
 Riconduce la fattispecie concreta a quella astratta, come
richiesto da una normativa che fissa in concetti
definitori i diversi tipi contrattuali.
 Coordinamento tra articolazione tipologica delle
fattispecie di subordinazione e raffronto tra fattispecie
astratte e fattispecie concrete.
Il tipo contrattuale e la sua
disponibilità
 La libertà contrattuale ed il nomen iuris
 La limitazione alla libertà contrattuale
 Principi, garanzie e diritti stabiliti dalla Costituzione
in materia di diritto del lavoro sono sottratti alla
disponibilità delle parti ed il legislatore non può
consentirlo (C.Cost. 115/1994).
IL DIRITTO DEL LAVORO E LA SUA
EVOLUZIONE.
2 SECOLI DI RIVOLUZIONI
SOCIALI ED ECONOMICHE
Breve introduzione di contestualizzazione
storica della materia.
Rovigo, 4 marzo 2015
Panoramica
 1800 – 1944 La nascita del diritto del lavoro ed il suo
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sviluppo sino al corporativismo fascista
1948 L’avvento della Costituzione
1970 Lo Statuto dei lavoratori
1978-1985 il lavoro al centro del terrorismo
1990 Il nuovo scenario…
1997-2015 …e le nuove regole
Con il sudore del tuo volto mangerai il pane…
(Gen, 3, 19)
Abolizione delle corporazioni e
divieto di associazionismo per
arti e mestieri:
Legge Le Chapelier, Francia, 1791
La rivoluzione industriale comporta
l’utilizzo di macchine e di persone che
devono svolgere semplici operazioni
ripetitive.
Dopo la Costituzione: 1948-1968
 La Costituzione
«tradita» ed il
miracolo economico
A che servono le regole?
Il «contraente
debole» lavoro subordinato
lavoro autonomo
lavoro imprenditoriale
 La normativa degli esordi: ordine
pubblico e sanità pubblica.
 L’unione fa la forza: la nascita
del sindacato
 Es.1886: limitazione dell’orario di
lavoro per donne e ‘fanciulli’
(max 12 h. fino a 14 anni);
Il fascismo ed il lavoro
Edmondo Rossoni
Le leggi «fascistissime»
Il corporativismo (192644)
Il codice civile (1942)
Il ruolo del sindacato
nella lotta antifascista
La Costituzione
Della
Repubblica
Italiana (1948)
1
2
• L'Italia è una Repubblica democratica, fondata
sul lavoro.
• La sovranità appartiene al popolo, che la esercita
nelle forme e nei limiti della Costituzione.
• La Repubblica riconosce e garantisce i diritti
inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle
formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e
richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di
solidarietà politica, economica e sociale.
3
• Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali
davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali.
• È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di
ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la
libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di
tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e
sociale del Paese.
4
La Repubblica riconosce a tutti i
cittadini il diritto al lavoro e
promuove le condizioni che rendano
effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere,
secondo le proprie possibilità e la
propria scelta, un'attività o una
funzione che concorra al progresso
materiale o spirituale della società.
Parte prima
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI
TITOLO III
RAPPORTI ECONOMICI
 Art.35: tutela del lavoro
 Art.36: retribuzione, orari, riposi
 Art.37: parità di genere e tutela dei minori
 Art.38: Diritti di sicurezza sociale
 Art.39: Libertà sindacale
 Art.40: Diritto di sciopero
 Art.41: Libertà di iniziativa economica
privata (e suoi confini)
Il maggio francese ed il ‘68
 Gli studenti si ribellano
in tutto il mondo.
 L’inizio del benessere e
un accesso all’istruzione
per nuove classi sociali
determinano la richiesta
di nuove regole ed il
rispetto dei diritti sociali
Italia, 1968
Si richiede una scuola non più
riservata alle classi più agiate ed in
generale
il movimento di protesta coinvolge
tutti i settori della vita del paese: la
scuola, l’università, la chiesa cattolica,
il mondo del lavoro.
Conseguenze varie nella società
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Istituzione delle Regioni (1970)
Legge sul divorzio (1970)
Riforma della scuola (1973-1974)
Riforma del diritto di famiglia (1975)
 12 dicembre 1969 Milano, Piazza Fontana; 17 morti 88 feriti.
