LA VITA FUGGE
E NON S’ARRESTA UN’HORA
Francesco Petrarca
STRUTTURA METRICA E ALLITTERZIONI
Divisione in sillabe
La/vi/ta/fug/ge^et/non/s'ar/re/sta^un’/ho/ra,
et/la/mor/te/vien/die/tro^a/gran/gior/na/te,
et/le/co/se/pre/sen/ti^et/le/pas/sa/te
mi/dàn/no/guer/ra^et/le/fu/tu/re^an/cho/ra;
La vita fugge, et non s’arresta un’hora
et la morte vien dietro a gran giornate,
et le cose presenti et le passate
mi dànno guerra, et le future anchora;
A
B
B
A
e 'l rimembrare et l'aspettar m'accora,
or quinci or quindi, sì che 'n veritate,
se non ch'ì ò di me stesso pietate,
ì sarei già di questi pensier'fòra.
A
B
B
A
e’l/ri/mem/bra/re^et/l'a/spet/tar/m'ac/co/ra,
or/quin/ci^or/quin/di/sì/che'n/ve/ri/ta/te,
se/non/ch'ì/ò/di/me/stes/so/pie/ta/te,
ì/sa/rei/già/di/que/sti/pen/sier'/fò/ra.
Tornami avanti, s'alcun dolce mai
ebbe 'l cor tristo; et poi da l'altra parte
veggio al mio navigar turbati i vènti;
C
D
E
Tor/na/mi^a/van/ti/s'al/cun/dol/ce/ma/i
eb/be 'l/cor/tri/sto^et/poi/da/l'al/tra/par/te
veg/gio^al/mio/na/vi/gar/tur/ba/ti^i/vèn/ti;
veggio fortuna in porto, et stanco omai C
il mio nocchier, et rotte arbore et sarte, D
E
e i lumi bei che mirar soglio, spenti.
veg/gio/for/tu/na^in/por/to^ et/stan/co^o/ma/i
il/mio/noc/chier/et/rot/te^ar/bo/re^et/sar/te,
e^i/lu/mi/bei/che/mi/rar/so/glio/spen/ti.
SINALEFE
DIALEFE
E’ un sonetto (due quartine e due terzine) con un totale di 14 versi endecasillabi. Le
quartine sono unite da rime incrociate, le terzine da rime ripetute.
STRUTTURA SINTATTICA
La vita fugge, et non s’arresta un’hora
et la morte vien dietro a gran giornate,
et le cose presenti et le passate
mi dànno guerra, et le future anchora;
e 'l rimembrare et l'aspettar m'accora,
or quinci or quindi, sì che 'n veritate,
se non ch'ì ò di me stesso pietate,
ì sarei già di questi pensier'fòra.
Ripetizione della
congiunzione et
(polisindeto) +
Verbi di movimento
RITMO
Martellante e affannoso
Tornami avanti, s'alcun dolce mai
ebbe 'l cor tristo; et poi da l'altra parte
veggio al mio navigar turbati i vènti;
veggio fortuna in porto, et stanco omai
il mio nocchier, et rotte arbore et sarte,
e i lumi bei che mirar soglio, spenti.
Principale
Coordinata
Subordinata
ANALISI
La vita fugge, et non s’arresta un’hora
et la morte vien dietro a gran giornate,
et le cose presenti et le passate
mi dànno guerra, et le future anchora;
OSSIMORO
ANTITESI
Lessico bellico
(Secretum)
METAFORA
pur mi giova
e 'l rimembrare et l'aspettar m'accora, «…E
la ricordanza» Oh
or quinci or quindi, sì che 'n veritate, come grato occorre…
il rimembrar delle
se non ch'ì ò di me stesso pietate,
passate cose»
ì sarei già di questi pensier'fòra.
Tornami avanti, s'alcun dolce mai
ebbe 'l cor tristo; et poi da l'altra parte
veggio al mio navigar turbati i vènti;
veggio fortuna in porto, et stanco omai
il mio nocchier, et rotte arbore et sarte,
e i lumi bei che mirar soglio, spenti.
Parafrasi
La vita passa velocemente e il tempo non si ferma un attimo
e la morte mi segue a grandi passi e le cose presenti, i
ricordi passati e ciò che avverrà in futuro mi tormentano.
Sono angosciato nel ricordare (il passato) ma anche nell’
aspettare (il futuro), così che in realtà, se non fosse che ho
pietà di me stesso, sarei già fuori da questi pensieri, mi sarei
suicidato. Mi tornano alla mente momenti belli che il mio
cuore infelice ha vissuto, ma contemporaneamente vedo i
venti avversi al mio navigare; perfino nel porto vedo la
tempesta, il mio pilota ormai è stanco della navigazione,
l’albero maestro e le sartie sono rotte e le belle luci che di
solito ammiro sono spente.
contrasto
futuro difficile
morte dolorosa, stanchezza del
poeta, mancanza di speranza e
mezzi con cui affrontare il futuro
riferimenti alla natura
morte dell’amata
«e’l vago lume… di quei begli occhi ch'or ne son sì scarsi»
«quando nei porti - finalmente e con che gioia (Erano i capei d’oro…)
toccherai terra tu per la prima volta»
Il mare in tempesta è usato per una
similitudine nel Canto I dell’Inferno
Tempo, comunque vadano le
cose lui passa
e se ne frega se qualcuno è in
ritardo
puoi chiamarlo bastardo ma
tanto è già andato
e fino adesso niente lo ha mai
fermato
e tutt'al più forse lo hai
misurato con i tuoi orologi di
ogni marca e modello
ma tanto il tempo resta
sempre lui quello
(Tempo – Jovanotti)
Ci han concesso solo una vita
Soddisfatti o no qua non
rimborsano mai
(Ligabue – Non è tempo per noi)
E intanto il tempo passa
e non gli frega niente
di te che sopravvivi come un deficiente
E intanto il tempo passa
Negli stessi fiumi scendiamo e non
scendiamo,
svelto e indifferente
siamo e non siamo
lo vedi andare via
(DK 22 B 49 a)
lo vedi fuggire via
(Negrita – E intanto il tempo passa)
La maggior parte degli uomini protesta per
l’avarizia della natura, i giorni a noi concessi
scorrono così veloci e travolgenti che, eccetto
pochissimi, gli altri sono abbandonati dalla
vita proprio mentre si preparano a vivere.
[…] Non abbiamo poco tempo ma ne
abbiamo perduto molto.
(Seneca, De brevitate vitae, l, 1, 3-4)
«…e 'l vago lume oltra misura ardea
di quei begli occhi ch'or ne son sì scarsi;»
You can't turn back the clock,
you can't turn back the tide
Ain't that a shame?
I'd like to go back one time
on a roller coaster ride
When life was just a game
(These are the days of our lives – Queen)
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la vita fugge - Noi speriamo di cavarcela...anche quest`anno.