 22 luglio 1970 bomba nei pressi della stazione di Gioia Tauro. Deraglia un treno; 6
morti e 66 feriti.
 31 maggio 1972, Peteano (GO); tre carabinieri morti.
 17 maggio 1973 Bomba davanti alla Questura di Milano; 4 morti, 46 feriti
 28 maggio 1974,Piazza della Loggia, Brescia, 8 morti, 102 feriti
 4 agosto 1974 treno Italicus, San Benedetto Val di Sambro, 12 morti,105 feriti
 2 agosto 1980 Stazione di Bologna, 85 morti, 200 feriti
 23 dicembre 1984, rapido 904, San Benedetto Val di Sambro, 17 morti, 260 feriti
Lo Statuto dei lavoratori
l.20.5.1970, n.300
“Norme sulla tutela della libertà e
dignità dei lavoratori, della libertà
sindacale e dell'attività sindacale
nei luoghi di lavoro e norme sul
collocamento”
L’attacco alla democrazia:
ancora il sangue dei lavoratori
per la difesa della Repubblica:
1973-1981
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LABATE BRUNO (rapito) - Sindacalista Cisnal, Torino 13.02.1973
AMERIO ETTORE (rapito) - Direttore personale FIAT, Alba (CN)
10.12.1973
FERRO GIORGIO - Sindacalista Cisnal, Mestre 4.03.1974
FOSSAT PAOLO - Capofficina Fiat, Rivalta (Torino) 18.06.1975
BOFFA ENRICO, Direttore del Personale SINGER 21.10.1975
CASABONA VINCENZO- Capo del personale, Genova 23.10.1975
DI MARCO VALERIO - Capo pers. Leyland Innocenti, 11.11.1975
SOLERA LUIGI - Medico Fiat, Torino 17.12.1975
PALMIERI MATTEO - Guardia a Magneti Marelli, Milano
2.04.1976
BORELLO GIUSEPPE, capo reparto FIAT Mirafiori, Torino
13.04.1976
PETTI STEFANO - Capo officina Fiat, Cassino 4.06.1976
SCOFFONE MARIO, capo del personale FIAT, Torino 17.02.1977
DIOTTI BRUNO - Caporeparto Fiat, Torino 18.02.1977
RESTELLI GUGLIELMO - capo squadra, Sesto S. Giovanni (MI)
15.03.1977
MUNARI ANTONIO - Capofficina Fiat, Torino 22.04.1977
PALMIERI SERGIO - Funzionario Fiat, Torino 27.04.1977
SILINI FAUSTO - Dirigente Breda, Milano 9.06.1977
PRANDI SERGIO - Dirigente Ansaldo, 27.06.1977
FLICK VITTORIO - Dirigente Alfasud, Napoli 27.06.1977
VISCA FRANCO - Dirigente Fiat, Torino 30.06.1977
MARACCANI LUCIANO - Dirigente Fiat Om, Milano 30.06.1977
CAMAIONI RINALDO - Funzionario Fiat, Torino 11.10.1977
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GRASSINI ALDO - Dirigente Alfa Romeo, Milano 8.11.1977
OSELLA PIERO - Dirigente Fiat, Torino 10.11.1977
CASTELLANO CARLO - Direttore Ansaldo, Genova 17.11.1977
GHIROTTO GUSTAVO - Funzionario Fiat, Torino 10.01.1978
TOMA NICOLA - Dirigente SIT Siemens, Milano 17.01. 1978
SCHIAVETTI FELICE - Ingegnere, Genova 7.04.1978
LAMBERTI ALFREDO - Funzionario Italsider, Genova 4.05.1978
RAVAIOLI Aldo - Pres. Asso. Piccola Industria, Torino 06.07.1978
(16 aprile: rapimento di Aldo Moro, 4 volte presidente del Consiglio,
Presidente della DC, nel giorno di presentazione del nuovo Governo)
NAPOLI SALVATORE - Caporeparto FIAT/Alfa Sud, Pomigliano
D'Arco 23.06.1978
GASPARINO FAUSTO - Vicedirettore Intersind, Genova 7.07.1978
MANCA Gavino - Dirigente Pirelli, Genova, 7.07.1978
FARINA GIULIANO - Capo officina Fiat, Torino 14.03.1979
FARINA GIOVANNI - Sorvegliante Fiat, Torino, 08.06.1979
BONZANI GIUSEPPE - Dirigente Ansaldo, Genova 30.04.1979
VARETTO CESARE - Resp. rapp. sind. FIAT, Torino 04.10.1979
ANDREOLETTI PIERCARLO - Amm. delegato Praxi, Torino
05.10.1979
Scuola d’Amministrazione Aziendale, Torino 11.12.1979, 5 docenti e
5 studenti
ALBERTINO ADRIANO - Capo reparto Fiat, Torino 14.12.1979
SACCO MICHELE - Sorvegliante Fiat, Torino 14.12.1979
GAVELLO EZIO - Dirigente FIAT, Torino 21.01.1980
PEGORIN GIOVANNI - Sorvegliante, Brandizzo (TO) 31.01.1980
DELLA ROCCA ROBERTO - Capo personale, Genova 29.02.1980
SANDRUCCI RENZO (rapito)- Dirigente Alfa-Romeo, Milano
3.06.1981
Uccisi
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DE ROSA CARMINE - Capo della sicurezza Fiat, Cassino 04.01.1978
COGGIOLA PIERO - Funzionario Lancia, Torino 28.09.1978
ROSSA GUIDO - Sindacalista, Genova 24.01.1979
GHIGLIENO CARLO - Funzionario FIAT, Torino 21.09.1979
FRASCA ANTONIO - Addetto sicurezza Alfa Romeo, Settimo Mil. (MI),
3.06.1981
GORI SERGIO - Montedison, Venezia 29.01.1980 (48)
ALA CARLO – Frantek (FIAT), Brandizzo (To) 31.01.1980
PAOLETTI PAOLO - Funzionario ICMESA, Monza (Mi) 05.02.1980
BRIANO RENATO - Marelli, Milano 12.11.1980
MAZZANTI MANFREDO - Dirigente Acciaierie Falck, Milano 29.11.1980
MARANGONI LUIGI - Direttore Sanitario, Milano 17.02.1981
TALIERCIO GIUSEPPE - Dirigente Industria, Venezia 20.05.1981
I giuslavoristi colpiti per aver
messo a disposizione le loro idee.
Gino Giugni, ferito, 3 maggio 1983
Ezio Tarantelli, 27 marzo 1985
Massimo D’Antona, 20 maggio 1999
Marco Biagi, 19 marzo 2002
Gli anni ‘90
 Cambia il mercato: l’industria non è più
chiamata a produrre molto a basso costo e non
detta più le regole ai consumatori (Henry
Ford: potete avere la Ford T di qualsiasi colore
purché sia il nero).
 Nasce il modello Toyota: la produzione justin-time. Il magazzino scompare. Il lavoro deve
diventare flessibile nei tempi, nelle
professionalità, nello spazio
 Il terziario supera il manifatturiero
Il nuovo modello di lavoro
 Cipputi non è più il
lavoratore standard
 Il contratto di lavoro
tipico «a tempo pieno» e
«a tempo
indeterminato» non
risponde più alle
esigenze.
 Si chiedono contratti
diversi.
Alla ricerca di nuove regole
 L. 196/1997, c.d. Pacchetto
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«Treu»
Leggi 1997-1999 Riforma
«Bassanini»
D.lgs. 368/2001: contratto a
termine
D.lgs. 276/2003:
moltiplicazione dei
contratti (da un’idea di
Biagi)
2012-2015 Le riforme
dell’emergenza
25 anni dopo…
La rivoluzione
informatica
La competizione
economica con Cina,
India, Brasile e con l’est
europa
E-commerce
Globalizzazione dei
servizi
Globalizzazione
economica
Ricerca scientifica e
tecnologica
Quale lavoro
per gli italiani?
Prodotti di grande
qualità manifatturiero e
agroalimentare
Beni culturali e
ambientali
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Diritto del lavoro - Università degli Studi di Ferrara